FMI: per l’Italia PIL in calo del 9,1% nel 2020

Data pubblicazione: 17/04/2020

La pandemia di COVID-19 sta causando costi umani elevati e crescenti in tutto il mondo e le misure di protezione necessarie incidono gravemente sull’attività economica. A causa della pandemia, si prevede che l’economia globale si contrarrà del -3% nel 2020, molto peggio che durante la crisi finanziaria del 2008-2009.

Le stime sono state presentate dal Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook di aprile. Tutta l’economia mondiale è indicata entrare in recessione, mentre si prevede un rimbalzo del 5,8% nel 2021. A gennaio, prima dello scoppio della pandemia, il Fondo stimava per il 2020 una crescita superiore al 3,3%.

L’Italia è tra i paesi più colpiti, con una contrazione del PIL nel 2020 del 9,1%. Nel 2021 il rimbalzo previsto sarà del 4,8%. In Europa, solo la Grecia quest’anno farà peggio dell’Italia (-10% del PIL). Per la Germania, la contrazione sarà del 7% quest’anno, seguita da un rimbalzo del 5,2% l’anno prossimo.

Nell’Eurozona, che nel complesso vedrà il PIL ridursi del 7,5%, con una ripresa del 4,7% nel 2021, il Fondo raccomanda interventi mirati a sostegno dei paesi più colpiti.

Per gli Stati Uniti, la contrazione nel 2020 sarà del 5,9%, cui seguirà una crescita del 4,7% nel 2021. La Cina crescerà quest’anno solo dell’1,2%, per poi accelerare al 9,2% il prossimo anno.

(Fonte: AIB)