Obbligo di Formazione in Sicurezza per lavoratori Part-Time: la sentenza della Corte di Cassazione

Data pubblicazione: 25/07/2023

Esigibile il corso sulla sicurezza oltre la fascia lavorativa concordata. Prevale l’importanza della materia, purché all’interno dell’orario di lavoro.

Giampiero Falasca

La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 20259/2023, ha affrontato il caso di un lavoratore part-time licenziato per giustificato motivo oggettivo in quanto aveva rifiutato di svolgere la formazione obbligatoria sulla sicurezza del lavoro, poiché alcune ore del corso ricadevano al di fuori dell’orario concordato con l’azienda.

La questione al centro del contenzioso riguarda l’obbligo del datore di lavoro di fornire la formazione in sicurezza durante le fasce orarie eccedenti l’orario ridotto pattuito con il lavoratore part-time.

La Corte di Cassazione ha chiarito che l’articolo 37, comma 12, del decreto legislativo 81/2008 impone che la formazione debba avvenire “durante l’orario di lavoro“, ma questo concetto è da intendersi in maniera ampia, comprendendo ogni periodo in cui il lavoratore presta attività lavorativa, anche al di fuori dell’orario ordinario.

Secondo la Suprema Corte, l’importanza della sicurezza sul posto di lavoro e la necessità di offrire una formazione adeguata per prevenire rischi alla salute e sicurezza di tutti, lavoratori e terzi, prevalgono sull’orario concordato nel contratto part-time.

L’espressione “orario di lavoro” comprende, quindi, anche le fasce orarie in cui il lavoratore può essere chiamato a prestare attività lavorativa oltre l’orario ordinario. Nel caso oggetto della sentenza, la formazione rientrava in un periodo considerato “lavoro supplementare“, e come tale, il datore di lavoro aveva il diritto di richiederla e il lavoratore non poteva rifiutarsi di svolgerla, a meno che non avesse comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari o di formazione professionale.

In sintesi, la Corte di Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire la formazione in sicurezza anche durante le fasce orarie eccedenti l’orario part-time concordato, e il lavoratore non può rifiutarsi di svolgerla se richiesta in tali periodi. Il rifiuto ingiustificato di completare il corso di formazione può portare al licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Si sottolinea l’importanza di adempiere agli obblighi di formazione in sicurezza per garantire un ambiente lavorativo sicuro e tutelare la salute di tutti i dipendenti e le persone coinvolte nell’ambiente di lavoro.

Fonte: Il Sole 24 ORE