Fondo nuove competenze: ultima chiamata?

Data pubblicazione: 04/05/2021

Lo comunica ANPAL che stima che le risorse del Fondo possano esaurirsi nei primi giorni di maggio. Il Fondo nuove competenze è stato istituito sperimentalmente per accompagnare processi di ricollocazione della forza lavoro ovvero per aiutare la transizione verso una nuova occupazione. Il FNC eroga contributi per favorire l’attività di formazione sulla base di accordi collettivi con le organizzazioni sindacali. E sul fronte formazione novità in arrivo anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’Agenzia nazionale delle politiche attive si affretta però a precisare che le domande che perverranno successivamente all’esaurimento del Fondo saranno comunque valutate e ammesse con verifica dell’effettiva capienza finanziaria sulla base dell’avanzamento delle rendicontazioni e degli eventuali residui derivanti dall’erogazione dei saldi. Resta comunque assodato che il Fondo nuove competenze verrà ulteriormente finanziato con le risorse del Programma React Eu.

L’elevato numero di domande ricevute e gestite da ANPAL testimoniano che le imprese apprezzano le opportunità e i vantaggi offerti del Fondo nuove competenze, il fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nato per sostenere le imprese nei processi di riqualificazione professionale dei lavoratori e per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19. Il Fondo può essere attivato in tutti i casi di ristrutturazione o crisi strutturale per accompagnare processi di ricollocazione della forza lavoro ovvero per aiutare la transizione verso una nuova occupazione.

Il FNC consente ai datori di lavoro di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione e con costi a carico dello Stato. Il Fondo infatti rimborsa, nel limite massimo di 250 ore per ogni lavoratore, il costo delle ore di lavoro impegnate nei progetti formativi coprendo retribuzione, contributi previdenziali ed assistenziali. Sono invece sempre dovuti i ratei di mensilità aggiuntive o TFR e il premio di produzione. Restano inoltre a carico delle imprese i costi della formazione (docenti e aule).

È il caso di fare un cenno al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Nell’ambito della Missione 5 (Inclusione e coesione), tra gli interventi annunciati di politica attiva del lavoro e per la formazione si annovera anche l’Adozione del Piano Nazionale Nuove Competenze entro il 2021, congiuntamente all’avvio del Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL).

Promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con ANPAL e d’intesa con le Regioni, il Piano Nazionale Nuove Competenze ha l’obiettivo di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale e la definizione di livelli essenziali di qualità per le attività di upskilling e reskilling in favore dei beneficiari di strumenti di sostegno (NASPI e DIS-COLL), del reddito di cittadinanza e dei lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale (CIGS, cassa per cessazione attività, trattamenti in deroga nelle aree di crisi complessa).

Il Piano integrerà anche altre iniziative, riguardanti le misure in favore dei giovani – quale il rafforzamento del sistema duale e dei NEET, oltre che le azioni per le competenze delle persone con qualifiche molto basse.

Viene inoltre rafforzato il Fondo nuove competenze, finanziato da REACT-EU per 1 miliardo.

(Fonte: Ipsoa)