Formazione 4.0: di quanto si riduce il costo del lavoro?

L’intensità della misura varia in relazione alle dimensioni dell’impresa dal 30% al 60% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 300 mila euro.
Beneficiari sono tutti i datori di lavoro residenti nel territorio dello Stato, inclusi gli enti non commerciali che esercitano attività commerciali, in relazione al personale dipendente impiegato anche non esclusivamente in tali attività.

Rientrano nel campo di applicazione del credito d’imposta le attività di formazione volte all’acquisizione di competenze e conoscenze specifiche riferite ad uno o più dei seguenti ambiti:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cybersecurity;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (Rv) e realtà aumentata (Ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

L’attività formativa svolta deve inoltre riguardare uno o più dei seguenti ambiti aziendali:

  • vendita e marketing;
  • informatica e tecniche;
  • tecnologie di produzione.

Le spese ammissibili al credito d’imposta includono:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • spese di viaggio, materiali, forniture con attinenza diretta al progetto; ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione. In particolare, sono ammissibili sotto questa voce la retribuzione al lordo di ritenute e contributi previdenziali e assistenziali, comprensiva dei cd. ratei (di Tfr, di mensilità aggiuntive, di ferie/permessi/ROL) maturati in relazione alle ore o alle giornate di formazione svolte e le eventuali indennità di trasferta erogate al lavoratore in caso di attività formative svolte fuori sede.

 Calcolo del risparmio.

Ipotesi di azienda che occupa 15 dipendenti e avvia un percorso formativo 4.0 per 5 dipendenti dell’area commerciale (per rafforzare le tecniche di vendita e analisi del mercato per mezzo di specifici software) e 10 operai (per ottimizzare le attivita` di produzione logistica). L’azienda decide di organizzare un percorso formativo di durata complessiva pari a 400 ore.

  • A) Costo orario medio lordo azienda per i dipendenti dell’area commerciale pari a 13,7 euro;
  • B) Costo orario medio lordo azienda per i dipendenti operai pari a 12 euro.

Per poter usufruire del credito di imposta conto formazione, l’azienda deve affrontare spese generali indirette per 1.600 euro e spese per materiali e forniture di importo pari a 200 euro. È inoltre previsto un compenso di 2.000 euro per l’attività di certificazione contabile.
Sul totale complessivo del costo sostenuto, inclusivo di retribuzione, oneri e spese, va applicato il credito di imposta.

È possibile osservare che, nonostante i costi accessori, di gestione e di certificazione, le aziende che decidono di ricorrere al credito di imposta per la formazione 4.0 ottengono una riduzione pari al 40% con intensità del credito pari al 60% (32% con intensità del credito pari al 50%) sul complessivo costo del lavoro per le ore di formazione erogata.

Il margine di convenienza, tuttavia, si riduce notevolmente nelle aziende di maggiori dimensioni, fino ad attestarsi al 4% in caso di credito di imposta spettante in misura pari al 30%.

(Fonte: Ipsoa)

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