Fondi interprofessionali

Data pubblicazione: 17/11/2021

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Fondi interprofessionali

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Fondi interprofessionali: cosa sono?

I Fondi Interprofessionali sono organismi associativi di diritto privato, istituiti in base ad accordi interconfederali stipulati “dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale” e si alimentano, in base alle adesioni delle imprese, con il contributo dello 0,30% sul monte salari. La costituzione di veri e propri fondi dedicati venne prevista dall’art. 118 della legge 23 dicembre 2000 n. 388 (legge finanziaria 2001), sulla base di quanto già previsto dal punto d) dell’art. 17 della 24 giugno 1997 n. 196 (cosiddetto pacchetto Treu) che prevedeva il finanziamento di piani formativi, aziendali e territoriali, per mezzo di uno o più fondi gestiti da rappresentanti dei lavoratori e delle imprese. I fondi possono finanziare interventi di informazione, formazione, addestramento e aggiornamento continuo dei lavoratori occupati in aziende di tutti i settori: industria, artigianato, commercio, servizi, agricoltura, ecc. Possono utilizzarli, previa adesione, le aziende in regola con i versamenti dei contributi integrativi per la disoccupazione involontaria, per finanziare la formazione dei propri dipendenti.

Fondi interprofessionali: come aderire?

L’adesione a un fondo interprofessionale serve a finanziare in tutto o in parte i costi della formazione del personale dipendente (sono esclusi titolari, soci o collaboratori), accedendo ai contributi messi a disposizione delle aziende. Per aderire a un Fondo basta scegliere nella “DenunciaAziendale” del flusso UNIEMENS aggregato, all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, l’opzione “Adesione” selezionando il codice che corrisponde al fondo prescelto (ce ne sono circa una ventina) e inserendo il numero dei dipendenti (solo quadri, impiegati, operai e apprendisti) interessati all’obbligo contributivo. In questo modo, si indica la propria volontà di affidare a tale Fondo il proprio contributo INPS dello 0,30%. L’adesione a un Fondo è libera e gratuita! L’azienda è già assoggettata al contributo dello 0,30%, che salvo adesione a un Fondo in particolare, viene versato automaticamente all’INPS (e va sostanzialmente perso).

Fondi interprofessionali: quali sono?

Ad oggi i fondi professionali sono circa una ventina:

  • Fondimpresa (Fondo per la Formazione Continua) – codice adesione: FIMA
  • Fondoprofessioni (Fondo per la Formazione Continua negli Studi Professionali) – cod. adesione FPRO
  • Fonditalia (Fondo formazione Italia) – codice adesione: FEMI
  • FonARCom (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua) – cod. FARC
  • Fondo Artigianato Formazione (Fondo per la Formazione Continua nelle Imprese Artigiane) – codice adesione: FART
  • Fon.Coop (Fondo per la Formazione Continua nelle Imprese Cooperative) – codice adesione: FCOP
  • Fondo Dirigenti PMI (Fondo per la formazione Professionale Continua dei Dirigenti delle Piccole e Medie Imprese Industriali) – codice adesione: FDPI
  • FAPI – Fondo Formazione PMI (Fondo per la Formazione Continua per le Piccole e Medie Imprese) – codice adesione: FAPI
  • FONDIR (Fondo per la Formazione Continua dei Dirigenti del Terziario) – codice adesione: FODI
  • Fondirigenti (Fondirigenti – Fondazione per la Formazione alla dirigenza nelle Imprese Industriali) – codice adesione: FDIR
  • FOR.TE. (Fondo per la Formazione Continua del Terziario) – codice adesione: FITE
  • FON.TER. (Fondo per la Formazione nelle Imprese del Settore Terziario: comparti turismo e distribuzione servizi) – codice adesione: FTUS
  • Fond.E.R. (Fondo per la Formazione Continua degli Enti Religiosi) – codice adesione: FREL
  • For.Agri. (Fondo di Settore per la Formazione Professionale Continua in Agricoltura) – codice adesione: FAGR
  • Formazienda (Fondo per la formazione nei comparti del commercio, del turismo, dei servizi, delle professioni e delle PMI) – codice adesione: FORM
  • FBA (Fondo per la Formazione Continua nei settori del Credito e delle Assicurazioni) – codice adesione: FBCA
  • Fonservizi (Fondo per la formazione continua nei servizi pubblici industriali) – codice adesione: FPSI
  • Fondolavoro (Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua delle micro, piccole, medie e grandi imprese – codice adesione: FLAV

Come funzionano i fondi interprofessionali?

Le modalità di finanziamento dei fondi interprofessionali sono sostanzialmente tre:

  • Conto Formazione Aziendale
  • Conto Aggregato
  • Conto di Sistema

Nel Conto Formazione Aziendale confluiscono una parte (70% o 80%) degli accantonamenti dell’azienda titolare del conto, che può utilizzarli in autonomia per finanziare la formazione del proprio personale in qualsiasi momento, presentando un proprio piano formativo.

Nel Conto Aggregato confluiscono le risorse di tante piccole imprese che individualmente accantonerebbero un ammontare limitato di versamenti. È un paniere che si compone di tanti 0,30% e che viene utilizzato per spesare la formazione (compresi i corsi obbligatori in materia di sicurezza) delle imprese aderenti.

Nel Conto di Sistema confluisce la parte rimanente delle risorse versate a livello nazionale da tutte le aziende aderenti a quel fondo (detratti i costi di funzionamento del fondo stesso). È quindi un conto generale, a cui possono attingere tutte le aziende partecipando ad appositi bandi periodici.
Da ricordare che non tutti i Fondi hanno il conto formazione aziendale, ma alcuni hanno soltanto il conto di sistema, quindi funzionano solo tramite bandi.

Scegliere e cambiare fondo interprofessionale

Non ci sono vincoli settoriali o dimensionali che regolamentano l’adesione a un fondo piuttosto che all’altro. Ogni azienda è libera di aderire al fondo che preferisce, indipendentemente dalla sua dimensione e dal settore in cui opera. E c’è anche la possibilità di passare da un fondo all’altro. Le aziende interessate alla mobilità tra Fondi interprofessionali dovranno comunicare la revoca dal precedente Fondo tramite la “DenunciaAziendale” del flusso UNIEMENS, inserendo all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, opzione “Revoca”, il codice REVO e selezionando, contestualmente nella stessa Denuncia, il codice del nuovo Fondo al quale intendono trasferirsi. L’INPS ha pubblicato il 1° ottobre 2009 la Circolare n. 107 in cui indica le modalità operative per il trasferimento, in caso di adesione ad un nuovo Fondo con contestuale revoca dell’adesione al Fondo precedente, del 70% del totale delle somme versate nel triennio antecedente. Il trasferimento delle risorse non può riguardare aziende che, in ciascuno dei tre anni precedenti, rispondono alla definizione comunitaria di micro e piccole imprese (imprese autonome con meno di 50 dipendenti ed un fatturato o un bilancio totale annuale non superiore a 10 milioni di €) e l’importo da trasferire dev’essere almeno di 3.000€. L’azienda interessata al trasferimento dei fondi dovrà inviare apposita richiesta al Fondo di provenienza (e per conoscenza al nuovo Fondo) per il trasferimento delle risorse, dichiarando di essere in possesso dei requisiti di cui alla Legge 2/2009, art. 19, comma 7-bis. Le variabili da considerare nella scelta di un fondo sono molteplici: dimensione dell’azienda, tipologia delle esigenze formative, urgenza nell’attivazione dei corsi, ecc. le agenzie formative come SAEF, a tal proposito, svolgono un ruolo fondamentale nel consigliare al meglio le aziende e orientarle nella scelta del fondo interprofessionale più adatto alle loro esigenze. Nella scelta del fondo bisogna tener conto che non tutti i fondi funzionano allo stesso modo (alcuni, ad es. non hanno il conto aziendale, altri non permettono di creare un conto aggregato, altri ancora pubblicano pochissimi bandi e molto chiusi); pertanto se un cliente è già aderente ad un fondo, valutiamo in prima battuta che fondo è e in seconda battuta se funziona bene, ma chiediamo anche se ci sono opportunità di accesso nello specifico momento in cui ci approcciamo al fondo. Se un’azienda non ha mai fatto alcuna adesione (o se versa ad un fondo disfunzionale e poco utilizzabile) può trovare l’orientamento giusto da un’agenzia formativa. SAEF, ad esempio, lavora principalmente con i seguenti fondi.

  • Aziende con più di 50 dipp. => Fondimpresa (per sfruttare il conto aziendale)
  • Aziende con meno di 50 dipp. => Fonditalia (per aderire al Conto Aggregato di Saef)
  • Aziende piccole che hanno molta urgenza e vogliono fare solo sicurezza => Fondoprofessioni (per fruttare il Voucher che rimborsa fino all’80% delle spese sostenute e si può chiedere subito).

Fondi interprofessionali: vantaggi e criticità

In questa sezione abbiamo cercato di riunire quali sono i vantaggi e le criticità che oggi il mondo dei fondi interprofessionali esprime. Una valutazione sintetica che può aiutare le aziende a scegliere e capire come muoversi in questo particolare mondo.

Vantaggi:

  • Possibilità di finanziare gran parte della formazione
  • Opportunità di finanziamento anche per aziende medio piccole
  • Recupero dello 0.30% che viene versato obbligatoriamente all’INPS per ogni dipendente

Criticità:

  • Funzionamento differenziato da un fondo all’altro;
  • vincoli di alcuni fondi a bandi specifici;
  • necessità del supporto di una società specializzata.

Si ritiene, comunque, che queste criticità siano piuttosto marginali rispetto ai vantaggi.

I fondi di riferimento

SAEF, nella sua pluriennale esperienza in ambito formativo come entità accreditata e riconosciuta, lavora continuativamente con alcuni fondi interprofessionali principali, garantendo alle aziende clienti un servizio sempre teso a soddisfare le esigenze formative delle stesse. In questa sezione ecco una descrizione sintetica di quali sono le opportunità messe a disposizione dai Fondi con i quali SAEF lavora.

Fonditalia

Per aderire a Fonditalia basta segnalare la scelta sulla denuncia aziendale mensile del flusso UNIEMENS, indicando la sigla Fonditalia “FEMI”. Successivamente all’adesione, per poter usufruire delle opportunità del conto aggregato di SAEF, l’azienda dovrà sottoscrivere il modello 4/1 con il quale conferisce mandato all’agenzia formativa di utilizzare i suoi accantonamenti per programmare corsi di formazione gratuiti. Fatto questo, non resta che sfruttare le opportunità generate. Grazie infatti alle risorse confluite sul conto aggregato Fonditalia, il gestore (in questo caso SAEF) organizza corsi di formazione gratuiti ai quali possono attingere le imprese aderenti al conto. Ogni spesa relativa ai corsi (dai docenti al materiale didattico) è a carico dell’ente gestore del conto e non dell’impresa aderente. L’ente gestore viene infatti rimborsato direttamente dal fondo e l’impresa aderente non sostiene alcuna spesa. Il vantaggio di Fonditalia è insito nel concetto di “unione” fra piccole imprese. Con gli accantonamenti della singola impresa, infatti, si potrebbe organizzare realmente una proposta formativa molto limitata, se non quasi nulla, ma facendo confluire in un conto aggregato gli accantonamenti di molte imprese, le opportunità diventano a loro volta molteplici. Inoltre per ogni azienda aderente c’è la possibilità di attingere a corsi di qualsiasi tematica, compresi anche quelli di compliance (obbligatori per ottemperare alla normativa). La proposta formativa va dunque da tutti i corsi di sicurezza sul lavoro, a quelli di comunicazione e marketing, dalle lingue, all’amministrazione, alla gestione del tempo, dei collaboratori e molte altre proposte che possono essere consultate nell’apposito catalogo.

Fondo professioni

Per aderire a Fondoprofessioni basta segnalare la scelta sulla denuncia aziendale mensile del flusso UNIEMENS, indicando la sigla Fondoprofessioni “FPRO”. Fondoprofessioni è un fondo che funziona ad avvisi e per questo motivo emana periodicamente tre tipologie di bandi per finanziare la formazione dei propri aderenti. Innanzitutto vengono emanati bandi su “Piani territoriali e settoriali” proposti da associazioni di categoria e gestiti da agenzie formative come SAEF. Tali piani comprendono innumerevoli opportunità formative che le imprese e gli studi professionali possono cogliere gratuitamente poiché tutte le spese relative all’organizzazione e all’erogazione dei corsi (dai docenti al materiale didattico) sono a carico dell’agenzia formativa, che viene a sua volta rimborsata dal Fondo. La formazione risulta, in questo modo, assolutamente gratuita per le imprese e gli studi professionali aderenti al fondo. Esistono poi i “Piani aziendali” ovvero piani formativi organici che vengono proposti e rivolti alla singola impresa aderente, in funzione delle proprie esigenze formative. Anche in questo caso il programma formativo è totalmente gratuito per l’impresa o per lo studio professionale e la globalità delle spese è unicamente a carico dell’agenzia formativa. La terza linea di finanziamento di Fondoprofessioni consiste nei “Voucher” che il fondo eroga ai dipendenti delle aziende aderenti per partecipare a corsi esterni al catalogo, organizzati da agenzie formative accreditate. Il Voucher ha un valore dell’80 per cento delle spese sostenute per il corso (fino a un massimo di 1000 euro) e viene erogato direttamente all’impresa che intende avvalersene. Grazie a questo contributo il costo che l’impresa deve sostenere ammonta soltanto al 20 per cento del valore del corso. Tale costo è sostenuto dall’impresa in anticipo rispetto al riconoscimento del rimborso, che avviene successivamente allo svolgimento. Anche in questo caso un elemento di forza è rappresentato dalla trasversalità delle materie oggetto dei corsi. Fra i piani approvati dal fondo, infatti, sono incluse materie quali la contabilità e le paghe, oltre che la comunicazione e la motivazione. Consulta il catalogo formativo per usufruire dei Voucher.

Fondirigenti e Fondir

Per aderire a FONDIRIGENTI basta segnalare la scelta sulla denuncia aziendale mensile del flusso UNIEMENS, indicando la sigla Fondirigenti “FDIR”.  Il fondo si rivolge, attraverso l’emissione di avvisi e l’utilizzo del Conto aggregato, alle imprese con particolare riguardo alla formazione dei quadri, ovvero manageriale. Il funzionamento del conto aggregato è identico a quello descritto in precedenza per altre tipologie di fondi: l’impresa aderente, attraverso il proprio versamento, può accedere in forma gratuita alle opportunità formative sviluppate operativamente dagli enti accreditati, che si assumono i costi del percorso formativo e vengono successivamente rimborsati dal fondo. In seconda battuta ci sono gli “Avvisi” emessi da Fondirigenti, i cui contenuti mirano a sostenere le aziende aderenti nello sviluppo della managerialità e nella crescita dei propri manager attraverso appositi percorsi di formazione. Il Fondo determina per ogni avviso finalità, caratteristiche e tematiche formative. Importante specificare che il ricorso all’avviso non avviene in via automatica, ma secondo una procedura selettiva che esamina i progetti presentati dalle aziende a valere sull’avviso specifico e premia i piani formativi qualitativamente ritenuti più meritevoli. Un “gioco” che vale la candela, visto che ogni azienda aderente ha la possibilità di richiedere sull’avviso una quota massima di 15 mila euro per lo svolgimento del proprio piano formativo. Sempre riguardo la formazione manageriale, SAEF lavora costantemente anche con FONDIR, un altro fondo dedicato a questa tipologia di target formativo. Per aderire a Fondir basta segnalare la scelta sulla denuncia aziendale mensile del flusso UNIEMENS, indicando la sigla Fondir “FODI”. Anche Fondir funziona per “avvisi” permettendo alle imprese aderenti di presentare piani formativi specifici a cadenza mensile. Gli avvisi possono essere sia territoriali che settoriali. Per ogni avviso l’azienda può ricevere un contributo massimo di 10 mila euro per ciascun dirigente a copertura delle spese di formazione previste nel progetto presentato.

Fonservizi

Per aderire a FONSERVIZI basta segnalare la scelta sulla denuncia aziendale mensile del flusso UNIEMENS, indicando la sigla Fonservizi “FPSI”. Si tratta di un fondo specifico che si rivolge al settore dei servizi pubblici industriali. Il fondo ha come obiettivo la promozione e il sostegno delle attività necessaria ad assicurare nel settore la formazione continua dei lavoratori in un’ottica di sviluppo costante delle competenze. Un obiettivo che viene colto attraverso il finanziamento dei piani formativi delle imprese aderenti al fondo. Il fondo funziona attraverso il Conto di formazione aziendale, ovvero un conto specifico per ogni azienda aderente (non aggregato in questo caso) alla quale l’azienda può attingere per finanziare le proprie esigenze formative. Tali esigenze formative, come accennato, devono essere esplicitate in un apposito piano aziendale.

Forte

Per aderire a FORTE basta segnalare la scelta sulla denuncia aziendale mensile del flusso UNIEMENS, indicando la sigla Forte “FITE”. Il fondo si rivolge alle imprese italiane che operano nel settore terziario, ovvero quelle del commercio, del turismo, dei servizi, della logistica, spedizioni, trasporto. Ma non è esclusivo per questo settore, tant’è che possono aderire anche aziende che operano in altri settori industriali e economici. Il fondo finanzia sia piani formativi aziendali (singola impresa) che piani formativi interaziendali (più imprese partecipanti), oltre che territoriali (riferiti a un territorio specifico) e settoriali (che insistono su un unico settore economico). Il fondo eroga le proprie risorse (ovvero le risorse accantonate dalle imprese con lo 0.30 per cento) con tre modalità differenti: attraverso l’emissione di avvisi specifici, attraverso il ricorso ad un conto aggregato e attraverso il ricorso al conto individuale dell’impresa specifica. In ogni caso il funzionamento del fondo permette alle imprese aderenti di finanziare i programmi formativi in funzione delle specifiche esigenze dell’impresa stessa.