Rischi ergonomici: valutazione della movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetitivi, traino e spinta

D.Lgs. 81/08

L’ergonomia è la scienza che si occupa dell’interazione tra gli elementi di un sistema e la funzione per cui vengono progettati, allo scopo di migliorare la soddisfazione dell’utente e l’insieme delle prestazioni del sistema. Il D.Lgs. 81/08 all’articolo 15 definisce le procedure obbligatorie per analizzare l’ambiente lavorativo e, nel dettaglio:

  • il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro;
  • la concezione dei posti di lavoro nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e di produzione, al fine di ridurre gli effetti sulla salute derivanti dal lavoro monotono e dal lavoro ripetitivo.

Movimentazione Manuale dei Carichi

Per Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori. Il D.Lgs. 81/08, non definisce un valore limite del peso sollevabile dal singolo lavoratore ma indica unicamente il valore che, se superato, crea le condizioni di rischio. Tale valore che fa riferimento alla norma ISO 11228 è di 25 Kg per gli uomini adulti, 15 Kg per le donne adulte, 15 Kg per gli adolescenti maschi e 10 Kg per le adolescenti femmine.

Movimenti Ripetitivi

Tra le patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori rientrano tutte quelle affezioni osteoarticolari, muscolo-tendinee e nervo-vascolari che sono associate all’esecuzione di Movimenti Ripetitivi: si intende un insieme di movimenti identici o molto simili che richiedono una sistematica ripetizione, spesso ad alta frequenza, con sforzi muscolari degli arti superiori senza movimentazioni di carichi o con movimentazione di carichi irrisoria, nell’arco del turno lavorativo.

Traino e Spinta

La movimentazione manuale eseguita trainando o spingendo un oggetto (con o senza ruote), se condotta in assenza di requisiti ergonomici (condizioni non ottimali e di tempi di recupero insufficienti), può creare i presupposti per determinare lesioni a carico delle strutture degli arti superiori e della schiena.

Cosa può fare SAEF per te?

I nostri tecnici si occuperanno di valutare l’esposizione ai rischi ergonomici nella tua attività. Nello specifico, seguendo le indicazioni fornite dal D.Lgs. 81/08 e le metodologie di calcolo specifiche indicate dalle norme ISO, effettueranno una valutazione dell’esposizione secondo algoritmi e modelli di calcolo definiti, e ove, previsto, secondo rilevazioni strumentali.

In relazione al livello di rischio evidenziato, si valuterà come riprogrammare le attività lavorative che espongono a tali rischi, rendendo accettabile lo sforzo esercitato durante le operazioni di movimentazione del materiale e, pertanto, ridurre la fatica per l’operatore.

Tutte queste valutazioni dovranno poi essere aggiornate:

  • in occasione di modifiche al processo produttivo o in seguito all’introduzione di nuove attrezzature;
  • qualora la sorveglianza sanitaria ne ravvisi la necessità;
  • in seguito ad infortuni significativi o alla segnalazione di malattie professionali.

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