Fondo nuove competenze: riapertura del bando, nuove risorse

Data pubblicazione: 08/11/2021

Il Fondo nuove competenze è un fondo di finanziamento nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19, che permette alle imprese di innovare la produzione adeguando le competenze dei lavoratori, durante l’orario di lavoro, ma limitando i costi. Le ore di stipendio del personale in formazione e i relativi contributi previdenziali, infatti, sono a carico del Fondo, che è stato istituito dal decreto Rilancio (n. 34/2020) e rifinanziato con risorse più che raddoppiate dal Decreto Agosto (n.104/2020), oltre che dal Fondo sociale europeo.

È giunta in questi giorni conferma nella risposta a una interrogazione parlamentare che sono in arrivo i Fondi dalla UE legati al progetto React EU. La commissione europea ha dato il via libera all’assegnazione di un miliardo di euro per cui entro novembre ANPAL potrebbe riaprire il bando, dando la precedenza alle aziende che hanno fatto domanda entro la scadenza di giugno 2021.  Le nuove risorse dovrebbero permettere anche una riapertura per nuove richieste.

Fondo nuove competenze: i principali chiarimenti nelle FAQ.

Anpal nelle risposte ai dubbi pervenuti chiarisce, fra le altre cose, che:

  • i lavoratori in Cassa Integrazione o percettori di Trattamento integrativo salariale in deroga non possono essere interessati contemporaneamente dalla Cassa o dal TIS e dal Fondo. Devono aver terminato il periodo di cassa integrazione anche il giorno prima e poi accedere al FNC. Allo stesso modo sono esclusi i lavoratori interessati da contratti di solidarietà;
  • le aziende non in crisi, che non hanno fatto CIG possono beneficiare delle agevolazioni purché abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro;
  • possono utilizzare il Fondo tutti i datori di lavoro imprese o lavoratori autonomi con dipendenti e che applichino il CCNL di riferimento.

Il Fondo Nuove Competenze, essendo una “misura generale” applicabile non selettivamente a tutte le imprese e a tutti i settori economici, non rientra nell’ambito degli aiuti di Stato.

(Fonte: fiscoetasse)