Nascono i Patti territoriali dell’alta formazione delle imprese

Data pubblicazione: 23/05/2022

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 contenente “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” nascono i “Patti territoriali dell’alta formazione delle imprese”.

La misura è pensata per promuovere l’interdisciplinarità dei corsi di studio e la formazione di profili professionali innovativi e altamente specializzati in grado di soddisfare i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro.

A riguardo sono stati stanziati complessivamente 290 milioni di euro, di cui 20 milioni nel 2022 e 90 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025,

L’obiettivo principale della norma è incentivare le università a realizzare specifici progetti per la formazione di nuove professionalità nei settori e nelle filiere in cui sussiste un’insufficiente presenza di forza lavoro qualificata rispetto alla relativa domanda.

In particolare, possono presentare progetti le università che hanno sede in regioni che presentano parametri inferiori rispetto:

  • alla media nazionale in merito al numero di laureati rispetto alla popolazione residente nella Regione interessata dal Patto;
  • al tasso di occupazione dei laureati a tre anni dalla laurea;
  • al numero di laureati in Regione diversa da quella di residenza sul totale dei laureati residenti nella Regione interessata dal Patto.

La misura prevede che i vari progetti, proposti e definiti dalle università che saranno capofila, siano sottoposti alla valutazione di una Commissione composta da cinque membri, due individuati dal Ministro dell’università e della ricerca, e gli altri tre indicati uno ciascuno rispettivamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Ministro dell’economia e delle finanze e dal Ministro dello sviluppo economico.

Fonte: Ministero dell’Università e della Ricerca