Il Decreto Crescita diventa legge

Data pubblicazione: 01/07/2019

Il testo del provvedimento (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi) approvato a Montecitorio è da considerarsi definitivo, dal momento che era già stato il primo ramo del Parlamento a discutere il provvedimento.

Restano tutte le misure già in vigore contenute nel D.L. 34/2019, integrate da una serie di nuove disposizioni nel corso del passaggio parlamentare.
Di seguito, le principali misure contenute nel testo:

Misure per imprese

  • torna il super-ammortamento, che non era stato rinnovato dalla Legge di Bilancio: la maggiorazione sul costo d’acquisizione è del 30%, si applica all’acquisto di beni strumentali nuovi effettuati dal primo aprile al 31 dicembre 2019, oppure entro il 30 giugno 2020 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione;
  • mini IRES: altra marcia indietro rispetto alla manovra, che prevedeva uno sconto sugli utili reinvestiti di nove punti. La nuova norma prevede una diminuzione progressiva dell’imposta sul reddito d’impresa, che scende al 22,5% nel 2019, 21,5% nel 2020, 20,5% nel 2021 e 20% dal 2022;
  • IMU capannoni: deducibilità al 50% nel 2019, al 60% nel 2020 e 2021, al 70% nel 2022, e al 100% dal 2023;
  • Nuova Sabatini: raddoppia a 4 milioni di euro la soglia massima di investimenti per il finanziamento agevolato alle PMI che acquistano beni strumentali; introdotta l’erogazione del contributo in un’unica soluzione per gli investimenti fino a 100mila euro, agevolazione estesa anche agli intermediari finanziari.

Misure fiscali

  • rottamazione ter e saldo e stralcio: si riaprono fino al 31 luglio 2019 i termini per aderire a entrambe le forme di pace fiscale;
  • dichiarazione dei redditi: il termine per presentare il modello Redditi 2019 slitta a fine novembre;
  • fatturazione elettronica: sale a 12 giorni (dagli attuali 10) la possibilità di inviare la fattura elettronica al sistema di interscambio senza incorrere in ritardo;
  • ISA: proroga versamento tasse per i contribuenti che presentano gli indici sintetici di affidabilità fiscale, versamenti entro il 30 settembre (dal precedente 30 giugno);
  • invio telematico corrispettivi: previsto un periodo di sei mesi senza sanzioni;
  • affitti brevi: obbligo di codice unico, stretta sul versamento dell’imposta di soggiorno.

Lavoro e pensioni

La novità più importante riguarda i contratti di espansione, applicabili alle aziende oltre i mille dipendenti che stanno investendo nella trasformazione digitale: a fronte di nuove assunzioni, è introdotta una nuova forma di esodo per la pensione a chi è a cinque anni dalla maturazione del requisito previdenziale.

Altre norme

  • ricordiamo brevemente il capitolo sulla tutela del Made in Italy, il nuovo credito d’imposta per le aggregazioni d’impresa, potenziamento eco-bonus sull’acquisto di veicoli a basse emissioni, misure sul Salva Roma, novità sul salva-risparmiatori (priorità per gli indennizzi sotto i 50mila euro), novità sulla lotteria scontrini a favore dei pagamenti digitali;
  • bonus occupazione Sud: rifinanziamento per applicare lo sconto contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2019.

(Fonte: pmi.it)