Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato: proroga fino al 30 giugno

Data pubblicazione: 22/10/2020

La Commissione UE ha prorogato il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato dello scorso mese di marzo 2020, pensato per sostenere l’economia nell’emergenza Coronavirus. La misura è prorogata per sei mesi fino al 30 giugno 2021, mentre la parte finalizzata a consentire misure di ricapitalizzazione sarà applicabile fino al 30 settembre 2021.

In estrema sintesi, il quadro temporaneo ha introdotto meccanismi di flessibilità in materia di aiuti di Stato per consentire di affrontare la crisi Covid. Nel corso dell’anno sono stati via via aggiornati alcuni punti specifici per aumentare le possibilità di sostegno pubblico a ricerca, sperimentazione e produzione di prodotti utili a combattere la pandemia, salvaguardare posti di lavoro e sostenere ulteriormente l’economia, consentire misure di ricapitalizzazione e debito subordinato, potenziare il sostegno alle microimprese, alle piccole imprese e alle startup, incentivare gli investimenti privati.

Entro il prossimo giugno Bruxelles vaglierà la necessità di prorogare o adattare ulteriormente il quadro temporaneo, in considerazione dell’andamento della situazione epidemiologica ed economica.

Oltre alla proroga, viene introdotta una nuova misura che consente di sostenere le imprese che subiscono un calo del fatturato pari ad almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa del Coronavirus, con un tetto di 3 milioni di euro per impresa. Obiettivo: prevenire il deterioramento del capitale delle imprese, consentendo loro di proseguire l’attività commerciale e fornire una solida base per la ripresa.

Un’ulteriore misura poi consente agli Stati di uscire dalla ricapitalizzazione delle imprese di cui erano già azionisti mediante una valutazione indipendente, ripristinando la precedente quota e mantenendo le misure di salvaguardia per preservare un’effettiva concorrenza nel mercato unico.

Infine, è prorogata fino al 30 giugno 2021 l’esclusione temporanea di tutti i paesi dall’elenco dei paesi “con rischi assicurabili sul mercato”.

L’UE getta così le basi per interventi futuri, che segneranno il passaggio dalla gestione della crisi alla ripresa economica, sulla base delle seguenti linee guida:

  • collaborazione con gli Stati membri per garantire che i progetti di investimento sostenuti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza siano compatibili con le norme in materia di aiuti di Stato;
  • orientamento sui progetti faro di investimento, anche fornendo modelli;
  • revisione delle norme principali in materia di aiuti di Stato entro la fine del 2021 per tenere conto della transizione verde e della transizione digitale;
  • valutazione dei settori per i quali le norme sugli aiuti di Stato potrebbero essere ulteriormente razionalizzate per conseguire gli obiettivi di ripresa.

(Fonte: pmi.it)