Indagini ambientali nei luoghi di lavoro

Il campionamento dell’aria nell’ambiente di lavoro è un processo utilizzato per raccogliere campioni di aria all’interno o all’esterno di un’area di lavoro al fine di determinare la presenza di sostanze chimiche pericolose. Esistono diverse tecniche di campionamento dell’aria, alcune delle quali sono:

  • Campionamento passivo: consiste nell’utilizzo di dispositivi di campionamento che non richiedono alcun tipo di azione da parte dell’operatore e si basa sull’assorbimento delle sostanze chimiche (Radon o altre) su un dosimetro;
  • Campionamento attivo: consiste nell’utilizzo di una pompa per aspirare l’aria attraverso un filtro o una trappola di adsorbimento in cui le sostanze chimiche vengono raccolte e conservate per la successiva analisi;
  • Campionamento dinamico: consiste nell’utilizzo di una sorgente di aria e un sistema di aspirazione per simulare le condizioni di esposizione dei lavoratori.

Una volta raccolti i campioni di aria, essi devono essere analizzati da un laboratorio specializzato per determinare la presenza di sostanze chimiche pericolose. La scelta del metodo di campionamento dipende dalle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e dalle sostanze chimiche che si intendono analizzare. Inoltre, è importante utilizzare strumenti di campionamento calibrati e seguire protocolli di campionamento standardizzati per garantire la validità e la ripetibilità dei risultati ottenuti.

La periodicità dei campionamenti dell’aria nell’ambiente di lavoro dipende principalmente da diversi fattori, tra cui:

  • Sostanze chimiche presenti: la frequenza dei campionamenti deve essere aumentata per sostanze chimiche a elevato rischio, come quelle cancerogene o tossiche;
  • Livelli di esposizione: è necessario effettuare campionamenti più frequenti se i livelli di esposizione sono elevati o se ci sono segnali di esposizione eccessiva;
  • Modifiche nell’ambiente di lavoro: se vengono apportate modifiche nell’ambiente di lavoro, come l’introduzione di nuove sostanze chimiche o la modifica dei processi di lavoro, è necessario effettuare nuovi campionamenti per valutare eventuali variazioni nei livelli di esposizione;
  • Normative e regolamenti: le normative e i regolamenti locali o nazionali possono indicare una periodicità specifica per i campionamenti dell’aria nell’ambiente di lavoro;
  • Risultati dei precedenti campionamenti: in base ai risultati dei precedenti campionamenti, si può stabilire una periodicità più o meno frequente per i successivi campionamenti.

Cosa può fare SAEF per te?

I nostri tecnici si occuperanno di svolgere il campionamento delle sostanze presenti nella tua azienda e cureranno attraverso laboratori abilitati l’analisi e la stesura della relazione. In seguito all’indagine effettuata da un nostro tecnico abilitato andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione dovranno essere messe in atto. Il Datore di Lavoro, infatti, dovrà tenere in considerazione:

  • la sostituzione di prodotti meno pericolosi da utilizzare nel processo produttivo;
  • l’installazione di impianti di aspirazione sui macchinari o nelle aree di lavoro a maggiore emissione;
  • l’utilizzo di DPI appropriati al livello di rischio e alle sostanze utilizzate;
  • campionamenti periodici di controllo per monitorare l’esposizione dei lavoratori

I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento.

Successivamente, il campionamento interno ai luoghi di lavoro dovrà essere effettuato:

  • in occasione di modifiche al processo produttivo o all’introduzione di nuove sostanze,
  • secondo periodicità stabilita dalla prima analisi (12, 24 oppure 36 mesi) in relazione alla concentrazione rilevata.

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