Economia circolare, procedure semplificate per le autorizzazioni

Il decreto Semplificazioni ha introdotto nuove disposizioni per promuovere lo sviluppo dell’economia circolare, con l’intento principale di semplificare la disciplina in materia di “end of waste”, prevedendo il parere preventivo, obbligatorio e vincolante dell’ISPRA o dell’ARPA.

Oggigiorno il tema dell’economia circolare è diventato di primaria importanza, perché promuove una nuova concezione di economia, basata sul riutilizzo, riciclo e la riconversione di materiali e beni estendendo la loro durata il più possibile.

Con il decreto semplificazioni, sono state introdotte delle modifiche in materia di “end of waste”, con particolare riferimento alle condizioni per cui un rifiuto non è considerabile come tale:

  • se la sostanza e l’oggetto siano destinati a fini specifici;
  • se esista una domanda o un mercato per essi;
  • se soddisfino i requisiti tecnici per i predetti scopi specifici e rispettino la normativa e gli standard vigenti;
  • se l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute delle persone.

È previsto che le operazioni di recupero possano consistere nel controllo dei rifiuti per verificare se soddisfino i criteri elencati precedentemente.

Le autorità che devono rilasciare le autorizzazioni devono comunicare all’ISPRA i nuovi provvedimenti autorizzatori che hanno adottato, riesaminato o rinnovato, entro 10 giorni dalla data della loro notifica al soggetto che ha formulato l’istanza. L’ISPRA/ARPA si riservano la possibilità di eseguire controlli a campione.

Nell’intento di semplificare la normativa in materia di “cessazione della qualifica di rifiuto”, è stato previsto il parere preventivo, obbligatorio e vincolante, dell’ISPRA o dell’ARPA, ai fini del rilascio dell’autorizzazione.

(Fonte: IPSOA)

Vuoi maggiori informazioni?

Contattaci

Leggi le ultime news