Entro la prima decade di ottobre 2024, è prevista la pubblicazione della terza edizione del Fondo Nuove Competenze, con un finanziamento di circa 700 milioni di euro. Le imprese avranno circa un mese per presentare i propri piani formativi, che dovranno rispondere alle esigenze di adeguamento dei modelli organizzativi e produttivi in seguito alle transizioni ecologiche e digitali.
Il decreto è attualmente alla firma del Ministro del Lavoro, Marina Calderone, e l’avviso sarà pubblicato subito dopo. Questo strumento è rivolto ai datori di lavoro privati che hanno stipulato accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro, destinato allo sviluppo delle competenze dei lavoratori. Il Fondo rimborsa il costo delle ore di formazione svolte durante l’orario di lavoro.
Il Fondo Nuove Competenze sostiene le aziende che stanno affrontando investimenti strategici o transizioni industriali, aiutandole a formare nuove competenze per i dipendenti, soprattutto nelle aree della digitalizzazione, delle nuove tecnologie e delle competenze green. Questo è stato sottolineato da Vincenzo Caridi, capo del dipartimento delle Politiche del Lavoro del Ministero del Lavoro, durante il Net Forum, un evento dedicato alla formazione continua e all’adattamento del mercato del lavoro alle nuove sfide.
Uno dei principali limiti dell’attuale sistema di politiche attive è la qualità disomogenea dei servizi per il lavoro nelle diverse aree del Paese. Per affrontare questo problema, Paola Nicastro, presidente di Sviluppo Lavoro Italia, ha annunciato la creazione della Scuola Nazionale delle Politiche Attive, che punta a uniformare l’offerta dei servizi a livello territoriale.
Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale per la formazione continua, sta lanciando nuove iniziative per far fronte alla carenza di manodopera, in particolare nel Nord Italia. Fulvio Bartolo, vicepresidente di Fondimpresa, ha spiegato che 5 milioni di euro sono stati destinati a un bando rivolto a immigrati extracomunitari, per formare competenze tecnologiche e professionalizzanti, inclusi corsi di italiano per facilitarne l’integrazione nel mercato del lavoro italiano.