Potenziato il credito d’imposta 4.0 per la formazione

Data pubblicazione: 25/07/2022

Per garantire un sistema efficace di attività formative 4.0 e sviluppare nuove competenze digitali per i propri collaboratori è riconosciuto alle imprese un credito d’imposta formazione potenziato fino al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie, ma a condizione che questi servizi siano erogati da soggetti certificati dal Ministero dello Sviluppo economico (MiSE). 

Lo stabilisce il decreto attuativo firmato dal Ministro dello sviluppo economico, che attua il nuovo regime fiscale agevolativo sulla formazione 4.0 previsto nel Decreto legge “Aiuti” allo scopo di potenziare i percorsi formativi in modo che siano coerenti alla trasformazione digitale dei processi produttivi e legati alle necessità delle imprese nell’ambito del piano transizione 4.0.

In particolare, le nuove aliquote del credito d’imposta per la formazione 4.0:

  • aumentano dal 50% al 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 euro per le piccole imprese;
  • aumentano dal 40% al 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro per le medie imprese.
  • rimangono al 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro per le grandi imprese.

Le attività formative riguarderanno i settori delle vendite e del marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione, e dovranno essere svolte da soggetti qualificati esterni all’impresa, tra cui rientreranno anche i centri di competenza ad alta specializzazione e gli European Digital Innovation Hubs.

A garanzia dell’effettivo svolgimento dei percorsi formativi e del loro standard qualitativo sono stati introdotti parametri che vincoleranno l’erogazione dell’agevolazione alla certificazione dei risultati conseguiti dai lavoratori, sia in termini di acquisizione che di consolidamento di competenze professionali 4.0.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione ed entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Per saperne di più, consulta la nostra scheda informativa.

 

Fonte: Ministero dello sviluppo economico