La strategia europea per l’innovazione

Data pubblicazione: 28/03/2019

È opinione diffusa, in seno alla Commissione, che l’Europa debba rafforzare la propria capacità di innovare, anche rischiando, per poter essere competitiva in un mercato in cui le nuove tecnologie hanno un ruolo sempre più preponderante.
Per questo motivo, è stata proposta da parte della Commissione Juncker l’istituzione del Consiglio europeo per l’innovazione, con l’obiettivo di “tradurre in impresa” le scoperte scientifiche realizzate sul vecchio continente.

Attualmente nella sua fase pilota, il Consiglio europeo per l’innovazione diventerà una realtà a tutti gli effetti dal 2021 nell’ambito di Horizon Europe, il prossimo programma di ricerca e innovazione dell’UE.
Dall’inizio della fase pilota, nel 2017, 1.276 progetti altamente innovativi hanno già beneficiato di un finanziamento complessivo di oltre 730 milioni di euro.

Per il biennio 2019-2020 la Commissione ha previsto stanziamenti per ulteriori 2 miliardi, che verranno declinati attraverso due grandi linee di finanziamento:

  • “Pathfinder” per progetti basati su tecnologie avanzate provenienti dalla ricerca di base;
  • “Accelerator” (SME Instrument) per lo sviluppo e lo scale up delle innovazioni di start-up e PMI nella fase in cui possono attirare investimenti privati. Tramite Accelerator, in particolare, le imprese potranno accedere a finanziamenti misti (sovvenzioni e equity) fino a 15 milioni di euro.

La Commissione, inoltre, nominerà da 15 a 20 leader dell’innovazione per istituire l’Advisory Board, che avrà il compito di supervisionare e preparare le future misure dello European Innovation Council.

(Fonte: First)