PIL: l’area Euro sarà la più colpita

Data pubblicazione: 17/07/2020

La pandemia da Coronavirus, a livello globale, continua a essere fonte di forte preoccupazione: mentre in Europa e in Cina i nuovi casi sembrano confinati ad alcune aree delimitate, negli Stati Uniti, in Sud America e in India la situazione è in costante peggioramento, ponendo molti dubbi sui tempi della ripresa. Prometeia ha rivisto al ribasso le stime fatte in precedenza sia perché i lockdown sono stati prolungati più a lungo di quanto previsto, con effetti più ampi, sia perché in quei paesi in cui il lockdown è stato rimosso, la ripresa procede lentamente.

Le regole e le raccomandazioni sul distanziamento sociale, inoltre, insieme a una generale cautela continuano a condizionare negativamente le abitudini di consumo.

Per il 2020, Prometeia stima una contrazione del PIL dell’8,1% nell’area euro (con un rimbalzo del 5,0% nel 2021), del 5,7% negli Stati Uniti e una crescita dello 0,6% in Cina. In Italia, la contrazione sarà del 10,1% (in peggioramento rispetto al -8,5% delle proiezioni di maggio), con una ripresa del 5,9% nel 2021. Alla fine dell’anno prossimo, il PIL italiano è previsto comunque inferiore del 3% rispetto ai livelli pre-Covid.

Download: Prometeia Brief n. 5/2020

(Fonte: AIB)