Decreto Crescita: le novità principali

Data pubblicazione: 02/05/2019

È stato pubblicato il tanto atteso Decreto-legge 34 del 2019, noto come “Decreto Crescita”, che nelle intenzioni del Governo dovrebbe contribuire al rilancio dell’economia italiana e scongiurare la tanto temuta recessione che alcuni analisti, sulla base dell’andamento degli ultimi mesi, hanno paventato.

Ecco una sintesi delle principali novità:

  • viene reintrodotto il super ammortamento del 130% per gli investimenti (non eccedenti 2,5 milioni di euro), in beni materiali strumentali nuovi, diversi da veicoli e altri mezzi di trasporto strumentali per l’esercizio dell’attività d’impresa, effettuati a decorrere dal 1° aprile 2019 e fino al 31 dicembre 2019;
  • la disciplina relativa al patent box viene integrata, consentendo così ai contribuenti di poter accedere all’agevolazione mediante la determinazione diretta del beneficio;
  • viene riproposto il bonus per le aggregazioni tra imprese che fu introdotto per la prima volta dalla legge Finanziaria 2007;
  • viene modificata in maniera significativa la disciplina contenuta nell’art. 34, commi da 125 a 128, legge n. 124/2017, sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche, le quali devono essere inserite nella nota integrativa del bilancio da parte delle imprese. Quanto al regime sanzionatorio, viene individuato nel 2019 un periodo di moratoria.

    Incentivi per l’edilizia.

  • Al fine di favorire la permuta dei vecchi edifici con i nuovi, viene disposto che fino al 31 dicembre 2021 si applicano l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200,00 euro ciascuna ai trasferimenti di interi fabbricati, a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi 10 anni, provvedono alla demolizione e ricostruzione degli stessi, in chiave antisismica e con il conseguimento della classe energetica A o B;
  • viene estesa anche alle zone sismiche 2 e 3 la spettanza della detrazione del 75% o dell’85% del prezzo di acquisto dell’unità immobiliare venduta da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che abbiano demolito e ricostruito, allo scopo di ridurre il rischio sismico, l’immobile oggetto di successiva alienazione;
  • al fine di incentivare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico, superando alcune criticità operative riscontrate nel funzionamento dello strumento della detrazione fiscale, il decreto Crescita introduce la possibilità per il soggetto che sostiene le spese per tali interventi, di ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante.
  • Viene introdotto un regime di non concorrenza alla formazione del reddito imponibile degli emittenti, ai fini dell’imposta sul reddito delle società e del valore della produzione netta, dei maggiori o minori valori che derivano dall’attuazione di specifiche previsioni contrattuali che governano gli strumenti finanziari, diversi da azioni e titoli similari, con talune caratteristiche che determinino la svalutazione del valore nominale degli strumenti ovvero la loro conversione in azioni;
  • la disciplina relativa alla mini IRES prevista dalla legge di Bilancio 2019 viene completamente abrogata;
  • modifiche alla disciplina degli impatriati: viene ammessa la possibilità di beneficiare del regime anche ai soggetti titolari di reddito assimilato a quello da lavoro dipendente e ai titolari di reddito d’impresa a condizione che trasferiscano la residenza in Italia a partire dal 2020;
  • viene aumentata la percentuale di deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali dal reddito d’impresa e da quello di lavoro autonomo per il periodo d’imposta 2019.

  • Nuova Sabatini: previsto l’aumento a euro 4.000.000,00 del valore massimo del finanziamento concedibile a ciascuna impresa, che permette di superare i vincoli operativi nella fruizione del beneficio, e l’erogazione di un contributo in un’unica soluzione a fronte di finanziamenti di importo non superiore a euro 100.000,00;
  • sono inoltre previsti finanziamenti agevolati dallo Stato (il meccanismo è lo stesso della nuova Sabatini), se finalizzati ad aumenti di capitale. Il contributo statale è pari all’ammontare complessivo degli interessi su un finanziamento bancario calcolato in via convenzionale nel 5% per le micro e piccole imprese e nel 3,575% per le medie imprese;
  • viene introdotta una forma di garanzia pubblica, concessa da una sezione speciale del Fondo centrale di garanzia, la quale opera esclusivamente su portafogli di finanziamenti, destinata agli investimenti fissi dei comparti tipici del lungo termine (credito fondiario ed edilizio, credito alle opere pubbliche, credito agrario di miglioramento) per le medie imprese e small mid cap.

    Ricerca, sviluppo e digitalizzazione.

  • Sono previste agevolazioni a fronte di progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare per la riconversione produttiva, che prevedano costi ammissibili compresi tra euro 500.000,00 e 2.000.000,00;
  • sono previste agevolazioni (nella misura massima del 50% dei costi ammissibili) dirette a sostenere la realizzazione dei progetti di trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle imprese di micro, piccola e media dimensione; tali progetti devono avere un costo pari ad almeno 200.000,00 euro.

    Internazionalizzazione, delocalizzazione e Made in Italy.

  • Viene previsto il finanziamento, con 1,5 milioni annui, dei consorzi nazionali che operano all’estero, con un credito d’imposta del 50%, fino a 30.000,00 euro, per le spese sostenute per la tutela legale dei prodotti colpiti dal fenomeno dell’italian sounding;
  • viene istituito il registro dei marchi storici in chiave “anti delocalizzazione” ma l’iscrizione potrà essere solo volontaria e non d’ufficio da parte del Ministero;
  • norma “Pernigotti”: nasce un fondo da 30 milioni per interventi nel capitale di rischio delle imprese iscritte, che potranno anche accedere al Fondo di garanzia;
  • viene riconosciuto alle imprese esistenti alla data del 1° gennaio 2019, per il periodo d’imposta di entrata in vigore del decreto, un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute a manifestazioni fieristiche di settore che si svolgono all’estero, fino ad un massimo di euro 60.000,00;
  • ZES: la disposizione punta a rendere maggiormente attrattiva per le imprese la facoltà, già prevista dalla legislazione vigente, di insediamento con specifici programmi di investimento nelle Zone economiche speciali (ZES).