ENEA: la rivoluzione nell’edilizia parte da Brescia

Data pubblicazione: 31/01/2020

E’ stato presentato nel corso di un’affollata conferenza stampa il progetto ENEA, sigla che sta per Efficienza nuova per l’energia e l’antisismica. Nella sede di ANCE Brescia (Associazione nazionale costruttori edili), alla presenza di tutti i partner di progetto, sono stati esposti i risultati davanti all’Assessore allo sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli e al dirigente del settore, Enrico Capitanio.

Il progetto, che ha visto fin dal principio la consulenza dell’area finanziaria SAEF, ha conseguito il finanziamento (al 40 per cento del costo totale) da parte del Pirellone nell’ambito del POR FESR 2014/2020 ed è frutto del lavoro di tre primarie realtà dell’innovazione targata Brescia: il capofila Moretti SPA, Effegi System SRL, società di produzione di dispositivi di protezione sismica e Carraro Lab, che ha curato la trasposizione digitale del modello operativo.

ENEA è destinato a diventare un fiore all’occhiello dell’edilizia italiana, in quanto, mixando esigenza e tecnologia, permette di visionare tramite Oculus le falle sismiche e energetiche di qualsiasi tipo di edificio: dati che vengono riportati digitalmente in programmi di analisi. Si sviluppa, in sintesi, una dettagliata e precisa diagnosi sismica e energetica dell’edificio, attraverso l’applicazione di tecnologie in parte già presenti sul mercato, in parte costruite ad hoc per il progetto. L’immediatezza e la precisione delle diagnosi ne sono un vero e proprio pilastro.  

SAEF ha seguito la progettazione fin dalla raccolta dell’idea iniziale, svolgendo un ruolo determinante nel matching che ha portato alla composizione del partenariato, lavorando sulla progettazione volta ad ottenere il finanziamento, sul coordinamento del progetto e sulla rendicontazione.

Mattinzoli ha sottolineato gli aspetti eccellenti della progettazione, richiamando alla valenza del gioco di squadra e all’importanza di inseguire con competenza e determinazione “i sogni”. Non senza un pizzico di orgoglio per un progetto nato e costruito interamente nella “sua” Brescia.

(Fonte: Ufficio Stampa SAEF)