Infortuni mortali: 1133 vittime nel 2018. ANMIL lancia l’allarme

Data pubblicazione: 31/01/2019

“Proponiamo l’urgente previsione di un Tavolo operativo sulle strategie da mettere subito in campo”, è il deciso invito del Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni all’indomani della pubblicazione dei dati infortunistici INAIL di dicembre, dopo avere riunito i propri vertici per stabilire le strategie sia a livello politico-istituzionale che associativo.

“I dati diffusi ieri dall’INAIL per l’anno 2018, pur se ancora provvisori, mostrano chiaramente un peggioramento generale, inferiore solo a quello della terribile annata del 2015 – commenta il Presidente dell’ANMIL – in quanto si chiude con l’inaccettabile aumento degli incidenti sul lavoro con esito mortale del 10,1%. Un dato questo che si è concretizzato di mese in mese, fino alla cifra di 1.133 morti sul lavoro, contro i 1.029 dell’anno precedente: una tragica contabilità di vite umane stroncate per la mancata sicurezza di oltre 100 vittime in più”.

“Quanto alla stabile tendenza al negativo, sebbene contenuta, delle denunce di infortuni totali (+0,9%), insieme alla graduale crescita delle malattie professionali (+2,5%) di cui nessuno parla, come se morire lentamente di lavoro non meritasse considerazione, non possiamo sentirci rassicurati da letture statistiche trasversali che minano la presa di coscienza di tutti. Peraltro è ancora più allarmante che tali dati non siano stati scalfiti neppure dal calo della produzione nell’ultimo periodo, il che deve indurre tutti ad una concreta assunzione di responsabilità ciascuno per la propria parte”.  

(Fonte: Ufficio stampa ANMIL)