Imprenditori agricoli under 40: da domani al via le domande per i finanziamenti ISMEA
Il nuovo portale per la presentazione delle domande sarà attivo da domani 30 aprile 2021 sul sito web dell’ISMEA. Possono presentare le domande le micro, piccole e medie imprese organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, attive nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli che abbiano la propria sede non più soltanto nel Mezzogiorno ma anche nel Centro Nord.
Il mix di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto relativo al bando ISMEA sul modello della misura Resto al Sud, è stato previsto sinora solo per il Mezzogiorno. Per contrastare la perdita di liquidità delle imprese dovuta alla diffusione del COVID-19, la legge n. 120/2020 di conversione del D.L. Semplificazioni ha invece modificato il decreto legislativo n. 185/2000 in materia di sostegno all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego, che prevede la concessione di agevolazioni al fine di favorire il ricambio generazionale in agricoltura, disponendo che potessero beneficiarne anche i giovani imprenditori agricoli del Centro Nord.
L’agevolazione consiste per tutti i beneficiari in mutui agevolati a tasso zero a copertura del 60% delle spese di investimento e di durata massima pari a dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e di un contributo a fondo perduto aggiuntivo, fino al 35% della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.
Resta confermato l’impianto generale del regime di aiuto; le agevolazioni sono concesse nei seguenti casi:
- per operazioni di subentro, cioè di cessione di un’intera azienda agricola a favore di un’impresa a totale o prevalente partecipazione giovanile;
- per l’ampliamento e l’ammodernamento di aziende agricole esistenti già condotte da giovani.
In entrambi i casi sono ammessi investimenti fino a un importo complessivo non superiore a 1,5 milioni di euro.
Tra le spese ammissibili rientrano:
- studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
- opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
- opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
- oneri per il rilascio della concessione edilizia;
- allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
- servizi di progettazione;
- beni pluriennali;
- acquisto di terreni.
(Fonte: Ipsoa)