# SAEF Brescia > Nel centro studi di SAEF puoi trovare, news, magazine, webinar e guide sulle nostre tematiche: sicurezza, ambiente, sostenibilità e formazione aziendale. --- ## Pagine - [Società trasparente](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/trasparenza/) - [Lavora con noi](https://www.saef.it/lavora-con-noi/) - [Registro elettronico carico e scarico rifiuti](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/compilazione-registro-elettronico-carico-e-scarico-rifiuti/): Ma va conservato anche nella sede delle aziende che lavorano all’interno della filiera dei rifiuti: Secondo la normativa vigente la... - [DPO (Data Protection Officier)](https://www.saef.it/consulenza-privacy-gdpr-aziende/dpo-data-protection-officier/): Chi è il DPO? Il DPO, ovvero il Responsabile della Protezione dei Dati Personali, è una figura professionale prevista dall’art.... - [Sitemap](https://www.saef.it/sitemap/) - [Consulenza continuativa e assistenza sicurezza sul lavoro](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/consulenza-continuativa-e-assistenza-sicurezza-sul-lavoro/): Obiettivo comune degli interventi di consulenza sicurezza sul lavoro è quello di progettare un sistema orientato alla prevenzione, alla protezione... - [Formazione per la Sicurezza sul lavoro](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/formazione-sulla-sicurezza-sul-lavoro/): In SAEF, da sempre, ci impegniamo per creare un ambiente di lavoro sicuro e protetto, dove ogni individuo possa lavorare... - [Apprendistato professionalizzante](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/apprendistato-professionalizzante/): I corsi di formazione per l’apprendistato rappresentano molto più di un semplice ingresso nel mondo del lavoro. Per i giovani... - [Team Building](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/team-building-aziendale/): I corsi di Team Building per aziende offerti da SAEF rappresentano un’opportunità unica per rafforzare le capacità di collaborazione, comunicazione... - [Formazione manageriale](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/formazione-manageriale/): I corsi di formazione manageriale di SAEF sono progettati per potenziare le competenze fondamentali dei manager, sviluppando le abilità personali,... - [Formazione per le Soft e Hard Skills](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/formazione-soft-e-hard-skills/): Nel mondo del lavoro moderno, il successo di un individuo dipende sia dalle competenze tecniche che dalle abilità interpersonali. Le... - [Consulenza ambientale](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-ambientale/consulenza-ambientale-aziende/): L’obiettivo della consulenza tecnico ambientale è di determinare il divario tra la conformità normativa in materia ambientale rispetto ai risultati ad... - [Assistenza ambientale](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-ambientale/assistenza-tecnica-conformita-legislativa-ambientale/): Cosa può fare SAEF per te? Il servizio di assistenza tecnica per la conformità legislativa ambientale consente di sviluppare una strategia di... - [Assistenza rifiuti](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-ambientale/assistenza-gestione-rifiuti-aziendali/): Come da art. 177 comma 4: “I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti... - [Aiutaci a migliorare](https://www.saef.it/aiutaci-a-migliorare/) - [Iscriviti alla newsletter](https://www.saef.it/newsletter/) - [Questionario apprendisti](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/questionario-apprendisti/) - [Apprendistato facile](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/gestione-adempimenti-apprendistato/) - [Catalogo agevolazioni](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/) - [Finanziamenti alla formazione](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/) - [Sistemi di gestione integrati (ISO)](https://www.saef.it/consulenza-sistemi-di-gestione/consulenza-sistemi-di-gestione-integrati/): Di cosa parliamo Il desiderio di ogni organizzazione è quello di avere un unico sistema di gestione che risponda a... - [Certificazione ISO 9001](https://www.saef.it/consulenza-sistemi-di-gestione/consulenza-certificazione-iso-9001/): Di cosa parliamo Il sistema di gestione ISO 9001 è il sistema che certifica la qualità di un’impresa. Ha un... - [Certificazione ISO 14001](https://www.saef.it/consulenza-sistemi-di-gestione/consulenza-certificazione-iso-14001/): Di cosa parliamo Il sistema di gestione ISO 14001 identifica, per un’azienda, la certificazione in materia ambientale. È importante specificare... - [Certificazione ISO 45001](https://www.saef.it/consulenza-sistemi-di-gestione/consulenza-certificazione-iso-45001/): Di cosa parliamo La certificazione ISO 45001 è relativa alla qualità in materia di salute e sicurezza sul luogo di... - [Certificazione ISO 50001](https://www.saef.it/consulenza-sistemi-di-gestione/consulenza-certificazione-iso-50001/): Di cosa parliamo La certificazione ISO 50001 riguarda la questione energetica e rappresenta un tema di fondamentale importanza per ogni... - [Consulenza modelli di Gestione e Organizzazione 231](https://www.saef.it/consulenza-sistemi-di-gestione/consulenza-modelli-di-gestione-e-organizzazione-231/): Di cosa parliamo Il modello di gestione e organizzazione 231 ha radici nel decreto legislativo emanato l’8 giugno 2001, il... - [Gestione Privacy](https://www.saef.it/consulenza-privacy-gdpr-aziende/gestione-privacy-aziendale/): Di cosa parliamo Generare valore con le persone significa innanzitutto proteggerle. Ed in questa protezione rientrano anche i dati relativi... - [La verifica preliminare: lo screening dell’azienda sul rispetto della normativa privacy](https://www.saef.it/consulenza-privacy-gdpr-aziende/verifica-preliminare-privacy/): Di cosa parliamo Il nostro servizio di verifica preliminare della privacy è del tutto personalizzato. È infatti indiscutibile che ogni... - [La prima fase: il servizio di Adeguamento Privacy](https://www.saef.it/consulenza-privacy-gdpr-aziende/servizio-adeguamento-privacy/): Di cosa parliamo Il servizio di adeguamento della privacy non rappresenta un punto di partenza, ma di per sé già... - [La seconda fase: il servizio di Assistenza privacy e l’affiancamento](https://www.saef.it/consulenza-privacy-gdpr-aziende/servizio-aggiornamento-privacy/): Di cosa parliamo Su un tema delicato come la privacy, la fase di affiancamento e consulenza rappresenta il principale valore... - [Formazione aziendale](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/) - [Gestione progetti formativi](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/gestione-progetti-formativi-aziendali/) - [Gestione dei rifiuti](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/): Di cosa parliamo Il rifiuto per un’azienda non deve rappresentare un problema. Il rifiuto, di per sé, è un problema... - [Analisi di caratterizzazione rifiuti](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/analisi-caratterizzazione-rifiuti/): Le analisi di caratterizzazione rifiuti sono obbligatorie nei seguenti casi: L’obbligo di analisi potrebbe essere inserito anche in un provvedimento... - [Consulenza ADR per la sicurezza del trasporto di merci pericolose su strada](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/consulenza-adr/): Il nostro obiettivo è quello di coordinare e implementare tutte le azioni necessarie per garantire un’operatività aziendale conforme agli standard... - [Incarico di Responsabile Tecnico gestione rifiuti](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/incarico-di-responsabile-tecnico-gestione-rifiuti/): Questa collaborazione consente all’azienda di concentrarsi sulle proprie attività principali, garantendo al contempo il rispetto delle normative ambientali e di... - [Iscrizione Albo gestori ambientali e pratiche di variazione](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/iscrizione-albo-gestori-ambientali-e-pratiche-di-variazione/): L’Albo è organizzato a livello territoriale: istituito dal Ministero dell’ambiente, ha sezioni regionali e provinciali, che hanno sede nelle relative... - [Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD)](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/modello-unico-di-dichiarazione-ambientale-mud/): Esse sono relative a rifiuti speciali, ma anche a imballaggi e rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche, ai veicoli fuori... - [Relazione annuale amianto](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/relazione-annuale-amianto/): D. Lgs 257/1992 art. 9 comm 1 e 3. L’obbligo è per le sole imprese che svolgono direttamente con le loro... - [Trasporto e smaltimento rifiuti](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-gestione-rifiuti/intermediazione-trasporto-e-smaltimento-rifiuti/): Codice Ambientale (D. Lgs 152/06) art. 183 Tra le varie figure, anche l’intermediario, oltre a determinate competenze deve possedere l’autorizzazione... - [Autorizzazioni ambientali](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/): Di cosa parliamo La nostra consulenza sulle autorizzazioni ambientali riguarda i documenti rilasciati da enti pubblici competenti che consentono ad... - [Autorizzazione al prelievo di acque superficiali e sotterranee](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/autorizzazione-prelievo-acque/): Tutti coloro che intendono derivare e utilizzare le acque pubbliche (sotterranee da pozzo, da sorgente o con derivazione da corso... - [Autorizzazione alle emissioni in atmosfera](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/autorizzazione-alle-emissioni-in-atmosfera/): Si definisce emissione in atmosfera: “qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico”. Le autorizzazioni per... - [Autorizzazione allo scarico di acque industriali](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/autorizzazione-allo-scarico-di-acque-industriali/): L’art. 124 del D. lgs. 152/06 prevede che “tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati”. La domanda di autorizzazione per lo... - [Autorizzazione integrata ambientale (AIA)](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/autorizzazione-integrata-ambientale-aia/): Come previsto dall’art 4 del D. lgs. 152/06 l’AIA ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento derivante dalle... - [Autorizzazione unica ambientale (AUA)](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/autorizzazione-unica-ambientale-aua/): Essa sostituisce i titoli ambientali individuati dall’art. 3 dello stesso D. P. R. , riguardanti: La domanda di Autorizzazione Unica... - [Presentazione S.C.I.A.](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/presentazione-s-c-i-a/): Si compone di un’autocertificazione corredata da allegati che servono a documentare il possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi necessari per... - [Valutazione previsionale di impatto acustico](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-autorizzazioni-ambientali/valutazione-previsionale-di-impatto-acustico/): Questa può essere richiesta anche nell’ambito di una procedura di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) o di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). La valutazione previsionale... - [Monitoraggi ambientali](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/monitoraggi-ambientali/): Di cosa parliamo I monitoraggi ambientali di un’attività sono talmente importante che vengono definiti e dettagliati dall’agenzia europea per l’ambiente.... - [Analisi e campionamento delle acque reflue](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/monitoraggi-ambientali/analisi-e-campionamento-delle-acque-reflue/): Il rispetto dei limiti per lo scarico in rete fognaria è obbligatorio in assenza di limiti stabiliti dall’autorità competente. Quest’ultima... - [Analisi e campionamento emissioni in atmosfera](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/monitoraggi-ambientali/analisi-e-campionamento-emissioni-in-atmosfera/): Arpa – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – ha reso disponibile la tabella “elenco non esaustivo dei metodi di campionamento... - [Compilazione applicativo AUA Point e applicativo AIDA](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/monitoraggi-ambientali/compilazione-applicativo-aua-point-e-applicativo-aida/): Per la comunicazione di questi dati l’applicativo da impiegare è l’AIDA – Applicativo Integrato Di Autocontrollo. I dati da inserire... - [Indagini impatto acustico](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/monitoraggi-ambientali/indagini-impatto-acustico/): Le indagini dell’impatto acustico sono composte da 2 fasi: Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi... - [Assistenza e consulenza ambientale](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/consulenza-ambientale/): Di cosa parliamo Il pacchetto di Servizi Ambientali continuativi che ti proponiamo va oltre la semplice conformità normativa. Trasformiamo il... - [Prevenzione incendi](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/prevenzioni-incendi-luoghi-di-lavoro/): Di cosa parliamo Un incendio all’interno di un’azienda, a maggior ragione se manifatturiera, rappresenta un evento tutt’altro che raro e... - [Normativa prevenzione incendi](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/prevenzioni-incendi-luoghi-di-lavoro/consulenza-prevenzione-incendi/): Il nuovo regolamento, individua le attività soggette alla disciplina della prevenzione incendi ed opera una sostanziale semplificazione relativamente agli adempimenti... - [Sicurezza alimentare](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/sicurezza-alimentare/): Di cosa parliamo Nel grande ambito della sicurezza nel mondo del lavoro, un ruolo tutt’altro che secondario è rappresentato dalla... - [Consulenza certificazione BRC e IFS](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/sicurezza-alimentare/consulenza-certificazione-brc-e-ifs/): Questi standard si applicano al comparto alimentare della produzione di alimenti, produzioni di materiali per il confezionamento e per il contatto... - [HACCP: manuale di autocontrollo e consulenza alimentare](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/sicurezza-alimentare/consulenza-haccp/): Si tratta di un protocollo, ovvero, un insieme di procedure volte a tutelare il consumatore garantendo la salubrità degli alimenti, focalizzando l’attenzione... - [Valutazione dei rischi specifici](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/): Di cosa parliamo La valutazione dei rischi sul lavoro è il primissimo passaggio a cui ogni azienda è tenuta per... - [Documento di valutazione dei rischi (D.V.R.)](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/documento-di-valutazione-dei-rischi-d-v-r/): D. Lgs. 81/08 Titolo I – Principi Comuni sezione II Artt. 28-30 Che cos’è il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)... - [Rischi ergonomici: valutazione della movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetitivi, traino e spinta](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-rischio-movimentazione-manuale-dei-carichi/): Il D. Lgs. 81/08 all’articolo 15 definisce le procedure obbligatorie per analizzare l’ambiente lavorativo e, nel dettaglio: Valutazione rischio movimentazione manuale... - [Valutazione del rischio da Stress da lavoro correlato](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-rischio-stress-lavoro-correlato/): La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato rappresenta un’importante pratica per le aziende, in quanto consente di identificare e valutare... - [Valutazione dell’esposizione a Campi elettromagnetici](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-rischio-campi-elettromagnetici/): Il D. Lgs. 81/08 dedica infatti tutto il Capo IV (Titolo VIII) alla “Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici“. Nel... - [Valutazione dell’esposizione a Radiazioni ottiche artificiali](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-rischio-radiazioni-ottiche-artificiali/): La tipologia di effetti associati all’esposizione a ROA dipende dalla lunghezza d’onda della radiazione incidente, mentre dall’intensità dipendono sia la... - [Valutazione dell’esposizione a Rumore](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-rischio-rumore/): I danni provocati dal rumore sono in funzione della potenza acustica e del tempo di esposizione. È possibile suddividerli in:... - [Valutazione dell’esposizione a Vibrazioni](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-rischio-vibrazioni/): La valutazione è una vera e propria analisi del rischio, che può essere effettuata secondo 2 modalità distinte: Secondo l’art.... - [Valutazione del rischio da atmosfere esplosive](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-del-rischio-da-atmosfere-esplosive/): Per prevenire le esplosioni, è importante implementare misure di controllo appropriate di valutazione del rischio da atmosfere esplosive. Questo può... - [Valutazione del rischio chimico e cancerogeno](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-del-rischio-chimico-e-cancerogeno/): Il primo passo nella valutazione del rischio chimico e cancerogeno è l’identificazione dei pericoli chimici presenti nell’ambiente di lavoro. Ciò... - [Valutazione del rischio biologico e Legionella](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/valutazione-del-rischio-biologico-e-legionella/): Per prevenire il rischio biologico nei luoghi di lavoro, è importante seguire buone pratiche igieniche e protocolli di sicurezza appropriati.... - [Categorie particolari di lavoratori: donne, minori, lavoratori stranieri e diversamente abili](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-valutazione-dei-rischi/categorie-particolari-di-lavoratori-donne-minori-lavoratori-stranieri-e-diversamente-abili/): Per quanto riguarda le donne, esistono leggi che garantiscono loro parità di trattamento e di retribuzione rispetto agli uomini, nonché... - [Consulenza e assistenza sicurezza sul lavoro](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/): Di cosa parliamo La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non riguardano solo un aspetto normativo. A dimostrare questa... - [Consulenza per Gap analysis](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/servizio-di-gap-analysis/): Sempre più spesso le organizzazioni ci richiedono di condurre una Gap Analysis per misurare preliminarmente la portata di un processo di... - [Indagini ambientali nei luoghi di lavoro](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/indagini-ambientali-nei-luoghi-di-lavoro/): Nell’ambito delle indagini ambientali sui luoghi di lavoro, esistono diverse tecniche di campionamento dell’aria, alcune delle quali sono: Una volta... - [Medicina del lavoro – Medico competente e Sorveglianza sanitaria](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/sorveglianza-sanitaria-obbligatoria/): La sorveglianza sanitaria obbligatoria viene effettuata dal Medico Competente e si inserisce come strumento di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo... - [OT23 – Riduzione tasso INAIL](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/consulenza-domanda-ot23/): Inail ha reso disponibile sul proprio sito istituzionale il nuovo modello di domanda per la riduzione del tasso medio di tariffa... - [Servizio di RSPP esterno](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/servizio-di-rspp-esterno/): I requisiti minimi per ricoprire questo incarico sono stabiliti dall’articolo 2 del decreto legislativo 81/2008: «persona in possesso delle capacità e... - [Safety walk](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/valutazione-sicurezza-sul-lavoro-e-formazione-aziendale/): Per questo SAEF ha il piacere di presentarvi e proporvi il servizio: SAFETY WALK. Safety walk è un servizio ideato e... - [Scacciapensieri](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/consulenza-sicurezza-sul-lavoro/sicurezza-sul-lavoro-per-piccole-imprese/): Scacciapensieri offre un’assistenza continuativa e professionale per chi deve adeguarsi alla normativa della sicurezza (D. Lgs 81/08 e s. m. i.... - [Attrezzature, impianti e conformità](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/verifica-attrezzatture-impianti-e-conformita/): Di cosa parliamo La sicurezza e la salute in un luogo di lavoro dipendono da molti fattori ed il fattore... - [CIVA: immatricolazione e comunicazione impianti e attrezzature di lavoro](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/verifica-attrezzatture-impianti-e-conformita/civa-certificazione-impianti/): Il portale CIVA per la certificazione e gestione degli impianti prevede le seguenti possibilità: Richieste comuni a tutti i settori:... - [Verifica e messa in sicurezza di macchine e attrezzature industriali](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/verifica-attrezzatture-impianti-e-conformita/verifica-e-messa-in-sicurezza-macchine-industriali/): Il D. Lgs. 81 del 2008 decreta infatti che il datore di lavoro debba: Agli effetti delle disposizioni del testo... - [Marcatura CE di macchine e impianti](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/verifica-attrezzatture-impianti-e-conformita/consulenza-marcatura-ce-macchine/): Direttiva e regolamento macchine Nell’ambito delle macchine ed impianti industriali, il testo attuale di riferimento a livello comunitario è la direttiva... - [MySAEF: una nuova esperienza digitale](https://www.saef.it/mysaef/) - [Società benefit](https://www.saef.it/societa-benefit/) - [Gruppo](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/gruppo/) - [Metodo](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/metodo/) - [A chi ci rivolgiamo](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/a-chi-ci-rivolgiamo/) - [Dati ulteriori](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/trasparenza/dati-ulteriori/) - [Politica aziendale](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/trasparenza/dati-ulteriori/politica-aziendale/) - [Agevolazioni ottenute](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/trasparenza/dati-ulteriori/agevolazioni-ottenute/) - [Centro studi](https://www.saef.it/centro-studi/) - [Azienda](https://www.saef.it/azienda-sicurezza-ambiente-sostenibilita-formazione/) - [Recensioni](https://www.saef.it/recensioni/) - [Consulenza](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/) - [Sicurezza](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro/) - [Ambiente](https://www.saef.it/consulenza-sostenibilita-ambientale/) - [Sistemi di gestione](https://www.saef.it/consulenza-sistemi-di-gestione/) - [Privacy](https://www.saef.it/consulenza-privacy-gdpr-aziende/) - [Sostenibilità](https://www.saef.it/sostenibilita-aziendale/) - [Corsi di formazione](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/) --- ## Articoli - [Webinar | Leadership tra sport e lavoro](https://www.saef.it/webinar-leadership-tra-sport-e-lavoro/): La leadership non è solo una competenza, è una responsabilità. 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SAEF, in... - [Formazione Continua PR FSE+ 2021-27 – Seconda edizione: incremento fondi e riapertura](https://www.saef.it/formazione-continua-pr-fse-2021-27-seconda-edizione-incremento-fondi-e-riapertura/): Si informa che, nell’ambito della Formazione Continua PR FSE+ 2021-2027 – Seconda edizione, è stato disposto un incremento della dotazione... - [Nuovo Accordo Stato-Regioni: tutte le novità sulla formazione in salute e sicurezza](https://www.saef.it/nuovo-accordo-stato-regioni-tutte-le-novita-sulla-formazione-in-salute-e-sicurezza/): È stato pubblicato il nuovo Accordo Stato-Regioni che ridefinisce in modo sostanziale la formazione obbligatoria in materia di salute e... - [Punto di non ritorno: la sicurezza sul lavoro come valore per persone e imprese](https://www.saef.it/punto-di-non-ritorno-la-sicurezza-sul-lavoro-come-valore-per-persone-e-imprese/): Lunedì 28 aprile, in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, si è svolto un... - [Webinar | Adeguati assetti: come prevenire la crisi aziendale](https://www.saef.it/adeguati-assetti-come-prevenire-la-crisi-aziendale/): Gli “adeguati assetti organizzativi e amministrativo-contabili” sono ormai diventati obbligatori per legge. Tu azienda ti sei già adeguata? . .... - [Chiusura aziendale per le festività natalizie](https://www.saef.it/chiusura-aziendale-per-le-festivita-natalizie/): Informiamo i nostri clienti, fornitori e collaboratori che l’azienda resterà chiusa per le festività natalizie damartedì 24 dicembre a mercoledì... - [Prevenzione, online la norma Uni 45004](https://www.saef.it/prevenzione-online-la-norma-uni-45004/): È stata pubblicata la norma Uni Iso 45004:2024 , intitolata Gestione della salute e sicurezza sul lavoro – Linee guida... - [Il Futuro del Lavoro in Lombardia: nuove opportunità e politiche per un lavoro inclusivo e sostenibile](https://www.saef.it/il-futuro-del-lavoro-in-lombardia-nuove-opportunita-e-politiche-per-un-lavoro-inclusivo-e-sostenibile/): Data: Giovedì 28 novembre 2024, 16:00 – 18:00Luogo: Centro Pastorale Paolo VI, Brescia In un contesto economico e sociale in... - [Webinar | RENTRI – Il futuro della tracciabilità dei rifiuti](https://www.saef.it/rentri-il-futuro-della-tracciabilita-dei-rifiuti/): SAEF e Arianna Ambiente, mercoledì 20 novembre 2024, hanno tenuto un webinar gratuito per approfondire le sfide e le opportunità... - [Nuova Direttiva Cancerogeni - D. 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Questo... - [Fondo Nuove Competenze: in arrivo l’avviso da 700 milioni entro inizio ottobre](https://www.saef.it/fondo-nuove-competenze-in-arrivo-lavviso-da-700-milioni-entro-inizio-ottobre/): Piani formativi per le imprese Entro la prima decade di ottobre 2024, è prevista la pubblicazione della terza edizione del... - [Prevenzione incendi – Criteri aggiornati per la qualificazione dei tecnici manutentori](https://www.saef.it/prevenzione-incendi-criteri-aggiornati-per-la-qualificazione-dei-tecnici-manutentori/): Si informa che a partire dal 25 settembre 2024 entreranno in vigore le disposizioni dell’Art. 4 del Decreto “Controlli“, che... - [Autorizzazioni in deroga alle emissioni in atmosfera: scadenze e novità](https://www.saef.it/autorizzazioni-in-deroga-alle-emissioni-in-atmosfera-scadenze-e-novita/): Nel corso del 2024 scadrà l’autorizzazione per le imprese che hanno presentato la relativa domanda nel 2009. È fondamentale rinnovare... - [Nuovo Accordo Stato-Regioni: come cambierà la formazione in materia di sicurezza con la sua entrata in vigore?](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro-come-cambia-la-formazione-con-il-nuovo-accordo-stato-regioni/): A qualche mese di distanza dalla diffusione della “Bozza definitiva dell’Accordo Stato Regioni” del 13 maggio 2024, siamo ancora in... - [SAEF rinnova il Bollino di Confindustria per l'Alternanza di Qualità (BAQ) 2024](https://www.saef.it/saef-rinnova-il-bollino-di-confindustria-per-lalternanza-di-qualita-baq-2024/): Anche per quest’anno, abbiamo ottenuto il rinnovo del Bollino di Confindustria per l’Alternanza di Qualità (BAQ) 2024. Il BAQ premia... - [Nasce la rete del lavoro agricolo di qualità](https://www.saef.it/sicurezza-sul-lavoro-il-prefetto-piu-strumenti-per-i-controlli-nelle-aziende-nasce-la-rete-del-lavoro-agricolo-di-qualita/): Il nuovo organismo dell’INPS premia le aziende virtuose. Si è tenuta il 25 luglio in Prefettura la seduta di insediamento... - [SAEF cresce ancora: Arianna Ambiente entra a far parte del Gruppo](https://www.saef.it/saef-cresce-ancora-arianna-ambiente-entra-a-far-parte-del-gruppo/): Siamo lieti di annunciare una nuova e importante acquisizione per il Gruppo SAEF: Arianna Ambiente entra a far parte della... - [Agevolazioni ottenute nell'anno 2023](https://www.saef.it/agevolazioni-ottenute-nellanno-2023/): Ai sensi della L. 124 del 4 agosto 2017 commi 125-128 dell’articolo unico e s. m. i. si pubblicano le... - [La patente a punti nei cantieri è legge (con ulteriori modifiche)](https://www.saef.it/la-patente-a-punti-nei-cantieri-e-legge-con-ulteriori-modifiche/): È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30/04/2024 la legge 29 aprile 2024, n. 56 di conversione in legge con... - [Esenzioni consulente ADR: nuovi chiarimenti dal MIT](https://www.saef.it/esenzioni-consulente-adr-nuovi-chiarimenti-dal-mit/): Il 14 maggio 2024, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato la Circolare Prot. 13921, intitolata “Commenti e... - [Autorizzazioni in deroga alle emissioni in atmosfera: aggiornamenti degli allegati tecnici e indicazioni per i rinnovi](https://www.saef.it/autorizzazioni-in-deroga-alle-emissioni-in-atmosfera-aggiornamenti-degli-allegati-tecnici-e-indicazioni-per-i-rinnovi/): Soggetti interessati Tutte le imprese che rientrano nel campo di applicazione dell’art. 272 co. 2 e 3 D. Lgs. 152/2006... - [Albo gestori Ambientali: modalità di cancellazione per mancata nomina di Responsabile Tecnico idoneo](https://www.saef.it/albo-gestori-ambientali-modalita-di-cancellazione-per-mancata-nomina-di-responsabile-tecnico-idoneo/): L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha emesso la Circolare n. 1 del 15 aprile 2024 per chiarire le modalità e i... - [SAEF inclusa nella White List della Prefettura di Brescia](https://www.saef.it/saef-inclusa-nella-white-list-della-prefettura-di-brescia/): Siamo lieti di annunciare che la nostra società, SAEF, è stata inclusa nella White List presso la Prefettura di Brescia... - [La sicurezza sul lavoro va a... teatro!](https://www.saef.it/la-sicurezza-sul-lavoro-va-a-teatro/): In occasione della Giornata Internazionale per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, proclamata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro... - [Regolamento CLP: modifica dell'Allegato VI (Classificazione ed etichettatura armonizzate di talune sostanze pericolose) - Piombo](https://www.saef.it/regolamento-clp-modifica-dellallegato-vi-classificazione-ed-etichettatura-armonizzate-di-talune-sostanze-pericolose-piombo/): Soggetti interessati Aziende coinvolte nella produzione, importazione, o utilizzo di sostanze chimiche, miscele o articoli che contengono piombo in polvere... - [Webinar | Gestione della sicurezza delle Scaffalature](https://www.saef.it/webinar-gestione-della-sicurezza-della-scaffalature/): (D. LGS 81/08 e norme specifiche dedicate alle scaffalature industriali UNI EN 15629-15635) Le strutture delle scaffalature metalliche sono spesso... - [Fit Test per i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)](https://www.saef.it/fit-test-per-i-dispositivi-di-protezione-individuale-dpi/): L’uso dei Dispositivi di Protezione delle Vie Respiratorie (DPI) è cruciale per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori... - [Piano nazionale Radon 2023-2032](https://www.saef.it/piano-nazionale-radon-2023-2032/): DPCM 11 gennaio 2024 – Gazzetta Ufficiale 21 febbraio 2024 Si informa che con D. P. C. M. 11/01/2024 è... - [Aumento delle sanzioni e dei controlli](https://www.saef.it/aumento-delle-sanzioni-e-dei-controlli/): Durante il Consiglio dei Ministri del 21 febbraio, il Governo ha annunciato nuove misure per migliorare la sicurezza sul lavoro,... - [Scadenze adempimenti ambientali 31 Marzo 2024](https://www.saef.it/scadenze-adempimenti-ambientali-31-marzo-2024/): Si avvicina la scadenza del 31 marzo 2024, un momento cruciale per le aziende che operano con sostanze chimiche e... - [Webinar | Verifica e messa in sicurezza delle attrezzature industriali: strategie per un ambiente di lavoro Sostenibile](https://www.saef.it/webinar-verifica-e-messa-in-sicurezza-delle-attrezzature-industriali-strategie-per-un-ambiente-di-lavoro-sostenibile/): Sicurezza sul lavoro e valorizzazione delle risorse umane sono gli elementi fondamentali di un ambiente lavorativo sostenibile. Immagina di essere... - [N°25: Sostenibilità e Cultura: più valore con le tue persone](https://www.saef.it/n25-sostenibilita-e-cultura-piu-valore-con-le-tue-persone/): SAEF_MAGAZINE_2024Download - [L’RSPP risponde direttamente al datore di lavoro](https://www.saef.it/lrspp-risponde-direttamente-al-datore-di-lavoro/): Come noto, la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione da parte del datore di lavoro costituisce un... - [SAEF sostiene Oltrecultura FEST: la Cultura come ponte tra generazioni e futuro](https://www.saef.it/saef-sostiene-oltrecultura-fest-la-cultura-come-ponte-tra-generazioni-e-futuro/): Giunta alla sua seconda edizione, OltreCulturaFEST si appresta ad illuminare nuovamente le menti dei cittadini di Brescia e, per la... - [Innovazioni nella tutela del lavoro: presentato il manuale guida per la Sicurezza sul posto di lavoro](https://www.saef.it/innovazioni-nella-tutela-del-lavoro-presentato-il-manuale-guida-per-la-sicurezza-sul-posto-di-lavoro/): Con l’obiettivo di diffondere una mentalità proattiva verso la sicurezza sul lavoro, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali... - [Modello OT23: risposte chiave da Inail Lombardia](https://www.saef.it/modello-ot23-risposte-chiave-da-inail-lombardia/): Chiarimenti e Approfondimenti sull’Interpretazione e Presentazione In risposta a specifiche domande rivolte durante l’incontro promosso da Confindustria Lombardia e INAIL... - [SAEF conquista le 3 stelle nel Rating di legalità](https://www.saef.it/saef-conquista-le-3-stelle-nel-rating-di-legalita/): Siamo entusiasti di condividere con voi che abbiamo ottenuto il massimo riconoscimento nel Rating di Legalità, conquistando ben 3 stelle.... - [Fondimpresa celebra un anno di record nell'innovazione e sviluppo professionale](https://www.saef.it/fondimpresa-celebra-un-anno-di-record-nellinnovazione-e-sviluppo-professionale/): Nel contesto dell’evoluzione costante delle grandi rivoluzioni green e digitali, l’impegno di Fondimpresa nell’incoraggiare l’innovazione e la competitività aziendale ha... - [Le aziende a caccia di profili sempre più tech: focus su Competenze Digitali e Green Skills](https://www.saef.it/le-aziende-a-caccia-di-profili-sempre-piu-tech-focus-su-competenze-digitali-e-green-skills/): La transizione verso l’era 5. 0 ha portato le imprese a cercare sempre più profili specialistici, abbracciando figure con competenze... - [Gestione Antincendio e Formazione: nuovi orientamenti per la sicurezza](https://www.saef.it/gestione-antincendio-e-formazione-nuovi-orientamenti-per-la-sicurezza/): Il panorama della prevenzione incendi si evolve con nuove direttive delineate nel documento Inail sulla prevenzione incendi, che approfondisce i... - [Formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro: aggiornamenti](https://www.saef.it/formazione-in-materia-di-salute-e-sicurezza-sul-lavoro-aggiornamenti/): In tema di formazione sulla sicurezza, alla data odierna non ha ancora visto la luce l’accordo tra lo Stato e... - [Celebriamo il Natale con vicinanza e disponibilità. 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I nostri... - [Preposto: nuovo interpello](https://www.saef.it/preposto-nuovo-interpello/): Linee guida per le imprese L’ultimo interpello, il 5/2023, ha sollevato importanti questioni riguardanti la figura del preposto nelle imprese.... - [Formazione Continua: chiave per la produttività e la competitività aziendale](https://www.saef.it/formazione-continua-chiave-per-la-produttivita-e-la-competitivita-aziendale/): La formazione continua si rivela fondamentale per incrementare la produttività e la competitività delle imprese italiane nell’era di Industria 5.... - [Interpello sulla individuazione del Preposto: novità normative e risposta della Commissione](https://www.saef.it/interpello-sulla-individuazione-del-preposto-novita-normative-e-risposta-della-commissione/): La Commissione interpelli risponde ad un quesito relativo alla figura del preposto e alle recenti novità normative introdotte nel D.... - [RENTRI: da dicembre 2024 si potrà accedere alle aree riservate](https://www.saef.it/rentri-da-dicembre-si-potra-accedere-alle-aree-riservate/): Dal 8 novembre è attivo il portale RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti. 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Il rispetto dei... - [Aggiornamento delle Ammende e delle Sanzioni per la Sicurezza sul Lavoro - Decreto Ministeriale n. 111](https://www.saef.it/aggiornamento-delle-ammende-e-delle-sanzioni-per-la-sicurezza-sul-lavoro-decreto-ministeriale-n-111/): Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato l’entrata in vigore del Decreto Direttoriale n. 111 del 20... - [Nuove Linee Guida per l'Accesso e l'Iscrizione al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI)](https://www.saef.it/nuove-linee-guida-per-laccesso-e-liscrizione-al-registro-elettronico-nazionale-per-la-tracciabilita-dei-rifiuti-rentri-decreto-ministeriale-n-143/): Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha reso pubblico il Decreto Direttoriale n. 143, datato 6 novembre 2023, che... - [La prevenzione sul lavoro al centro delle scuole - Il primo concorso nazionale](https://www.saef.it/la-prevenzione-sul-lavoro-al-centro-delle-scuole-il-primo-concorso-nazionale/): Il Ministero del Lavoro, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sta lanciando una straordinaria iniziativa per portare... - 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[Aumento delle Sanzioni per i Reati Ambientali](https://www.saef.it/aumento-delle-sanzioni-per-i-reati-ambientali/): La Legge 9 ottobre 2023, n. 137 è stata pubblicata in Gazzetta ed è entrata in vigore il 10 ottobre.... - [SAEF Società Benefit a FUTURA EXPO: Iniziative e Progetti Sostenibili in primo piano](https://www.saef.it/saef-societa-benefit-a-futura-expo-iniziative-e-progetti-sostenibili-in-primo-piano/): FUTURA EXPO | Economia per l’Ambiente è pronta a illuminare le prospettive future della sostenibilità e il suo impatto sulle... - [Obblighi in materia di Sicurezza delle Macchine e Sistemi di Comando](https://www.saef.it/obblighi-in-materia-di-sicurezza-delle-macchine-e-sistemi-di-comando/): Approfondimento sulla Sicurezza delle Macchine e dei Sistemi di Comando: Responsabilità del Datore di Lavoro, Evoluzione Normativa, Valutazione dei Rischi... - [ADR: Criteri di esenzione dall'obbligo di nomina del Consulente per il Trasporto di Merci Pericolose su Strada](https://www.saef.it/criteri-di-esenzione-dallobbligo-di-nominare-un-consulente-per-il-trasporto-di-merci-pericolose-su-strada-secondo-adr/): Il Decreto Ministeriale del 7 agosto 2023 È stato pubblicato in GU del 20 settembre 2023 l’atteso provvedimento che regolamenta... - 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[Apprendistato e coerenza con il Percorso Formativo: una necessità da considerare](https://www.saef.it/apprendistato-e-coerenza-con-il-percorso-formativo-una-necessita-da-considerare/): L’apprendistato in un’azienda non può prescindere dalla connessione con il percorso di studio dell’apprendista, sebbene la normativa regionale non ne... - [Guida all'OT 23: lo sconto del tasso medio di tariffa per prevenzione](https://www.saef.it/ot23-guida/): L’OT 23 è un’agevolazione fiscale riservata ad imprese considerate virtuose in termini di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.... - [Le nostre sedi si prendono una pausa estiva!](https://www.saef.it/le-nostre-sedi-si-prendono-una-pausa-estiva/): Desideriamo informarvi che durante il periodo estivo, precisamente dal 12 agosto al 22 agosto inclusi, le sedi SAEF di Brescia,... - [Formazione: record di studenti in Apprendistato](https://www.saef.it/formazione-record-di-studenti-in-apprendistato/): Maggiori Opportunità di Inserimento nel Mondo del Lavoro per i Giovani in Lombardia Milano, 08 agosto – Regione Lombardia ha... - [Webinar | Verifica della Sicurezza dei Macchinari in Azienda: Normative e Soluzioni](https://www.saef.it/webinar-verifica-della-sicurezza-dei-macchinari-in-azienda-normative-e-soluzioni/): Sei sicuro che le tue attrezzature di lavoro rispettino le norme di sicurezza? Vuoi evitare sanzioni e proteggere il benessere... - [Via libera della Commissione per l'industria del Parlamento UE al Cyber Resilience Act](https://www.saef.it/via-libera-della-commissione-per-lindustria-del-parlamento-ue-al-cyber-resilience-act/): Il 19 luglio 2023, la Commissione per l’industria del Parlamento europeo (ITRE) ha approvato il Cyber Resilience Act, una proposta... - [Sanzione del Garante Privacy ad un'azienda per trattamento illecito di dati personali dei lavoratori](https://www.saef.it/sanzione-del-garante-privacy-ad-unazienda-per-trattamento-illecito-di-dati-personali-dei-lavoratori/): L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha comminato una sanzione di 20. 000 euro a un’azienda che aveva... - [Impatto del cambiamento climatico sul lavoro in Italia: dati Inail](https://www.saef.it/impatto-del-cambiamento-climatico-sul-lavoro-in-italia-dati-inail/): Il periodico statistico di luglio, disponibile online sul portale dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), si... - [Tavolo Tematico: Protocollo d'intesa per Lavoro, Legalità, Sicurezza e Sostenibilità](https://www.saef.it/tavolo-tematico-protocollo-dintesa-per-lavoro-legalita-sicurezza-e-sostenibilita/): Presidente Fontana: “importante alzare soglia di attenzione in questo periodo di particolare fermento In Regione focus su temi connessi a... - [Nuove restrizioni per il contenuto di formaldeide: Regolamento (UE) 2023/1464 della Commissione](https://www.saef.it/nuove-restrizioni-per-il-contenuto-di-formaldeide-negli-articoli-regolamento-ue-2023-1464-della-commissione/): Si comunica alle aziende interessate che con il Regolamento (UE) 2023/1464 della Commissione sono state apportate modifiche all’allegato XVII “restrizioni... - [Nota informativa del Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) trasferiti negli Stati Uniti](https://www.saef.it/nota-informativa-del-comitato-europeo-per-la-protezione-dei-dati-edpb-trasferiti-negli-stati-uniti/): Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha recentemente adottato una nota informativa rivolta alle persone fisiche e... - [La responsabilità del datore di lavoro di fronte al comportamento abnorme del dipendente](https://www.saef.it/la-responsabilita-del-datore-di-lavoro-di-fronte-al-comportamento-abnorme-del-dipendente/): La responsabilità del garante e l’infortunio da comportamento imprudente del lavoratore: l’importanza delle cautele preventive La Corte di Cassazione ha... - [Variazioni del contributo ambientale Conai](https://www.saef.it/variazioni-del-contributo-ambientale-conai/): Variazione dei valori del contributo ambientale per imballaggi carta, vetro e legno a partire da ottobre 2023. Si informano le... - [Amianto: nuove norme di protezione per i lavoratori approvate dal Consiglio dell'Unione Europea](https://www.saef.it/amianto-nuove-norme-di-protezione-per-i-lavoratori-approvate-dal-consiglio-dellunione-europea/): Il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un’accordo su nuove norme e limiti per la protezione dei... - [Obbligo di Formazione in Sicurezza per lavoratori Part-Time: la sentenza della Corte di Cassazione](https://www.saef.it/obbligo-di-formazione-in-sicurezza-per-lavoratori-part-time-la-sentenza-della-corte-di-cassazione/): Esigibile il corso sulla sicurezza oltre la fascia lavorativa concordata. Prevale l’importanza della materia, purché all’interno dell’orario di lavoro. Giampiero... - [Valutazione e gestione del rischio da Calore: nota dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro](https://www.saef.it/valutazione-e-gestione-del-rischio-da-calore-nota-dellispettorato-nazionale-del-lavoro/): Si segnala una nota importante rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) il 13/07/2023, numero 5056, riguardante la tutela dei lavoratori... - [Aggiornamento del Testo Unico e Prevenzione del Rischio da Calore: luglio 2023](https://www.saef.it/aggiornamento-del-testo-unico-e-prevenzione-del-rischio-da-calore-luglio-2023/): Pubblicato il testo coordinato del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 nella versione di luglio 2023. Focus sulla Nota... - [Sostenibilità inclusiva: l'impatto delle persone](https://www.saef.it/sostenibilita-inclusiva-in-azienda/): 1. Valore e significato della Sostenibilità 1. 1 Perché la Sostenibilità è un tema attualissimo? 1. 1. 1 Il percorso... - [Convertito in Legge il "Decreto Lavoro": Le nuove normative per Salute e Sicurezza sul Lavoro](https://www.saef.it/convertito-in-legge-il-decreto-lavoro-le-nuove-normative-per-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/): Si comunica che, con l’approvazione della Legge n. 85 datata 3 luglio 2023, è stata convertita la cosiddetta Legge sul... - [Microclima negli ambienti di lavoro: gestione dello stress termico e normative di sicurezza](https://www.saef.it/microclima-negli-ambienti-di-lavoro-gestione-dello-stress-termico-e-normative-di-sicurezza/): Questa articolo si concentra sul rischio legato allo “stress termico” e affronta gli aspetti e le problematiche legate al microclima... - [Il VII Rapporto nazionale Fondimpresa: sfide e disparità nella formazione continua durante la transizione digitale ed ecologica](https://www.saef.it/il-vii-rapporto-nazionale-fondimpresa-sfide-e-disparita-nella-formazione-continua-durante-la-transizione-digitale-ed-ecologica/): Nel 2021 registrati 90 milioni di stanziamenti e 272 milioni di spese approvate La formazione continua sta crescendo ed è... --- ## Agevolazioni - [Formazione continua III edizione: voucher per le imprese](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/formazione-continua-2023-2024-voucher-per-le-imprese-2/): Con la D. g. r. 1 agosto 2025 – n. 4922 è stato confermato il finanziamento della terza edizione della... - [Fondoprofessioni Avviso 07/25: Piani monoaziendali](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondoprofessioni-avviso-03-23-piani-monoaziendali-2/): L’Avviso 07/25 prevede la presentazione di piani formativi unicamente aziendali che dovranno riguardare esclusivamente uno o più dei seguenti ambiti:... - [Competenze & Innovazione](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/competenze-innovazione/): La misura è finalizzata allo sviluppo delle competenze per la transizione industriale e la sostenibilità delle imprese. I principali obiettivi... - [Fondo Nuove Competenze – Terza edizione “Competenze per le innovazioni”](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondo-nuove-competenze-terza-edizione-competenze-per-le-innovazioni/): Obiettivo La finalità del FNC è quella di promuovere un capitale umano in grado di rispondere all’accelerazione della domanda di... - [Fondirigenti Avviso smart 2/2024: Generazioni digitali](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondoprofessioni-avviso-07-24-piani-formativi-monoaziendali-per-neo-aderenti-2/): Fondirgenti con il presente Avviso intende rendere le aziende sempre più competitive sul tema del rapporto tra le diverse generazioni... - [Fondoprofessioni Avviso 07/24: Piani formativi monoaziendali per neo-aderenti](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondoprofessioni-avviso-07-24-piani-formativi-monoaziendali-per-neo-aderenti/): L’Avviso 07/24 prevede la presentazione di piani formativi unicamente aziendali che dovranno riguardare esclusivamente uno o più dei seguenti ambiti:... - [Fondo For.Te. Avviso 1/24 – Catalogo voucher](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondo-for-te-avviso-1-24-catalogo-voucher/): For. Te. ha dedicato alle aziende di piccole e piccolissime dimensioni (da 1 a 50 dipendenti), una nuova opportunità di... - [Fondimpresa Avviso 2/2024 - Contributo Aggiuntivo per PMI](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondimpresa-avviso-2-2024-contributo-aggiuntivo-per-pmi/): Beneficiari Beneficiari del contributo aggiuntivo di Fondimpresa esclusivamente le PMI aderenti che rispettano, alla data di presentazione del Piano in... - [Fondoprofessioni Avviso 03/23: Piani monoaziendali](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondoprofessioni-avviso-03-23-piani-monoaziendali/): L’Avviso 03/23 prevede la presentazione di piani formativi unicamente aziendali che dovranno riguardare esclusivamente uno o più dei seguenti ambiti:... - [Formazione continua 2023/2024: voucher per le imprese](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/formazione-continua-2023-2024-voucher-per-le-imprese/): Con la D. g. r. 29 maggio 2023 – n. XII/394 è stato confermato il finanziamento della seconda edizione della... - [Fondoprofessioni Avviso 02/24: Training Voucher](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondoprofessioni-avviso-02-24-training-voucher/): Contributo dell’80% sulla spesa sostenuta per corsi di formazione fino ad un massimo di euro 1. 000,00. Dotazione finanziaria: euro 2. 300.... - [Formare per assumere - Incentivi occupazionali e voucher per l'adeguamento delle competenze](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/formare-per-assumere-incentivi-occupazionali-e-voucher-per-adeguamento-delle-competenze/): Beneficiari I datori di lavoro privati aventi unità produttiva/sede operativa ubicata sul territorio di Regione Lombardia. Sono esclusi: Destinatari I lavoratori... - [Contributi CCIAA alle imprese bresciane per la formazione](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/contributi-alle-imprese-bresciane-per-la-formazione/): La Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia, allo scopo di favorire lo sviluppo economico, sociale e produttivo... - [Fondoprofessioni: sportelli piani formativi "one to one" e per piccoli gruppi](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondoprofessioni-sportelli-piani-formativi-one-to-one-e-per-piccoli-gruppi/): Destinatari I destinatari dei piani formativi ammissibili sono i dipendenti degli Studi/Aziende in regola con l’iscrizione ed il versamento a... - [Fondimpresa - conto aziendale](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondimpresa-conto-aziendale/): Obiettivo Il Conto Formazione è lo strumento tramite il quale Fondimpresa consente alle aziende aderenti di utilizzare i propri accantonamenti... - [Fondirigenti - Conto Formazione](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fondirigenti-conto-formazione/): Obiettivo Fondirigenti, il fondo interprofessionale più grande per finanziare la formazione dei Dirigenti, fornisce strumenti flessibili per soddisfare la domanda... - [Fonservizi - conto formazione aziendale (CFA)](https://www.saef.it/consulenza-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/formazione-aziendale/finanziamenti-alla-formazione/agevolazioni-formazione-aziendale/fonservizi-conto-formazione-aziendale-cfa/): Obiettivo Per favorire l’accesso ai finanziamenti per la formazione continua, Fonservizi mette a disposizione delle imprese aderenti la possibilità di... --- ## Corsi - [Corso di formazione per implementazione ambientale](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-di-formazione-per-implementazione-ambientale/) - [Corso parità di genere (via webinar o in presenza)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/corso-parita-di-genere-via-webinar-o-in-presenza/) - [Corso per addetti ai lavori in spazi confinati (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-per-addetti-ai-lavori-in-spazi-confinati-accordo-stato-regioni-2025/): OBIETTIVI L’obiettivo di questo corso è quello di fornire ai lavoratori impiegati in attività svolte all’interno di spazi confinati o... - [Corso Datore di lavoro (Accordo Stato Regioni 2025) - AGGIORNAMENTO](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-accordo-stato-regioni-2025-aggiornamento/): Così come stabilito dal nuovo Accordo Stato‑Regioni del 17 aprile 2025, entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale... - [Corso Datore di lavoro Videoconferenza (Accordo Stato Regioni 2025) - AGGIORNAMENTO](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-videoconferenza-accordo-stato-regioni-2025-aggiornamento/): Così come stabilito dal nuovo Accordo Stato‑Regioni del 17 aprile 2025, entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale... - [Corso Datore di lavoro RSPP (Accordo Stato Regioni 2025) - AGGIORNAMENTO](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-rspp-accordo-stato-regioni-2025-aggiornamento/): OBBIETTIVI Il corso di aggiornamento è finalizzato ai datori di lavoro per aggiornare le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie... - [Corso Datore di lavoro RSPP Videoconferenza (Accordo Stato Regioni 2025) - AGGIORNAMENTO](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-rspp-videoconferenza-accordo-stato-regioni-2025-aggiornamento/): OBBIETTIVI Il corso di aggiornamento è finalizzato ai datori di lavoro per aggiornare le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie... - [Corso sulla sicurezza per dirigenti (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-sulla-sicurezza-per-dirigenti-accordo-stato-regioni-2025/): OBIETTIVI Il corso di formazione è rivolto a tutti i dirigenti individuati in azienda, così come definiti dall’art. 2, comma 1,... - [Corso Datore di lavoro RSPP (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-rspp-accordo-stato-regioni-2025/): OBBIETTIVI Il corso di formazione è finalizzato a fornire ai datori di lavoro le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie... - [Corso Datore di lavoro RSPP Videoconferenza (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-rspp-videoconferenza-accordo-stato-regioni-2025/): OBBIETTIVI Il corso di formazione è finalizzato a fornire ai datori di lavoro le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie... - [Corso Ambienti Confinati (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-ambienti-confinati-accordo-stato-regioni-2025/): OBBIETTIVI Il corso di formazione ha i seguenti obiettivi:a) illustrare i concetti di pericolo, danno e prevenzione che si riscontrano... - [Corso di Aggiornamento per Ambienti Confinati (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-di-aggiornamento-per-ambienti-confinati-accordo-stato-regioni-2025/): Ecco una panoramica chiara e aggiornata del Corso di Aggiornamento per Ambienti Confinati, conforme all’Accordo Stato‑Regioni del 17 aprile 2025... - [Corso Datore di lavoro (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-accordo-stato-regioni-2025/): I Datori di lavoro attraverso la frequenza del corso dovranno essere in grado di svolgere le funzioni loro attribuite dalla... - [Corso Datore di lavoro VIDEOCONFERENZA (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-datore-di-lavoro-videoconferenza-accordo-stato-regioni-2025/): I Datori di lavoro attraverso la frequenza del corso dovranno essere in grado di svolgere le funzioni loro attribuite dalla... - [Corso sulla sicurezza per preposti VIDEOCONFERENZA (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-sulla-sicurezza-per-preposti-videoconferenza-accordo-stato-regioni-2025/): OBIETTIVI Offrire una corretta chiave di lettura e di interpretazione delle regole di prevenzione previste dalla normativa al fine di intraprendere le necessarie... - [Corso aggiornamento preposti VIDEOCONFERENZA (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-aggiornamento-preposti-videoconferenza-accordo-stato-regioni-2025/): OBIETTIVI Tutti i Preposti, ai sensi dell’articolo 37 del D. Lgs 9 aprile 2008 n. 81, devono ricevere a cura... - [Corso aggiornamento preposti (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-aggiornamento-preposti-accordo-stato-regioni-2025/): OBIETTIVI Tutti i Preposti, ai sensi dell’articolo 37 del D. Lgs 9 aprile 2008 n. 81, devono ricevere a cura... - [Corso sulla sicurezza per preposti (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-sulla-sicurezza-per-preposti-accordo-stato-regioni-2025/): OBIETTIVI Offrire una corretta chiave di lettura e di interpretazione delle regole di prevenzione previste dalla normativa al fine di intraprendere le necessarie... - [Corso sulla sicurezza per dirigenti VIDEOCONFERENZA (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-sulla-sicurezza-per-dirigenti-videoconferenza-accordo-stato-regioni/): OBIETTIVI Il corso di formazione è rivolto a tutti i dirigenti individuati in azienda, così come definiti dall’art. 2, comma 1,... - [Anticorruzione 37001](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/anticorruzione-37001/) - [Laboratorio formativo sull’utilizzo dell’I.A. in azienda](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/laboratorio-formativo-sullutilizzo-delli-a-in-azienda/): OBIETTIVI il corso si propone l’obiettivo di presentare le principali soluzioni di Intelligenza Artificiale per stimolare nei partecipanti la riflessione... - [Corso sulla sicurezza per preposti (Accordo Stato Regioni 2025)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-sulla-sicurezza-per-preposti-2/): OBIETTIVI Offrire una corretta chiave di lettura e di interpretazione delle regole di prevenzione previste dalla normativa al fine di intraprendere le necessarie... - [Webinar Empowerment e Inclusione_DASH TO CORTINA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/webinar-empowerment-e-inclusione_dash-to-cortina/): Come riconoscere e celebrare la diversità culturale all’interno di un team sportivo o aziendale per favorire una maggiore cooperazione e... - [Webinar Lavoro di squadra_DASH TO CORTINA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/webinar-lavoro-di-squadra_dash-to-cortina/): Strategie per migliorare la collaborazione tra colleghi e membri del team, favorendo un ambiente di lavoro positivo. - [Webinar Leadership_DASH TO CORTINA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/webinar-leadership_dash-to-cortina/): Come motivare e guidare i team in modo efficace sia nel contesto sportivo che aziendale. - [Webinar Innovazione_DASH TO CORTINA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/webinar-innovazione_dash-to-cortina/): Come l’uso della tecnologia (dati, analytics, strumenti digitali) può migliorare sia le performance sportive che quelle aziendali. - [Webinar resilienza_DASH TO CORTINA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/webinar-resilienza_dash-to-cortina/): Come gestire i fallimenti e le sconfitte nello sport e nel lavoro, imparando da essi per migliorare continuamente. - [Webinar Salute e benessere_DASH TO CORTINA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/webinar-salute-e-benessere_dash-to-cortina/) - [TEAM BUILDING con LEGO® SERIOUS PLAY® Laboratorio di Intelligenza Collettiva](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-team-building/team-building-con-lego-serious-play-laboratorio-di-intelligenza-collettiva/): OBIETTIVI Scopri il potere del pensiero gruppale attraverso il gioco creativo! La metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, sviluppata in collaborazione con... - [Corso aggiornamento antincendio rischio basso (VECCHIO)](https://www.saef.it/%area_tematica%/corso-aggiornamento-antincendio-rischio-basso-vecchio/) - [Tavolo tecnico](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/tavolo-tecnico/) - [Percorso formativo sul team Working](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/percorso-formativo-sul-team-working/) - [PUNTO DI NON RITORNO: L'impatto degli infortuni sull'uomo, l'azienda e il sistema sociale](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/punto-di-non-ritorno-limpatto-degli-infortuni-sulluomo-lazienda-e-il-sistema-sociale/) - [Corso sull'utilizzo dell'immagine nella formazione](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-sullutilizzo-dellimmagine-nella-formazione/) - [Team building con attività di orienteering](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-team-building/team-building-con-attivita-di-orienteering/): Costruire un team efficiente, coeso e motivato attraverso il gioco, lo sport e la collaborazione, è possibile! Se poi la cornice... - [#5_COSTRUIRE FIDUCIA_la chiave per avere relazioni di successo e ottenere risultati brillanti](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/2025_costruire-fiducia_la-chiave-per-avere-relazioni-di-successo-e-ottenere-risultati-brillanti/): OBIETTIVI1. Analizzare come la fiducia si sviluppa nei diversi livelli di interazione, da quella personale a quella organizzativa. 2. Apprendere... - [#5_IL POTERE DELLA PROSPETTIVA_la produttività come conseguenza del benessere](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/2025_il-potere-della-prospettiva_la-produttivita-come-conseguenza-del-benessere/): Obiettivo L’obiettivo fondamentale di questo corso è elevare la coscienza imprenditoriale, sviluppare un nuovo modello di business in cui il... - [#5_LEADERSHIP GAMES: Strategie, emozioni e connessioni](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/2025_leadership-games-strategie-emozioni-e-connessioni/): Giocare la Psicologia delle OrganizzazioniLa Psicologia delle Organizzazioni ci aiuterà a lavorare sul nostro modo di interpretare il ruolo, con... - [#5_GENTILEZZA E SANO EGOISMO: le chiavi per un business di successo](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/2025_gentilezza-e-sano-egoismo-le-chiavi-per-un-business-di-successo/): Obiettivi: ▪ Accendere la consapevolezza su quanto la qualità delle relazioni è l’ago della bilancia che misura la qualità della... - [#5_CONFLICT MANAGEMENT_come trasformare i conflitti in opportunità](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/2025_conflict-management_come-trasformare-i-conflitti-in-opportunita/): OBIETTIVORiconoscere, analizzare, e affrontare con serenità le situazioni conflittuali, per costruire relazioni proficue a livello interpersonale e interprofessionale, Migliorando la... - [FACILITARE IL GIOCO DI SQUADRA CON LEGO SERIOUS PLAY® E CON LA TECNICA DELLE DOMANDE](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/facilitare-il-gioco-di-squadra-con-lego-serious-play-e-con-la-tecnica-delle-domande/): Il vero leader non comanda, ma guida e facilita il gioco di squadra, generando coinvolgimento e collaborazione per raggiungere gli... - [ASSERTIVITÀ NELLA LEADERSHIP OTTIMIZZARE FEEDBACK E CONVERSAZIONI CRUCIALI](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/assertivita-nella-leadership-ottimizzare-feedback-e-conversazioni-cruciali/): Il corso: A seconda della personalità, qualsiasi leader può trovarsi in difficoltà nella gestione dei feedback rivolti ai collaboratori, soprattutto... - [Narrarsi attraverso il corpo e la parola](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/narrarsi-attraverso-il-corpo-e-la-parola/) - [Parole e atteggiamenti per il gioco di squadra](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/parole-e-atteggiamenti-per-il-gioco-di-squadra/): Per poter lavorare meglio le persone hanno bisogno di essere guidate ed ispirate da leader autorevoli e capaci di comunicare... - [RENTRI – Il futuro della tracciabilità dei rifiuti, adempimenti e responsabilità per i produttori](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/rentri-il-futuro-della-tracciabilita-dei-rifiuti-adempimenti-e-responsabilita-per-i-produttori/): OBIETTIVI Il corso ha l’obiettivo di fornire ai produttori di rifiuti le competenze utili per utilizzare nel modo corretto il... - [I GESTI CHE PARLANO: SINTONIZZARSI CON GLI ALTRI TRAMITE LA COMUNICAZIONE RELAZIONE E NON VERBALE](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/i-gesti-che-parlano-sintonizzarsi-con-gli-altri-tramite-la-comunicazione-relazione-e-non-verbale/): Si parla sempre più di sostenibilità e di società 5. 0, in cui la persona sia veramente e finalmente al... - [Corso PRSES: responsabile della sicurezza delle attrezzature di stoccaggio (Scaffalature)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-prses-responsabile-della-sicurezza-delle-attrezzature-di-stoccaggio/) - [IL PENSIERO LATERALE CON LEGO SERIOUS PLAY](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/il-pensiero-laterale-con-lego-serious-play/): Lego Serious Play ® è uno strumento di pensiero, comunicazione e risoluzione dei problemi per organizzazioni, imprese e individui. È... - [LA VOCE DEL LEADER E IL PUBLIC SPEAKING PER GUIDARE ED ISPIRARE](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/la-voce-del-leader-e-il-public-speaking-per-guidare-ed-ispirare/): Per la formazione e l’affermazione della propria leadership è fondamentale costruire una vocalità capace di cambiare tono, ritmo e registro... - [CORSO DI FORMAZIONE PER DIVENTARE UN PROFESSIONISTA DELLE VENDITE](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-di-formazione-per-diventare-un-professionista-delle-vendite/): DESTINATARI Il corso è dedicato a tutti coloro che vogliono iniziare un percorso lavorativo in ambito commerciale. OBIETTIVI Un percorso formativo... - [LA RICERCA DELLA FELICITÀ NEGLI STUDI PROFESSIONALI](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/la-ricerca-della-felicita-negli-studi-professionali/) - [Corso "GRU CARICATRICE SEMOVENTE GOMMATA"](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-gru-caricatrice-semovente-gommata/) - [TRAINING LEADERSHIP PER IL MANAGEMENT DELLE RSA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/training-leadership-per-il-management-delle-rsa/) - [Corso digital marketing](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-digital-marketing/) - [Come creare presentazioni incisive in powerpoint](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/come-creare-presentazioni-incisive-in-powerpoint/) - [CORSO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI: PAZIENTI FRAGILI](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-movimentazione-manuale-dei-carichi-pazienti-fragili/) - [CORSO MAPO](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-mapo/) - [Corso "Il prossimo passo è ora"](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/corso-il-prossimo-passo-e-ora/) - [E-mail efficaci: impara come scrivere per ottenere la risposta desiderata](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/e-mail-efficaci-impara-come-scrivere-per-ottenere-la-risposta-desiderata/) - [Responsabilità e rischi](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/responsabilita-e-rischi/) - [Recupero crediti: procedure stragiudiziali e ricorso all'avvocato](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/recupero-crediti-procedure-stragiudiziali-e-ricorso-allavvocato/) - [CORSO PER ADDETTO AL PUNTO VENDITA - Visual merchandising e attività promozionale](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-per-addetto-al-punto-vendita-visual-merchandising-e-attivita-promozionale/) - [Corso sulla normativa e i controlli periodici agli accessori di sollevamento - funi e catene](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-sulla-normativa-e-i-controlli-periodici-agli-accessori-di-sollevamento-funi-e-catene/) - [Housekeeping](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/housekeeping/): CONTENUTI: scenario e organizzazione alberghiera: il contesto organizzativo, l’interazione con gli altri reparti, il ruolo e la professionalità; comunicazione multiculturale:... - [Simple booking](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/simple-booking/): CONTENUTI Front Office e Room Division Management; Ufficio Booking: gestione prenotazioni individuali e gruppi (procedure e standard); Utilizzo software alberghieri;... - [Metodologie per l’erogazione del servizio di caffetteria](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/metodologie-per-lerogazione-del-servizio-di-caffetteria/): CONTENUTI: Definizione e storia del caffè; Strumenti di erogazione e loro corretto funzionamento e manutenzione; Organizzazione della postazione di lavoro;... - [Conoscere i vini per potenziare le capacità di vendita](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/conoscere-i-vini-per-potenziare-le-capacita-di-vendita/): CONTENUTI: Viticoltura: la vendemmia, la pigiatura e la diraspatura, la fermentazione, l’affinamento, l’imbottigliamento; Enologia – la produzione del vino; Enologia... - [Manutenzione del magazzino ad atmosfera controllata](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/manutenzione-del-magazzino-ad-atmosfera-controllata/) - [Corso per la somministrazione di alimenti e bevande](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-per-la-somministrazione-di-alimenti-e-bevande/): OBIETTIVI Acquisire, ai sensi della vigente normativa, uno dei requisiti abilitanti necessari per l’esercizio dell’attività di somministrazione al pubblico di... - [CORSO PER LA GESTIONE DELLO SCARICO DI SOLVENTE IN AUTOBOTTE (ADR)](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-per-la-gestione-dello-scarico-di-solvente-in-autobotte-adr/) - [La gestione dei conflitti](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/la-gestione-dei-conflitti/): CONTENUTI: L’analisi della situazione di partenza; Come riconoscere, prevenire, affrontare situazioni conflittuali; Differenziare un contrasto da un conflitto; Conflitto di... - [Corso sulla gestione del rapporto di lavoro nel settore edilizia](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-sulla-gestione-del-rapporto-di-lavoro-nel-settore-edilizia/): OBIETTIVI Il corso si propone di consolidare le conoscenze teoriche e pratiche del personale già operante nell’ufficio paghe, senza richiedere... - [PROFESSIONISTI COACH: strumenti di coaching](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/professionisti-coach-strumenti-di-coaching/) - [LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/la-valutazione-del-rischio-chimico/) - [Corso sull’agevolazione fiscale “Patent Box”](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-sullagevolazione-fiscale-patent-box/): SAEF può assisterti nella gestione della pratica per l’ottenimento dell’agevolazione fiscale. Clicca QUI OBIETTIVI Il corso è finalizzato a capire... - [Corso di formazione per l'utilizzo di Microsoft](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-di-formazione-per-lutilizzo-di-microsoft/) - [STRESS MANAGEMENT - LA MINDFULNESS PER GESTIRE LE PROPRIE EMOZIONI](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/stress-management-la-mindfulness-per-gestire-le-proprie-emozioni/): Oggi più che mai il concetto di mindfulness sta assumendo un’importanza centrale: letteralmente si intende il raggiungimento della consapevolezza di... - [SMART TIME MANAGEMENT: PRENDERE DECISIONI RAPIDE IN SITUAZIONI COMPLESSE](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/smart-time-management-prendere-decisioni-rapide-in-situazioni-complesse/): Il corso si propone di sviluppare la consapevolezza di come usiamo il nostro tempo, una risorsa preziosa ed estremamente scarsa,... - [VENDITA DI VALORE - Un nuovo approccio per condurre da protagonista ogni trattativa](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/vendita-di-valore-un-nuovo-approccio-per-condurre-da-protagonista-ogni-trattativa/): Perché le persone dovrebbero comprare da te? Se sei un attore della vendita, questo corso è pensato per aiutarti a... - [CREATIVE PROBLEM SOLVING: PENSARE FUORI DAGLI SCHEMI PER TROVARE SOLUZIONI INNOVATIVE](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/creative-problem-solving-pensare-fuori-dagli-schemi-per-trovare-soluzioni-innovative/): Entra in un mondo di scoperta e innovazione con il nostro corso full immersion! Questa esperienza unica ti condurrà attraverso... - [Formazione policy ambientale](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/formazione-policy-ambientale/) - [ERROR HANDLING: LA GESTIONE EFFICACE DELL'ERRORE CHE GENERA CRESCITA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/error-handling-la-gestione-efficace-dellerrore-che-genera-crescita/): ll corso aiuta a dare una definizione innovativa di errore. Non un’accezione negativa, ma generativa. Un incontro genuino con se... - [Self coaching: coltivare un mindset vincente superando i propri bias e convinzioni limitanti](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/self-coaching-coltivare-un-mindset-vincente-superando-i-propri-bias-e-convinzioni-limitanti/): Il corso porta alla scoperta di come il nostro modo di pensare influenzi direttamente la qualità della nostra vita, personale... - [Interventi psicosociali con evidenze di efficacia per la promozione del benessere della persona con demenza](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/interventi-psicosociali-con-evidenze-di-efficacia-per-la-promozione-del-benessere-della-persona-con-demenza/): OBIETTIVI All’interno delle stutture residenziali per anziani sono sempre più gli utenti affetti da demenza senile e la cura di... - [Come essere un'azienda attrattiva](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/come-essere-unazienda-atrattiva/): OBIETTIVI Aiutare i partecipanti a comprendere l’importanza dell’employer branding e della leadership per lo sviluppo dell’attrattività aziendale. Attraverso l’analisi della... - [Qualificazione del personale di cucina: la ristorazione sociosanitaria dalla teoria alla pratica](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/qualificazione-del-personale-di-cucina-la-ristorazione-sociosanitaria-dalla-teoria-alla-pratica/): OBIETTIVI La nutrizione e l’alimentazione sono parte della terapia per il paziente istituzionalizzato pertanto la conoscenza dei principi di dietetica... - [Strumenti pratici per la crescita nel ruolo di ASA e OSS](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/strumenti-pratici-per-la-crescita-nel-ruolo-di-asa-e-oss/): OBIETTIVI Le figure di ASA e OSS sono ruoli fondamentali all’interno delle strutture assistenziali; si occupano dell’accompagnamento e dell’affiancamento negli... - [Project management](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/project-management/): OBIETTIVIQuesto corso punta a sviluppare competenze basiche nell’ambito del project management, fornendo gli strumenti e l’approccio metodologico per affrontare i... - [Wellbeing e Employee Retention: impara a trattenere i tuoi talenti](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/wellbeing-e-employee-retention-impara-a-trattenere-i-tuoi-talenti/): OBIETTIVI Il corso “Wellbeing e Employee Retention” si basa sull’idea che i dipendenti siano una risorsa preziosa per le aziende... - [La fatturazione e la gestione IVA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/la-fatturazione-e-la-gestione-iva/) - [Percorso formativo per addetti al contatto con il pubblico: il front office efficace](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/percorso-formativo-per-addetti-al-contatto-con-il-pubblico-il-front-office-efficace/): OBIETTIVI Il ruolo di coloro che lavorano in una posizione di front office è di fondamentale importanza perché sta alla... - [Gestione del reclamo e delle situazioni difficili con i clienti](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/gestione-del-reclamo-e-delle-situazioni-difficili-con-i-clienti/): OBIETTIVI Abbiamo commesso un errore. Bisogna pagare di più del previsto. Non si può rispondere di sì alla richiesta. Come rispondere... - [Il modello 770](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-compilazione-modello-770/): OBIETTIVI La complessità e la delicatezza delle operazioni che devono svolgere le persone impiegate negli studi di consulenza del lavoro... - [I contratti aziendali: bilateralità, secondo livello, aziendali e prossimità](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-contratti-aziendali-bilateralita-secondo-livello/): OBIETTIVI Il corso si pone l’obbiettivo di accrescere le conoscenze dei partecipanti relativamente al sistema di bilateralità e alla contrattazione... - [CORSO MOCA: REG CE 1935/04 E GMP DEI PRODOTTI DESTINATI AL CONTRATTO CON ALIMENTI](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-sicurezza-sul-lavoro/corso-moca-reg-ce-1935-04-e-gmp-dei-prodotti-destinati-al-contratto-con-alimenti/) - [Webinar formativo ADR: normative ed esenzioni](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/webinar-formativo-adr-normative-ed-esenzioni/): Obiettivi Il Decreto Ministeriale del 7 agosto 2023 ha introdotto importanti cambiamenti riguardo alle esenzioni dalla nomina del Consulente ADR.... - [CORSO SULL'IVA EDILIZIA](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-soft-e-hard-skills/corso-sulliva-edilizia/) - [L'arte dell'ascolto per comunicare in maniera eccellente in ogni contesto](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/larte-dellascolto-per-comunicare-in-maniera-eccellente-in-ogni-contesto/): OBIETTIVI Imparare ad ascoltare è imparare a pensare, a sentire, a intuire e vivere ai massimi livelli qualitativi. Ascoltare per... - [Diversity management gestire e valorizzare le differenze](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/diversity-management-gestire-e-valorizzare-le-differenze/): OBIETTIVI Oggi nel management parliamo di inclusione delle diversità più generale (con un occhio di riguardo all’equità di genere), probabilmente... - [Lead the change essere leader nel cambiamento](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/lead-the-change-essere-leader-nel-cambiamento/): OBIETTIVI Nessuna organizzazione può permettersi di stare ferma. Ci sono sempre nuove sfide da affrontare e modi migliori di fare... - [Manager e making sense tra coordinate di senso e strumenti di tecnica per una leadership efficace](https://www.saef.it/corsi-di-formazione-per-aziende-ed-enti-pubblici/corsi-formazione-manageriale/manager-e-making-sense-tra-coordinate-di-senso-e-strumenti-di-tecnica-per-una-leadership-efficace/): OBIETTIVI Perseguire la sostenibilità sociale, per un’azienda moderna e sana, significa soprattutto orientare le persone nella sempre crescente complessità, dando... --- ## Servizi Extra --- # # Detailed Content ## Pagine Entra a far Parte della Nostra Squadra | SAEF Brescia Hai bisogno di aiuto? Cerca Cerca: Cerca AziendaGruppoMetodoA chi ci rivolgiamoTrasparenzaSocietà benefitCentro studiLavora con noiRecensioniContattiEntra in mySAEFLoginCos’è mySAEFT. +39 0303776990ConsulenzaSicurezzaSicurezza sul lavoro per piccole impreseRSPP EsternoGap AnalysisDocumento di valutazione dei rischi (D.V.R.)AmbienteResponsabile tecnico gestione rifiutiAssistenza ambientaleConsulente ADRTrasporto e smaltimento rifiutiESG – SostenibilitàFormazione aziendaleGestione progetti formativiFinanziamenti alla formazioneFormazione per la Sicurezza sul lavoroApprendistato professionalizzanteVuoi un’azienda più sostenibile?Scopri cosa possiamo fare per te Corsi di formazioneSicurezza sul lavoroAggiornamento antincendio liv. 1Corso addetti carrelli elevatoriPrimo soccorso ACorso per RLSApprendistatoCorso base apprendistiCorso intermedio apprendistiCorso avanzato apprendistiCorso per tutor apprendistiSoft e hard skillsExcel per attività di studioDisegno tecnico e AutocadPublic speakingLingua ingleseFormazione managerialeLead the changeCorso mentalità vincenteLeadership con i collaboratoriValutazione delle prestazioniTeam BuildingGioco di squadra in cucinaTeam working in Escape RoomCaccia al tesoro fra colleghiQuiz-show competitivoTutti i corsiVuoi finanziare la formazione?Finanzia la formazione SostenibilitàSicurezzaAmbienteSistemi di gestionePrivacyConsulenzaSicurezzaSicurezza sul lavoro per piccole impreseRSPP EsternoGap AnalysisDocumento di valutazione dei rischi (D.V.R.)AmbienteResponsabile tecnico gestione rifiutiAssistenza ambientaleConsulente ADRTrasporto e smaltimento rifiutiESG – SostenibilitàFormazione aziendaleGestione progetti formativiFinanziamenti alla formazioneFormazione per la Sicurezza sul lavoroApprendistato professionalizzanteVuoi un’azienda più sostenibile?Scopri cosa possiamo fare per te Corsi di formazioneSicurezza sul lavoroAggiornamento antincendio liv. 1Corso addetti carrelli elevatoriPrimo soccorso ACorso per RLSApprendistatoCorso base apprendistiCorso intermedio apprendistiCorso avanzato apprendistiCorso per tutor apprendistiSoft e hard skillsExcel per attività di studioDisegno tecnico e AutocadPublic speakingLingua ingleseFormazione managerialeLead the changeCorso mentalità vincenteLeadership con i collaboratoriValutazione delle prestazioniTeam BuildingGioco di squadra in cucinaTeam working in Escape RoomCaccia al tesoro fra colleghiQuiz-show competitivoTutti i corsiVuoi finanziare la formazione?Finanzia la formazione SicurezzaAmbienteSistemi di gestionePrivacySostenibilitàAziendaGruppoMetodoA chi ci rivolgiamoTrasparenzaSocietà benefitCentro studiLavora con noiRecensioniContattiEntra in mySAEFLoginCos’è mySAEFT. +39 0303776990Home - Lavora con noi Entra a far parte della nostra squadra FILTRA PER Docenti Fornitori Dipendenti Esperto nella gestione dei rifiuti Arianna Ambiente, azienda del Gruppo SAEF specializzata in intermediazione rifiuti, è alla ricerca di un Consulente Tecnico per la Gestione dei Rifiuti da inserire nel proprio team. Se sei una persona organizzata, con buone capacità analitiche e desideri lavorare in un ambiente dinamico, questa potrebbe essere l'opportunità giusta per te. Candidati ora Tecnico Ambiente Senior – Back Office Vuoi diventare un punto di riferimento per tutte le attività operative in ambito ambientale? SAEF cerca un/una Tecnico Ambiente Senior capace di gestire in autonomia i processi tecnici e documentali. Un’opportunità per chi ha esperienza e vuole mettere a frutto le proprie competenze in un contesto dinamico e concreto. Candidati ora Tecnico Sicurezza Senior – Back Office Vuoi fare la differenza nella sicurezza sul lavoro con autonomia e responsabilità? SAEF cerca un/una Tecnico Sicurezza Senior capace di gestire in autonomia le attività operative di back office. Un ruolo pensato per chi sa muoversi tra numeri, dati e procedure senza perdere il filo operativo. Candidati ora Tecnico Ambiente Junior – Back Office SAEF ricerca un/una Tecnico Ambiente Junior da inserire nel team Ambiente. La risorsa supporterà le attività di back office tecnico-amministrativo e gestione documentale ambientale. Un’opportunità concreta per crescere come tecnico, acquisendo competenze pratiche sul campo. Candidati ora Tecnico Sicurezza Junior – Back Office Sei appassionato di... --- Ma va conservato anche nella sede delle aziende che lavorano all’interno della filiera dei rifiuti: quelle di raccolta e di trasporto; quelle che commerciano rifiuti; quelle che svolgono il ruolo di intermediari Secondo la normativa vigente la compilazione del registro elettronico per il carico scarico rifiuti va effettuata da: Soggetti e imprese che operano professionalmente nella filiera dei rifiuti.  Fra questi chi cura la raccolta e il trasporto, lo smaltimento o il recupero, chi commercializza il rifiuto, chi svolge il ruolo di intermediazione anche senza detenzione e i consorzi che operano nella catena del rifiuto; Chi produce rifiuti considerati pericolosi; Chi produce alcune categorie di rifiuti considerati non pericolosi e in particolare quelli derivanti dalle lavorazioni industriali, dalle lavorazioni artigianali, dalle attività di smaltimento e recupero dei rifiuti stessi nonché i fanghi che derivano dal trattamento delle acque e dall’abbattimento di fumi. La sanzione pecuniaria è molto significativa e può essere compresa, a seconda della violazione, da 2. 600 euro a 15. 500 euro. Scatta in funzione di normative specifiche quando uno dei soggetti obbligati alla compilazione del registro elettronico per il carico e scarico rifiuti non lo abbia fatto o lo abbia fatto in forma incompleta o non abbia aderito al SISTRI, il Sistema informativo di controllo della tracciabilità dei rifiuti. La sanzione può essere ridotta soltanto nel caso che questa venga comminata ad imprese con meno di 15 dipendenti, ma sarà in ogni caso compresa fra i 1040 euro e i 6. 200 euro. Cosa può fare SAEF per te? SAEF, società autorizzata a svolgere il ruolo di intermediazione dei rifiuti, può aiutarti a: Tenere in ordine e verificare la correttezza dei registri di carico e scarico on-line, formando adeguatamente il tuo personale alla mansione, controllando a campione i registri, oppure registrare direttamente on-line il carico e lo scarico per conto tuo. Tenere in ordine e verificare la correttezza dei formulari, con una supervisione e formando il personale che potrà occuparsene direttamente. --- Chi è il DPO? Il DPO, ovvero il Responsabile della Protezione dei Dati Personali, è una figura professionale prevista dall'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). Il suo ruolo è essenziale per garantire la conformità alla normativa sulla protezione dei dati, aiutando le aziende a gestire in modo sicuro e corretto i dati personali degli interessati. Chi può ricoprire questo ruolo? Il DPO deve necessariamente essere un professionista, interno oppure esterno all'azienda. Deve possedere competenze specialistiche in materia di protezione dei dati, ovvero essere designato in base alle sue qualità professionali, in particolare per la conoscenza approfondita della normativa e delle prassi in materia di protezione dei dati. Inoltre, deve essere in grado di svolgere le funzioni indicate nell'art. 39 del GDPR, come specificato dall'art. 37 par. 5. Quando è obbligatorio nominare un DPO? La nomina di un DPO è obbligatoria in tre casi principali: Quando il trattamento dei dati è effettuato da un’autorità o un organismo pubblico. Quando le attività principali del titolare o del responsabile del trattamento consistono nel monitoraggio regolare e sistematico su larga scala degli interessati. Quando il trattamento su larga scala riguarda categorie particolari di dati o dati relativi a condanne penali o reati. Alcuni esempi di organizzazioni tenute a nominare un DPO includono: Concessionari di servizi pubblici (trasporto, raccolta rifiuti, servizi idrici). Imprese assicurative. Società di informazioni commerciali. Aziende del settore sanitario (ospedali privati, laboratori di analisi, centri di riabilitazione). Istituti di vigilanza, sindacati, CAF e patronati. Imprese di somministrazione di lavoro e ricerca del personale. Società che offrono servizi informatici. Cosa può fare SAEF per te? SAEF mette a disposizione professionisti altamente qualificati per ricoprire il ruolo di DPO, con una competenza adeguata alla complessità delle attività richieste. Oltre a fornire la figura del DPO, SAEF offre consulenza per progettare, verificare e mantenere un sistema organizzato di gestione dei dati personali, aiutando le aziende a implementare misure e garanzie adeguate alle specificità del loro contesto operativo. Grazie a un approccio strutturato, il nostro team assiste il titolare nella corretta applicazione del GDPR, garantendo sicurezza e conformità. --- Sitemap | SAEF Brescia Hai bisogno di aiuto? Cerca Cerca: Cerca AziendaGruppoMetodoA chi ci rivolgiamoTrasparenzaSocietà benefitCentro studiLavora con noiRecensioniContattiEntra in mySAEFLoginCos’è mySAEFT. +39 0303776990ConsulenzaSicurezzaSicurezza sul lavoro per piccole impreseRSPP EsternoGap AnalysisDocumento di valutazione dei rischi (D.V.R.)AmbienteResponsabile tecnico gestione rifiutiAssistenza ambientaleConsulente ADRTrasporto e smaltimento rifiutiESG – SostenibilitàFormazione aziendaleGestione progetti formativiFinanziamenti alla formazioneFormazione per la Sicurezza sul lavoroApprendistato professionalizzanteVuoi un’azienda più sostenibile?Scopri cosa possiamo fare per te Corsi di formazioneSicurezza sul lavoroAggiornamento antincendio liv. 1Corso addetti carrelli elevatoriPrimo soccorso ACorso per RLSApprendistatoCorso base apprendistiCorso intermedio apprendistiCorso avanzato apprendistiCorso per tutor apprendistiSoft e hard skillsExcel per attività di studioDisegno tecnico e AutocadPublic speakingLingua 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ambientali e pratiche di variazioneModello unico di dichiarazione ambientale (MUD)Relazione annuale amiantoTrasporto e smaltimento rifiutiAutorizzazioni ambientaliAutorizzazione al prelievo di acque superficiali e sotterraneeAutorizzazione alle emissioni in atmosferaAutorizzazione allo scarico di acque industrialiAutorizzazione integrata ambientale (AIA)Autorizzazione unica ambientale (AUA)Presentazione S.C.I.A.Valutazione previsionale di impatto acusticoMonitoraggi ambientaliAnalisi e campionamento delle acque reflueAnalisi e campionamento emissioni in atmosferaCompilazione applicativo AUA Point e applicativo AIDAIndagini impatto acusticoAssistenza e consulenza ambientaleConsulenza ambientaleAssistenza ambientaleAssistenza rifiutiAziendaGruppoSocietà trasparenteDati ulterioriPolitica aziendaleAgevolazioni ottenuteMetodoA chi ci rivolgiamoCentro studiConsulenzaFormazione aziendaleGestione progetti formativiFinanziamenti alla formazioneCatalogo agevolazioniApprendistato professionalizzanteFormazione per la Sicurezza sul lavoroFormazione per le Soft e Hard SkillsTeam BuildingFormazione managerialeContattiCorsi di formazioneApprendistato facileQuestionario apprendistiIscriviti alla newsletterLavora con noiMySAEF: una nuova esperienza digitalePrivacyGestione PrivacyDPO (Data Protection Officier)La verifica preliminare: lo screening dell’azienda sul rispetto della normativa privacyLa prima fase: il servizio di Adeguamento PrivacyLa seconda fase: il servizio di Assistenza privacy e l’affiancamentoRecensioniSicurezzaAttrezzature, impianti e conformitàCIVA: immatricolazione e comunicazione impianti e attrezzature di lavoroVerifica e messa in sicurezza di macchine e attrezzature industrialiMarcatura CE di macchine e impiantiConsulenza e assistenza sicurezza sul lavoroConsulenza continuativa e assistenza sicurezza sul lavoroConsulenza per Gap analysisIndagini ambientali nei luoghi di lavoroMedicina del lavoro – Medico competente e Sorveglianza sanitariaOT23 – Riduzione tasso INAILServizio di RSPP esternoSafety walkScacciapensieriPrevenzione incendiNormativa prevenzione incendiSicurezza alimentareConsulenza certificazione BRC e IFSHACCP: manuale di autocontrollo e consulenza alimentareValutazione... --- Per le aziende più piccole e con meno di 10 dipendenti, SAEF propone il pacchetto di assistenza Scacciapensieri; Invece, per le aziende con più di 10 dipendenti, SAEF è in grado di offrire ai clienti un servizio di consulenza orientato alle tematiche relative la sicurezza e la tutela ambientale, assicurando un supporto completo e puntuale nell’adempimento e nella gestione di quanto previsto dalla normativa vigente. Obiettivo comune degli interventi di consulenza sicurezza sul lavoro è quello di progettare un sistema orientato alla prevenzione, alla protezione ed alla gestione del rischio calibrato sulle reali necessità dell’azienda, e supportato da un adeguato intervento operativo, informativo e formativo. Una consulenza per la sicurezza mirata alle proprie esigenze è sempre un valore aggiunto. In materia di sicurezza nei luoghi di lavoro risulta ancor più fondamentale perché l’applicazione della normativa può risultare spesso ridondante e di conseguenza generare costi aggiuntivi. SAEF garantisce un’attenzione speciale ad ogni singolo cliente, valutando la singola realtà e cercando di conseguenza di far applicare la normativa di legge nel modo corretto. Cosa può fare SAEF per te? Sopralluogo presso l’ambiente di lavoro e determinazione del calendario degli incontri annuali; Analisi delle specifiche mansioni e identificazione dei fattori di pericolo e rischio associati; Identificazione delle figure addette al servizio di prevenzione e protezione e delle figure della sicurezza in azienda ossia, Datore di lavoro, RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), Addetto al Primo Soccorso aziendale o Addetto alla Prevenzione Incendi, Dirigenti, Preposti, Medico Competente; Valutazione della formazione obbligatoria pregressa e da effettuare; Valutazione e analisi dei rischi rilevati; Intervista tramite check-list INAIL per lo stress da lavoro correlato; Stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (D. V. R. ) e Valutazione stress lavoro correlato; Definizione delle misure di sicurezza e del piano di miglioramento e relativa verifica dell’attuazione; Consegna e indicazione delle eventuali criticità rilevate e delle modalità per la messa a norma identificando le misure di prevenzione e protezione più adeguate; Partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; Supporto nella scelta dei DPI e delle attrezzature di lavoro conformi; Assistenza telefonica e online; Intervento in caso di controllo degli enti competenti; Intervento in caso di infortunio sul lavoro; Accesso al gestionale “mySAEF” tramite codice identificativo dell’azienda che consentirà di visionare e scaricare in formato digitale tutta la documentazione gestita ed elaborata da SAEF per conto del cliente (es: DVR, attestati, fatture, etc. . ). --- In SAEF, da sempre, ci impegniamo per creare un ambiente di lavoro sicuro e protetto, dove ogni individuo possa lavorare serenamente. La nostra formazione obbligatoria per la sicurezza sul lavoro non è solo un adempimento normativo, ma un vero e proprio impegno verso il benessere dei lavoratori. Immagina un luogo di lavoro dove ogni collaboratore si sente sicuro e protetto, dove le competenze acquisite permettono di identificare e affrontare qualsiasi rischio con prontezza e consapevolezza. Questo è ciò che offriamo con i nostri corsi di formazione obbligatori per la sicurezza sul lavoro: non solo il rispetto delle normative, ma la costruzione di un ambiente di lavoro sicuro che mette al primo posto la vita e la salute delle persone. Il D. Lgs. 81/08 e i successivi Accordi Stato-Regioni definiscono un percorso formativo obbligatorio che diventa la base per un ambiente di lavoro sicuro. Ma per noi di SAEF, questo percorso è molto di più: è un viaggio verso un futuro dove la sicurezza è al centro di tutto, dove ogni lavoratore è formato e preparato per proteggere se stesso e i propri colleghi. Corsi di Sicurezza generale e specifica La nostra offerta formativa in ambito di formazione obbligatoria per la sicurezza sul lavoro è suddivisa in due componenti fondamentali, entrambe pensate per rispondere alle esigenze specifiche di ogni settore: Formazione Generale: qui gettiamo le basi, introducendo principi e concetti di sicurezza validi per tutti i settori. Questo modulo è il primo passo verso una cultura della sicurezza condivisa e consapevole. Formazione Specifica: entriamo nel dettaglio dei rischi e delle procedure specifiche di ogni ambiente lavorativo. Questa formazione, suddivisa in base al livello di rischio del settore (basso, medio, alto), garantisce che ogni lavoratore sia preparato ad affrontare le sfide uniche del proprio contesto lavorativo. I corsi di aggiornamento in ambito di Sicurezza sul lavoro La sicurezza è un campo in continua evoluzione e per questo è fondamentale mantenere le proprie conoscenze sempre aggiornate. I nostri corsi di aggiornamento sono studiati per garantire che ogni lavoratore rimanga al passo con le ultime innovazioni e normative in termini di prevenzione e gestione dei rischi. Non si tratta solo di aggiornare le competenze, ma di rinnovare costantemente l’impegno verso la sicurezza. Ogni corso di aggiornamento rappresenta un ulteriore passo verso un ambiente di lavoro più sicuro e consapevole. Nel nostro catalogo completo trovi tutte le soluzioni per mantenere alta la guardia e garantire il massimo livello di protezione per tutti. --- I corsi di formazione per l'apprendistato rappresentano molto più di un semplice ingresso nel mondo del lavoro. Per i giovani tra i 18 e i 29 anni, sono un’ottima opportunità per crescere, imparare e costruire il proprio futuro. Uniscono l’esperienza pratica sul campo con una formazione mirata, consentendo ai giovani di sviluppare competenze specifiche e di crescere professionalmente all’interno dell’azienda. Un aspetto fondamentale dell'apprendistato professionalizzante è la collaborazione tra il tutor aziendale e l’apprendista per definire un piano formativo. Spesso, il tutor supporta l’apprendista durante l’esperienza lavorativa, garantendo così la connessione tra teoria e pratica. Il D. Lgs 81/15 (il cosiddetto Testo Unico sull’apprendistato) prevede che tutte le aziende che assumono apprendisti professionalizzanti debbano provvedere a formarli adeguatamente all’interno del proprio contesto lavorativo e facendoli partecipare a corsi di formazione trasversale e/o tecnico specialistica di vario livello in funzione del titolo di studio in ingresso. Il ruolo dell’impresa nei corsi di formazione per l'apprendistato Per un imprenditore lungimirante, l’azienda è più di un luogo di produzione: è un terreno fertile dove far crescere le proprie risorse umane. Investire nella formazione degli apprendisti significa costruire un futuro più forte e solido, dove ogni dipendente è preparato, motivato e valorizzato. In un mondo dove il tempo è una risorsa scarsa, dedicarsi alla formazione può sembrare una sfida. Ma è proprio questo impegno che trasforma l’apprendistato professionalizzante in un valore aggiunto, contribuendo non solo alla crescita professionale degli individui, ma anche al successo e alla sostenibilità dell’azienda. Formazione nell’Apprendistato Professionalizzante: competenze e materie I corsi di formazione per l’apprendistato professionalizzante sono progettati per sviluppare sia competenze di base che tecniche, essenziali per il ruolo lavorativo. La durata dei corsi varia in base al livello di istruzione dell’apprendista: Senza titolo di studio: 120 ore di formazione. Con diploma: 80 ore di formazione. Laureati: 40 ore di formazione. Le materie trattate includono sicurezza sul lavoro, organizzazione aziendale, comunicazione, leggi del lavoro, competenze digitali e molto altro. La formazione trasversale può essere completamente erogata in videoconferenza in modalità sincrona, garantendo l’interazione diretta tra docente e partecipanti. Questo approccio offre la flessibilità di connettersi da qualsiasi luogo, mantenendo alti standard di interazione e coinvolgimento. Per partecipare ai corsi online, è necessario disporre di una strumentazione adeguata – webcam, microfono e una connessione internet stabile – per garantire un’interazione fluida e senza interruzioni. Cosa può fare SAEF per te SAEF è il partner ideale per l’erogazione di corsi di formazione per l'apprendistato nelle province di Brescia e Bergamo. Gestiamo tutto il processo formativo in modo completo e professionale: Attivazione del finanziamento pubblico: Collaboriamo con l’ente provinciale per richiedere e attivare i fondi necessari. Pianificazione del calendario: Definiamo un calendario formativo che risponda alle esigenze specifiche dell’azienda e degli apprendisti. Organizzazione logistica: Ci occupiamo della location e della logistica dei corsi. La formazione erogata da SAEF va oltre i requisiti normativi, grazie alla collaborazione con professionisti esperti e l’uso di metodologie didattiche interattive. Alla fine del percorso, somministriamo test di valutazione per garantire l’apprendimento efficace e raccogliamo feedback per migliorare continuamente i nostri servizi. Pacchetto... --- I corsi di Team Building per aziende offerti da SAEF rappresentano un’opportunità unica per rafforzare le capacità di collaborazione, comunicazione e leadership all'interno del gruppo di lavoro, trasformando un insieme di individui in una squadra coesa e unita. Grazie ad un approccio coinvolgente e pratico, questi corsi di team building esperienziali consistono in attività che non solo consolidano i legami tra i membri del team, ma contribuiscono anche a sviluppare una cultura aziendale solida e collaborativa. Questa tipologia di corsi si differenzia dal tradizionale metodo di insegnamento in aula, in cui i corsisti acquisiscono conoscenze principalmente attraverso lezioni teoriche frontali. Qui, i partecipanti sono protagonisti attivi del loro processo di apprendimento, coinvolti in attività di team building pratiche, simulazioni, progetti di gruppo ed esperienze sul campo. Imparare attraverso l'esperienza Immagina il tuo team mentre affronta una “caccia al tesoro”, risolve problemi insieme e supera sfide che richiedono creatività e pensiero critico. Questi momenti di condivisione non solo migliorano le competenze pratiche, ma fortificano anche le soft skills essenziali come la comunicazione, il problem solving, la leadership e il lavoro di squadra. La Nostra offerta di Team Building SAEF offre una vasta gamma di corsi di team building, tutti progettati per soddisfare le esigenze specifiche delle aziende Indipendentemente dal corso scelto, il nostro obiettivo comune è promuovere lo sviluppo delle persone e delle organizzazioni. Crediamo infatti che il successo di un'azienda passi attraverso il benessere e lo sviluppo delle sue persone, e lavoriamo ogni giorno per rendere questo valore una realtà tangibile per tutti i nostri clienti. --- I corsi di formazione manageriale di SAEF sono progettati per potenziare le competenze fondamentali dei manager, sviluppando le abilità personali, la leadership e la gestione dei collaboratori, essenziali per il successo nel mondo aziendale odierno. Attraverso un approccio innovativo e personalizzato, i nostri corsi offrono un'esperienza di apprendimento interattiva e pratica, volta a preparare i manager a eccellere nella gestione di team e progetti. Sviluppo delle abilità personali: I nostri programmi di formazione sono mirati a sviluppare le abilità personali dei manager, aiutandoli a riconoscere e valorizzare le proprie potenzialità. Scopri i nostri corsi per lo sviluppo di competenze manageriali e approfondisci al massimo le tue abilità personali. Leadership: La leadership è una delle competenze chiave che i nostri corsi di formazione manageriale si prefiggono di potenziare. I manager imparano a ispirare e motivare i loro team, gestendo con successo le dinamiche di gruppo e creando un ambiente di lavoro collaborativo e produttivo. Guida il tuo team verso il successo con i nostri corsi di leadership Gestione dei collaboratori: Nei nostri corsi, i manager apprendono tecniche avanzate per gestire i team, migliorando la comunicazione interna, risolvendo conflitti e promuovendo un clima di fiducia e rispetto reciproco. Migliora la gestione del tuo team con i nostri corsi dedicati alla gestione dei collaboratori I Percorsi formativi manageriali in presenza Anche per il 2025, SAEF ha organizzato una serie di incontri formativi in presenza dedicati ai manager. Ciascuno di essi trae ispirazione dal format “PassionÈImpresa“, un evento di formazione emozionale che ha attirato centinaia di manager, imprenditori e professionisti. Questo suggerisce un’attenzione particolare agli elementi emotivi e motivazionali nel processo formativo, mirando a stimolare non solo l’acquisizione di conoscenze e competenze, ma anche lo sviluppo di una mentalità proattiva e orientata al successo. Ciascun corso è stato attentamente progettato per mettere i partecipanti al centro dell’azione, consentendo loro di apprendere in modo pratico, interattivo e coinvolgente. Cosa rende questi corsi di Formazione Manageriale così speciali? La natura esperienziale e relazionale del percorso è evidenziata dall’organizzazione di sessioni in location esclusive e dalla presenza di docenti di altissimo livello. Questo approccio mira a favorire un apprendimento interattivo e collaborativo, dove i discenti avranno l’opportunità di scambiare idee, esperienze e best practice con i propri colleghi e con esperti del settore. Dai workshop immersivi alle simulazioni pratiche sul campo, ogni momento è progettato per stimolare la vostra mente, ispirare il vostro lavoro e permettervi di scoprire il vostro pieno potenziale. Happy Team Leader LAB Sperimenta le tue doti di leadership nei nostri laboratori formativi multidisciplinari ll percorso formativo Happy Team Leader LAB si è concluso a marzo, ma continua a lasciare il segno in chi vi ha partecipato. Due giornate di laboratori esperienziali, esercitazioni pratiche, confronto reale con esperti e colleghi: un’occasione unica per riflettere sul proprio stile di leadership e potenziarlo. Pensato per imprenditori, manager e professionisti, questo format ha offerto strumenti concreti per ispirare, motivare e creare ambienti di lavoro più coesi, produttivi e felici. Un approccio multidisciplinare e coinvolgente per trasformare la... --- Nel mondo del lavoro moderno, il successo di un individuo dipende sia dalle competenze tecniche che dalle abilità interpersonali. Le competenze si suddividono in due categorie principali: soft skills e hard skills. Le soft skills sono abilità interpersonali e relazionali che influenzano il modo in cui le persone interagiscono e collaborano. Queste competenze sono essenziali per il successo professionale Le hard skills sono competenze tecniche specifiche che possono essere facilmente misurate e quantificate. Queste abilità sono spesso legate a conoscenze tecniche o a specifiche attività lavorative. È fondamentale per i professionisti comprendere e sviluppare entrambe le tipologie per essere competitivi e realizzati nella loro carriera. I nostri corsi per lo sviluppo delle competenze coprono un'ampia gamma di aree per soddisfare queste esigenze formative: Abilità personali Contabilità: Informatica: Lingue: Marketing, Comunicazione e Vendite: Produzione, Qualità e Sistemi di gestione: Settore Socio Sanitario: Investire nello sviluppo delle soft skills e hard skills personali attraverso i nostri corsi è una strategia vincente per chiunque voglia eccellere nel proprio campo. Unisciti a noi per un percorso di crescita continuo. --- L’obiettivo della consulenza tecnico ambientale è di determinare il divario tra la conformità normativa in materia ambientale rispetto ai risultati ad oggi raggiunti e applicati.  L’intento non è solamente quello di fornire le evidenze di conformità e di scostamento bensì possibili soluzioni, ovvero un percorso di miglioramento continuo. Cosa può fare SAEF per te?   I nostri tecnici si occupano dei seguenti servizi:  Audit Ambientale: Verifichiamo la conformità delle tue attività alle leggi ambientali, identificando aree di miglioramento e ottimizzazione. Approvvigionamento idrico; Scarichi idrici; Emissioni in atmosfera; Gestione e smaltimento rifiuti; Rumore in ambiente esterno; Autorizzazioni ambientali;  Monitoraggi previsti dalle autorizzazioni;  --- Parte prima: Disposizioni comuni e principi generali; Parte seconda: Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC); Parte terza: Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche; Parte quarta: Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti contaminati; Parte quinta: Norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera; Parte sesta: Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all'ambiente; Parte sesta-bis. : Disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale Cosa può fare SAEF per te? Il servizio di assistenza tecnica per la conformità legislativa ambientale consente di sviluppare una strategia di sostenibilità per aziende, avendo a disposizione un tecnico che ti aiuta a determinare quali siano le conformità legislative che devi rispettare e ti affianca nel loro raggiungimento e mantenimento. La nostra esperienza e competenza ti aiuteranno a mantenere la conformità e a migliorare le tue pratiche ambientali nel tempo. I nostri tecnici si occuperanno di: Consulenza Ambientale: Supporto personalizzato per sviluppare e implementare strategie ambientali efficaci e sostenibili. Supporto Normativo: Assistenza nel rispetto delle normative ambientali, evitando sanzioni e migliorando la reputazione aziendale. --- Come da art. 177 comma 4: “I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare: a) senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora; b) senza causare inconvenienti da rumori o odori; c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente. ” Per questo motivo la corretta gestione dei rifiuti è un aspetto fondamentale nell’attività aziendale. Ridurre, riciclare e smaltire i rifiuti in modo appropriato non solo contribuisce a conservare le risorse naturali, ma anche a diminuire l'inquinamento, prevenire la contaminazione del suolo e delle acque, e ridurre le emissioni. Cosa può fare SAEF per te? Il servizio di assistenza per la gestione dei rifiuti in azienda consente di avere un tecnico che ti aiuta a determinare quali siano le conformità legislative che devi rispettare e ti affianca nel loro raggiungimento e mantenimento. I nostri tecnici si occuperanno di: Analisi del ciclo produttivo e supporto nella classificazione dei rifiuti; Assistenza amministrativa e burocratica(Registro c/s rifiuti, MUD, R. E. N. T. RI); Organizzazione del servizio di ritiro e smaltimento rifiuti; Assistenza nella gestione dei rifiuti in azienda; --- Di cosa parliamo Il desiderio di ogni organizzazione è quello di avere un unico sistema di gestione che risponda a molteplici domande e dia garanzia rispetto ad altrettante tematiche. Questa possibilità esiste. I sistemi di gestione integrati rappresentano infatti un percorso organico e completo per ottenere in un unico servizio le risposte che un’azienda moderna necessita in merito alle procedure su alcune delle tematiche più pressanti: qualità, gestione ambientale e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Su questi tre aspetti l’impresa ha due strade percorribili: avviare e completare il percorso “singolo” e procedere con il riconoscimento e la certificazione specifica, oppure optare per un sistema che includa le tre tematiche e ottenere una certificazione unica. Sono molte, infatti, le connessioni fra sicurezza e salute nel luogo di lavoro, gestione della tematica ambientale e qualità. Il servizio di SAEF Il consulente, nel caso scelga la via dei sistemi di gestione integrati, prende in considerazione proprio le sovrapposizioni fra le materie oggetto del sistema, terreno fertile sul quale poter agire. Il vantaggio non è solo procedurale (un unico percorso per 3 sistemi) ma è anche operativo: i sistemi di gestione integrati diventano un modello unico al quale attenersi per mantenere un elevato standard di qualità sulle tre caratteristiche base del fare impresa in senso moderno. SAEF può offrire ai propri clienti un servizio a tutto campo e trasversale alle tematiche, forte della sua esperienza in tutti e tre i campi: dagli audit iniziali per identificare lo stato di fatto, alla formazione specifica necessaria per il personale, all’identificazione dell’ente certificatore, ai vari sopralluoghi e analisi, fino alla definizione delle procedure e la stesura dei relativi manuali, ivi inclusa un’assistenza continuativa per il mantenimento della Certificazione, una volta ottenuta.   --- Di cosa parliamo Il sistema di gestione ISO 9001 è il sistema che certifica la qualità di un’impresa. Ha un grande valore per l’azienda perché viene certificata da un ente terzo. Non è quindi autoreferenziale e va a sottolineare come quell’azienda offra prodotti o servizi di alta qualità, in funzione di un’adeguata, moderna e solida organizzazione dei processi. Il percorso di certificazione non rappresenta mai un punto di arrivo, bensì un prezioso cammino durante il quale l’azienda è tenuta a fare tesoro di ogni valutazione, soprattutto quelle che possono rappresentare potenzialmente qualche difficoltà. L’utilità della certificazione ISO 9001 è strategica oltre che (sostanzialmente) irrinunciabile: è fondamentale per approcciare il mercato in modo corretto e per essere considerati valevoli agli occhi dei potenziali clienti. Il sistema di qualità si basa su molteplici fattori, che vanno dall’approccio al cliente alle leadership presenti in azienda, dal grado di coinvolgimento delle persone, ai processi, al miglioramento, alla gestione delle decisioni e delle relazioni. Il servizio di SAEF L’attività che SAEF offre nell’ambito del sistema di gestione ISO9001 è una consulenza approfondita che permette, grazie all’intervento di tecnici preparati e professionali, di accompagnare l’azienda cliente in tutte le fasi del percorso di certificazione. In particolare, SAEF svolge attività di audit per impostare il sistema di gestione, forma il personale interno coinvolto, supporta l’azienda durante l’audit dell’ente certificatore (sia il primo che nei rinnovi), affianca l’azienda nel mantenimento e nell’ampliamento del sistema. Il metodo applicato è quello della partnership: sopralluoghi e briefing con il cliente, analisi dettagliate del mercato, dei cicli produttivi e dei prodotti, individuazione del miglior ente certificatore, definizione delle procedure da seguire, individuazione delle possibili criticità e messa a norma, stesura dei manuali relativi alle procedure, assistenza e affiancamento in ogni fase dell’audit. SAEF riconosce l’importanza del sistema di gestione della qualità e fornisce ai propri clienti il miglior servizio di affiancamento possibile. --- Di cosa parliamo Il sistema di gestione ISO 14001 identifica, per un’azienda, la certificazione in materia ambientale. È importante specificare che non si tratta di una certificazione obbligatoria e che tale certificazione ha respiro internazionale. Lo scopo della certificazione ISO 14001 è quello di identificare, gestire e monitorare gli impatti ambientali che l’organizzazione produce nell’esercizio delle proprie attività. L’approccio a questo sistema di gestione è duplice. In primo luogo, sotto il profilo etico e valoriale: diminuire al meno possibile l’impatto che l’impresa ha sull’ambiente è un percorso orientato alla sostenibilità e che responsabilizza l’impresa stessa e le persone che vi lavorano. Il secondo approccio è “di convenienza”: porsi nei confronti di un mercato sempre più selettivo e attento con una certificazione di sostenibilità, significa guadagnare da subito qualche punto in più rispetto a competitor che ne sono sforniti. Un valore fondamentale, indipendentemente dal lato della medaglia che si guarda. Il servizio di SAEF SAEF può proporre un servizio di accompagnamento verso l’ottenimento della certificazione ISO 14001, che prende spunto da un’esperienza pluridecennale in materia di consulenza ambientale, dall’ambito dei rifiuti, a quello delle emissioni, a quello energetico, sia in forma diretta, che facendo riferimento ad altre realtà del Gruppo. L’attività che SAEF svolge nei confronti dell’impresa cliente, alla luce di questa preparazione, è mirata a seguire, passo per passo, ogni aspetto della filiera, dalla fotografia dello stato di fatto dell’impresa, all’ottenimento della certificazione e al mantenimento della stessa. Il punto di partenza è sempre un audit da parte dei nostri tecnici, si prosegue poi con la formazione delle figure preposte alla filiera sul sistema di gestione, il supporto durante l’audit dell’ente certificatore, l’identificazione del miglior ente per l’impresa, la definizione di ogni procedura legata al sistema ivi inclusa la stesura di appositi manuali, l’assistenza continua per ogni momento che vende l’impresa rapportarsi con l’ente certificatore. --- Di cosa parliamo La certificazione ISO 45001 è relativa alla qualità in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Si tratta di un elemento cruciale per ogni tipologia di impresa, trasversale alla dimensione e all’ambito di attività. L’attenzione alla sicurezza e alla salute dei propri lavoratori è ampliamente normata all’interno del decreto 81/2008, ma la certificazione rappresenta una ulteriore conferma di tale attenzione anche oltre il perimetro meramente normativo della vicenda. Soprattutto in Italia, Paese in cui l’incidenza degli infortuni sul lavoro è da sempre altissima, nonostante una modernità nel fare impresa rispetto agli anni del dopoguerra. Dotarsi di un sistema di gestione su questa tematica significa potenziare la cultura aziendale della sicurezza, garantire ai propri lavoratori e collaboratori un ambiente consono allo svolgimento delle mansioni loro assegnate senza rischi, significa mettere al centro del sistema/impresa la persona e la sua incolumità. Il servizio di SAEF In merito al sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro 45001, SAEF è soggetto autorevole, in quanto può vantare una profonda esperienza nel settore, ormai quasi trentennale. SAEF, infatti, da oltre due decenni affianca centinaia di aziende italiane, di ogni genere e dimensione, sulle tematiche della sicurezza sul lavoro, svolgendo all’occorrenza il ruolo di RSPP esterno, fornendo continua assistenza documentale e operativa, oltre che amministrativa e gestionale. Il servizio che SAEF offre alle imprese in tema di sistema di gestione ISO 45001 si sviluppa in un percorso organico che fotografa la situazione dell’azienda e procede con il coinvolgimento e la formazione delle figure che fanno parte del sistema e che si assumono le relative responsabilità. Cura tutta la componente documentale legata alla certificazione, suggerendo all’azienda tutte quelle iniziative qualificanti in grado di aumentare la componente di sicurezza per le proprie persone e i propri collaboratori. --- Di cosa parliamo La certificazione ISO 50001 riguarda la questione energetica e rappresenta un tema di fondamentale importanza per ogni tipologia di impresa, trasversalmente al settore di attività e alla dimensione. Almeno per due motivi. Il primo è legato alla necessità che l’attività d’impresa sia sempre più sostenibile. Il sistema di gestione porta infatti ad individuare ogni azione possibile che possa efficientare l’utilizzo dell’energia, andando in questo modo ad impattare meno sull’ambiente e sulle risorse comuni. Il secondo è un tema di competitività: l’energia rappresenta una delle principali voci di costo per ogni impresa e agire su questa voce con un sistema ordinato e organico permette all’azienda di beneficiare di risparmi notevoli, sia nella contingenza, che analizzati sul lungo periodo. C’è anche un terzo motivo, legato all’immagine dell’impresa: sia nei confronti di mercati sempre più attenti alla sostenibilità, sia in termini di engagement di personale. Il servizio di SAEF SAEF rappresenta il partner ideale per lo sviluppo di un sistema di gestione ISO 50001 in materia energetica, poiché all’interno dell’evoluzione del Gruppo, tale materia è stata molto presente, tanto da costituire una società esclusivamente specializzata a questo scopo. Avvalendosi sia di competenze interne, che di competenze provenienti dalle altre società del Gruppo, SAEF assicura ad ogni impresa la cura scrupolosa dell’intera filiera per ottenere un modello gestionale sull’energia, partendo dall’analisi della diagnosi energetica, primo passaggio di tale filiera, fino ad arrivare al mantenimento, l’implementazione e il consolidamento del sistema di gestione raggiunto dal cliente. All’interno di questo percorso SAEF accompagna passo dopo passo l’impresa cliente in una partnership strategica sia sulla componente documentale e amministrativa, che sulla componente formativa e di crescita, facendo in modo che il passaggio finale di certificazione dall’ente terzo, sia soltanto la ciliegina sulla torta di un percorso virtuoso voluto e condotto dall’impresa. --- Di cosa parliamo Il modello di gestione e organizzazione 231 ha radici nel decreto legislativo emanato l’8 giugno 2001, il numero 231, appunto, in merito alla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”. L’elemento di novità di questo Decreto è stata l’introduzione della responsabilità in sede penale degli enti (quindi anche delle aziende) oltre che delle persone fisiche che compiono fatti illeciti. Si tratta di una novità assoluta nell’ordinamento giuridico italiano. La norma, a tutela delle persone coinvolte nell’attività dell’azienda, prevede che siano gli stessi enti (sia pubblici che aziende private) a adeguare i propri modelli organizzativi, di gestione e di controllo, al fine di prevenire reati che si possono compiere nell’esercizio dell’attività. È un onere in capo all’ente, proprio perché l’ente è responsabile di fronte alla legge di eventuali reati compiuti dai propri collaboratori, nell’esercizio delle loro funzioni. Il servizio di SAEF La consulenza per il modello organizzativo 231 di SAEF aiuta a sviluppare un adeguato modello di organizzazione, gestione e controllo. L’utilità di questo servizio è insita nei forti rischi che, all’accadere di un reato, possono incorrere sull’azienda: interdizione dell’esercizio dell’attività, esclusione da qualsiasi forma di aiuto, sussidio, finanziamento, agevolazione, divieto di collaborare con la pubblica amministrazione, sospensione o revoca di varie licenze e autorizzazioni all’attività d’impresa. A queste conseguenze si uniscono pesanti sanzioni economiche a carico dell’azienda. Ma tutto questo è evitabile, affidandosi a partner di provata serietà come SAEF e al suo servizio di consulenza per il modello 231, che può analizzare e mappare tutta la rosa delle attività dell’azienda potenzialmente sensibili alle violazioni, valutare i rischi e i controlli, redigere tutta la documentazione che dimostra l’adozione di un modello organizzativo preventivo ed efficace (primo fra tutti un codice etico che sia garanzia della bontà dell’azione imprenditoriale), aiutare l’azienda nello stabilire principi e procedure di controllo, istituire un organismo di vigilanza e adottare un sistema disciplinare e sanzionatorio interno. --- Di cosa parliamo Generare valore con le persone significa innanzitutto proteggerle. Ed in questa protezione rientrano anche i dati relativi alle persone e alle imprese. SAEF ha ben presente la strategicità di un sistema di gestione dei dati in grado di garantire la maggior privacy possibile. Non è nemmeno del tutto vero il luogo comune secondo il quale viviamo in un sistema in cui la privacy è sostanzialmente impossibile. SAEF, grazie a strumenti operativi, supportati da un’ampia e approfondita conoscenza amministrativa e legale della tematica, può prendere incarico la gestione privacy della privacy per le imprese e garantire il preciso e scrupoloso rispetto della compliance relativa, secondo quanto contenuto dalle normative in materia e in primo luogo dal GDPR 679/2016, che indica alle imprese europee la strada da percorrere per garantire la tutela del dato. Il supporto di SAEF non è soltanto nella predisposizione dei documenti, ma si sviluppa anche in un’attività di assistenza continuativa. Il servizio di SAEF Perché affidarsi a SAEF per una questione “spinosa” quale la gestione della privacy per le aziende? La risposta a questa domanda è innanzitutto nella competenza che si può ritrovare in un soggetto che dal 1996 supporta le imprese di ogni settore e dimensione in materie e su tematiche simili a quella in oggetto. Una competenza che ha portato alla strutturazione di un apposito organismo in seno alla società, unicamente dedicato a questa funzione, in corrispondenza con l’emanazione del GDPR 679/2016. Da allora centinaia di imprese italiane si sono rivolte a SAEF per la privacy: in un primo momento per capire il proprio “stato di fatto” e come secondo passaggio per intraprendere un percorso organico verso la strutturazione di un sistema di protezione duraturo, impermeabile ed efficace. Il plus del servizio SAEF è la continua attività di assistenza, a fronte delle variazioni degli schemi aziendali, che comporta anche variazioni nella gestione della specifica materia. --- Di cosa parliamo Il nostro servizio di verifica preliminare della privacy è del tutto personalizzato. È infatti indiscutibile che ogni impresa rappresenti un mondo a sé su questa tematica, con sensibilità e avanzamenti differenti. L’interesse comune di ogni impresa è tuttavia doppio: proteggere il dato in proprio possesso e adeguarsi a una compliance in continua evoluzione e che si presenta come macchinosa e non di facile lettura. È per questo che il primo passo di ogni approccio è identico e si struttura in uno screening approfondito dello stato dell’arte dell’impresa rispetto alla privacy (quali azioni rispettano già la normativa, quali vanno corrette, quali vanno inserite ex novo, quali i documenti necessari, quali le incombenze amministrative e operative da mettere in campo). Tali passaggi si svolgono attraverso attività di incontro, briefing con gli stakeholder, analisi approfondita della documentazione. Il servizio di SAEF. SAEF propone ai propri clienti un pacchetto di verifica preliminare per la privacy completo ed esaustivo. Significa che non si cura una parte o l’altra della questione, ma si gestisce per conto del cliente l’intera filiera della privacy. Il vantaggio è evidente: un solo riferimento per tutta la questione. Non solo. Il servizio non si sviluppa soltanto con una mera revisione documentale e amministrativa, utile all’adeguamento alla compliance, ma si svolge continuativamente attraverso un vero e proprio “accompagnamento”, ovvero una consulenza che mira ad apportare le modifiche necessarie al sistema in corrispondenza alle variazioni aziendali, sempre presenti in virtù del fatto che un’impresa è un organismo vivo e in continua evoluzione. In questo circolo virtuoso è evidente che il vantaggio principale è togliere ogni pensiero all’imprenditore su una materia amministrativa complicata e delicata, sgravando gli uffici dell’impresa da incombenze che, al contrario, comporterebbero l’investimento di notevoli quantità di tempo e denaro. --- Di cosa parliamo Il servizio di adeguamento della privacy non rappresenta un punto di partenza, ma di per sé già una sorta di traguardo. Questo perché l’adeguamento avviene dopo lo svolgimento di una necessaria e doverosa fotografia della situazione dell’azienda in materia di gestione della privacy. Una verifica preliminare che serve a far emergere i punti di forza e le criticità del sistema in vigore in quel momento nell’impresa. Da lì si parte per sviluppare un modello di adeguamento che riesca a mixare due obiettivi: il rispetto scrupoloso della normativa vigente in materia, così da non rischiare di incorrere in spiacevoli inconvenienti circa la tutela dei dati a disposizione dell’impresa, garantendo a tutti gli stakeholder un trattamento sostenibile e consono alle loro aspettative. Solo di seguito, il percorso si sviluppa con l’ideazione, la redazione e la stesura di tutta la documentazione necessaria all’adeguamento. Ecco in cosa consiste la prima fase della nostra consulenza per l’adeguamento della privacy. Il servizio di SAEF In linea generale SAEF prepara per conto dell’azienda cliente tutta la documentazione che riguarda la “filiera” del dato e relativa a tutti coloro che in azienda hanno, per motivi professionali, conoscenza di dati altrui. I principali documenti che vengono predisposti da SAEF per aderire scrupolosamente alla compliance in materia partono dalla “nomina ad autorizzato al trattamento” (l’azienda, in quanto titolare del trattamento, autorizza i propri collaboratori), proseguono con la redazione delle informative (quella ad uso interno per i dipendenti e quella ad uso esterno per i fornitori e i clienti) e con la stesura del registro dei trattamenti (una descrizione approfondita delle modalità utilizzate dall’azienda per la gestione del dato). Non solo. SAEF predispone l’intera documentazione necessaria alla designazione del responsabile del trattamento dei dati (spesso aziende terze all’impresa in oggetto, che per la loro mansione di consulenza trattano dati relativi all’impresa). Con questa modalità l’impresa cliente può “dormire sonni tranquilli” in tema di privacy. --- Di cosa parliamo Su un tema delicato come la privacy, la fase di affiancamento e consulenza rappresenta il principale valore aggiunto che una società può fornire. È infatti necessario tenere conto che non si tratta di una materia “statica”. Anzi, la normativa è costantemente collegata alle evoluzioni nella comunicazione, in assoluto il mondo che viaggia più veloce nell’epoca moderna. Per un’impresa sarebbe impossibile continuare ad adeguare il proprio sistema di protezione dei dati in autonomia. Ecco perché SAEF propone un servizio di affiancamento per la privacy suggerendo (ed apportando materialmente) continue correzioni al sistema. Ad emergere in questo percorso sono gli elementi chiave dell’offerta SAEF: la preparazione dei consulenti in merito all’evoluzione della normativa, confermata da continui approfondimenti e percorsi formativi con i più autorevoli esponenti del settore. L’accompagnamento per sua natura non ha una durata precisa, ma si struttura in un rapporto fiduciario di partnership. Il servizio di SAEF Il vantaggio di affidarsi a SAEF per il servizio di aggiornamento della documentazione sulla privacy è evidente in primo luogo nell’autorevolezza della società, che dal 1996 accompagna migliaia di imprese in ambiti simili, spesso anche maggiormente spinosi, come quello della sicurezza e dell’ambiente. Ma è un vantaggio che si traduce anche in elementi concreti e operativi di grandissima utilità. Basti pensare che questo servizio prevede incontri periodici con i referenti dell’azienda in tema di trattamento dei dati, per aggiornare continuamente il sistema ed una consulenza telefonica e digitale dedicata, ad ogni occorrenza, gestita dai nostri esperti. Prevede l’utilizzo dello strumento My SAEF, un gestionale privato (ideato da SAEF) in dotazione all’azienda che conserva ogni documento che riguarda la privacy, sempre a disposizione. Ciliegina sulla torta: SAEF offre nel pacchetto anche specifici momenti di formazione da rivolgere ai dipendenti dell’azienda che fanno parte della “filiera” del dato. --- Di cosa parliamo Il rifiuto per un’azienda non deve rappresentare un problema. Il rifiuto, di per sé, è un problema collettivo, che riguarda l’intera società. È per questo che le imprese, chiamate a smaltire rifiuti speciali o complessi, devono porre la massima attenzione a questa tematica. SAEF si inserisce in questo contesto: la nostra consulenza per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti garantisce la corretta gestione dei rifiuti domestici. SAEF affianca le imprese di ogni genere e dimensione affinché la gestione del rifiuto possa essere considerata una mansione di normalità e non di straordinarietà. In questa normalità si presuppone un approccio responsabile e onesto, che garantisca al contempo la tutela ambientale e il rispetto delle normative poste a baluardo della stessa. Forte di anni di esperienza e della presenza di tecnici qualificati, SAEF permette ai suoi partner di addivenire ad una gestione organica, omogenea e sostenibile dei rifiuti. Il servizio di SAEF Il vantaggio di affidarsi a SAEF è molteplice, ma parte da un presupposto su tutti: si tratta di una consulenza per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti personalizzata, cucita a misura d’azienda, che tiene conto di ogni aspetto dell’impresa cliente, dando il giusto peso al mix fra valore etico e valore normativo dell’azione. Il percorso che SAEF offre parte dall’analisi di caratterizzazione dei rifiuti, cura la compilazione dei registri elettronici di carico e scarico, comprende la consulenza per la sicurezza dei trasporti delle merci pericolose e l’assunzione dell’incarico di Responsabile Tecnico presso l’albo gestori ambientali (comprese l’iscrizione e le pratiche di eventuali variazioni). Non solo: la consulenza per la gestione dei rifiuti di SAEF si sviluppa anche con la compilazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), la redazione della relazione annuale sull’amianto, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti. --- Le analisi di caratterizzazione rifiuti sono obbligatorie nei seguenti casi: Conferimento in discarica del rifiuto; Conferimento ad attività di recupero rifiuti operanti in regime semplificato; Per rifiuti identificati da un codice CER che presenta la voce “a specchio”, cioè tutti quei rifiuti classificati come pericolosi solo quando le concentrazioni di sostanze pericolose sforano i limiti di legge. L’obbligo di analisi potrebbe essere inserito anche in un provvedimento autorizzativo. Una corretta e attenta analisi di caratterizzazione dei rifiuti, solleva il produttore del rifiuto da ogni genere di responsabilità. Per questa ragione risulta indispensabile effettuare le analisi al momento del primo conferimento e quando subentrano mutamenti del ciclo produttivo dei rifiuti. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Provvedere al campionamento del rifiuto da analizzare; Affidare il rifiuto ad un laboratorio in grado di fornire i dati ricercati; Organizzare lo smaltimento dei tuoi rifiuti. --- Il nostro obiettivo è quello di coordinare e implementare tutte le azioni necessarie per garantire un’operatività aziendale conforme agli standard di sicurezza nel trasporto di merci pericolose su strada. La nostra competenza, maturata nel corso degli anni, ci consente di offrire una consulenza ADR specializzata volta a facilitare l’adeguamento alle normative ADR. Ci impegniamo a guidare le imprese attraverso l’interpretazione e l’applicazione delle disposizioni normative vigenti, fornendo un supporto completo per garantire il rispetto degli standard di sicurezza e ambiente. Decreto Ministeriale 7 agosto 2023 Il 20 settembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo Decreto Ministeriale che estende in maniera sostanziale l’ambito di applicazione delle nomine dei Consulenti ADR, coinvolgendo un numero crescente di imprese. Vi invitiamo a contattare i consulenti SAEF al fine di valutare la vostra situazione ed adottare le prassi più idonee per la vostra realtà aziendale. Per maggiori informazioni sulla consulenza ADR: Chi è il consulente ADR Chi può ricoprire la figura di consulente ADR Che obblighi possiede il consulente ADR Chi deve nominare il consulente ADR Per chi è obbligatoria la nomina del consulente ADR Cosa comporta la mancata nomina del consulente ADR Chi è il consulente ADR Il trasporto di merci pericolose su strada è regolato dall’ADR, ovvero l’“Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose”. Il consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada (ADR), per ferrovia (RID) e per vie navigabili interne (ADN) è quella figura professionale di cui si devono avvalere le imprese che effettuano il trasporto, l’imballaggio, il carico o il riempimento, lo scarico o la spedizione di merci pericolose. In particolare, l’ultima edizione ADR (ADR 2019) ha esteso l’obbligo di nomina del Consulente per la Sicurezza dei trasporti alle imprese che effettuano spedizioni di merci pericolose, ivi i compresi rifiuti. Il consulente ADR si occupa di aspetti rilevanti della gestione della sicurezza aziendale quali: la verifica delle prassi e procedure relative al trasporto di merci pericolose; la classificazione di tali merci o rifiuti; la formazione del personale in materia. Ogni anno il Consulente deve redigere una relazione annuale sulle attività inerenti al trasporto. Chi può ricoprire la figura di consulente ADR Il ruolo della consulenza ADR può essere ricoperto da un soggetto che abbia svolto la formazione obbligatoria prevista per legge e conseguito l’abilitazione al Ruolo, ovvero deve essere in possesso di certificato di abilitazione. Per poter diventare consulenti ADR/RID/ADN è importante conseguire il certificato di formazione professionale che viene rilasciato dal Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Motorizzazione) dopo aver superato un esame consistente in una prova scritta che può essere completata da un esame orale. Il consulente per il trasporto di merci pericolose, che assume l’incarico, può essere interno o esterno all’azienda. Che obblighi possiede il consulente ADR I compiti del Consulente ADR sono: la verifica dell’esistenza e dell’operatività del Piano di Security; verificare le registrazioni concernenti la formazione del personale dell’impresa; redigere una relazione straordinaria nel caso in cui l’azienda decidesse di mettere in spedizione per la prima volta merci pericolose in cisterna o container cisterna; redigere una relazione entro... --- Questa collaborazione consente all’azienda di concentrarsi sulle proprie attività principali, garantendo al contempo il rispetto delle normative ambientali e di sicurezza. Per maggiori informazioni sull'incarico del Responsabile Tecnico gestione rifiuti: Chi è il Responsabile tecnico Gestione Rifiuti Cosa fa il Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti Quali sono i requisiti per diventare Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti Scadenza 2023 dei requisiti di idoneità Cosa fare dopo il 16 ottobre 2023 Cosa rischia un’azienda in cui la figura di Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti non è presente? Chi è il Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti L'incarico del responsabile tecnico gestione rifiuti prevede la corretta gestione dei rifiuti in un’impresa. Il ruolo può essere ricoperto dal legale rappresentante dell’impresa, da un dipendente oppure da un consulente esterno. La figura del responsabile tecnico gestione rifiuti è espressamente prevista dalla normativa in vigore. Cosa fa il Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti Compito del responsabile tecnico è porre in essere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte dell’impresa, nel rispetto della normativa vigente, e di vigilare sulla corretta applicazione della stessa (art. 12, comma 1, del decreto 3 giugno 2014, n. 120). Il Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti è una figura necessaria ed obbligatoria per l’ottenimento e il mantenimento dell’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali nelle seguenti Categorie: Categoria 1: raccolta e trasporto di rifiuti urbani; Categoria 4: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi; Categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi; Categoria 8: intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi; Categoria 9: bonifica di siti; Categoria 10: bonifica dei beni contenenti amianto. Senza questa figura l’azienda non potrà procedere con l’iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali, precludendosi molte attività all’interno del settore. Quali sono i requisiti per diventare Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti I requisiti del responsabile tecnico consistono in: idonei titoli di studio; esperienza maturata nei settori di attività per i quali è richiesta l’iscrizione; idoneità attestata mediante verifiche volte a garantire il necessario aggiornamento Scadenza 2023 dei requisiti di idoneità Il 16 ottobre 2023 è scaduto il requisito di idoneità di molti Responsabili Tecnici (RT) che attualmente operano in regime transitorio nelle categorie 1, 4, 5, 8, 9 e 10. A seguito della Delibera del 30/05/2017 chi ha svolto il ruolo di Responsabile tecnico delle imprese iscritte all’Albo alla data di entrata in vigore della stessa (16 ottobre 2017) ha potuto continuare a svolgere la propria attività in regime semplificato per cinque anni fino al 15 ottobre 2022, periodo ulteriormente prorogata di un anno fino al 15 ottobre 2023. Entro tale data il Responsabile Tecnico dovrà aver sostenuto e superato l’esame di verifica previsto dall’Albo Gestori Ambientali. Cosa fare dopo il 16 ottobre 2023 In base alla Circolare 3/2023, il Comitato gestori ambientali invierà alle aziende una comunicazione automatica a mezzo PEC per notificare le decadenze dei propri responsabili tecnici non più abilitati. La Circolare 5/2023 chiarisce che in caso di inidoneità dovuta al mancato superamento con esito positivo della verifica di aggiornamento (entro il 16 ottobre) l’impresa può continuare la sua attività per un periodo massimo di 180 giorni consecutivi (quindi entro il 15 aprile 2024) durante i... --- L’Albo è organizzato a livello territoriale: istituito dal Ministero dell’ambiente, ha sezioni regionali e provinciali, che hanno sede nelle relative Camera di commercio. Grazie alla rete telematica delle Camere di Commercio i vari livelli territoriali dell’Albo sono interconnessi tra loro. Le imprese che sono tenute ad iscriversi all’Albo Gestori Ambientali ogni anno devono provvedere all’iscrizione e al versamento del relativo “diritto” in funzione della categoria alla quale appartengono. Sono tutti all’iscrizione tutti quei soggetti che operano professionalmente nella filiera del rifiuto e in particolare: Soggetti che fanno raccolta e trasporto di rifiuti; Soggetti che svolgono attività di bonifica dei siti e dei beni contenenti amianto; Soggetti che commerciano rifiuti Intermediari di rifiuti, anche senza detenzione. La normativa prevede che in caso di mancato versamento del diritto di iscrizione, l’azienda venga sospesa dall’Albo, impedendole quindi di svolgere la sua attività fino alla revoca della sospensione. Il pagamento del Diritto Annuale per l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, è da effettuarsi esclusivamente con modalità telematica entro il 30 Aprile. Con la Delibera n. 1 del 13 febbraio 2023 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, dal 15 giugno 2023 tutte le imprese possono dimostrare la propria iscrizione all’Albo Gestori ambientali, esibendo semplicemente un QR-CODE (sia in digitale che, a scelta, stampato su carta) alle forze dell’ordine in caso di controllo. Cosa può fare SAEF per te? SAEF, azienda autorizzata all’intermediazione dei rifiuti, attraverso il ricorso ai suoi tecnici e consulenti può aiutarti in queste attività collegate all’Albo: Redazione di ogni documento necessario all’ottenimento dell’autorizzazione al trasporto, per conto terzi e per conto proprio, di rifiuti pericolosi e non pericolosi al fine di iscriversi alla relativa sezione dell’Albo; Redazione di ogni documento necessario all’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali per Intermediari di rifiuto, per bonifiche ambientali e per rimozione e bonifica amianto; Stesura dei documenti relativi alle autorizzazioni per stoccaggio, trattamento rifiuti speciali e/o recuperabili pericolosi e non pericolosi; Stesura dei piani di lavoro da presentare all’autorità sanitaria competente per poter svolgere attività di rimozione eternit e amianto, trasporto e smaltimento in discarica autorizzata (compresa la stesura della relazione annuale obbligatoria) --- Esse sono relative a rifiuti speciali, ma anche a imballaggi e rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche, ai veicoli fuori uso ma anche ai rifiuti urbani. Interessa, quindi, un numero molto elevato di imprese. Da chi dev’essere compilato il MUD? Il modello unico di dichiarazione ambientale deve essere compilato da: Chi produce inizialmente il rifiuto pericoloso; Chi ha più di 10 dipendenti e produce inizialmente il rifiuto non pericoloso ma frutto di lavorazioni industriali e artigianali, frutto di attività di smaltimento e recupero, fanghi provenienti dal trattamento delle acque e dei fumi; Chi opera nella filiera del rifiuto per smaltimento e recupero; Chi opera nella filiera del rifiuto per attività di raccolta e trasporto; Chi commercia il rifiuto o svolge attività di intermediazione, anche senza detenzione; Chi tratta veicoli fuori uso e i relativi componenti e materiali; Chi produce e tratta imballaggi; Chi tratta rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; Chi opera nella gestione integrata dei rifiuti urbani (anche enti pubblici); Chi produce apparecchiature elettriche ed elettroniche ed è iscritto al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento. La normativa prevede che un soggetto tenuto alla compilazione del modello unico di dichiarazione ambientale, qualora non adempia a tale compito, venga punito con una sanzione compresa fra i 2600 euro e i 15500 euro. Se si tratta soltanto di un ritardo nell’invio (fino al sessantesimo giorno oltre la scadenza definita dalla legge) la sanzione sarà compresa fra 26 euro e 160 euro. Quand’è il termine per presentare la pratica MUD? E’ pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale) n. 52 del 2 marzo 2024, il Decreto del Presidente del E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2025il DPCM 29 gennaio 2025 recante l'approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2025, che sarà utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2024. In base all’articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n. 70, il termine per la presentazione del Modello Unico di dichiarazione ambientale (MUD) è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione e, pertanto, la presentazione del MUD dovrà avvenire entro il giorno 28 giugno 2025.   Cosa può fare SAEF per te? SAEF, società autorizzata all’intermediazione dei rifiuti, può svolgere per conto tuo i conteggi necessari per compilare la dichiarazione, verificare la correttezza dei documenti e inviare la dichiarazione tramite il portale della Camera di Commercio. La nostra esperienza nella gestione dei rifiuti parla da sé: nel 2023 abbiamo elaborato 153 MUD per servire con successo 145 aziende. Questo risultato straordinario dimostra il nostro profondo impegno per l’efficienza ambientale e la sostenibilità. La nostra dedizione continua a produrre risultati positivi, migliorando costantemente la gestione dei rifiuti e contribuendo alla creazione di un ambiente più pulito e sicuro per tutti. --- D. Lgs 257/1992 art. 9 comm 1 e 3. L’obbligo è per le sole imprese che svolgono direttamente con le loro maestranze e attrezzature attività di bonifica di manufatti e strutture contenenti amianto. La comunicazione va fatta alle Regioni e al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Azienda Sanitaria Locale, nel cui ambito di competenza si svolgono le attività dell’impresa. Le informazioni da inserire nella Relazione annuale amianto sono: I tipi e i quantitativi di amianto utilizzati e dei rifiuti di amianto che sono oggetto dell’attività di smaltimento o di bonifica; Le attività svolte, i procedimenti applicati, il numero e i dati anagrafici degli addetti, il carattere e la durata delle loro attività e le esposizioni all’amianto alle quali sono sottoposti; Le caratteristiche degli eventuali prodotti contenenti amianto; Le misure adottate o in via di adozione ai fini della tutela della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente. Le sanzioni per la mancata comunicazione partono da 2. 582,28 euro a 5. 164,57 euro. Cosa può fare SAEF per te? SAEF può redigere e inviare agli organi competente la Relazione annuale amianto per conto tuo. Offriamo un servizio completo e accurato per garantire che tutti gli obblighi in materia di amianto siano adeguatamente rispettati. --- Codice Ambientale (D. Lgs 152/06) art. 183 Tra le varie figure, anche l’intermediario, oltre a determinate competenze deve possedere l’autorizzazione ad esercitare la propria professione.  L'intermediazione per il trasporto e smaltimento dei rifiuti è definita dal Codice Ambientale all’art. 183 come “qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti”. Il ruolo principale dell’intermediario rifiuti è quello di anello di congiunzione tra il produttore/detentore del rifiuto e il trasportatore o direttamente il destinatario finale. L’intermediario si adopera per assicurare al produttore la collocazione migliore del rifiuto, anche sotto il profilo economico. Attraverso una propria scelta seleziona e connette le figure del ciclo di gestione, basandosi sulle proprie competenze e conoscenze. Ovviamente tutte le figure interessate devo possedere l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali e avere l’autorizzazione alla gestione dei codici CER relativi ai rifiuti trattati. Cosa può fare SAEF per te? L’attività di SAEF è in primo luogo un’attività di consulenza e affiancamento. Non è direttamente la nostra azienda a svolgere le mansioni pratiche e fisiche relative allo smaltimento e al recupero dei rifiuti industriali, ma si affida a partner esterni, forti di una grande e pluriennale esperienza in materia. Questa scelta garantisce al cliente/partner il servizio più adeguato alle sue caratteristiche e il ricorso ai migliori professionisti presenti sul mercato, a costi più vantaggiosi e a parità di qualità. L’attività di SAEF si sviluppa, quindi, nell’identificazione dei migliori processi e dei migliori partner per: Intermediazione per il trasporto e lo smaltimento rifiuti.  SAEF si distingue per la sua competenza nella gestione dei rifiuti, offrendo servizi di intermediazione, raccolta e smaltimento che garantiscono la sicurezza e il rispetto delle normative. Offriamo servizi per una vasta gamma di attività come carrozzerie, officine, falegnamerie, estetiste, carpenterie, verniciature e altre ancora. Ci occupiamo inoltre del ritiro e smaltimento dei rifiuti sanitari, assicurando un’attenta conformità alle norme e una gestione responsabile dello smaltimento. Forniamo un accompagnamento costante e una consulenza specializzata per gestire tutti i passaggi chiave del servizio e una consulenza annuale per tenere aggiornati su tutte le novità, le scadenze e le informazioni in materia ambientale tramite un cruscotto digitale riservato nella piattaforma My SAEF, dove è possibile avere sempre sotto controllo la propria situazione; Identificazione corretti codici CER: l’obbligo di identificazione è in capo al produttore del rifiuto che ha la piena responsabilità in merito all’identificazione; Caratterizzazione del rifiuto: effettuazione di indagini analitiche che permette di definire lo stato di pericolosità del rifiuto e fornire indicazioni certe agli impianti di smaltimento e di recupero sulle modalità di gestione. Attività necessaria per l’identificazione dei “codici specchio”. --- Di cosa parliamo La nostra consulenza sulle autorizzazioni ambientali riguarda i documenti rilasciati da enti pubblici competenti che consentono ad un’impresa o a un’attività di operare nel rispetto della normativa ambientale. Questi documenti sono fondamentali per due aspetti: fare in modo che l’attività d’impresa non impatti negativamente sulla salute delle persone e sull’integrità dell’ambiente e permettere all’azienda l’avvio e il mantenimento dell’attività. Due, quindi, i pilastri di questa tematica: la responsabilità dell’impresa, quale elemento centrale di una modalità moderna e rispettosa di lavorare e la corrispondenza alla compliance, anche al fine di evitare sanzioni pesanti dal punto di vista economico. SAEF interviene in entrambi gli ambiti: la nostra consulenza sulle autorizzazioni ambientali fa in modo che l’impresa cliente possa prendere coscienza di questa responsabilità e la accompagna, passo dopo passo, nell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. Il raggio d’azione spazia dalle acque all’atmosfera, fino alle autorizzazioni complesse e integrate, previste dalla normativa a seconda dei casi. Il servizio di SAEF La consulenza per le autorizzazioni ambientali di SAEF non è mai un’azione “spot”. SAEF non si limita a produrre documenti, ma agisce come un partner affidabile, garantendo una gestione completa della materia, sia dal punto di vista etico che formale e amministrativo. Il pacchetto che SAEF può offrire per quanto riguarda le autorizzazioni ambientali prende spunto proprio da questa premessa e si basa su un rapporto di fiducia generato nel binomio azienda/consulente. La consulenza si sviluppa con un’analisi dettagliata, normativa alla mano, delle autorizzazioni che l’impresa deve ottenere (o rinnovare) per svolgere la propria attività, nella stesura di un piano di azione per l’ottenimento di tali autorizzazioni e di un piano periodico di verifica per il mantenimento dei permessi. Fra i molti vantaggi di questo approccio, uno su tutti: sgravare l’impresa cliente da ogni pensiero a riguardo, agendo in nome e per conto di tutti gli enti preposti. --- Tutti coloro che intendono derivare e utilizzare le acque pubbliche (sotterranee da pozzo, da sorgente o con derivazione da corso d’acqua superficiale) sono tenuti ad acquisire la necessaria autorizzazione per il prelievo delle acque e a pagare annualmente il canone demaniale corrispondente all’utilizzo concesso. L’autorità competente in merito alla concessione dell'autorizzazione per il prelievo delle acque è: La Regione in caso di grandi derivazioni; La provincia in caso di piccole derivazioni. Con DGR n. x/7568 del 18 dicembre 2017 la Regione Lombardia ha stabilito che le nuove istanze di derivazione di acqua pubblica, le varianti, i subentri, le rinunce, i rinnovi, le licenze d’attingimento dovranno essere presentate tramite il portale on-line di Regione Lombardia “SIPIUI”. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Redazione delle evidenze documentali da presentare agli Enti; Presentazione della pratica tramite l’applicativo SIPIUI; Gestione degli adempimenti prescritti dalle autorizzazioni (denuncia annuale dei quantitativi di acqua pubblica derivata). La Regione Lombardia ha introdotto nuove modalità per la trasmissione delle denunce annuali dei volumi d’acqua derivati. Ogni anno deve essere comunicato, entro il 31 marzo, il quantitativo di acqua derivata nell’anno precedente. A partire dall’anno 2022, anche queste denunce dovranno essere inviate esclusivamente in formato digitale tramite l’applicazione SIPIUI e potranno essere caricate a partire dal 15 gennaio 2023. Il termine per la presentazione rimane invariato. --- Si definisce emissione in atmosfera: “qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico”. Le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera sono normate dalla parte V del D. lgs. 152/06 “Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”. In merito alle emissioni in atmosfera le attività industriali sono così suddivise: Attività ad inquinamento scarsamente rilevante, normate dall’art. 272 comma 1 del D. lgs. 152/06, che non necessitano di autorizzazione. Queste tipologie di attività sono elencate nella parte I dell’Allegato IV alla parte V del D. lgs. 152/06; Attività in deroga, normate dall’art. 272 comma 2 del D. lgs. 152/06, che necessitano di autorizzazione di carattere generale. Queste tipologie di attività sono elencate nella Parte II dell’Allegato IV alla Parte V del D. lgs. 152/2006; Attività in procedura ordinaria, normate dall’art. 269 del D. lgs. 152/2006. Questa tipologia di attività deve essere autorizzata mediante AUA (Autorizzazione Unica Ambientale); Attività soggette ad AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici, dopo aver effettuato un sopralluogo presso la vostra azienda, possono occuparsi dei seguenti servizi: Individuazione della tipologia di attività e relativa autorizzazione necessaria; Redazione delle evidenze documentali da presentare agli Enti; Presentazione della pratica di autorizzazione alle emissioni in atmosfera (Autorizzazione generale, AUA, AIA); Gestione degli adempimenti prescritti dalle autorizzazioni. --- L’art.  124 del D. lgs. 152/06 prevede che “tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati”. La domanda di autorizzazione per lo scarico di acque reflue industriali deve essere corredata: dall’indicazione delle caratteristiche quantitative e qualitative dello scarico e del volume annuo di acqua da scaricare; dalla tipologia del ricettore; dall’ indicazione delle apparecchiature impiegate nel processo produttivo. Chiunque scarichi acque reflue senza l’autorizzazione è punito con la sanzione amministrativa da 6. 000 a 60. 000 euro. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Individuazione della tipologia di scarico e relativa autorizzazione necessaria; Redazione delle evidenze documentali da presentare agli Enti; Presentazione della pratica di autorizzazione allo scarico; Gestione degli adempimenti prescritti dalle autorizzazioni. --- Come previsto dall’art 4 del D. lgs. 152/06 l’AIA ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento derivante dalle suddette attività e prevede misure intese a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente salve le disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale. L’Autorizzazione Integrata Ambientale contiene anche le misure relative alle condizioni diverse da quelle di normale esercizio, in particolare per le fasi di avvio e di arresto dell’impianto, per eventuali malfunzionamenti e per l’arresto definitivo dell’installazione. L’Autorizzazione Integrata Ambientale deve essere riesaminata e rinnovata nei seguenti casi: Trascorsi 10 anni dalla data di rilascio. Il termine di 10 anni aumenta a 12 o 16 anni per le installazioni che al momento del rilascio dell’AIA siano risultate rispettivamente certificate UNI EN ISO 14001 o registrate EMAS; entro 4 anni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE delle decisioni relative alle conclusioni sulle BAT riferite all’attività principale di un’installazione. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Redazione delle evidenze documentali da presentare agli Enti; Supporto nella gestione della documentazione; Presentazione della pratica di autorizzazione; Presentazione della pratica di rinnovo/modifica dell’autorizzazione; Gestione degli adempimenti prescritti dalle autorizzazioni (monitoraggi e compilazione applicativo AIDA). --- Essa sostituisce i titoli ambientali individuati dall’art. 3 dello stesso D. P. R. , riguardanti: autorizzazione agli scarichi idrici di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;  comunicazione preventiva di cui all’articolo 112 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;  autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; autorizzazione generale alle emissioni in atmosfera di cui all’articolo 272 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;  comunicazione o nulla osta sull’impatto acustico di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447;  autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all’articolo 9 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99;  comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. La domanda di Autorizzazione Unica Ambientale deve essere presentata al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), dal richiedente o da un professionista incaricato: prima dell’avvio di un nuovo stabilimento, attività o impianto soggetto ad Autorizzazione Unica Ambientale; allo scadere del primo titolo abilitativo sostituito dall’AUA; in caso di modifiche sostanziali che rendano necessaria la presentazione di una nuova richiesta. L’Autorizzazione Unica Ambientale ha una validità di 15 anni dalla data di rilascio. La richiesta di rinnovo deve essere presentata almeno 6 mesi prima della scadenza. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Redazione delle evidenze documentali da presentare agli Enti; Supporto nella gestione della documentazione; Presentazione della pratica di autorizzazione; Presentazione della pratica di rinnovo/modifica dell’autorizzazione; Gestione degli adempimenti prescritti dalle autorizzazioni (monitoraggi e compilazione applicativo AUA Point). --- Si compone di un’autocertificazione corredata da allegati che servono a documentare il possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi necessari per l’avvio o la modifica dell’attività. Ad oggi, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività può essere presentata esclusivamente in modalità telematica. È possibile inoltrarla attraverso un professionista abilitato oppure direttamente in prima persona mediante l’impiego dello sportello telematico. Cosa può fare SAEF per te? L’attività di SAEF si concentra sulla predisposizione delle relazioni tecniche che si rendono necessarie in sede di apertura, modifica o voltura delle attività produttive. --- Questa può essere richiesta anche nell’ambito di una procedura di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) o di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). La valutazione previsionale di impatto acustico deve essere eseguita prima della costruzione o modifica dell’opera sulla base del progetto da realizzare, e può essere redatta per ogni tipo di attività: ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense, attività ricreative, agroturistiche, culturali e di spettacolo e tutte quelle attività commerciali, industriali e produttive che comportino produzione di rumore. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Effettuare i sopralluoghi delle aree interessate necessari alla redazione; Redigere la valutazione previsionale di impatto acustico --- Di cosa parliamo I monitoraggi ambientali di un’attività sono talmente importante che vengono definiti e dettagliati dall’agenzia europea per l’ambiente. La caratterizzazione parla di “parametri ambientali e livelli di inquinamento” che devono essere valutati e determinati con precisione al fine di “prevenire effetti negativi e dannosi sull’ambiente”. Il concetto di sostenibilità è centrale rispetto a questa definizione. Non si tratta semplicemente di assolvere a obblighi di legge o rispettare una normativa, ma di impedire che un'attività produca danni, più o meno gravi, all’ambiente e alla salute delle persone. E la chiave per farlo è proprio nei monitoraggi costanti. SAEF interviene in questo ambito con una consulenza sul monitoraggio ambientale, forte dei propri valori che corrispondono a quelli ispiratori della sostenibilità, per permettere alle aziende clienti di dormire sonni tranquilli sia dal punto di vista etico che dal punto di vista normativo. Il servizio di SAEF I monitoraggi ambientali sono i controlli sistematici dell’impatto delle attività umane sull’ambiente. Nel caso di un’azienda, questo controllo è spesso macchinoso e presuppone di sottostare a normative ben precise. SAEF si occupa, per le aziende clienti, di monitorare regolarmente la qualità dell’aria, delle acque (superficiali e sotterranee), del suolo e del rumore. I monitoraggi ambientali di dettaglio hanno un doppio effetto per l’impresa: avere una visione approfondita e precisa dell’impatto della propria attività sull’ambiente e sviluppare strategie di riduzione, di concerto con l’impresa stessa. Il monitoraggio si sviluppa per gradi ma parte sempre dall’analisi e dal campionamento delle acque reflue, delle emissioni e dell’impatto acustico e si sviluppa poi nella redazione dei documenti di trasmissione dei dati agli enti preposti al controllo. Una filiera che SAEF cura in ogni passaggio al fine di permettere all’azienda cliente il mantenimento dell’autorizzazione ambientale. --- Il rispetto dei limiti per lo scarico in rete fognaria è obbligatorio in assenza di limiti stabiliti dall’autorità competente. Quest’ultima può, quindi, in sede di autorizzazione allo scarico, fissare il limite più opportuno in relazione alla situazione ambientale ed igienico sanitaria del corpo idrico ricettore. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Redazione di un piano di analisi e campionamento delle acque reflue secondo quanto prescritto dall’autorizzazione in essere; Organizzazione del campionamento; Caricamento dei dati sui portali dedicati (per la Regione Lombardia AUA POINT e AIDA). --- Arpa – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – ha reso disponibile la tabella “elenco non esaustivo dei metodi di campionamento e analisi per le emissioni in atmosfera” contenente una serie di norme tecniche redatte al fine di standardizzare le attività relative al campionamento e alle analisi delle emissioni in atmosfera di inquinanti, provenienti da sorgente fissa. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Redazione di un piano di analisi e campionamento delle emissioni in atmosfera; Organizzazione del campionamento (Elenco inquinanti da campionare, scelta dei punti di campionamento e confronto delle analisi con i limiti previsti dalle normative tecniche vigenti); Caricamento dei dati sui portali dedicati (per la Regione Lombardia AUA POINT e AIDA). --- Per la comunicazione di questi dati l’applicativo da impiegare è l’AIDA – Applicativo Integrato Di Autocontrollo. I dati da inserire per la compilazione dell'applicativo AUA point e AIDA sono quelli richiesti dal piano di monitoraggio dell’AIA. L’inserimento viene effettuato selezionando, tra tutte le sezioni disponibili, quelle di interesse. È stato successivamente sviluppato l’applicativo AUA Point con uno scopo affine a quello di AIDA. Il campo di applicazione dell’applicativo AUA Point comprende le aziende: Autorizzate con AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) per scarichi industriali e/o emissioni in atmosfera o di autorizzazioni settoriali ex artt. 269 o 124 del d. lgs. 152/2006. autorizzate ex art. 272 comma 2 d. lgs. 152/06 (autorizzazioni alle emissioni in via generale per le attività in deroga); autorizzate ex art. 12 d. lgs. 387/03 (impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili); autorizzate ex art. 208 d. lgs. 152/06 (autorizzazione stoccaggio/trattamento rifiuti); autorizzate ex art 8 d. lgs. 115/08 (autorizzazione unica da fonti energetiche convenzionali); I dati degli autocontrolli dovranno essere inseriti secondo le scadenze previste nelle autorizzazioni e comunque entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello del periodo monitorato. L’impiego dell’applicativo AUA POINT potrà essere previsto nelle autorizzazioni e diventerà comunque obbligatorio in base al tipo di autorizzazione in possesso dall’impianto secondo la tabella nel DGR 5773 del 21/12/2021. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Effettuare le misurazioni necessarie alla raccolta dei dati da inserire nell’applicativo; Caricamento dei dati sui portali dedicati (AUA POINT o AIDA). --- Le indagini dell'impatto acustico sono composte da 2 fasi: una prima fase di misurazione della situazione di rumorosità esistente e legata all’attività investigata, realizzata mediante fonometri; una seconda fase di comparazione dei dati ottenuti dalle misure strumentali eseguite con i limiti di emissione sonora imposti. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici possono occuparsi dei seguenti servizi: Effettuare i sopralluoghi e le misurazioni necessari alla redazione; Redigere la valutazione di impatto acustico. --- Di cosa parliamo Il pacchetto di Servizi Ambientali continuativi che ti proponiamo va oltre la semplice conformità normativa. Trasformiamo il rispetto dell'ambiente in un valore aggiunto per la tua azienda, guidandoti verso un futuro più sostenibile e responsabile. Con la nostra consulenza ambientale, non solo garantiamo che la tua azienda rispetti le normative vigenti, ma identifichiamo anche opportunità per migliorare le tue pratiche operative. Attraverso audit ambientali, gestiamo l'approvvigionamento idrico, gli scarichi idrici, le emissioni in atmosfera e il rumore in ambiente esterno. Inoltre, ci occupiamo della gestione e smaltimento dei rifiuti, nonché delle autorizzazioni ambientali necessarie. Il servizio di SAEF SAEF offre una soluzione completa e profondamente personalizzata per la gestione ambientale della tua azienda. Dalla consulenza normativa alla gestione dei rifiuti, il nostro supporto ti permette di abbracciare la sostenibilità, ottimizzando le tue operazioni aziendali. Grazie alla nostra esperienza, ti affianchiamo nella gestione degli aspetti normativi, evitando sanzioni e migliorando la tua reputazione. Offriamo assistenza nella gestione dei rifiuti, garantendo che vengano trattati senza danneggiare l'ambiente. Organizziamo il servizio di ritiro e smaltimento rifiuti, occupandoci anche della burocrazia legata alla gestione ambientale. Con SAEF, non solo rispetti le normative, ma trasformi la sostenibilità in un vantaggio competitivo. --- Di cosa parliamo Un incendio all’interno di un’azienda, a maggior ragione se manifatturiera, rappresenta un evento tutt’altro che raro e dalle conseguenze potenzialmente devastanti. In primo luogo, per le persone, la cui incolumità è messa in serio pericolo da un evento di questo genere, in secondo luogo per gli edifici e per le attrezzature che quell’impresa utilizza per i propri processi produttivi. Ecco alcune delle motivazioni per cui l’attenzione alla prevenzione degli incendi sui luoghi di lavoro deve essere massima e rappresentare una priorità nell’ambito della salute e della sicurezza. Il nostro servizio di consulenza si sviluppa in un insieme di misure tecniche e comportamentali che hanno lo scopo di ridurre al minimo possibile il rischio incendi all’interno di un’azienda. Le misure tecniche stanno certamente alla base della pianificazione, ma anche tutto ciò che riguarda la sfera comportamentale è di fondamentale importanza per ottenere l’obiettivo finale. Il servizio di SAEF È molto difficile che un’impresa possa adeguatamente mettere in atto un proprio sistema di prevenzione incendi sui luoghi di lavoro senza l’apporto di un soggetto esterno. Questo perché persistono condizionamenti interni rispetto ai processi, rispetto alle prassi consolidate e rispetto alle abitudini. SAEF interviene a fianco delle aziende proprio con questo obiettivo: fare in modo, con delicatezza e rispetto delle consuetudini, che tali prassi vengano modificate al fine di ottenere un’azienda con rischio incendi ridotto al minimo. Sia dal punto di vista tecnico, con la verifica della conformità di ogni attrezzatura e macchinario, ogni processo produttivo, ogni passaggio che si svolge in impresa, adeguandoli, se non lo fossero ancora, alla normativa per la prevenzione degli incendi, sia dal punto di vista comportamentale attraverso percorsi di formazione personalizzati e verticali sulle caratteristiche dell’azienda. --- Il nuovo regolamento, individua le attività soggette alla disciplina della prevenzione incendi ed opera una sostanziale semplificazione relativamente agli adempimenti da parte dei soggetti interessati. In primo luogo, attualizza l‘elenco delle attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi e, introducendo il principio di proporzionalità, correla le stesse a tre categorie, a, b e c, individuate in ragione della gravità del rischio piuttosto che della dimensione o, comunque, del grado di complessità che contraddistingue l’attività stessa. In secondo luogo, il provvedimento individua, per ciascuna categoria, procedimenti differenziati, più semplici rispetto agli attuali, con riguardo alle attività ricondotte alle categorie a e b. Grazie alla individuazione di distinte categorie, a, b e c, è stato possibile effettuare una modulazione degli adempimenti procedurali e, in particolare: Categoria A: sono state inserite quelle attività dotate di “regola tecnica” di riferimento e contraddistinte da un limitato livello di complessità, legato alla consistenza dell’attività, all’affollamento ed ai quantitativi di materiale presente; Categoria B: sono state inserite le attività presenti nella categoria A, quanto a tipologia, ma caratterizzate da un maggiore livello di complessità, nonché le attività sprovviste di una specifica regolamentazione tecnica di riferimento, ma comunque con un livello di complessità inferiore al parametro assunto per la categoria “superiore”; Categoria C: sono state inserite le attività con alto livello di complessità, indipendentemente dalla presenza o meno della “regola tecnica”. Sono state quindi aggiornate e riadattate le modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi, per ciò che attiene la valutazione dei progetti, i controlli di prevenzione, il rinnovo periodico di conformità antincendio, la deroga, il nulla osta di fattibilità, le verifiche in corso d’opera, la voltura, prevedendo sia il caso in cui l’attivazione avvenga attraverso lo sportello unico per le attività produttive sia l’eventualità che si proceda direttamente coinvolgendo il comando provinciale VV. F. competente per territorio. Nuovi impianti Nella presentazione del progetto antincendio gli enti e i privati responsabili delle attività elencate nell’allegato i, categorie B e C, sono tenuti a richiedere, con apposita istanza al comando dei vigili del fuoco competente territorialmente, l’esame dei progetti relativi a nuovi impianti e insediamenti.   Analogamente si deve procedere in caso di modifiche successive ad impianti esistenti, comportanti aggravio delle condizioni di sicurezza antincendio. Per quanto riguarda la tempistica, il comando dei VV. F. dovrà esaminare il progetto entro 30 giorni, richiedendo eventualmente documentazione integrativa, pronunciandosi sulla conformità del progetto entro 60 giorni dalla data di presentazione. La novità pertanto è che le attività dell’elenco di cui allegato i, categoria A, del d. p. r. n. 151, non sono soggette ad approvazione preventiva in fase di progetto da parte del comando dei VV. F. Generalmente per ogni attività rimangono comunque dei limiti minimi da superare per essere soggetti a certificato di prevenzione incendi. Si evidenzia anche che, per quanto riguarda le tariffe richieste dai comandi dei vigili del fuoco per l’espletamento dei servizi di verifica progetto e rilascio del certificato di prevenzione incendi, per le nuove attività inserite nell’allegato i (non presenti nel precedente elenco del d. m. 16/02/1982), si applicano le tariffe già previste... --- Di cosa parliamo Nel grande ambito della sicurezza nel mondo del lavoro, un ruolo tutt’altro che secondario è rappresentato dalla sicurezza alimentare. Non si tratta, come per gli altri rischi legati al tema, di un rischio interno ma di un rischio esterno che potrebbe cioè ripercuotersi su uno o più anelli della filiera alimentare. Alla base di un sistema di sicurezza alimentare c’è la tutela della qualità e della sicurezza degli alimenti in ogni fase del processo produttivo, a partire dalla fase di produzione vera e propria, ma anche nella fase di trasformazione e in quella di distribuzione. Le imprese interessate da questi passaggi sono molteplici: quelle che generano il prodotto, ma anche quelle che lo trasportano, che lo confezionano, che lo manipolano e lo trasformano. Una catena enorme, che va controllata con molta cura perché gli effetti di una mancanza di sicurezza in questo settore si ripercuotono sulla salute delle persone. Il servizio di SAEF SAEF, attraverso i propri tecnici specializzati, fornisce all’impresa cliente una consulenza per la sicurezza alimentare in grado di soddisfare due bisogni: rispettare le stringenti (e sempre in evoluzione) normative in materia e consolidare la propria competitività sul mercato, garantendo la massima sicurezza legata al prodotto (o al servizio offerto). L’obiettivo della consulenza di SAEF è supportare le imprese che producono, trasformano e distribuiscono alimenti in tutte le fasi del processo che possono influire sulla sicurezza e sulla conformità alle normative inerente alla sicurezza alimentare. Un accompagnamento che non si limita all’adesione alla normativa, ma che prevede una valutazione dei processi di produzione adottati dall’azienda, un percorso di formazione del personale affinché la sicurezza dell’alimento sia sempre mantenuta quale elemento prioritario e tutte quelle mansioni di consulenza che interessano questo ambito, ivi comprese le incombenze formali di comunicazione e predisposizione dei documenti. --- Questi standard si applicano al comparto alimentare della produzione di alimenti, produzioni di materiali per il confezionamento e per il contatto alimentare, per la cura della persona, e per quelle realtà che si occupano della logistica, delle attività di brokeraggio e del comparto market.   Sono entrambi di natura privata nati dalla necessità della grande distribuzione organizzata di avere un “protocollo” armonizzato per la qualifica dei produttori a marchio delle proprie catene.  Questi standard richiedono l’adeguamento degli alimenti in termini di sicurezza, qualità e legalità rispetto ai siti di produzione ed ai prodotti.   Cosa può fare SAEF per te?   I nostri tecnici accompagneranno la tua azienda nel percorso di certificazione svolgendo:  Attività di Audit per impostare la documentazione del Sistema di gestione; Formazione interna del personale coinvolto nel sistema (es. Responsabile Qualità e Sicurezza Alimentare); Supporto durante l’Audit di certificazione e gli Audit di rinnovo; Supporto al mantenimento e ampliamento del sistema e della documentazione aziendale. --- Si tratta di un protocollo, ovvero, un insieme di procedure volte a tutelare il consumatore garantendo la salubrità degli alimenti, focalizzando l’attenzione in particolar modo sulla prevenzione dei rischi piuttosto che sull’analisi del prodotto finito, concentrandosi sui punti critici di controllo.   Il sistema HACCP si basa sul monitoraggio, sistematico e su basi scientifiche, dei punti della lavorazione degli alimenti in cui si prospetta un pericolo di contaminazione, sia di natura biologica che chimica oppure fisica.  La sua finalità è quella di individuare ed analizzare pericoli e mettere a punto sistemi adatti per il loro controllo.   Cos’è il piano di Autocontrollo HACCP Il piano di Autocontrollo HACCP è composto da alcuni documenti che fungono da garanzia per la qualità dei prodotti destinati ai consumatori ed alla salvaguardia della loro salute.  Questi documenti sono il Manuale HACCP e le Schede HACCP.   Le aziende operanti nella produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari sono obbligate a redigere un manuale di autocontrollo, conosciuto appunto come manuale HACCP.   All’interno di questo documento, composto da varie schede, devono essere presenti tutte le informazioni relative al piano igienico sanitario adottato dall’azienda.  Tra le varie informazioni che devono essere contenute vi sono i dati dell’azienda, l’informativa sui processi di produzione, dettagli sulle attrezzature adoperate, sugli ambiti di lavoro, l’identificazione dei punti critici di controllo (ccp), e le azioni correttive da effettuare in caso di necessità.   Cosa può fare SAEF per te?   I nostri tecnici accompagneranno la tua azienda offrendo un’assistenza HACCP in materia di sicurezza alimentare, con:  Supporto in fase di avvio dell’attività per verificare il rispetto dei requisiti minimi di igiene;  Redazione del Manuale HACCP e delle schede di monitoraggio,  Audit periodici per la verifica dei locali, delle attrezzature e dei prodotti;  Supporto in caso di ispezione da parte degli Organismi di Vigilanza (ATS, NAS ecc). Argomenti correlati Corso HACCP; Corso aggiornamento HACCP. --- Di cosa parliamo La valutazione dei rischi sul lavoro è il primissimo passaggio a cui ogni azienda è tenuta per adottare un sistema che garantisca un buon livello di salute e sicurezza. Partendo dal presupposto che la sicurezza totale non può esistere e che rimarrà sempre un margine di rischio, la valutazione dei rischi è il passaggio chiave per addivenire ad un sistema di massima sicurezza possibile. SAEF, forte dei suoi quasi 30 anni di esperienza, approccia la valutazione dei rischi specifici di un’azienda cliente come un processo di estremo dettaglio che porta all’identificazione e alla valutazione di ogni potenziale pericolo e rischio associati all’attività dell’impresa, agli impianti in dotazione e ai processi produttivi che vengono adottati. È soltanto in seguito a questa valutazione che si possono individuare tutte le misure necessarie e funzionali ad aumentare il grado di sicurezza delle persone. Il servizio di SAEF Ogni potenziale rischio deve essere analizzato nel dettaglio e il modo migliore per farlo è affidarsi alla consulenza per la valutazione dei rischi di un soggetto esterno all’impresa, obiettivo e immune da condizionamenti, che può garantire al contempo stesso il rispetto della normativa e il raggiungimento del massimo livello di sicurezza possibile. I servizi che SAEF offre su questa tematica sono riassunti nella stesura del DVR, ovvero il Documento di valutazione dei rischi (quello che viene definito come la “bibbia” per la sicurezza in un’azienda) e comprendono la valutazione dei principali rischi specifici: rischio ergonomico, esposizione a rumore e vibrazioni, stress da lavoro correlato, esposizione ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ottiche artificiali, valutazione atmosfere esplosive, rischio chimico, cancerogeno e biologico, fino all’approfondimento su particolari categorie di lavoratori (donne in gravidanza, minori, lavoratori stranieri e diversamente abili). --- D. Lgs. 81/08 Titolo I – Principi Comuni sezione II Artt. 28-30 Che cos’è il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), chiamato anche Documento Prevenzione Rischi, è un documento fondamentale nel campo della sicurezza sul lavoro. È richiesto dalla normativa e il suo obiettivo è di identificare e valutare i rischi all’interno di un’azienda o di un luogo di lavoro, nonché di proporre misure preventive e di protezione per ridurre o eliminare tali rischi. La valutazione dei rischi sul lavoro è un processo sistematico e metodico finalizzato a identificare, analizzare e valutare i potenziali pericoli e rischi presenti nell’ambiente lavorativo. L’obiettivo principale della valutazione dei rischi è garantire la sicurezza sul lavoro e la salute dei lavoratori, nonché prevenire incidenti, infortuni e malattie professionali. La redazione del DVR rappresenta una pratica fondamentale per garantire la sicurezza sul lavoro, identificando e valutando in modo completo i potenziali pericoli presenti e implementando le misure preventive adeguate per proteggere la salute e il benessere dei lavoratori. Chi redige il DVR Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), secondo quanto disposto agli artt. 17, 28 e 29 del D. Lgs. 81/08, deve essere redatto dal Datore di Lavoro per ciascuna unità produttiva. L’omissione dell’elaborazione del DVR comporta il rischio di incorrere in ammende fino a 4. 384,00 euro. Ai sensi dell’art. 17 del Decreto 81/2008 e s. m. i. il Datore di Lavoro deve effettuare la valutazione dei rischi in azienda sotto la sua responsabilità giuridica, senza possibilità di delegare a terzi tale responsabilità. Le altre figure che collaborano nella stesura del DVR sono: RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione); RLS (Rappresentante dei Lavoratori); MC (Medico Competente). Cosa deve contenere il Documento di valutazione dei rischi In generale, il DVR include i seguenti elementi: Una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa; L’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati; Il programma delle misure di sicurezza ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; L’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure di sicurezza da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; L’indicazione dei nominativi delle varie figure della sicurezza; L’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. Quando può essere richiesto il DVR Controllo da parte di INAIL, INPS e ASL; Assunzione personale dipendente con contratto di apprendistato o formazione; Assunzione di personale con l’utilizzo dei voucher; Inserimento in ditta di stagisti; Partecipazione a gare d’appalto pubbliche di qualsiasi genere; Partecipazione a forniture di opere o servizi per qualsiasi ente pubblico quali comuni, regioni, ecc. ; Partecipazione a forniture di opere o servizi per qualsiasi impresa partecipata o di proprietà della pubblica amministrazione; Partecipazione a forniture di opere o servizi per qualsiasi impresa privata con filiera di certificazione ISO o similari. DVR e... --- Il D. Lgs. 81/08 all’articolo 15 definisce le procedure obbligatorie per analizzare l’ambiente lavorativo e, nel dettaglio: il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro; la concezione dei posti di lavoro nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e di produzione, al fine di ridurre gli effetti sulla salute derivanti dal lavoro monotono e dal lavoro ripetitivo. Valutazione rischio movimentazione manuale dei carichi Per Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori.  Il D. Lgs. 81/08, non definisce un valore limite del peso sollevabile dal singolo lavoratore ma indica unicamente il valore che, se superato, crea le condizioni di rischio. Tale valore che fa riferimento alla norma ISO 11228 è di 25 Kg per gli uomini adulti, 15 Kg per le donne adulte, 15 Kg per gli adolescenti maschi e 10 Kg per le adolescenti femmine. Movimenti Ripetitivi Tra le patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori rientrano tutte quelle affezioni osteoarticolari, muscolo-tendinee e nervo-vascolari che sono associate all’esecuzione di Movimenti Ripetitivi: si intende un insieme di movimenti identici o molto simili che richiedono una sistematica ripetizione, spesso ad alta frequenza, con sforzi muscolari degli arti superiori senza movimentazioni di carichi o con movimentazione di carichi irrisoria, nell’arco del turno lavorativo. Traino e Spinta La movimentazione manuale eseguita trainando o spingendo un oggetto (con o senza ruote), se condotta in assenza di requisiti ergonomici (condizioni non ottimali e di tempi di recupero insufficienti), può creare i presupposti per determinare lesioni a carico delle strutture degli arti superiori e della schiena. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno della valutazione del rischio di movimentazione manuale dei carichi nella tua attività. Nello specifico, seguendo le indicazioni fornite dal D. Lgs. 81/08 e le metodologie di calcolo specifiche indicate dalle norme ISO, effettueranno una valutazione dell’esposizione secondo algoritmi e modelli di calcolo definiti, e ove, previsto, secondo rilevazioni strumentali. In relazione al livello di rischio evidenziato, si valuterà come riprogrammare le attività lavorative che espongono a tali rischi, rendendo accettabile lo sforzo esercitato durante le operazioni di movimentazione del materiale e, pertanto, ridurre la fatica per l’operatore. Tutte queste valutazioni dovranno poi essere aggiornate: in occasione di modifiche al processo produttivo o in seguito all’introduzione di nuove attrezzature; qualora la sorveglianza sanitaria ne ravvisi la necessità; in seguito ad infortuni significativi o alla segnalazione di malattie professionali. --- La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato rappresenta un’importante pratica per le aziende, in quanto consente di identificare e valutare le potenziali fonti di stress sul luogo di lavoro, adottando le adeguate misure preventive per proteggere la salute mentale e il benessere dei dipendenti. Quando è obbligatoria la valutazione del rischio stress da lavoro correlato? Sono soggette a Valutazione Stress da lavoro correlato tutte le imprese (come da Art. 3 comma 1) con lavoratori dipendenti con qualsiasi tipologia di contratto appartenenti a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. La valutazione del rischio Stress da lavoro correlato deve essere valutata e redatta al compimento di almeno un anno di attività da parte del lavoratore ai fini della sua salute e sicurezza oppure a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. Il valore formale della valutazione dello Stress da lavoro correlato è annuale o biennale. I datori di lavoro saranno tenuti alla redazione di un documento formale ogni 2 anni (per il rischio basso) o ogni anno (per i rischi medio e alto) tenendo conto delle indicazioni generali esplicative della Regione Lombardia (DDG 10611 del 15/11/2011), e dai documenti prodotti dall‘ISPESL/INAIL. Cosa può fare SAEF per te? Per effettuare una corretta redazione del documento stress da lavoro correlato effettuiamo il seguente servizio: sopralluogo presso l’ambiente di lavoro; analisi delle specifiche mansioni; intervista tramite check-list ISPESL/INAIL; valutazione dei rischi; stesura del Documento di Valutazione Stress da lavoro correlato; definizione delle misure di sicurezza e del piano di miglioramento; consegna e indicazione delle eventuali criticità rilevate e delle modalità per la gestione del personale; --- Il D. Lgs. 81/08 dedica infatti tutto il Capo IV (Titolo VIII) alla “Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici“. Nel corso degli anni si sono susseguiti una serie di aggiornamenti normativi come il D. Lgs. n. 159 del 1° agosto 2016 e le norme tecniche di riferimento per quanto riguarda misura e valutazione dei rischi dei campi elettromagnetici e le procedure di valutazione all’esposizione. La valutazione dei rischi da CEM permette di comprendere l’entità dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti dagli effetti nocivi di tali campi. Gli effetti possono essere diretti o indiretti, e le normative si pongono l’obiettivo di proteggere la persona da entrambi. I primi sono quelli immediatamente riscontrabili, e che possono provocare ad esempio nausea, riscaldamento del corpo (o parti di esso), effetti su nervi, muscoli o organi sensoriali. Gli effetti indiretti, invece, insorgono a livelli espositivi più bassi e riguardano, ad esempio: interferenze con dispositivi elettronici impiantati passivi (protesi, piastre di metallo, ecc. ) o attivi (come pacemaker o defibrillatori impiantati); interferenze con altre attrezzature e dispositivi medici elettronici; innesco involontario di detonatori, incendi o esplosioni; effetti su schegge metalliche, tatuaggi, body piercing e body art; scosse elettriche o ustioni dovute a correnti di contatto. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno di valutare l’esposizione a campi elettromagnetici nella tua azienda. In base ai dati rilevati, andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione mettere in atto. Il Datore di Lavoro, infatti, dovrà tenere in considerazione: altri metodi di lavoro che implichino una minore esposizione ai campi elettromagnetici; scelta di attrezzature che emettano campi elettromagnetici di intensità inferiore, a seconda del lavoro da svolgere; misure tecniche per ridurre l’emissione dei campi elettromagnetici, incluso (se necessario) l’uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute; appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni; progettazione e struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro; limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione; I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento. Successivamente, la valutazione dell’esposizione a campi elettromagnetici dovrà essere aggiornata ogni 4 anni oppure: in occasione di modifiche al processo produttivo; qualora la sorveglianza sanitaria ne ravvisi la necessità; in seguito ad infortuni significativi. --- La tipologia di effetti associati all’esposizione a ROA dipende dalla lunghezza d’onda della radiazione incidente, mentre dall’intensità dipendono sia la possibilità che questi effetti si verifichino sia la loro gravità. Per esempio, l’interazione della radiazione ottica con l’occhio e la cute può provocare conseguenze dannose, ma oltre ai rischi per la salute dovuti all’esposizione diretta alle radiazioni ottiche artificiali esistono ulteriori rischi indiretti come la sovraesposizione a luce visibile che causa disturbi temporanei visivi e il rischio di incendio e di esplosione innescati dalle sorgenti stesse e/o dal fascio di radiazione. La metodologia seguita nella valutazione, nella misurazione e/o nel calcolo del rischio derivante dall’esposizione a ROA, deve rispettare le norme della Commissione elettrotecnica internazionale (IEC), per quanto riguarda le radiazioni laser e le raccomandazioni della Commissione internazionale per l’illuminazione (CIE) e del Comitato europeo di normazione (CEN) per quanto riguarda le radiazioni incoerenti. La valutazione dei rischi dell’esposizione a Radiazioni ottiche artificiali dovrà prendere in esame: Il livello, la gamma di lunghezze d’onda e la durata dell’esposizione a sorgenti artificiali di radiazioni ottiche; I valori limite di esposizione di cui all’articolo 215 del D. Lgs. 81/08; Qualsiasi effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio; Qualsiasi eventuale effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultante dalle interazioni sul posto di lavoro tra le radiazioni ottiche e le sostanze chimiche fotosensibilizzanti; Qualsiasi effetto indiretto come l’accecamento temporaneo, le esplosioni o il fuoco; L’esistenza diattrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali; La disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di esposizione; Per quanto possibile, informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza sanitaria, comprese le informazioni pubblicate; Sorgenti multiple di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali; Una classificazione dei laser stabilita conformemente alla pertinente norma IEC e, in relazione a tutte le sorgenti artificiali che possono arrecare danni simili a quelli di un laser della classe 3B o 4, tutte le classificazioni analoghe; Le informazioni fornite dai fabbricanti e delle relative attrezzature di lavoro in conformità delle pertinenti direttive comunitarie. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno della valutaazione del rischio di esposizione a radiazioni ottiche artificiali nella tua attività lavorativa elaborando uno specifico documento di valutazione del rischio. A tal riguardo, è bene specificare che nell’ambito della valutazione del rischio si prende in considerazione, in primo luogo, la possibilità di ridurre il rischio alla fonte. Pertanto, risulta fondamentale verificare le modalità di funzionamento ed impiego dei macchinari emettenti sorgenti di radiazioni ottiche e facendo riferimento a quanto indicato dal costruttore sul manuale di istruzioni ed uso. Se l’attività comporta il superamento dei valori limite di esposizione, qualora non si adottino specifici dispositivi di protezione, sarà necessario ricorrere a soluzioni tecniche e procedurali. I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento. Successivamente, la valutazione dell’esposizione a radiazioni ottiche artificiali dovrà essere aggiornata ogni 4 anni oppure: in occasione di modifiche al processo produttivo; qualora la sorveglianza sanitaria ne ravvisi la necessità; in seguito... --- I danni provocati dal rumore sono in funzione della potenza acustica e del tempo di esposizione. È possibile suddividerli in: Traumi all’udito, l’esposizione al rumore alla lunga può provocare la distruzione di cellule che non si rigenerano e da cui deriva una progressiva perdita dell’udito; Effetti su altri organi di senso, il rumore può agire negativamente provocando vertigini e nausee; Effetti fisiologici come stanchezza, senso di fatica, disturbi del sonno; Effetti psicologici come angoscia, disagio, paura, difficoltà di concentrazione, disturbo della memoria e della personalità ecc; Un’alta esposizione al rumore nei luoghi di lavoro può causare, quindi, gravi danni e comportare l’insorgenza di malattie professionali significative, come: ipoacusia da rumore, ossia la diminuzione della percezione sonora fino al limite della perdita della capacità uditiva. sordità, ossia la totale perdita dell’udito. L’art. 190 del D. Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione del rumore all’interno della propria azienda al fine di individuare i lavoratori esposti al rischio ed attuare gli appropriati interventi di prevenzione e protezione della salute. La valutazione del rischio deve essere effettuata da persona qualificata in tutte le aziende, indipendentemente dal settore produttivo, nelle quali siano presenti lavoratori subordinati o equiparati ad essi; nei casi in cui non si possa fondatamente escludere che siano superati i valori inferiori di azione (LEX>80 dB(A) o Lpicco,C > 135 dB(C)) la valutazione deve prevedere anche misurazioni effettuate secondo le appropriate norme tecniche (UNI EN ISO 9612:2011 e UNI 9432:2011).   La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici viene programmata ed effettuata, con cadenza almeno quadriennale, da personale qualificato nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche conoscenze in materia. In ogni caso, la valutazione dei rischi viene aggiornata ogni qual volta si verificano mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ossia, quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne rendono necessaria la sua revisione. L’esito della valutazione costituisce parte integrante del documento di valutazione dei rischi. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno di valutare l’esposizione al rumore nella tua azienda. In seguito all’indagine strumentale effettuata andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione dovranno essere messe in atto. Il Datore di Lavoro, infatti, dovrà tenere in considerazione: altri metodi di lavoro che implichino una minore esposizione a rumore; scelta di attrezzature che emettano rumore di intensità inferiore, a seconda del lavoro da svolgere; misure tecniche per ridurre l’esposizione a rumore incluso (se necessario) l’uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute; appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni; progettazione e struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro; limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione; disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale. I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento. Successivamente, la valutazione dell’esposizione a rumore dovrà essere aggiornata ogni 4 anni, oppure: in occasione di modifiche al processo produttivo; qualora la sorveglianza sanitaria ne ravvisi la necessità; in... --- La valutazione è una vera e propria analisi del rischio, che può essere effettuata secondo 2 modalità distinte: le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (HAV): le vibrazioni meccaniche che comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici e muscolari; le vibrazioni trasmesse al sistema corpo intero (WBV): le vibrazioni meccaniche che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori in particolare lombalgie e traumi del rachide. Secondo l’art. 202 del dlgs 81/2008, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutazione del rischio incendio. Nello specifico: valuta e, quando necessario, misura, i livelli di vibrazioni meccaniche cui i lavoratori sono esposti. Per eseguire correttamente la valutazione, il datore di lavoro tiene conto di alcuni elementi, quali: il livello, il tipo e la durata dell’esposizione; i valori limite di esposizione e i valori d’azione citati nell’articolo 201; gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio (donne in gravidanza e ai minori); gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori; le informazioni fornite dal costruttore dell’attrezzatura di lavoro; l’esistenza di attrezzature alternative pensate e progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche; il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative, in locali di cui è responsabile; condizioni di lavoro particolari (basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide); le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno della valutazione dell’esposizione a vibrazioni meccaniche a corpo intero e mano-braccio nella tua azienda. In seguito all’indagine strumentale effettuata andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione dovranno essere messe in atto. Il Datore di Lavoro, infatti, dovrà tenere in considerazione: altri metodi di lavoro che implichino una minore esposizione a vibrazioni scelta di attrezzature che emettano vibrazioni di intensità inferiore, a seconda del lavoro da svolgere; misure tecniche per ridurre l’esposizione a vibrazioni incluso (se necessario) l’uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute; appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni; progettazione e struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro; limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione; disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale. I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento. Successivamente, la valutazione dell’esposizione a vibrazioni dovrà essere aggiornata ogni 4 anni oppure: in occasione di modifiche al processo produttivo; qualora la sorveglianza sanitaria ne ravvisi la necessità; in seguito ad infortuni significativi. --- Per prevenire le esplosioni, è importante implementare misure di controllo appropriate di valutazione del rischio da atmosfere esplosive. Questo può includere la sostituzione di materiali infiammabili con alternative più sicure, il miglioramento della ventilazione per ridurre la concentrazione di sostanze infiammabili nell’aria, e l’installazione di sistemi di allarme e spegnimento automatico per rilevare e reagire rapidamente alle situazioni pericolose. Inoltre, è essenziale che tutti i lavoratori ricevano un’adeguata formazione sui rischi di atmosfere esplosive e sulle misure di sicurezza appropriate, e che vengano eseguiti regolari controlli e manutenzione delle attrezzature e delle infrastrutture per garantire che funzionino correttamente. Il processo di valutazione del rischio di esplosione può essere suddiviso in diverse fasi: Identificazione dei pericoli: consiste nell’identificazione delle sostanze infiammabili e delle situazioni che possono causare un’esplosione; Valutazione del rischio: consiste nel valutare la probabilità che un’esplosione si verifichi e la gravità delle conseguenze se si verifica; Misure di controllo: consiste nell’identificazione e nella valutazione delle misure di controllo appropriate per prevenire o ridurre al minimo i rischi identificati; Implementazione e monitoraggio: consiste nell’implementazione delle misure di controllo selezionate e nel monitoraggio continuo delle condizioni ambientali e delle attività lavorative per identificare e correggere i problemi potenziali prima che diventino pericolosi. La valutazione del rischio di esplosione deve essere effettuata da un professionista qualificato e deve essere aggiornata regolarmente per tenere conto dei cambiamenti nelle condizioni ambientali e delle attività lavorative. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno della valutazione del rischio da atmosfere esplosive legato alle lavorazioni e ai processi della tua azienda. In seguito all’indagine effettuata da un tecnico abilitato andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione dovranno essere messe in atto. Il Datore di Lavoro, infatti, dovrà tenere in considerazione: scelta di attrezzature adatte per lavorare in zone ATEX; misure tecniche per ridurre l’esposizione dei lavoratori al rischio di esplosioni; appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni; progettazione e struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro; I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento. Successivamente, la valutazione delle atmosfere esplosive dovrà essere effettuata: in occasione di modifiche al processo produttivo o all’introduzione di nuove sostanze in seguito ad infortuni e/o incidenti significativi. --- Il primo passo nella valutazione del rischio chimico e cancerogeno è l’identificazione dei pericoli chimici presenti nell’ambiente di lavoro. Ciò può essere fatto attraverso la consultazione delle schede dati di sicurezza (SDS) fornite dai fornitori di sostanze chimiche e l’osservazione diretta dell’ambiente di lavoro. Una volta identificati i pericoli chimici, il prossimo passo è valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a questi pericoli. Ciò può essere fatto utilizzando metodi qualitativi o quantitativi. Il metodo qualitativo implica la valutazione dei rischi sulla base dell’esperienza e dell’intuizione, mentre il metodo quantitativo implica l’uso di modelli matematici per valutare i rischi. Una volta valutati i rischi, è necessario adottare misure per eliminare o ridurre al minimo i pericoli chimici. Ciò può essere fatto mediante la sostituzione della sostanza chimica con una meno pericolosa, l’utilizzo di tecnologie di controllo delle emissioni, la formazione dei lavoratori sui pericoli chimici e le misure di sicurezza e la fornitura di attrezzature di protezione individuale. Infine, è importante monitorare costantemente l’ambiente di lavoro per assicurarsi che le misure adottate per eliminare o ridurre al minimo i pericoli chimici siano efficaci e apportare eventuali modifiche necessarie. In sintesi, la valutazione del rischio chimico in un’azienda è un processo continuo che prevede la: identificazione dei pericoli chimici presenti nell’ambiente di lavoro; valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a questi pericoli; adozione di misure per eliminare o ridurre al minimo i pericoli chimici; monitoraggio costante dell’ambiente di lavoro. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno della valutazione del rischio chimico e cancerogeno per la salute dei lavoratori e per la sicurezza della tua azienda. In seguito all’indagine effettuata da un nostro tecnico andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione dovranno essere messe in atto. Il Datore di Lavoro, infatti, dovrà tenere in considerazione: la sostituzione di prodotti meno pericolosi da utilizzare nel processo produttivo; l’installazione di impianti di aspirazione sui macchinari o nelle aree di lavoro a maggiore emissione; appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni; l’utilizzo di DPI appropriati al livello di rischio e alle sostanze utilizzate. I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento. Successivamente, la valutazione del rischio chimico dovrà essere effettuata: in occasione di modifiche al processo produttivo o all’introduzione di nuove sostanze, in seguito ad infortuni significativi o denuncia di malattie professionali. --- Per prevenire il rischio biologico nei luoghi di lavoro, è importante seguire buone pratiche igieniche e protocolli di sicurezza appropriati. Questo può includere la pulizia regolare degli ambienti di lavoro, l’uso di dispositivi di protezione personale, la formazione del personale sui rischi biologici e la gestione adeguata dei rifiuti. In alcuni casi, può essere necessario implementare misure di biosicurezza più rigorose, come la manipolazione di microorganismi pericolosi in appositi laboratori di sicurezza biologica. Inoltre, è importante che i dipendenti abbiano la possibilità di segnalare eventuali situazioni di rischio e che le segnalazioni vengano prese in considerazione e risolte tempestivamente. Tra i rischi biologici maggiormente diffusi nei luoghi di lavoro troviamo il rischio da Legionella. La Legionella è un batterio che può causare una malattia polmonare grave nota come legionellosi o malattia del legionario. Questo batterio è presente naturalmente in ambienti acquatici come fiumi, laghi e sorgenti, ma può anche proliferare in impianti idrici artificiali come torri di raffreddamento, impianti di condizionamento dell’aria, sistemi di idromassaggio e altri sistemi d’acqua calda. La legionellosi si manifesta con sintomi simili a quelli della polmonite, come tosse, febbre, dolori muscolari, mal di testa e difficoltà respiratorie. In alcuni casi, può essere grave e persino letale, soprattutto per le persone con sistemi immunitari deboli o malattie croniche. L’obbligo di valutazione del rischio biologico e di Legionella nei luoghi di lavoro e nei luoghi di soggiorno dipende dalle normative e dalle leggi del Paese. In generale, le attività lavorative e ricettive che utilizzano impianti idrici artificiali possono essere soggette a questo obbligo. Tra le attività lavorative che devono valutare il rischio di esposizione alla Legionella ci sono: Ospedali, case di cura, cliniche e altre strutture sanitarie; Edifici pubblici come uffici, scuole, università, palestre e altre strutture sportive; Hotel, campeggi, residence e altre strutture ricettive; Strutture per il turismo termale, spa e centri benessere; Strutture per il turismo attivo, come piscine, saune e idromassaggi; Imprese che utilizzano torri di raffreddamento per il condizionamento dell’aria e la produzione di vapore; Per prevenire la legionellosi nei luoghi di lavoro, è importante adottare misure per evitare la proliferazione della Legionella negli impianti idrici artificiali. Questo può includere la pulizia regolare e la disinfezione degli impianti, la manutenzione adeguata, la regolare verifica della qualità dell’acqua e la formazione del personale sui rischi e le buone pratiche per la gestione dell’acqua calda. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno di dare supporto alla tua azienda per la gestione del rischio da legionella in particolare: Nell’esecuzione dei campionamenti sulle acque da parte di tecnico abilitato; Nella stesura del manuale di autocontrollo del rischio da legionella; Nel monitorare le scadenze periodiche per i futuri campionamenti. --- Per quanto riguarda le donne, esistono leggi che garantiscono loro parità di trattamento e di retribuzione rispetto agli uomini, nonché protezioni contro la discriminazione e la molestia sul posto di lavoro. Ci sono anche norme specifiche per la maternità e la paternità. Per quanto riguarda i minori, esistono leggi che regolamentano l’età minima per lavorare, limitano le ore di lavoro e garantiscono loro un ambiente di lavoro sicuro. Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, esistono leggi che regolamentano la loro possibilità di lavorare in un paese, e garantiscono loro gli stessi diritti e protezioni dei cittadini del paese, anche sei nei loro confronti è importante prestare particolare attenzione alle difficoltà linguistiche e di comprensione delle procedure operative. L’inserimento dei lavoratori disabili nel mondo del lavoro invece è caratterizzato da diverse leggi e iniziative a livello nazionale e internazionale che mirano a promuoverne l’inclusione e a garantire loro parità di opportunità. In Italia, per esempio, esiste la legge 68 del 1999, nota come “Legge per l’occupazione delle persone con disabilità” che mira a promuovere l’occupazione delle persone con disabilità e a garantire loro parità di trattamento e di retribuzione rispetto ai lavoratori non disabili. Inoltre, a livello europeo, la Direttiva 2000/78/CE stabilisce che tutte le forme di discriminazione in base alla disabilità devono essere vietate nell’occupazione e nella formazione professionale. Ci sono diversi rischi specifici a cui sono esposte le categorie particolari di lavoratori, come donne, minori, stranieri e disabili: Per quanto riguarda le donne, possono essere esposte a discriminazioni e molestie sul posto di lavoro. Inoltre, le donne possono essere soggette a carichi di lavoro eccessivi e stress legati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Per quanto riguarda i minori, possono essere esposti a lavori pericolosi o faticosi, nonché a sfruttamento e a un ambiente di lavoro non sicuro. Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, possono essere esposti a discriminazioni, sfruttamento e a condizioni di lavoro precarie. Inoltre, i lavoratori stranieri possono essere soggetti a condizioni di lavoro insalubri e pericolose, a causa dell’ignoranza delle leggi e delle norme del paese in cui lavorano. Per quanto riguarda i lavoratori disabili, possono essere esposti a discriminazioni e a una mancanza di adeguamenti del posto di lavoro alle loro esigenze, rendendo l’ambiente di lavoro meno sicuro e meno accessibile. Inoltre, i lavoratori disabili possono essere soggetti a carichi di lavoro eccessivi e stress legati alla loro condizione di disabilità. È importante che ci siano delle normative e delle procedure adeguate per prevenire e gestire questi rischi, e che ci sia un’educazione e una sensibilizzazione costante per evitare discriminazioni e abusi sui luoghi di lavoro nei confronti delle categorie particolari di lavoratori. Cosa può fare SAEF per te? I nostri tecnici si occuperanno di dare supporto alla tua azienda nel caso vi sia l’esposizione ai rischi di lavoratori appartenenti a categorie particolari: Per le donne in gravidanza verrà redatta un’apposita valutazione in collaborazione con il Medico Competente per stabilire la compatibilità della mansione con lo stato di gravidanza; Per i... --- Di cosa parliamo La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non riguardano solo un aspetto normativo. A dimostrare questa considerazione sono le migliaia di infortuni che, ogni giorno, si verificano in Italia e nel resto del Continente. La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano un elemento chiave del fare impresa in modo sostenibile, poiché non c’è alcuna sostenibilità in assenza di condizioni sicure nelle quali operare. Mettere al centro dell’azione imprenditoriale le persone e generare valore con e attraverso le persone, non può prescindere da un’attenzione scrupolosa per la loro sicurezza. Questo significa ridurre il rischio infortuni al minimo possibile, sapendo che il rischio zero non sarà mai possibile. La consulenza in sicurezza sul lavoro per le aziende di SAEF, in tale contesto, agisce su tre campi principali: quello formativo (ambito comportamentale), quello tecnico (modifiche ai processi o alle consuetudini) e quello amministrativo (predisposizione di documenti in linea con la normativa vigente). Il servizio di SAEF La consulenza in sicurezza sul lavoro per le aziende che SAEF offre ai propri clienti in termini è unica per la sua completezza, grazie all’esperienza trentennale della società e al ricorso a ingegneri e tecnici specializzati sempre aggiornati dal punto di vista normativo. Ma è l’approccio di SAEF a fare la differenza: sempre orientato alla persona e al suo valore, mettendone al primo posto l’incolumità e il benessere. Tutto ciò che deriva da questo approccio altro non è che una conseguenza. SAEF attua una consulenza in sicurezza sul lavoro continuativa e un’assistenza quotidiana sul tema della sicurezza, partendo da una GAP analysis, che possa evidenziare i punti migliorabili, svolgendo le indagini ambientali nei luoghi di lavoro e occupandosi della vasta sfera della sorveglianza sanitaria. Nel quadro consulenziale di SAEF rientra anche tutta la componente documentale, tra cui rientra il Documento di valutazione dei rischi (D. V. R. ) e l’assunzione del ruolo e delle relative responsabilità di RSPP esterno. --- Sempre più spesso le organizzazioni ci richiedono di condurre una Gap Analysis per misurare preliminarmente la portata di un processo di implementazione di un Sistema di gestione, dal momento che, tale processo, permette di verificare la distanza operativa di un’organizzazione rispetto al quadro normativo applicabile, allo scopo di ottenere un’eventuale certificazione e, in ogni caso, al Campo di Applicazione del sistema di gestione. Più in generale, la Gap Analysis può essere applicata come analisi dei requisiti di un progetto per evidenziare i punti ancora non sufficientemente approfonditi e che non soddisfano ancora le esigenze e le aspettative della committenza.  Oppure può essere usata per misurare le prestazioni del progetto in corso d’opera in termini di scostamento tra lo stato di avanzamento raggiunto e quello atteso. Il confronto costante tra obiettivi e risultati consente di: migliorare la qualità e l’efficienza del lavoro, del prodotto o del servizio e l’effettiva redditività del progetto; individuare le carenze presenti nell’organizzazione in termini di risorse. Una volta completata l’analisi, è possibile infatti concentrarsi sulle aree identificate come critiche e prioritarie al fine di poterle migliorare. Cosa può fare SAEF per te?   I nostri tecnici, nell'ambito di una consulenza per la Gap Analysis, svolgeranno:  Attività di Audit per la verifica della compliance della tua organizzazione alle Leggi applicabili e alle norme di riferimento per lo Standard che intendi adottare con uno specifico Sistema di gestione.   Report finale nel quale verranno evidenziate le non conformità rilevate e le azioni correttive suggerite al fine di adeguarsi a quanto previsto dalle Leggi e dalle Norme applicabili; Supporto consulenziale all’organizzazione al fine di adottare le opportune misure di un miglioramento continuo; Formazione del personale per garantire l’efficace raggiungimento degli obiettivi. Come puoi finanziare questo servizio? Il servizio di “gap analysis” è finanziabile attraverso il “Bando di concorso per contributi alle Micro e Piccole e medie imprese bresciane per l’acquisizione di servizi e consulenze specialistiche in tema di sostenibilità” messo a disposizione della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brescia. I termini di presentazione delle istanze di contributo decorrono: da lunedì 3 luglio 2023 a mercoledì 31 gennaio 2024 Compila il form per ricevere maggiori informazioni --- Nell'ambito delle indagini ambientali sui luoghi di lavoro, esistono diverse tecniche di campionamento dell’aria, alcune delle quali sono: Campionamento passivo: consiste nell’utilizzo di dispositivi di campionamento che non richiedono alcun tipo di azione da parte dell’operatore e si basa sull’assorbimento delle sostanze chimiche (Radon o altre) su un dosimetro; Campionamento attivo: consiste nell’utilizzo di una pompa per aspirare l’aria attraverso un filtro o una trappola di adsorbimento in cui le sostanze chimiche vengono raccolte e conservate per la successiva analisi; Campionamento dinamico: consiste nell’utilizzo di una sorgente di aria e un sistema di aspirazione per simulare le condizioni di esposizione dei lavoratori. Una volta raccolti i campioni di aria, essi devono essere analizzati da un laboratorio specializzato per determinare la presenza di sostanze chimiche pericolose. La scelta del metodo di campionamento dipende dalle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e dalle sostanze chimiche che si intendono analizzare. Inoltre, è importante utilizzare strumenti di campionamento calibrati e seguire protocolli di campionamento standardizzati per garantire la validità e la ripetibilità dei risultati ottenuti. La periodicità dei campionamenti dell’aria nell’ambiente di lavoro dipende principalmente da diversi fattori, tra cui: Sostanze chimiche presenti: la frequenza dei campionamenti deve essere aumentata per sostanze chimiche a elevato rischio, come quelle cancerogene o tossiche; Livelli di esposizione: è necessario effettuare campionamenti più frequenti se i livelli di esposizione sono elevati o se ci sono segnali di esposizione eccessiva; Modifiche nell’ambiente di lavoro: se vengono apportate modifiche nell’ambiente di lavoro, come l’introduzione di nuove sostanze chimiche o la modifica dei processi di lavoro, è necessario effettuare nuovi campionamenti per valutare eventuali variazioni nei livelli di esposizione; Normative e regolamenti: le normative e i regolamenti locali o nazionali possono indicare una periodicità specifica per i campionamenti dell’aria nell’ambiente di lavoro; Risultati dei precedenti campionamenti: in base ai risultati dei precedenti campionamenti, si può stabilire una periodicità più o meno frequente per i successivi campionamenti. Cosa può fare SAEF per te? Garantiamo un servizio di monitoraggio ambientale sui luoghi di lavoro. I nostri tecnici si occuperanno di svolgere il campionamento delle sostanze presenti nella tua azienda e cureranno attraverso laboratori abilitati l’analisi e la stesura della relazione. In seguito all’indagine effettuata da un nostro tecnico abilitato andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione dovranno essere messe in atto. Il Datore di Lavoro, infatti, dovrà tenere in considerazione: la sostituzione di prodotti meno pericolosi da utilizzare nel processo produttivo; l’installazione di impianti di aspirazione sui macchinari o nelle aree di lavoro a maggiore emissione; l’utilizzo di DPI appropriati al livello di rischio e alle sostanze utilizzate; campionamenti periodici di controllo per monitorare l’esposizione dei lavoratori I tecnici SAEF saranno quindi a disposizione del Datore di Lavoro per supportarlo nel processo decisionale e di miglioramento. Successivamente, il campionamento interno ai luoghi di lavoro dovrà essere effettuato: in occasione di modifiche al processo produttivo o all’introduzione di nuove sostanze, secondo periodicità stabilita dalla prima analisi (12, 24 oppure 36 mesi) in relazione alla concentrazione rilevata. --- La sorveglianza sanitaria obbligatoria viene effettuata dal Medico Competente e si inserisce come strumento di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, in ottemperanza a quanto stabilito dal D. Lgs. 81/08. L’obiettivo è quello di avere un monitoraggio costante dell’idoneità psicofisica di ciascun lavoratore, in relazione ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. Come prescritto dalla legge, la sorveglianza sanitaria è resa obbligatoria per alcune tipologie di lavoro, che necessitano di particolari attenzioni a seconda della gravità di rischio e di possibili danni alla salute. Ecco cosa devi sapere. Cos’è la sorveglianza sanitaria obbligatoria La sorveglianza sanitaria obbligatoria ha l’obiettivo di valutare le condizioni psicofisiche del singolo lavoratore e di monitorarne l’andamento nel tempo per determinare l’impatto di eventuali rischi presenti sul lavoro. Per fare ciò, il Datore di lavoro ha l’obbligo di nominare il Medico Competente, un esperto in medicina del lavoro con specifiche competenze, che si occupa di valutare e prescrivere al lavoratore un insieme di indagini ed esami clinici per accertare il suo stato di salute. Innanzitutto, il medico si basa sui risultati del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nel quale viene coinvolto per la redazione e su sopralluoghi nell’ambiente di lavoro per individuare: tipologia di mansione; attività lavorative incluse nella mansione: rischi specifici per la salute relativi alla mansione Sulla base di quanto sopra elabora il protocollo sanitario indicando gli esami clinici e/o strumentali più idonei cui sottoporre il lavoratore. Sorveglianza sanitaria obbligatoria: compiti del medico competente I compiti del medico competente includono una parte di visite e colloqui col lavoratore e una successiva compilazione della cartella clinica dedicata alla raccolta di tutti i dati da trasmettere annualmente all’INAIL. Il piano di sorveglianza sanitaria comprende l’insieme delle visite mediche prescritte, in genere, annualmente, per accertare o garantire l’idoneità alla mansione. Una volta espletati gli accertamenti, per ogni lavoratore viene organizzata una cartella sanitaria e di rischio, che dovrà essere regolarmente aggiornata, con i seguenti dati: condizioni psicofisiche del lavoratore; risultati di accertamenti strumentali, di laboratorio e specialistici eseguiti dal lavoratore; eventuali livelli di esposizione professionale individuali forniti dal Servizio di prevenzione e protezione; giudizio di idoneità o meno alla mansione specifica. Quando è obbligatoria la sorveglianza sanitaria La sorveglianza sanitaria è obbligatoria, secondo quanto stabilito dal Testo unico sulla salute e sicurezza sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/08), nei seguenti casi: rischio chimico; rischio rumore e vibrazioni; movimentazione manuale dei carichi; agenti fisici pericolosi in genere (amianto, piombo, radiazioni); videoterminalisti che trascorrono più di 20 ore settimanali al computer; lavoro notturno; lavoro in alta quota; lavoro in ambienti confinati; lavoro su impianti ad alta tensione; rischio agenti cancerogeni e mutageni; rischio agenti biologici. Per il mancato rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria sono previste pesanti sanzioni che, a seconda dei casi, possono prevedere multe da 1. 000,00 a 5. 000,00 euro e arresto da due a quattro mesi. --- Inail ha reso disponibile sul proprio sito istituzionale il nuovo modello di domanda per la riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione per l’anno 2025. Questo è applicabile in correlazione con gli interventi migliorativi della sicurezza nel luogo di lavoro adottati dalle aziende nel corso del 2024, come previsto dall’art. 23, DI 27 febbraio 2019. È stata pubblicata anche la nuova guida alla compilazione. Il documento sottolinea l’obiettivo di rafforzare il modello agevolativo e garantire continuità alle misure prevenzionali già previste. La quasi totalità degli interventi presenti nel modulo dello scorso anno è stata mantenuta, con gli opportuni aggiornamenti normativi e miglioramenti del testo. Inoltre, è stata rivista e aggiornata la documentazione probante, la quale riveste particolare importanza. Ciò faciliterà la realizzazione degli interventi, riducendo l’attività e il possibile contenzioso amministrativo. Modello OT23 2025: interventi previsti Il modulo di domanda per l’anno 2025 presenta un totale di 72 interventi, suddivisi nelle seguenti 6 sezioni: SEZIONE A: Prevenzione degli infortuni mortali (non stradali)SEZIONE B: Prevenzione del rischio stradaleSEZIONE C: Prevenzione delle malattie professionaliSEZIONE D: Formazione, addestramento, informazioneSEZIONE E: Gestione della salute e sicurezza: misure organizzativeSEZIONE F: Gestione delle emergenze e DPI Le modifiche principali apportate al modello per l’anno 2025 rispetto al modello precedente includono: Sono state individuate solo due tipologie di interventi: tipo “A” e tipo “B”. È stata eliminata l’assegnazione di punteggi a ciascun intervento presente nel precedente modello. La classificazione degli interventi nelle due tipologie è stata basata sull’efficacia prevenzionale e sull’onerosità di ciascun intervento. Per accedere al beneficio, l’azienda deve attuare un intervento di tipo A oppure due interventi di tipo B. Il modello OT23 2025 presenta 39 interventi di tipo A e 33 interventi di tipo B. Interventi pluriennali e nuove tipologie di intervento Considerando l’onerosità degli interventi e le diverse disponibilità economiche delle aziende nel campo della sicurezza, nel modello OT23 2025 sono stati individuati 10 interventi pluriennali che consentono di accedere alla riduzione del tasso medio per la prevenzione per due o tre anni, a seconda della valenza prevenzionale dell’intervento. Si rimarca che è necessario presentare un’apposita domanda ogni anno. Tali interventi sono qualificati come pluriennali e includono: A-1. 3, A-1. 4, A-3. 2, A-3. 6, A-3. 7, C-1. 2, C-2. 1, F-4, F-6, F-7 Inoltre, sono state introdotte nuove tipologie di intervento, tra cui: Acquisto di macchine per la lavorazione del legno provviste di dispositivi di interblocco associati ai ripari conformi alla norma UNI EN ISO 14119. Acquisto e installazione di macchine per il movimento terra con sensore in grado di rilevare la presenza del conducente al posto di comando. Installazione di ancoraggi su cabine di automezzi, trattori stradali, cassoni o vani di carico, rimorchi, per consentire l’accesso di lavoratori collegati contemporaneamente e consentire l’aggancio dei componenti di sistemi anti-caduta. Fornitura ai lavoratori di sensori di campo elettrico per la rilevazione della presenza di linee elettriche in tensione, integrabili nei DPI. Installazione di pavimentazioni specifiche per favorire il deflusso di liquidi in eccesso. Analisi di stabilità dei fronti di scavo con frequenza superiore a quella prevista dagli obblighi di legge. Installazione... --- I requisiti minimi per ricoprire questo incarico sono stabiliti dall’articolo 2 del decreto legislativo 81/2008: «persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori». L’RSPP può coincidere col datore di lavoro, essere un dipendente oppure un soggetto esterno all’azienda. Il RSPP esterno permette di delegare i compiti della prevenzione, gestione e regolamentazione sicurezza ad una società di terze parti che, tra le numerose attività, si dovrà occupare di: Gestione delle visite ispettive Audit interni informativi sulla sicurezza e la prevenzione Coordinamento dell’intero servizio di prevenzione e sicurezza interna Cosa può fare SAEF per te? Il servizio di RSPP Esterno offerto da SAEF prevede incontri annuali presso il cliente durante i quali si effettuano verifiche atte al mantenimento del requisito normativo e al miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché tutti i servizi previsti dalla nostra consulenza e assistenza continuativa. Il servizio di RSPP Esterno prevede la gestione delle visite ispettive ed audit interni sulla sicurezza al fine di adempiere a quanto previsto dall’articolo 33 – Compiti del servizio di prevenzione e protezione, del d. lgs. 81/08, ovvero provvede: all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36. Migliora la tua conoscenza in materia di sicurezza sul lavoro: scopri di più sulle figure professionali RSPP e RSPP esterno. --- Per questo SAEF ha il piacere di presentarvi e proporvi il servizio: SAFETY WALK. Safety walk è un servizio ideato e pensato da SAEF con l’obiettivo di fornire a tutte le tipologie di imprese soggette alla normativa sulla sicurezza (D. Lgs 81/08 e s. m. i. ) un‘assessment generale dinamico, veloce e intuitivo della loro situazione attuale in materia di sicurezza sul lavoro e formazione. Cosa può fare SAEF per te? Ci occupiamo di effettuare una valutazione della sicurezza sul lavoro e della formazione aziendale. Nello specifico il servizio prevede un sopralluogo di un nostro tecnico specializzato presso la sede dell’impresa nel corso della quale con il supporto di un referente interno, verrà verificata: la presenza di tutta la documentazione obbligatoria (es. DVR, indagini specifiche, attestati corsi di formazione, ecc... )  il corretto aggiornamento alle norme attuali della stessa; come e dove intervenire per essere in regola con la normativa sulla sicurezza. In seguito all’incontro verrà rilasciato un “Check-Up” debitamente compilato dallo specialista SAEF, in cui verrà proposto: Un piano di misure di miglioramento ed adeguamenti; Un piano di corsi di formazione da svolgere o da aggiornare. Verranno inoltre messe in evidenza eventuali sanzioni a cui il cliente potrebbe essere sottoposto in caso di verifica degli enti ispettivi. SAEF per l’esecuzione del presente contratto si servirà di tecnici specializzati scelti discrezionalmente e in possesso delle necessarie conoscenze e competenze. Qualora SAEF durante l’esecuzione del presente contratto, ne ravvisi la necessità, si riserva di farsi affiancare e/o di affidare la gestione di parte dei suddetti servizi ad incaricati esterni qualificati, selezionati secondo i propri standard. Compila il form!  La nostra assistenza clienti ti contatterà per un proposta di valore su misura della tua azienda.   --- Scacciapensieri offre un’assistenza continuativa e professionale per chi deve adeguarsi alla normativa della sicurezza (D. Lgs 81/08 e s. m. i. ).  Consente all’azienda cliente di delegare interamente il tema della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro: teniamo monitorata la normativa quotidianamente. A chi è rivolto il pacchetto? Il pacchetto è dedicato alla sicurezza sul lavoro per le piccole imprese, fino a 15 dipendenti, con un rischio di infortunio medio-basso e di ogni settore merceologico. Il pacchetto è per chi vuole avere un costo certo, senza brutte sorprese. (Per le aziende con più di 10 dipendenti SAEF offre un servizio personalizzato di consulenza continuativa sulla sicurezza sul lavoro. ) Quali servizi comprende? 1. Assistenza e sicurezza È previsto un sopralluogo iniziale dove verificheremo la situazione di fatto sul posto e stabiliremo un piano di miglioramento su misura per voi. Inoltre garantiamo: incontri periodici in azienda con il nostro tecnico di riferimento; redazione del Documento di Valutazione dei Rischi e stress lavoro correlato; valutazione e indagini specifiche (ove necessarie) con stesura relativi documenti; aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi e dello stress lavoro correlato; assunzione incarico RSPP esterno (con relative responsabilità); assistenza telefonica e “on line” in materia di sicurezza; in caso di controllo degli enti competenti: intervento tempestivo per tutta la durata del contratto. 2. Assistenza e formazione Anche nel campo della formazione il nostro pacchetto offre tutto ciò di cui ha bisogno un’azienda: il servizio prevede la possibilità di far partecipare (senza limiti) il titolare ed i propri lavoratori ai corsi organizzati presso le sedi SAEF ai sensi del D. Lgs 81/08; assistenza telefonica e “on line” in materia di formazione; i corsi di formazione dove è prevista la formazione sono: RSPP datore di lavoro, RLS, Addetti al Primo Soccorso, Addetti all’Antincendio, Formazione generale e specifica per i lavoratori e tutti relativi aggiornamenti. 3. My Saef Il pacchetto Scacciapensieri, comprende anche la possibilità di utilizzare e avere sempre a disposizione il cruscotto digitale My SAEF, uno spazio virtuale nel quale sono conservati attestati, scadenze, documenti inerenti la situazione specifica dell’azienda cliente. Un cruscotto che permetterà di avere in perfetto ordine tutta la documentazione e tenere sotto controllo ogni scadenza. A disposizione unicamente dei clienti SAEF che si avvalgono di Scacciapensieri, il cruscotto è stato studiato con ampie garanzie sulla tutela e la sicurezza dei dati in esso contenuti. Quali sono i vantaggi? Il pacchetto Scacciapensieri offre 3 vantaggi fondamentali riguardanti la sicurezza sul lavoro per le piccole imprese: costo predefinito e certo per tutta la durata del contratto; costo ridotto del 50% rispetto al costo standard; un unico referente per tutto ciò che concerne la sicurezza (consulenza, formazione, assicurazione... ). In più. . Con Scacciapensieri sarai sempre sicuro di essere in regola con tutta la normativa: non dovrai più pensare all’aggiornamento dei documenti, alla scadenza dei corsi di formazione. Avrai un database personalizzato su tutto ciò che riguarda la sicurezza nella tua azienda. Noi di SAEF seguiamo aziende di tutta Italia in forma continuativa sul tema della sicurezza: abbiamo personale più che qualificato, composto da tecnici specializzati con esperienza decennale.  Conosciamo bene le problematiche della sicurezza in un’azienda: svolgiamo da anni valutazioni dei rischi aziendali e formazioni per i lavoratori in moltissime aziende, supportandole anche in caso di ispezione. Perché aspettare?  Compila il Form! --- Di cosa parliamo La sicurezza e la salute in un luogo di lavoro dipendono da molti fattori ed il fattore tecnico gioca in questo caso un ruolo molto importante (unito al fattore umano). Per fattore tecnico si intende tutto ciò che riguarda macchinari e attrezzature per la sicurezza sul lavoro. E per tale fattore risultano essere necessarie precise misure preventive e precauzionali. Fondamentale il fatto che vengano utilizzate unicamente attrezzature sicure e che tali attrezzature vengano periodicamente manutenute e revisionate, sia per un aspetto di compliance normativa, che per un aspetto etico, legato alla tutela e all’incolumità delle persone che le utilizzano. Indispensabile in questo ambito è anche una corretta e sistematica formazione del personale, affinché gli operatori siano sempre adeguatamente preparati alla gestione di impianti e attrezzature per la sicurezza sul lavoro. SAEF accompagna le imprese, fianco a fianco, in questo percorso, facendo in modo che le stesse rispettino ogni normativa in materia. Il servizio di SAEF SAEF, nell’ambito della sicurezza sul lavoro derivante dal fattore “tecnico” (attrezzature e macchinari) è in grado di assicurare all’azienda, lo scrupoloso rispetto della normativa, andando ad analizzare la situazione di partenza, raffrontandola con i testi normativi vigenti e predisponendo ogni passaggio necessario, sia a livello formale che a livello operativo, per fare in modo che l’impresa non rischi nulla dal punto di vista della compliance e al contempo che le persone che lavorano all’interno dell’impresa rischino il meno possibile quando sono chiamate a svolgere le proprie mansioni. Fra i servizi che SAEF offre ad un’impresa per quanto riguarda le attrezzature per la sicurezza sul lavoro ci sono la pratica della CIVA (la comunicazione all’INAIL dell’organismo incaricato per le verifiche periodiche dei macchinari), la verifica e la messa in sicurezza delle macchine e delle attrezzature industriali e la Marcatura CE. --- Il portale CIVA per la certificazione e gestione degli impianti prevede le seguenti possibilità: Ascensori e montacarichi da cantiere: Immatricolazione; Prima verifica periodica. Apparecchi di sollevamento: Immatricolazione; Prima verifica periodica; Riconoscimento idoneità per ponte sollevatore per autoveicoli; Riconoscimento idoneità prototipo per ponte sollevatore per autoveicoli; Prestazioni su macchine non marcate CE: Collaudo per verifica di omologazione; Collaudo per verifica di omologazione con approvazione progetto singolo. Apparecchi a pressione: Verifica di messa in servizio; Verifica e dichiarazione di messa in servizio (richiesta Contestuale); Dichiarazione di messa in servizio; Dichiarazione di messa in servizio art. 5 DM 329/04 comma b,c,d; Prima verifica periodica. Impianto di riscaldamento: Approvazione progetto (DM 01-12-75) Verifica primo impianto di riscaldamento (DM 01-12-75); Prima verifica periodica. Impianti di messa a terra e protezione per scariche atmosferiche: Denuncia di Impianti Di Messa A Terra; Denuncia di Impianti Per Scariche Atmosferiche; Comunicazione organismo abilitato per l’esecuzione delle verifiche periodiche. Richieste comuni a tutti i settori: Richiesta documentazione varia (ad eccezione, in questo rilascio, del settore Pressione); Voltura per Acquisizione Impianto/apparecchio; Voltura per Cessione Impianto/apparecchio; Richiesta Visualizzazione Apparecchi/pratiche. Cosa può fare SAEF per te?   I tecnici specializzati SAEF possono aiutare la tua azienda nella certificazione di impianti e apparecchi: Recuperare la documentazione relativa all’impianto dell’azienda Predisporre le relazioni tecniche necessarie Inviare tutta la documentazione necessaria per la denuncia/immatricolazione all’ente INAIL e se necessario ad ATS, nei tempi e nei modi previsti nella procedura. Assisterti nel monitoraggio delle scadenze e nelle verifiche periodiche. --- https://www. youtube. com/watch? v=iML66Nrzxpo Il D. Lgs. 81 del 2008 decreta infatti che il datore di lavoro debba: mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature di lavoro conformi alle disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto; attestare la conformità delle attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative ai requisiti di generali di sicurezza espressi nell’allegato V del D. Lgs. 81 del 2008; adottare adeguate misure tecniche ed organizzative al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all’uso delle attrezzature di lavoro, tra le quali le disposizioni illustrate nell’allegato VI del D. Lgs. 81 del 2008; prendere le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza in relazione alle prescrizioni dell’art. 18 del D. Lgs. 81 del 2008; adottare i provvedimenti opportuni perché le attrezzature di lavoro siano installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso ed affinché i lavoratori incaricati dell’uso ricevano una formazione e un addestramento adeguati in rapporto alla sicurezza. Agli effetti delle disposizioni del testo unico sicurezza, le macchine o impianti necessari all’attuazione di un processo produttivo e destinati ad essere usati durante il lavoro, vengono annoverate nella definizione di attrezzature di lavoro. Macchine in servizio non marcate CE: soggette alla verifica dei requisiti di sicurezza e salute La messa in sicurezza di macchine industriali messe a disposizione dal datore di lavoro risponde a alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, riportare la marcatura CE ed essere corredate di manuale d’uso e manutenzione. Le macchine in servizio antecedenti alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto devono, invece, soddisfare i requisiti di sicurezza e salute prescritti dall’allegato V ed essere conformi alle disposizioni di utilizzo ai sensi dell’allegato VI del D. Lgs. 81 del 2008. Al fine di offrire esempi tangibili, sono annoverate a questo gruppo le macchine, apparecchi, utensili o impianti messi in servizio antecedentemente al 21 settembre 1996, data di recepimento in Italia della prima codifica della direttiva macchine. Qualora le macchine o impianti in servizio fossero sprovvisti del corredo documentale di accompagnamento, come spesso accade, il datore di lavoro o la persona da lui delegata ha il compito di produrre una documentazione sostitutiva al manuale d’uso e manutenzione per ottemperare all’obbligo incombente e non derogabile di effettuare formazione, informazione ed addestramento ai propri dipendenti sull’uso di suddette macchine. Macchine in servizio marcate CE: esenti dalla verifica da parte del datore di lavoro? Diverse sentenze della Cassazione penale (cfr.  Sentenza Cassazione Penale Sez. VI del 06 aprile 2011 n. 33285, del 26 agosto 2008 nr. 45335 e del 12 giugno 2008 nr. 37060) hanno evidenziato che il datore di lavoro è responsabile in primis della messa a disposizione dei lavoratori di macchine conformi ai requisiti di sicurezza e salute e che, in questo scenario, il marchio CE apposto sull’attrezzatura diventa condizione necessaria, ma non sufficiente per l’osservanza degli obblighi di legge. Il datore di lavoro, in accordo con l’art. 71 del D. Lgs. 81 del 2008, non... --- Direttiva e regolamento macchine Nell’ambito delle macchine ed impianti industriali, il testo attuale di riferimento a livello comunitario è la direttiva macchine 2006/42/CE. La direttiva è un atto giuridico che stabilisce un obiettivo che i paesi dell’UE devono conseguire, lasciando ai singoli paesi la possibilità di definire attraverso disposizioni nazionali come conseguirlo. In Italia, a titolo di esempio, la direttiva macchina 2006/42/CE è stata recepita con il D. Lgs. Del 27 gennaio 2010, nr. 17. Il libero arbitrio concesso ai paesi membri dell’Unione è finalizzato a consentire loro di disciplinare in materia di attività di sorveglianza sul mercato e di regime sanzionatorio, senza tuttavia creare alcun ostacolo alla libera circolazione delle merci. Netta è, quindi, la differenza con lo strumento legislativo del regolamento, definito come atto giuridico vincolante che deve essere applicato in tutti i suoi elementi nell’intera Unione Europea, senza variazione alcuni tra i singoli stati dell’Unione. Di regolamento si parlerà in maniera marcata in futuro, nel campo delle macchine ed impianti, a seguito della pubblicazione del “nuovo regolamento macchine 2023/1230” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Parlamento Europeo nel giugno del 2023 e che verrà applicato dal 20 gennaio 2027, abrogando l’attuale direttiva macchine 2006/42/CE. Sino a tale data, sono in vigore l’attuale direttiva macchine 2006/42/CE ed i suoi atti giuridici di recepimento. Marcatura CE di macchine e impianti L’iter di adempimento delle disposizioni prescritte dalle direttive comunitarie di prodotto e dai suoi atti normativi di recepimento comporta la produzione di un corredo documentale che verte intorno (elenco non esaustivo): all’analisi dei rischi connessi al ciclo vita del prodotto, ovvero che contemplano non il solo utilizzo, ma anche il trasporto, l’eventuale installazione e lo smantellamento dello stesso; alla valutazione della corrispondenza del prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza e salute espressi nel testo di legge; alla produzione di supporti informativi per l’uso e la manutenzione del prodotto, quali sono i manuali d’uso e manutenzione. Nella valutazione della corrispondenza ai requisiti essenziali di sicurezza e salute e nella analisi e ponderazione del rischio, ci si serve di norme tecniche, ovvero specifiche tecniche approvate e pubblicate da enti di normazione, che definiscono lo stato dell’arte del dispositivo o della procedura che stanno trattando. Benché l’osservanza delle norme tecniche non sia obbligatoria, vi è una ben nutrita cerchia di norme che se attuate permettono di godere della presunzione di conformità alla direttiva di prodotto alla quale si riferiscono: tali norme tecniche riportano la qualifica di norme armonizzate. L’atto finale del percorso che attesta la conformità dei prodotti a tutte le direttive comunitarie applicabili si traduce nell’apposizione della marcatura CE del prodotto e della relativa produzione della dichiarazione di conformità del prodotto stesso, con l’obiettivo di garantirne la sicurezza nell’uso e nella distribuzione. Come anticipato, nell’ambito delle macchine industriali il testo normativo di riferimento ed attualmente in vigore è la direttiva macchine 2006/42/CE, a cui si rimanda per approfondimenti in merito e che è applicabile a: macchine; attrezzature intercambiabili; componenti di sicurezza; accessori di sollevamento; catene, funi e cinghie; dispositivi amovibili di trasmissione meccanica; quasi-macchine. Tuttavia, l’apposizione della marcatura CE su macchine e impianti ne attesta la... --- Formazione e Sicurezza sul Lavoro, Consulenze e Ambiente | SAEF Hai bisogno di aiuto? Cerca Cerca: Cerca AziendaGruppoMetodoA chi ci rivolgiamoTrasparenzaSocietà benefitCentro studiLavora con noiRecensioniContattiEntra in mySAEFLoginCos’è mySAEFT. +39 0303776990ConsulenzaSicurezzaSicurezza sul lavoro per piccole impreseRSPP EsternoGap AnalysisDocumento di valutazione dei rischi (D.V.R.)AmbienteResponsabile tecnico gestione rifiutiAssistenza ambientaleConsulente ADRTrasporto e smaltimento rifiutiESG – SostenibilitàFormazione aziendaleGestione progetti formativiFinanziamenti alla formazioneFormazione per la Sicurezza sul lavoroApprendistato professionalizzanteVuoi un’azienda più sostenibile?Scopri cosa possiamo fare per te Corsi di formazioneSicurezza sul lavoroAggiornamento antincendio liv. 1Corso addetti carrelli elevatoriPrimo soccorso ACorso per RLSApprendistatoCorso base apprendistiCorso intermedio apprendistiCorso avanzato apprendistiCorso per tutor apprendistiSoft e hard skillsExcel per attività di studioDisegno tecnico e AutocadPublic speakingLingua ingleseFormazione managerialeLead the changeCorso mentalità vincenteLeadership con i collaboratoriValutazione delle prestazioniTeam BuildingGioco di squadra in cucinaTeam working in Escape RoomCaccia al tesoro fra colleghiQuiz-show competitivoTutti i corsiVuoi finanziare la formazione?Finanzia la formazione SostenibilitàSicurezzaAmbienteSistemi di gestionePrivacyConsulenzaSicurezzaSicurezza sul lavoro per piccole impreseRSPP EsternoGap AnalysisDocumento di valutazione dei rischi (D.V.R.)AmbienteResponsabile tecnico gestione rifiutiAssistenza ambientaleConsulente ADRTrasporto e smaltimento rifiutiESG – SostenibilitàFormazione aziendaleGestione progetti formativiFinanziamenti alla formazioneFormazione per la Sicurezza sul lavoroApprendistato professionalizzanteVuoi un’azienda più sostenibile?Scopri cosa possiamo fare per te Corsi di formazioneSicurezza sul lavoroAggiornamento antincendio liv. 1Corso addetti carrelli elevatoriPrimo soccorso ACorso per RLSApprendistatoCorso base apprendistiCorso intermedio apprendistiCorso avanzato apprendistiCorso per tutor apprendistiSoft e hard skillsExcel per attività di studioDisegno tecnico e AutocadPublic speakingLingua ingleseFormazione managerialeLead the changeCorso mentalità vincenteLeadership con i collaboratoriValutazione delle prestazioniTeam BuildingGioco di squadra in cucinaTeam working in Escape RoomCaccia al tesoro fra colleghiQuiz-show competitivoTutti i corsiVuoi finanziare la formazione?Finanzia la formazione SicurezzaAmbienteSistemi di gestionePrivacySostenibilitàAziendaGruppoMetodoA chi ci rivolgiamoTrasparenzaSocietà benefitCentro studiLavora con noiRecensioniContattiEntra in mySAEFLoginCos’è mySAEFT. +39 0303776990 Prev Next SE TRASFORMI L’OBBLIGO IN UN VANTAGGIO, LA TUA AZIENDA È FELICE DUE VOLTE. Scopri di più   FORMAZIONE MANAGERIALEI corsi di formazione manageriale di SAEF sono progettati per potenziare le competenze fondamentali dei manager, sviluppando le abilità personali, la leadership e la gestione dei collaboratori, essenziali per il successo nel mondo aziendale odierno. Scopri di più SE CRESCE LA SICUREZZA DELLA TUA AZIENDA, CRESCE LA TUA AZIENDA.  Scopri la consulenza strategica di SAEF SE CRESCONO LE PERSONE DELLA TUA AZIENDA, CRESCE LA TUA AZIENDA.  Scopri i piani formativi di SAEF PIÙ VALORE CON LE TUE PERSONE Aiutiamo le persone della tua azienda a crescere, perché più crescono loro, più cresce l’azienda. Così, realizziamo due obiettivi in uno. E il cerchio si chiude.Servizi in evidenzaApprendistato professionalizzanteUn’opportunità per i giovani tra i 18 e i 29 anni di crescere professionalmente, combinando formazione pratica e teorica con il supporto di un tutor aziendale. Investi nelle persone e migliora le competenze del team. Scopri di piùFormazione per la Sicurezza sul lavoroProteggi le tue persone con corsi dedicati che promuovono benessere e sicurezza. Investi nel loro sviluppo professionale e assicura un ambiente lavorativo sicuro e accogliente, per la crescita dell’attività. Scopri di piùGap analysisAnalizziamo i tuoi processi per identificare punti critici e migliorare la sicurezza. Con il nostro supporto, ottimizzi l’efficienza e assicuri conformità normativa, garantendo un ambiente di lavoro sicuro. Scopri di piùFormazione per le Soft e Hard SkillsDedicarsi... --- --- ## Articoli La leadership non è solo una competenza, è una responsabilità. In un mondo che cambia rapidamente, guidare persone e organizzazioni richiede fiducia, ispirazione e capacità di trasformare le sfide in opportunità. Martedì 23 settembre alle ore 16:30 si è svolto il terzo appuntamento del ciclo Dash To Cortina, in collaborazione con SAEF. È stato un webinar pensato per aziende e professionisti desiderosi di sviluppare una leadership autentica, capace di fare la differenza. Ospiti e relatori: Alessandro Fabian, triatleta olimpico, porterà la sua esperienza di disciplina e determinazione. Lucilla Rizzini, formatrice e coach, guiderà i partecipanti nella traduzione pratica dei concetti in strumenti utili al lavoro quotidiano. Emanuele Turelli, autore e conduttore, modererà l’incontro. Per un’ora sport e impresa si sono incontrati, mostrando come la vera leadership significhi ascoltare, motivare e valorizzare le persone, soprattutto nei momenti di incertezza. Il percorso Dash To Cortina prosegue: ogni tappa è un’occasione di confronto e crescita verso un futuro in cui lo sport diventa strumento di inclusione, formazione e innovazione per le aziende. --- Sostegno all’adattamento dei lavoratori, degli imprenditori e delle imprese ai cambiamenti del mercato del lavoro In continuità con le precedenti edizioni, Regione Lombardia promuove la Terza Edizione dell’Avviso Pubblico per la Formazione Continua: un’ottima opportunità per le aziende del territorio lombardo per finanziare la formazione aziendale. Sappiamo, infatti, quanto sia importante investire costantemente nella formazione ed aggiornamento continuo dei lavoratori, quale strumento chiave per la crescita aziendale di fronte alle sfide di innovazione e competitività del mercato locale ed internazionale, in continua evoluzione. L’Avviso di Regione Lombardia rappresenta quindi un valido strumento di finanziamento della formazione, per supportare concretamente le imprese nella crescita delle competenze dei lavoratori e la competitività d’impresa, attraverso l’utilizzo di voucher formativi per la partecipazione a corsi promossi dagli enti accreditati sul Catalogo Formativo. Con l’Avviso, la Regione si pone infatti l’obiettivo di favorire lo sviluppo del capitale umano rispetto alle esigenze formative specifiche di tutte le figure professionali e di tutte le tipologie di impresa che caratterizzano il tessuto produttivo lombardo, con un occhio di riguardo a quegli interventi che rivestono carattere strategico per il miglioramento continuo e lo sviluppo professionale, nell’ambito della Transizione digitale, Sostenibilità ambientale e Transizione Ecologica. Questa edizione presenta inoltre un’importante novità, con l’introduzione di un ambito di intervento dedicato all’Agricoltura, settore che nel nostro Paese ricopre un ruolo prioritario e strategico, ma che necessita di investire sulla crescita del capitale umano, attraverso anche l’acquisizione di quelle competenze trasversali e manageriali necessarie per far fronte alle sfide del mercato globale. BANDO FORMAZIONE CONTINUA --- Informiamo i nostri clienti e partner che i nostri uffici resteranno chiusi dal 9 al 24 agosto 2025 per la consueta pausa estiva. Durante questo periodo, le attività saranno sospese e le richieste ricevute verranno gestite al nostro rientro. Per eventuali urgenze è possibile scrivere a: urgenze@saef. it Vi auguriamo una buona estate! --- Ai sensi della L. 124 del 4 agosto 2017 commi 125-128 dell’articolo unico e s. m. i. si pubblicano le agevolazioni ottenute nel corso dell’anno 2024: Art Bonus: 6. 500,00€ Credito d’imposta ricerca e sviluppo: 10. 025€ Fondimpresa: 2. 905,84€ Fondoprofessioni: 33. 765,68€ Tutto quanto non è qui indicato è possibile visionarlo sul Registro Nazionale degli Aiuti. --- Come adeguarsi in modo semplice, efficace e digitale Il 24 giugno si è tenuto un webinar informativo dedicato alle aziende coinvolte nei tre scaglioni RENTRI e a chi vuole dire addio alla gestione cartacea dei registri carico/scarico. Insieme ad Arianna Ambiente, realtà che fa parte del gruppo SAEF da giugno 2024, abbiamo approfondito: gli obblighi previsti per il secondo e terzo scaglione del RENTRI cosa cambia nella gestione dei rifiuti speciali come funziona Aliante, la piattaforma digitale per semplificare registri, formulari e comunicazioni Il webinar si conclude con una sessione di domande e risposte, utile per chiarire dubbi e valutare le soluzioni più adatte alla tua azienda. Guarda la registrazione completa qui sotto https://www. youtube. com/watch? v=Zl8jeFkWO0A --- Imprese tra 11 e 50 dipendenti tenute all’iscrizione entro il 14 agosto 2025. Attenzione anche alle nuove regole su registri e formulari, già in vigore. Prosegue l’entrata in vigore del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti): dal 15 giugno 2025 l’obbligo di iscrizione si estende al secondo gruppo di soggetti. In particolare, saranno tenuti ad iscriversi: enti e imprese che producono rifiuti speciali pericolosi; produttori di specifiche tipologie di rifiuti speciali non pericolosi; con un numero di dipendenti compreso tra 11 e 50. Il termine per completare l’iscrizione è fissato al 14 agosto 2025. Seguirà un’ulteriore scadenza: dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026 l’obbligo riguarderà il terzo gruppo, ovvero i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi con un massimo di 10 dipendenti. Modelli già obbligatori da febbraio 2025 Indipendentemente dall’obbligo di iscrizione al RENTRI, è già in vigore – dal 13 febbraio 2025 – l’obbligo per tutti i soggetti coinvolti di utilizzare i nuovi modelli approvati per: il registro di carico e scarico; il formulario di identificazione dei rifiuti. La normativa prevede sanzioni in caso di mancato adeguamento, con possibili implicazioni anche in ambito di responsabilità amministrativa (D. Lgs. 231/2001). Il supporto di SAEF SAEF supporta imprese e organizzazioni in tutti gli adempimenti legati al RENTRI con un approccio su misura. I nostri servizi comprendono: analisi degli obblighi normativi sulla base dell’attività svolta; assistenza completa nella procedura di iscrizione al RENTRI; adeguamento dei registri e formulari secondo i nuovi modelli; formazione pratica per il personale interno. Contattaci per una verifica gratuita della tua posizione o per pianificare gli adempimenti in modo efficace e senza stress. --- Nel 2024 lo Spisal ha controllato 577 cantieri: il 40% presentava irregolarità. Crescono anche le malattie professionali. Secondo la direttrice Dolci «manca la cultura della sicurezza» Nel 2024, nella provincia di Verona, su 577 cantieri edili ispezionati dallo Spisal, il 40% è risultato irregolare. Lo evidenzia Stefania Dolci, direttrice facente funzione dello Spisal dell’Ulss 9, sottolineando come la mancanza di una diffusa cultura della sicurezza continui a rappresentare un fattore critico. Oltre all’edilizia, le verifiche hanno riguardato anche 274 aziende (33% irregolari) e 163 aziende agricole (21% non in regola), con l’emissione di 18 provvedimenti di sospensione dell’attività. Parallelamente, è aumentato il numero delle malattie professionali: da 816 nel 2023 a 981 nel 2024, con una prevalenza di patologie muscolo-scheletriche e un incremento di casi legati all’esposizione a sostanze nocive, come l’amianto e le polveri di legno. Sul fronte degli infortuni mortali, il 2024 ha registrato 19 decessi, in calo rispetto ai 31 del 2023, ma resta costante il numero di morti in agricoltura. Il contesto produttivo provinciale, costituito per il 95% da microimprese con meno di 10 addetti, presenta spesso tecnologie datate e difficoltà nell’adozione di misure di prevenzione adeguate. Da qui la necessità – secondo Dolci – di rafforzare la rete tra enti, promuovere la formazione obbligatoria dei datori di lavoro prevista dal nuovo accordo Stato-Regioni, e coinvolgere attivamente anche le scuole in percorsi educativi sul tema. Lo Spisal ha avviato inoltre un nuovo modello di intervento, il Piano mirato di prevenzione (Pmp), che integra attività di vigilanza e assistenza per aumentare la consapevolezza delle imprese sui rischi e sulle conseguenze del mancato rispetto delle norme. Negli ultimi anni sono stati finanziati 62 progetti aziendali. Per il futuro, gli obiettivi sono chiari: intensificare le ispezioni nei settori a rischio, ampliare i Pmp, consolidare le sinergie con associazioni di categoria e parti sociali e migliorare la disponibilità di strumenti informativi pubblici, come i manuali sulla sicurezza pubblicati online. --- 06_24012025_MAGAZINESAEF (4)Download --- Come cambia la formazione in materia di sicurezza con la sua entrata in vigore  Dopo un travaglio di quasi tre anni, finalmente è stato sancito il NUOVO ACCORDO STATO REGIONI sulla formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro (a breve è attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).  Ecco le modifiche più significative che verranno introdotte:  Innanzitutto è previsto l’obbligo di formazione per tutti i Datori di Lavoro (indipendentemente dal fatto che ricoprano o meno il ruolo di RSPP). Il corso, della durata minima di 16 ore, servirà a generare consapevolezza sulle responsabilità connesse a questo ruolo, fornendo le necessarie competenze organizzative, gestionali e giuridiche. Il corso potrà essere fruito in presenza oppure a distanza (in videoconferenza o in e-learning).   Altra novità rilevante è relativa alla durata del corso per Preposti, che aumenta da 8 a 12 ore (in questo caso fruibili solo in presenza o in videoconferenza, no e-learning). A testimonianza del ruolo strategico che i legislatori vogliono attribuire a questa figura, ricordiamo altresì che l’obbligo di aggiornamento da quinquennale diventa biennale (previste sempre 6 ore): se il corso di formazione/aggiornamento è stato erogato da più di 2 anni dalla data di entrata in vigore del presente accordo, dovrà essere ottemperato entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore dell’Accordo. La durata del corso per Dirigenti (fruibile in presenza, videoconferenza o e-learning) invece, scenderà da 16 a 12 ore (più eventualmente altre 6 ore per imprese affidatarie nei cantieri temporanei e mobili). L'aggiornamento resta di 6 ore ogni cinque anni.   Viene finalmente normato anche il corso per lavoratori che operano in ambiente sospetti di inquinamento, i cosiddetti spazi confinati: durerà 12 ore (4 di teoria + 8 di pratica); anche in questo caso aggiornamento quinquennale (4 ore).   Per quanto concerne gli addetti all’utilizzo di attrezzature da lavoro, oltre a confermare le precedenti disposizioni circa il carrello elevatore, la PLE, la gru ecc. , viene regolamentata anche la formazione per i lavoratori addetti alla conduzione di carriponte, che costituiva probabilmente uno dei “buchi” più rilevanti dei precedenti accordi Stato Regioni: il corso avrà una durata minima di 10 ore (4 di teoria + 6 di pratica).   Il nuovo Accordo pone grande enfasi sul processo di organizzazione dei corsi, dall’analisi dei fabbisogni alle modalità di erogazione, fino alle attività di monitoraggio e valutazione necessarie ad adottare eventuali misure di miglioramento: tutto ciò nell’ottica, assolutamente condivisibile ed auspicabile, che una maggior personalizzazione dei corsi ne accresca l’efficacia.   NB: il numero max di allievi scende a 30 (da 35) per le lezioni teoriche; laddove sia prevista una parte pratica, va rispettato il rapporto 1:6 tra docente e allievi. --- Martedì 27 maggio – ore 16:30 Quando l’inclusione non è solo un valore, ma una forza che trasforma. SAEF, in collaborazione con Dash to Cortina, ti invita a partecipare ad webinar gratuito dedicato alla potenza della diversità e al modo in cui l’inclusione può diventare un vero e proprio motore di innovazione, benessere e successo nei team, nello sport come nel lavoro. Attraverso le voci e le storie di chi ha saputo trasformare i limiti in opportunità, esploreremo cosa significa fare spazio alle differenze, valorizzarle e renderle centrali nei contesti professionali e organizzativi. Intervengono: Martina Caironi – Campionessa paralimpica e attivista, simbolo di resilienza e determinazione; Claudio Arrigoni – Giornalista e scrittore, da sempre impegnato a raccontare il mondo paralimpico con uno sguardo autentico e profondo; Alice Palumbo – Consulente e formatrice, esperta in cultura organizzativa, leadership inclusiva e sviluppo dei talenti; Modera Emanuele Turelli, formatore e scrittore. Iscriviti ora e partecipa anche tu a questo momento di confronto ispirato, per riscoprire il vero significato di empowerment e inclusione. ISCRIVITI --- Si informa che, nell’ambito della Formazione Continua PR FSE+ 2021-2027 – Seconda edizione, è stato disposto un incremento della dotazione finanziaria pari a €4. 700. 000. Contestualmente, è prevista la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di voucher formativi, attraverso il sistema informativo regionale, a partire dalle ore 12:00 del 12 maggio 2025 e fino al 31 luglio 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse. L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità per le imprese e i lavoratori interessati ad accedere a percorsi formativi cofinanziati, volti a rafforzare competenze e competitività. FORMAZIONE CONTINUA 2023/2024 --- È stato pubblicato il nuovo Accordo Stato-Regioni che ridefinisce in modo sostanziale la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come previsto dall'art. 37 del D. Lgs. 81/08. Le novità riguardano sia i soggetti formatori, sia i contenuti e le modalità di erogazione dei corsi. Ecco una sintesi dettagliata delle principali modifiche: Soggetti formatori Sono stati definiti i soggetti autorizzati a erogare corsi in materia di salute e sicurezza. Eccezione: i datori di lavoro possono organizzare corsi per lavoratori, dirigenti e preposti interni, anche senza essere soggetti accreditati. Una misura già applicata in Lombardia e Sicilia. Soggetti accreditati Devono avere almeno 3 anni di esperienza documentata nella formazione in salute e sicurezza. Deroga: per i corsi destinati a lavoratori, preposti e dirigenti è sufficiente l'accreditamento regionale. Introdotto il principio di "diretta emanazione": la struttura deve essere di proprietà o partecipata in modo prevalente da organizzazioni sindacali. Eliminato l’obbligo di accreditamento per le strutture di diretta emanazione. Requisiti dei docenti e organizzazione dei corsi I docenti devono rispettare i requisiti previsti dal DM 6 marzo 2013 (salvo eccezioni). Massimo 30 partecipanti per corso (prima 35), max 6 allievi per docente nella parte pratica. La verifica finale è ammessa solo con almeno 90% di frequenza. Verbali obbligatori per tutti i corsi, non solo per RSPP/ASPP. Modalità di erogazione dei corsi Sono ammesse tutte le seguenti modalità: Presenza fisica Videoconferenza sincrona E-learning (solo teoria) Modalità mista Attestazioni Un unico attestato per corso, con standard minimi uniformi. Valido su tutto il territorio nazionale. Fascicolo del corso Ogni corso deve essere documentato e archiviato per almeno 10 anni. Corsi per lavoratori Durata minima totale: 8 ore (rischio basso) 12 ore (rischio medio) 16 ore (rischio alto) Strutturati in: Formazione generale (4 ore) – credito permanente Formazione specifica (4-12 ore) – in base ai rischi I gruppi devono essere omogenei per rischio e mansione. Corsi per preposti e dirigenti Preposti: 12 ore (dopo il corso lavoratori), focus su controllo, vigilanza, comunicazione. Dirigenti: 12 ore + modulo cantieri da 6 ore se richiesto. Approccio manageriale. Corsi per datori di lavoro Durata: 16 ore. Copre obblighi, gestione e prevenzione. Valido anche per attività nei cantieri con modulo aggiuntivo. Corsi per Coordinatori per la Sicurezza (CSP/CSE) Aggiornamento del corso secondo l’art. 98 D. Lgs. 81/2008. Contenuti: normativa, rischi di cantiere, responsabilità, gestione emergenze, verifica POS. Ambienti confinati (DPR 177/2011) Durata: 12 ore (4 teoria + 8 pratica). Contenuti: rischi specifici, DPI, emergenze. Verifica pratica obbligatoria. Corsi per attrezzature (art. 73, comma 5) Abilitazione solo dopo verifica pratica, per ogni tipo di macchina. Obbligo per: PLE Gru per autocarro e a torre Carrelli elevatori (tutti i tipi) Le prove devono svolgersi in aree idonee, con attrezzature reali e DPI. RSPP / ASPP Formazione articolata in: Modulo A: 28 ore (giuridico) Modulo B: 52 ore (comune/specialistico) Modulo C: 24 ore (organizzativo) Previsto il riconoscimento dei crediti formativi pregressi. Aggiornamento corsi Obbligo quinquennale, con durata variabile: ASPP/RSPP: 20 ore CSP/CSE: 40 ore DL-RSPP, dirigenti, preposti, lavoratori: in base al... --- Lunedì 28 aprile, in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, si è svolto un evento che ha dato spazio non solo alla discussione tecnica ma anche all’emozione. "Punto di non ritorno", organizzato da SAEF al Golf Club Franciacorta, ha trattato l’impatto degli infortuni sul lavoro, coinvolgendo tutti i partecipanti in una riflessione collettiva su temi che vanno ben oltre le statistiche. Gli interventi dei relatori, insieme ai racconti emozionanti di chi ha vissuto in prima persona il dramma di un infortunio, hanno fatto emergere la realtà dietro i numeri, portando l’ascoltatore a riflettere su ciò che realmente si perde quando la sicurezza viene messa in secondo piano. Storie di resilienza, di ritorno al lavoro, di speranza che nonostante le difficoltà, la passione per il proprio mestiere resta una forza capace di spingere oltre ogni limite. L’evento ha avuto il merito di farci ricordare che la sicurezza non è solo una questione tecnica, ma una vera e propria responsabilità sociale. È un impegno che riguarda tutti: lavoratori, aziende, istituzioni. La condivisione di esperienze ha permesso di comprendere quanto ogni incidente possa trasformare profondamente la vita, ma anche quanto sia possibile prevenire, educare e sensibilizzare per cambiare davvero le cose. A tutti coloro che hanno partecipato e contribuito, grazie di cuore. È stato un incontro che ha toccato le coscienze e ci ha ispirato a continuare il nostro impegno per un mondo del lavoro più sicuro e più umano. Qui sotto, alcune immagini che raccontano i momenti più significativi della giornata e l'articolo pubblicato sul giornale di Brescia. FOTO EVENTODownload Rassegna stampa_28 aprileDownload --- https://www. youtube. com/watch? v=KcMhT96N_lk Gli “adeguati assetti organizzativi e amministrativo-contabili” sono ormai diventati obbligatori per legge. Tu azienda ti sei già adeguata? . . e Tu professionista hai già consigliato alle tue aziende di adeguarsi? Nel nostro webinar gratuito, ti forniremo una panoramica delle nuove normative e delle azioni pratiche che ogni imprenditore e consulente deve adottare per proteggere la propria azienda dal rischio di fallimento. In questo incontro online scoprirai: Come verificare la salute finanziaria della tua azienda in modo da prevenire sorprese Gli strumenti pratici per monitorare i flussi di cassa e mantenere il controllo delle finanze aziendali Cosa fare subito per prepararti alle novità del Codice della Crisi e come evitare che la tua azienda possa trovarsi in difficoltà Ti presenteremo un percorso veloce, pratico e finanziabile. Intervengono: Giovanni Benedini: Responsabile area Formazione SAEF Alessandro Ceriani: dottore commercialista, revisore contabile e docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore --- Informiamo i nostri clienti, fornitori e collaboratori che l'azienda resterà chiusa per le festività natalizie damartedì 24 dicembre a mercoledì 1 gennaio compresi. Le attività riprenderanno regolarmente a partire da giovedì 2 gennaio. Per urgenze, siete invitati a contattarci scrivendo a urgenze@saef. it o chiamando il numero 333 2170852. Cogliamo l'occasione per augurarvi un sereno Natale e un felice anno nuovo, ricco di soddisfazioni e successi. Il team SAEF. --- È stata pubblicata la norma Uni Iso 45004:2024 , intitolata Gestione della salute e sicurezza sul lavoro - Linee guida sulla valutazione delle prestazioni , disponibile sul sito dell'Ente Italiano di Normazione (UNI). Questa norma si affianca alle altre normative sui modelli di gestione della salute e sicurezza sul lavoro e fornisce linee guida su come monitorare, misurare e migliorare le prestazioni aziendali in questo ambito. La norma è stata sviluppata da un gruppo di lavoro internazionale, la cui delegazione italiana è guidata da Antonio Terracina della Consulenza tecnica salute e sicurezza centrale (CTSS). La Commissione sicurezza UNI è presieduta da Fabrizio Benedetti , coordinatore generale della CTSS dell'Istituto. Obiettivo della norma L'obiettivo principale di Uni Iso 45004:2024 è aiutare le organizzazioni a monitorare, misurare, analizzare e valutare le prestazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, selezionando e utilizzando indicatori di valutazione delle prestazioni per supportare il miglioramento continuo. La norma è applicabile a tutte le organizzazioni, indipendentemente dalle loro dimensioni, tipologia o ubicazione, e può essere utilizzata anche come supporto nell'applicazione della norma Iso 45001:2023 . Supporto per i diversi livelli organizzativi La norma fornisce linee guida su come sviluppare un processo di valutazione delle prestazioni in salute e sicurezza sul lavoro, con indicazioni su come progettare e rendere efficace questo processo, evitando insidie e integrando il procedimento nella gestione aziendale. Questo processo può riguardare vari livelli organizzativi, dall'alta direzione alle singole funzioni e attività aziendali. Indicatori di rilevamento e prevenzione Particolare attenzione è dedicata agli indicatori chiave di prestazione (KPI) , fornendo esempi sia di indicatori reattivi (che rilevano guasti o carenze nel sistema di gestione) sia di indicatori predittivi (che permettono di intraprendere azioni preventive per evitare che un guasto o una carenza si trasformarsi in un infortunio). --- Data: Giovedì 28 novembre 2024, 16:00 - 18:00Luogo: Centro Pastorale Paolo VI, Brescia In un contesto economico e sociale in continua trasformazione, SAEF, con oltre 25 anni di esperienza nel supporto alle imprese lombarde, organizzato un evento dedicato alle nuove sfide e alle opportunità per le aziende e i professionisti. Abbiamo parlato di inclusività, politiche attive e sviluppo sostenibile, con la partecipazione di autorevoli esperti del settore. Tra i relatori: Mariasole Bannò , Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Brescia, ci guiderà su come integrare pratiche inclusive nelle aziende; Luca Paone, Vicepresidente Fondazione Consulenti per il Lavoro, presenterà il ruolo e le attività della Fondazione Consulenti per il Lavoro, evidenziando i servizi e le opportunità che essa offre a sostegno di aziende, consulenti e lavoratori; Laura Andreoli, Responsabile area apprendistato di SAEF approfondirà il tema dei finanziamenti per la formazione e l'inserimento lavorativo, L'assessore all'istruzione Formazione e Lavoro Simona Tironi concluderà con un intervento sulle nuove politiche attive per il lavoro, presentando iniziative fondamentali per aziende e lavoratori. La partecipazione al convegno è stata gratuita, previa registrazione e ha dato diritto a ricevere 2 crediti formativi per i Consulenti del lavoro. LocandinaEvento_28novembreDownload --- https://www. youtube. com/watch? v=8CRDNPfSPlw SAEF e Arianna Ambiente, mercoledì 20 novembre 2024, hanno tenuto un webinar gratuito per approfondire le sfide e le opportunità legate al futuro della tracciabilità dei rifiuti. Con l'introduzione del RENTRI infatti le normative si sono trasformate rapidamente. Perché devi guardarlo? Se ti occupi di gestione dei rifiuti, sia pericolosi che non, il nostro webinar ti fornirà tutte le risposte di cui hai bisogno per adattarti alle nuove normative in modo efficace e senza stress. Non solo ti guideremo passo dopo passo nel capire cosa sta cambiando, ma ti mostreremo anche soluzioni pratiche per rendere questa transizione un’opportunità di crescita per la tua azienda. Ecco cosa ti aspetta durante il webinar: Stato dell'arte normativa attuale: conosciamo la normativa attuale, ma il R. E. N. T. RI sta per cambiare le carte in tavola. Scopri cosa comporterà. Il cambio normativo: cosa dovrai fare: non solo teoria! Ti illustreremo, con esempi concreti, cosa dovrai fare diversamente per adeguarti alle nuove regole. Come Arianna e SAEF possono semplificarti il processo: Non affrontare tutto da solo! Con il nostro aiuto la gestione della tracciabilità dei rifiuti sarà più semplice di quanto pensi. Soluzione operativa: il servizio web Aliante. Scopri in anteprima Aliante, il software progettato da Arianna Ambiente per semplificare tutto il processo di tracciabilità. Chi è intervenuto? Dott. Giancarlo Farina: Coordinatore tecnico settore rifiuti Arianna Ambiente Enrico Agostini: CEO Computer Solutions S. p. a Alice Oprandi: Consulente tecnico SAEF Sandra Manganotti: Responsabile settore intermediazione rifiuti Arianna Ambiente A chi è rivolto il webinar? A tutte le aziende che producono, gestiscono o smaltiscono rifiuti. Che tu sia un esperto di settore o stia cercando di comprendere i nuovi obblighi, il nostro webinar ti fornirà una guida pratica e concreta per affrontare il cambiamento. Il futuro della tracciabilità dei rifiuti inizia con il RENTRI, e con noi sarà tutto più semplice. --- Con la presente informiamo dell’emanazione del D. Lgs. 4 settembre 2024, n. 135, che recepisce la Direttiva (UE) 2022/431. Questo provvedimento europeo revisiona la Direttiva Cancerogeni, con l’obiettivo di aggiornare e rafforzare la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione a sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione. Tale decreto è entrato in vigore l’11 ottobre 2024. Principali novità del decreto: Introduzione delle sostanze tossiche per la riproduzione (categorie 1A e 1B): Queste sostanze vengono ora equiparate agli agenti cancerogeni e mutageni per quanto riguarda la gestione e il livello di preoccupazione. Modifica dei valori limite di esposizione professionale: Sono stati aggiornati i valori limite di sostanze pericolose come piombo, nichel, benzene, ecc. In particolare, è stato introdotto un valore limite biologico per il piombo. Allegato XLIII-bis: Questo allegato contiene i valori limite biologici obbligatori, che monitorano la concentrazione di agenti pericolosi nel corpo dei lavoratori. Per le lavoratrici in età fertile, il limite per il piombo viene abbassato. Obblighi per i datori di lavoro: Valutazione del rischio: È obbligatorio aggiornare la valutazione dei rischi legati all’esposizione a sostanze pericolose, in conformità con le nuove categorie introdotte. Le aziende dovranno richiedere ai fornitori le versioni aggiornate delle Schede di Sicurezza dei prodotti chimici utilizzati, verificando se contengano indicazioni di pericolo come H360, H360F, H360D, H360FD, H360Fd, H360Df. Se presenti, sarà necessario individuare prodotti sostitutivi, oppure rivedere la valutazione del rischio cancerogeno. Formazione e informazione dei lavoratori: I lavoratori devono essere adeguatamente formati e informati sui rischi associati all’uso di tali sostanze, con aggiornamenti almeno quinquennali o quando cambiano le condizioni lavorative o i rischi. Sorveglianza sanitaria: I lavoratori esposti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria per monitorare l'impatto dell'esposizione sulla loro salute. Il D. Lgs. 135/2024 ha introdotto una definizione specifica di sorveglianza sanitaria, che consiste nella valutazione della salute dei lavoratori esposti a sostanze pericolose durante il lavoro. Registro degli esposti e conservazione della documentazione: Le aziende devono istituire e mantenere un registro degli esposti, conservando le cartelle sanitarie per almeno cinque anni dalla cessazione dell’attività che espone a sostanze tossiche. Indagini ambientali: Devono essere eseguite indagini ambientali per rilevare la presenza di inquinanti nei luoghi di lavoro. Invitiamo a prendere le dovute misure in collaborazione con il Medico Competente per adempiere a questi nuovi obblighi. Scopri cose possiamo fare per te: Valutazione del rischio chimico e cancerogeno --- Piani formativi per le imprese Entro la prima decade di ottobre 2024, è prevista la pubblicazione della terza edizione del Fondo Nuove Competenze, con un finanziamento di circa 700 milioni di euro. Le imprese avranno circa un mese per presentare i propri piani formativi, che dovranno rispondere alle esigenze di adeguamento dei modelli organizzativi e produttivi in seguito alle transizioni ecologiche e digitali. Il decreto è attualmente alla firma del Ministro del Lavoro, Marina Calderone, e l’avviso sarà pubblicato subito dopo. Questo strumento è rivolto ai datori di lavoro privati che hanno stipulato accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro, destinato allo sviluppo delle competenze dei lavoratori. Il Fondo rimborsa il costo delle ore di formazione svolte durante l’orario di lavoro. Formazione per le transizioni industriali e digitali Il Fondo Nuove Competenze sostiene le aziende che stanno affrontando investimenti strategici o transizioni industriali, aiutandole a formare nuove competenze per i dipendenti, soprattutto nelle aree della digitalizzazione, delle nuove tecnologie e delle competenze green. Questo è stato sottolineato da Vincenzo Caridi, capo del dipartimento delle Politiche del Lavoro del Ministero del Lavoro, durante il Net Forum, un evento dedicato alla formazione continua e all’adattamento del mercato del lavoro alle nuove sfide. Sfide e soluzioni nel mercato del lavoro Uno dei principali limiti dell'attuale sistema di politiche attive è la qualità disomogenea dei servizi per il lavoro nelle diverse aree del Paese. Per affrontare questo problema, Paola Nicastro, presidente di Sviluppo Lavoro Italia, ha annunciato la creazione della Scuola Nazionale delle Politiche Attive, che punta a uniformare l’offerta dei servizi a livello territoriale. Iniziative di Fondimpresa per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale per la formazione continua, sta lanciando nuove iniziative per far fronte alla carenza di manodopera, in particolare nel Nord Italia. Fulvio Bartolo, vicepresidente di Fondimpresa, ha spiegato che 5 milioni di euro sono stati destinati a un bando rivolto a immigrati extracomunitari, per formare competenze tecnologiche e professionalizzanti, inclusi corsi di italiano per facilitarne l'integrazione nel mercato del lavoro italiano. --- Si informa che a partire dal 25 settembre 2024 entreranno in vigore le disposizioni dell'Art. 4 del Decreto "Controlli", che introduce nuovi requisiti per la qualificazione dei tecnici addetti alla manutenzione degli impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio. Tali disposizioni aggiornano il Decreto del 1° settembre 2021 sui criteri generali per il controllo e la manutenzione di questi sistemi, ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Le principali novità del decreto includono: Requisiti dei tecnici manutentori: vengono definiti i criteri per la qualificazione, con particolare attenzione a: Le competenze e i requisiti dei docenti e dei centri di formazione. I contenuti minimi obbligatori per i percorsi formativi volti alla qualificazione dei tecnici manutentori. Le modalità di valutazione delle competenze professionali dei tecnici. Procedure di qualificazione: La qualifica di tecnico manutentore verrà rilasciata dalle strutture centrali e periferiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, previa valutazione positiva dei requisiti richiesti. Programmi formativi: Vengono definiti i programmi specifici dei corsi relativi alla manutenzione dei presidi antincendio. Domanda di ammissione agli esami: È previsto un modello di domanda per accedere all’esame necessario per ottenere la qualifica di tecnico manutentore qualificato. Alla luce di queste novità, si raccomanda alle aziende di verificare che i fornitori di servizi di manutenzione antincendio rispettino pienamente le disposizioni del decreto. --- Nel corso del 2024 scadrà l’autorizzazione per le imprese che hanno presentato la relativa domanda nel 2009. È fondamentale rinnovare almeno 45 giorni prima del termine di validità dell’autorizzazione. Soggetti interessati Tutte le imprese soggette all'art. 272 co. 2 e 3 D. Lgs. 152/2006 (attività in deroga - adesione alle autorizzazioni di carattere generale). Descrizione/finalità Ai sensi dell'art. 272 co. 2 e 3 D. Lgs. 152/2006 l'autorizzazione generale si applica a chi vi ha aderito, anche se sostituita da successive autorizzazioni generali, per un periodo pari ai 15 anni successivi all'adesione. In particolare, la durata dell’autorizzazione è di 15 anni a partire dalla data di presentazione della domanda di adesione. A tale proposito, si porta all'attenzione delle imprese che, essendo trascorsi 15 anni dall'adozione da parte della provincia di Brescia delle prime autorizzazioni generali alle quali le imprese hanno aderito presentando l'apposita domanda, è prevedibile che nel corso del corrente anno 2024 siano molte le imprese che si troveranno a dover presentare un'istanza di rinnovo dell'adesione. Per questo motivo, si ricorda a tutte le imprese interessate di verificare le proprie scadenze, e di tenere presente che almeno 45 giorni prima dei termini di validità dell'autorizzazione (15 anni dalla data di presentazione della domanda di adesione), sono tenute a presentare una domanda di rinnovo dell'adesione, corredata dai documenti prescritti dall'autorizzazione generale in vigore. Si ricorda inoltre che, come già comunicato nei precedenti articoli, con Decreto n. 7082 del 9/5/2024 del Dirigente U. O. valutazioni ambientali e bonifiche della D. G. Ambiente e Clima di Regione Lombardia: Sono stati aggiornati gli allegati tecnici da n. 2 a n. 36 relativi alle autorizzazioni in via generale per attività in deroga ai sensi dell’articolo 272 commi 2 e 3 del D. Lgs. 152/2006; Sono state approvate le indicazioni di carattere generale per i rinnovi delle autorizzazioni in deroga in scadenza (allegato A); È stato approvato l’allegato 3 A “Modello di presentazione della domanda di adesione all’autorizzazione generale”. L’aggiornamento degli allegati tecnici si è reso necessario in relazione alle modifiche apportate nel corso degli anni alla normativa nazionale e regionale di settore, e considerato che un elevato numero di domande di adesione alle autorizzazioni generali scadrà nel corso del 2024 e le aziende dovranno presentare il rinnovo, al fine di garantire anche il prosieguo delle attività sulla base di allegati allineati alla normativa in vigore. --- A qualche mese di distanza dalla diffusione della "Bozza definitiva dell’Accordo Stato Regioni" del 13 maggio 2024, siamo ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che la renderà effettiva; ma vale la pena di soffermarsi un po’ sulle modifiche più significative che verranno introdotte: Innanzitutto è previsto l’obbligo di formazione per tutti i Datori di Lavoro (indipendentemente dal fatto che ricoprano o meno il ruolo di RSPP). Il corso, della durata minima di 16 ore, servirà a generare consapevolezza sulle responsabilità connesse a questo ruolo, fornendo le necessarie competenze organizzative, gestionali e giuridiche. Altra novità rilevante è relativa alla durata del corso per Preposti, che aumenta da 8 a 12 ore (fruibili solo in presenza o in videoconferenza, no e-learning). A testimonianza del ruolo strategico che i legislatori vogliono attribuire a questa figura, ricordiamo altresì che l’obbligo di aggiornamento da quinquennale diventa biennale. La durata del corso per Dirigenti, invece, scenderà da 16 a 12 ore (più eventualmente altre 6 ore per imprese affidatarie nei cantieri temporanei e mobili). Viene finalmente normato anche il corso per lavoratori che operano in ambiente sospetti di inquinamento, i cosiddetti spazi confinati: durerà 12 ore (4 di teoria + 8 di pratica). Per quanto concerne gli addetti all’utilizzo di attrezzature da lavoro, oltre a confermare le precedenti disposizioni circa il carrello elevatore, la PLE, la gru ecc. , viene regolamentata anche la formazione per i lavoratori addetti alla conduzione di carriponte, che costituiva probabilmente uno dei “buchi” più rilevanti dei precedenti accordi Stato Regioni: il corso avrà una durata minima di 10 ore (4 di teoria + 6 di pratica). La bozza di Accordo diffusa a maggio pone grande enfasi sul processo di organizzazione dei corsi, dall’analisi dei fabbisogni alle modalità di erogazione, fino alle attività di monitoraggio e valutazione necessarie ad adottare eventuali misure di miglioramento: tutto ciò nell’ottica, assolutamente condivisibile ed auspicabile, che una maggior personalizzazione dei corsi ne accresca l’efficacia Tabella riepilogativa corsi di formazione Tabella riepilogativa corsi di formazioneDownload --- Anche per quest'anno, abbiamo ottenuto il rinnovo del Bollino di Confindustria per l'Alternanza di Qualità (BAQ) 2024. Il BAQ premia le imprese che si distinguono per la realizzazione di percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro di alta qualità, promuovendo collaborazioni proficue con scuole secondarie e centri di formazione professionale. Nel 2024, SAEF ha offerto questa opportunità agli studenti dell”Istituto di istruzione superiore Cristoforo Marzoli e dell’Istituto di istruzione superiore Piero Sraffa. I Bollini BAQ sono assegnati annualmente in base alle attività svolte durante l’anno solare di riferimento (quelli del 2024, per esempio, si riferiscono alle attività dell’azienda svolte o programmate nel corso del 2024). L’obiettivo del progetto è promuovere le partnership aziendali e migliorare la qualità dell’istruzione, contribuendo all’occupabilità dei giovani. SAEF ha sempre posto un’enfasi particolare sulle risorse interne, considerandole fondamentali per la sua crescita e sviluppo. Pertanto, investire in giovani talenti da formare e integrare nell’azienda è una priorità consolidata. Questa è una grande soddisfazione per noi, ma la vera gioia sta nei sorrisi dei giovani che, arricchiti dall’esperienza, sperano di tornare presto a far parte della famiglia SAEF, magari come membri a pieno titolo. --- Il nuovo organismo dell’INPS premia le aziende virtuose. Si è tenuta il 25 luglio in Prefettura la seduta di insediamento della Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di qualità di Mantova, convocata congiuntamente dal direttore provinciale Inps Andrea Mario Bohuny e dal prefetto di Mantova Gerlando Iorio, con il coinvolgimento della Direzione generale agricoltura e sovranità alimentare e foreste della Regione Lombardia, dell’Ispettorato territoriale del lavoro, della Direzione provinciale Inail, nonché delle associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali operanti nel comparto agricolo della provincia. La Rete del Lavoro Agricolo di Qualità è stata istituita presso l’Inps al fine di selezionare imprese agricole e altri soggetti indicati dalla normativa vigente che, su presentazione di apposita istanza, si sono distinte nel rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Per potersi iscrivere alla Rete, le realtà imprenditoriali, oltre ad essere immuni da pregiudizi di natura penale, dovranno essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi, devono applicare i contratti collettivi e non devono risultare controllate o collegate a soggetti che non siano in possesso dei requisiti di legge indicati. In apertura dell’incontro, il Prefetto ha condiviso gli esiti dell’attività di controllo pianificati nell’ambito della cabina di regia prefettizia operativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro che hanno riguardato proprio le aziende del comparto agricolo attive sul territorio della provincia. Le operazioni sono state condotte con il concorso contestuale di personale dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma dei Carabinieri e del Servizio Prevenzione e Sicurezza Lavoro dell’ATS-Val Padana: nel complesso, sono stati impiegati oltre 50 operatori, che hanno fatto accesso a 13 siti in cinque giorni di controlli dedicati. In esito all’attività, sotto il profilo del rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, la metà delle imprese ispezionate ha presentato profili di irregolarità, confermando la percentuale del 50% già riscontrata in altre circostanze.  Nello specifico sono state contestate violazioni: in materia di valutazione dei rischi; sull’utilizzo delle attrezzature in conformità alla normativa vigente; sulla conformità delle strumentazioni da lavoro; sugli obblighi in capo ai datori di lavoro ed ai preposti alle imprese. In un caso è stata verificata la posizione irregolare di uno straniero sul territorio, occupato in un’azienda agricola, per cui sono stati avviati i necessari approfondimenti. Se da un lato gli esiti dell’attività di controllo, nell’evidenziare che un’impresa su due presenta criticità, attestano l’esigenza di dare continuità alle operazioni, dall’altro lato il Prefetto ha, con rammarico, constatato che per concomitanti impegni di istituto, non sempre vi è la possibilità di un apporto completo di tutte le componenti della cabina di regia nelle operazioni condotte. In questa direzione, l’invito del Prefetto è di intensificare la presenza sul territorio, con il massimo sforzo possibile, per garantire che i controlli vengano effettuati con maggior continuità e con il più stretto rigore, grazie all’apporto congiunto di tutte le componenti chiamate a... --- Siamo lieti di annunciare una nuova e importante acquisizione per il Gruppo SAEF: Arianna Ambiente entra a far parte della nostra famiglia! Questa operazione consentirà al Gruppo SAEF di superare i 10 milioni di euro di fatturato annuo, rafforzando ulteriormente la nostra posizione di leader nei servizi alle imprese. Un Gruppo sempre più forte e integrato Con l'acquisizione del 100% di Arianna Ambiente, il Gruppo SAEF si arricchisce di nuove competenze e professionalità, consolidando la nostra offerta in termini di sicurezza, ambiente e gestione dei rifiuti. Il brand originario "Arianna Ambiente" rimane e opererà all’interno di una logica di gruppo e network, assicurando continuità e crescita. Le società del Gruppo SAEF Ora, il Gruppo SAEF comprende quattro società controllate: SAEF (sostenibilità, sicurezza, ambiente e formazione) SA FINANCE ( che racchiude le società di finanza agevolata e mediazione creditizia) ARIANNA AMBIENTE (tutela dell’ambiente e delle persone) e due società partecipate: AERE (efficientamento energetico e decarbonizzazione) ECOPLANT (gestione dei rifiuti) Guardando al futuro L'acquisizione di Arianna Ambiente arricchisce la nostra gamma di servizi, rafforzando il nostro impegno per la sostenibilità e la cura degli aspetti ambientali. Continueremo a fornire soluzioni di alta qualità e a generare valore per i nostri clienti, puntando sempre su etica e professionalità. Questa operazione dimostra ancora una volta la volontà del Gruppo SAEF di crescere con un approccio etico, prendendoci cura dei nostri clienti e delle loro aziende. Insieme, proseguiremo sulla strada del successo, fornendo servizi che aiutano le aziende a prosperare e a crescere. Cinque aziende, un’unica visione. Scopri di più sull’ecosistema SAEF. --- Ai sensi della L. 124 del 4 agosto 2017 commi 125-128 dell’articolo unico e s. m. i. si pubblicano le agevolazioni ottenute nel corso dell’anno 2023: Fondimpresa: 4. 280,00€ Art Bonus: 6. 500,00€ Bonus pubblicità: 207,00€ CCIIAA Alternanza scuola/lavoro: 2. 600,00€ Parità di genere: 8. 000,00€ Formare per assumere: 8. 000,00€ Credito d'imposta ricerca e sviluppo: 10. 916,85€ Tutto quanto non è qui indicato è possibile visionarlo sul Registro Nazionale degli Aiuti. --- È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30/04/2024 la legge 29 aprile 2024, n. 56 di conversione in legge con modificazioni del Decreto Legge n. 19/2024, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” e che aveva introdotto la patente e punti per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che operano nei cantieri edili. A norma della legge 400/1988, art. 15, comma 5, le modifiche apportate dalla legge di conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione e quindi dal 01/05/2024. Le novità introdotte La legge 56/2024 ha introdotto delle variazioni all’art. 29, comma 19 del decreto legge 19/2024, che aveva modificato l’art. 27 del D. Lgs. 81/08, introducendo un sistema di certificazione per imprese e lavoratori autonomi nei cantieri mediante rilascio di una patente a punti, con decurtazione punti o sospensione nel caso di incidenti. Con il nuovo comma 1 dell’art. 27, a decorrere dal 1° ottobre 2024 le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili di cui all’articolo 89, comma 1, lettera a) del D. Lg. 81/08 ora sono esclusi coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale. Altra novità, rispetto a quanto inizialmente previsto nel Decreto Legge, per le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti fuori dell’Italia è sufficiente il possesso di un documento equivalente rilasciato dalla competente autorità del Paese d’origine e, nel caso di Stato non appartenente all’Unione europea, riconosciuto secondo la legge italiana. I requisiti per ottenere la patente a punti e come dimostrarli Per poter ottenere la patente, le imprese e i lavoratori autonomi, oltre a quanto già previsto dal Decreto Legge 19/2024 (iscrizione alla CCIAA, osservanza della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza, possesso di DURC, nonché di DVR e DURF nei casi previsti dalla normativa), devono anche dimostrare l’avvenuta designazione del RSPP, se previsto. Per la dimostrazione di quanto qui sopra indicato, viene introdotta la possibilità per imprese e lavoratori autonomi di ricorrere all’autocertificazione di possesso dei requisiti ai sensi del DPR 445/2000. Revoca della patente Un aspetto completamente nuovo introdotto con la conversione in legge del decreto legge 19/2024 è il seguente (comma 4): qualora durante un controllo effettuato dopo il rilascio della patente venga accertata la non veridicità dell’autodichiarazione in merito al possesso dei requisiti, la patente viene revocata.  Trascorsi 12 mesi dalla revoca, l’impresa o il lavoratore autonomo ha la possibilità di presentare domanda per ottenere una nuova patente secondo quanto stabilito dal comma 1. Almeno 15 punti nella patente per operare nei cantieri La patente rilasciata ha inizialmente un punteggio pari a 30 punti (o crediti). Le imprese o i lavoratori autonomi possono operare nei cantieri temporanei o mobili di cui all’articolo 89, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 81/08 se nella patente in loro possesso sono presenti almeno 15 crediti. Decurtazione punti La legge 56/2024 introduce uno specifico allegato I-bis per l’individuazione delle violazioni che comportano la decurtazione dei crediti dalla patente a punti. Si tratta di 29 fattispecie. La decurtazione dei punti è correlata alle risultanze dei provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti delle imprese o... --- Il 14 maggio 2024, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato la Circolare Prot. 13921, intitolata “Commenti e chiarimenti operativi all’applicazione del D. M. 7 agosto 2023, inerente alle condizioni di esenzione dalla nomina del Consulente ADR”. Questo documento fornisce preziosi chiarimenti sull’applicazione del Decreto Ministeriale, risolvendo molti dubbi interpretativi. La Circolare chiarisce che il DM 7 agosto 2023 si applica a tutte le imprese coinvolte nella spedizione, trasporto, imballaggio, carico, riempimento, scarico di merci pericolose, così come agli operatori di stazioni di lavaggio cisterne, officine di manutenzione e installatori di impianti. Anche le attività che comportano la movimentazione di merci o rifiuti pericolosi rientrano nell’ambito di applicazione del DM. Un aspetto fondamentale chiarito riguarda le esenzioni. Le imprese che limitano la loro attività all’intermediazione, coordinamento e organizzazione di beni e risorse senza impatto sulla sicurezza del trasporto di merci pericolose non sono tenute a nominare un Consulente ADR. La Circolare illustra esempi pratici e fornisce dettagli operativi, come l’utilizzo del registro in forma digitale o cartacea, e chiarisce la valutazione delle condizioni di applicazione dei limiti di esenzione. Inoltre, vengono chiariti i casi di esenzione totale e parziale previsti dagli articoli 3 e 4 del DM. Le imprese le cui attività rientrano in uno dei regimi di esenzione definiti nella sezione 1. 1. 3, eccetto la sottosezione 1. 1. 3. 6, non sono obbligate a nominare un consulente. Allo stesso modo, sono esenti le imprese che gestiscono merci pericolose integralmente escluse dall’ADR o esentate in applicazione di uno specifico regime di confezionamento. La Circolare offre anche indicazioni sulla formazione prevista dall’articolo 7 del DM, specificando che la durata e la periodicità dei corsi di formazione dipendono dal livello di rischio delle attività svolte e dalle modifiche regolamentari. Infine, il MIT ribadisce che le responsabilità di vettore, committente, caricatore, scaricatore e proprietario della merce sono definite sia dal quadro normativo nazionale sia dall’accordo ADR. Gli obblighi di ciascun operatore sono esplicitamente elencati nei capitoli 1. 4. 2 e 1. 4. 3 dell’ADR. Questa Circolare rappresenta uno strumento utile per le imprese per chiarire i dubbi e garantire la corretta applicazione delle esenzioni e delle normative relative al trasporto di merci pericolose. --- Soggetti interessati Tutte le imprese che rientrano nel campo di applicazione dell'art. 272 co. 2 e 3 D. Lgs. 152/2006 (c. d. attività in deroga - adesione alle autorizzazioni di carattere generale). Descrizione/finalità Con Decreto n. 7082 del 9/5/2024 del Dirigente U. O. valutazioni ambientali e bonifiche della D. G. Ambiente e Clima di Regione Lombardia: Sono stati aggiornati gli allegati tecnici da n. 2 a n. 36 relativi alle autorizzazioni in via generale per attività in deroga ai sensi dell'articolo 272 commi 2 e 3 del D. Lgs. 152/2006; Sono state approvate le indicazioni di carattere generale per i rinnovi delle autorizzazioni in deroga in scadenza (allegato A); È stato approvato l'allegato 3 A "Modello di presentazione della domanda di adesione all'autorizzazione generale". L'aggiornamento degli allegati tecnici si è reso necessario in relazione alle modifiche apportate nel corso degli anni alla normativa nazionale e regionale di settore, e considerato che un elevato numero di domande di adesione alle autorizzazioni generali scadrà nel corso del 2024 e le aziende dovranno presentare il rinnovo, al fine di garantire anche il prosieguo delle attività sulla base di allegati allineati alla normativa in vigore. Punti principali delle nuove indicazioni per i rinnovi: Attività in deroga vigenti: Nelle indicazioni di carattere generale per i rinnovi delle autorizzazioni in deroga (allegato A) sono state riportate tutte le attività in deroga vigenti in Lombardia, con il riferimento alla norma in vigore. Nuove attività in deroga: Gli allegati delle nuove attività in deroga introdotte dalla dgr 983/2018 e quelle per cui è stato previsto l'innalzamento della soglia saranno emanati con successivo provvedimento. Tempistiche per la presentazione delle domande di rinnovo: I 15 anni di durata dell'autorizzazione decorrono dalla data di presentazione della domanda di adesione. Le domande di adesione relative alle modifiche dello stabilimento non influenzano la durata dell'autorizzazione. Aggiornamenti prescrizioni: Nel caso di eventuali aggiornamenti delle prescrizioni che implichino interventi di adeguamento, questi dovranno essere realizzati entro 1 anno dalla domanda di adesione. Rinnovo con modifica: Nel caso di rinnovo con modifica, il Gestore può comunicare una modifica contestualmente al rinnovo dell'autorizzazione in deroga. Principali modifiche agli allegati: Sono state riportate sinteticamente le principali modifiche apportate agli allegati, tra cui sostanze pericolose, limiti, sistemi di abbattimento, AUA Point, prescrizioni, relazione tecnica semplificata, e tabella riepilogo adempimenti. A questo link è possibile accedere alla pagina di Regione Lombardia dedicata al tema delle autorizzazioni generali e alla DDUO in esame (qui comunque unita per pronto riferimento). Fonte: Confindustria Brescia --- L'Albo Nazionale Gestori Ambientali ha emesso la Circolare n. 1 del 15 aprile 2024 per chiarire le modalità e i tempi di notifica delle cancellazioni dovute alla mancata nomina di un Responsabile Tecnico idoneo entro il 15 aprile 2024. Una volta scaduto il termine del 15 aprile 2024, come previsto dall'articolo 1, comma 1, della deliberazione n° 5 dell'11 ottobre 2023, le Sezioni dell'Albo avviano i procedimenti disciplinari entro il 30 aprile 2024, conformemente agli articoli 20, comma 1, lettera b) e 21, comma 1, del D. M. 120/2014, per cancellare dall'Albo le categorie prive di un Responsabile Tecnico idoneo, secondo il modello allegato alla circolare. Se entro 30 giorni l'impresa non nomina un nuovo Responsabile Tecnico con i requisiti richiesti, le Sezioni Regionali e Provinciali dell'Albo procedono con la cancellazione delle categorie interessate, conformemente all'articolo 20, comma 1, lettera b) del D. M. 120/2014, e notificano il provvedimento all'interessato tramite PEC. Si fornisce in allegato la circolare completa per ulteriori dettagli. --- Siamo lieti di annunciare che la nostra società, SAEF, è stata inclusa nella White List presso la Prefettura di Brescia anche per il 2024. Questa designazione conferma il nostro status di entità non soggetta a tentativi di infiltrazione mafiosa. Le White List sono elenchi istituiti presso le Prefetture italiane per le imprese che operano in settori considerati ad alto rischio di infiltrazione mafiosa. Essere inseriti in queste liste offre diverse agevolazioni, tra cui la dispensa dalla richiesta di certificazione antimafia per partecipare a gare d'appalto pubbliche e per lavorare con enti pubblici o società private concessionarie di opere pubbliche. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 aprile 2013 regola le modalità per l'istituzione e l'aggiornamento delle White List, stabilendo le procedure e le verifiche necessarie per l'ammissione delle imprese. La nostra società opera nel settore dei servizi ambientali, che comprende la raccolta, il trasporto nazionale e transfrontaliero, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, nonché le attività di risanamento, bonifica e altri servizi correlati alla gestione dei rifiuti. --- In occasione della Giornata Internazionale per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, proclamata dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro ogni 28 aprile, SAEF e Stargate uniscono le forze per presentare un evento davvero speciale. Ogni anno SAEF propone, per questa ricorrenza, un momento di approfondimento e riflessione su un tema che caratterizza, loro e nostro malgrado, sempre di più il contesto imprenditoriale. Basti pensare che nel solo territorio bresciano, ogni giorno lavorativo, si verificano oltre 60 infortuni sul lavoro!   La risposta a tutto questo, secondo SAEF, deve essere... educativa e culturale. È per questo che abbiamo messo in campo, insieme agli amici di Stargate, un evento molto particolare e originale per parlare di sicurezza sul lavoro. Il protagonista? "Gleno, 1 dicembre 1923", un'opera teatrale diretta dallo storyteller premio internazionale Giffoni Impact 2022, Emanuele Turelli, accompagnato da talentuosi musicisti. Lo spettacolo offre un'occasione unica per esplorare la storia del più grave disastro industriale della storia lombarda del secolo scorso, offrendo una prospettiva dinamica e coinvolgente. SCARICA LA LOCANDINA A seguire, un forum con alcune testimonianze di enti, professionisti, imprese... allo scopo di segnare, tutti insieme, un punto fermo in tema di prevenzione e gestione della problematica. Grazie al contenuto altamente formativo dell'evento, allo stesso vengono associati i crediti legali di aggiornamento per le figure della sicurezza previste nel decreto 81/08. Questo rende l'evento non solo una fonte di ispirazione e riflessione, ma anche un'opportunità tangibile per il miglioramento professionale. L'appuntamento è fissato per il 30 aprile alle 16:30 presso il Franciacorta Golf Club di Corte Franca (BS). Al termine dell'evento, i partecipanti saranno accolti per un cocktail nella splendida cornice del club. VOGLIO PARTECIPARE --- Soggetti interessati Aziende coinvolte nella produzione, importazione, o utilizzo di sostanze chimiche, miscele o articoli che contengono piombo in polvere o forma massiva. Questo include sia chi fabbrica o importa sostanze chimiche e miscele, sia chi produce o importa articoli come materiali edili, componenti elettronici, giocattoli, veicoli, e prodotti di abbigliamento che potrebbero contenere queste sostanze. Descrizione/Finalità La modifica dell'allegato VI del Regolamento (CE) n. 1272/2008 introduce nuovi obblighi di classificazione ed etichettatura per le sostanze e miscele contenenti piombo in polvere o forma massiva. Nella Tabella in allegato è riportata l’attuale situazione e quella introdotta dalla modifica dell’allegato VI. L'aggiornamento comporta l'aumento dei fattori moltiplicativi relativi alla tossicità acquatica acuta e cronica per il piombo in polvere, mentre per il piombo massivo viene introdotto un nuovo fattore moltiplicativo per la tossicità acquatica cronica. Queste modifiche avranno un impatto significativo sulle normative riguardanti la classificazione CLP di sostanze e miscele, con conseguenze per settori come la normativa Seveso e il trasporto in ADR. Scadenze Si ricorda alle aziende interessate che il nuovo obbligo di classificazione entrerà in vigore il 1° settembre 2025. È quindi fondamentale essere preparati per adempiere ai nuovi requisiti normativi riguardanti il piombo in forma massiva nelle concentrazioni specificate. Il nostro team è a disposizione per fornire assistenza e consulenza su come conformarsi in modo efficace e tempestivo a queste nuove disposizioni. Contattateci per ulteriori informazioni e supporto personalizzato. --- https://www. youtube. com/watch? v=BifvmAXIQQQ (D. LGS 81/08 e norme specifiche dedicate alle scaffalature industriali UNI EN 15629-15635) Le strutture delle scaffalature metalliche sono spesso soggette a urti e danneggiamenti da parte dei mezzi impiegati per la movimentazione dei materiali. Questo può compromettere le loro caratteristiche strutturali, creando un potenziale rischio per il personale che lavora all'interno delle aziende. Per affrontare questa importante questione, SAEF ha tenuto un webinar intitolato "Gestione della Sicurezza delle Scaffalature". Durante questo evento, abbiamo approfondito l'analisi delle procedure normative relative alla sicurezza delle scaffalature metalliche, con particolare attenzione agli standard UNI rilevanti. Questo webinar è stato pensato principalmente per coloro che operano nel settore della logistica e della gestione magazzino. Quali argomenti sono stati trattati? Quadro Normativo e Standard UNI: Analisi delle disposizioni legislative relative alle scaffalature industriali, con un focus sulle norme UNI EN 15635 e UNI EN 15620. Requisiti Professionali e Organizzativi: Esplorazione del profilo professionale nell'ambito dell'organizzazione aziendale in conformità con il PRSES (Piano di Rischi e Sicurezza per l'Emergenza e la Salute) e le normative UNI EN ISO 45001 e UNI EN ISO 9001. Progettazione Strutturale e Calcolo della Portata: Guida alla redazione del progetto strutturale e al calcolo della portata delle scaffalature secondo le normative UNI EN 15620 e UNI EN 15629. Ispezioni e Controlli Periodici: Metodi per eseguire ispezioni ordinarie e controlli periodici sulle scaffalature, delineando chiaramente ruoli e responsabilità conformemente alle direttive UNI EN 15629 e UNI EN 15620. Chi è intervenuto? Abbiamo avuto il piacere di ospitare esperti nel campo della sicurezza: Dott. ssa Giulia Mattanza: Responsabile Area Sicurezza e Ambiente SAEF. Dott. Gianmaria Foroni: QHSE – Customer Relationship manager SAEF. Ing. Marco Vecchi: Amministratore dello Studio Associato di ingegneria civile Ing. Vecchi. --- L'uso dei Dispositivi di Protezione delle Vie Respiratorie (DPI) è cruciale per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a sostanze chimiche pericolose per via inalatoria. Affinché tali DPI possano offrire una protezione adeguata, devono adattarsi perfettamente al volto del lavoratore, garantendo una tenuta ottimale per impedire il passaggio di agenti nocivi. La norma UNI 11719:2018 stabilisce il "fit test" come prova per verificare la corretta tenuta dei DPI al volto del lavoratore. Obbligo o facoltà del Fit Test Il fit test è un obbligo per tutte le aziende che utilizzano DPI per la protezione delle vie respiratorie. La Legge 17 dicembre 2021, n. 215 ha introdotto modifiche al D. lgs. 81/2008, rendendo necessario il riferimento alle norme tecniche UNI più recenti, tra cui la UNI 11719:2018 che impone l'obbligo del fit test. Questo test può essere di tipo quantitativo (QNFT) o qualitativo (QLFT). Fit Test Quantitativo Il fit test quantitativo (QNFT) determina il fit factor, misurando l'effettiva tenuta della maschera al volto del lavoratore. Si utilizza un dispositivo di rilevazione collegato all'APVR tramite un tubo di plastica, che misura le perdite attorno al volto. Il fit factor viene calcolato confrontando il numero di particelle rilevate all'interno della maschera con quelle all'esterno, consentendo di valutare la tenuta della maschera al volto del lavoratore. Questo tipo di test è adatto per tutti i tipi di maschere facciali. Fit Test qualitativo Il fit test qualitativo (QLFT) è una semplice prova "passa/non passa" che determina la tenuta dei DPI al volto del lavoratore. Durante il test, viene utilizzato un agente di prova non pericoloso (dolce o amaro a seconda della sostanza) nebulizzato all'interno di un cappuccio posizionato sul capo del lavoratore che indossa il DPI. Il lavoratore esegue una serie di esercizi mentre indossa il DPI, e se non percepisce l'agente di prova, il test è positivo, altrimenti è negativo. Questo tipo di test è soggettivo e dipende dalla sensibilità olfattiva del lavoratore. Rapporto di prova In entrambi i casi, a prescindere dalla modalità scelta, dopo aver effettuato il fit test è necessario redigere uno specifico rapporto di prova, sul quale dovranno essere indicati: nome e cognome del lavoratore; dati tecnici del DPI sottoposto a test (produttore, marca e modello, tagli, ecc. ); condizioni di prova; modalità di effettuazione del test; risultato ottenuto. Ogni quanto effettuare il fit test? Il fit test può fornire risultati diversi a seconda di: tipologia del DPI; fornitore del DPI; forma e dimensione del viso del lavoratore; presenza di baffi e/o barba; presenza di piercing; presenza di occhiali; ecc. Da questo elenco si evince che il fit test è specifico per ogni singolo lavoratore, in relazione ad uno specifico DPI di protezione per le vie respiratorie. Di conseguenza, è fondamentale effettuare il fit test prima che un lavoratore abbia la necessità di utilizzare uno specifico DPI di protezione delle vie respiratore. Il fit test dovrà essere ripetuto: in caso di variazioni fisiche importanti nel lavoratore che possano inficiare sull’aderenza del DPI (ad es. variazioni di peso, effettuazione di importanti interventi odontoiatrici, ecc.... --- DPCM 11 gennaio 2024 - Gazzetta Ufficiale 21 febbraio 2024 Si informa che con D. P. C. M. 11/01/2024 è stato adottato il Piano nazionale d'azione per il radon 2023-2032, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21/02/2024. Il Piano costituisce attuazione dell'articolo 10 del D. Lgs. 101/2020 (1), e contiene gli obiettivi per affrontare i rischi a lungo termine dell'esposizione al radon nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni. Nella Premessa del Piano si rammenta che "Il radon è stato classificato dall'OMS nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene per le quali vi è la massima evidenza di cancerogenicità". Ancora si ricorda che "il decreto 101/2020 definisce il livello di riferimento come quel valore di dose efficace o di dose equivalente o di concentrazione di attività al di sopra del quale non è appropriato consentire le esposizioni, e stabilisce i valori di riferimento di concentrazione media di attività di radon in aria sia per i luoghi di lavoro sia per le abitazioni (... ). Inoltre, secondo il principio di ottimizzazione, si deve cercare di mantenere l'esposizione al livello più basso ragionevolmente realizzabile, anche al di sotto del livello di riferimento, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, delle conoscenze tecniche e dei fattori economici e sociali". Le azioni indicate dal Piano mirano a ridurre il numero dei casi di tumore polmonare causati dall'esposizione al radon e ai suoi prodotti di decadimento. Per raggiungere quest'obiettivo, il Piano declina una molteplicità di Azioni (ricondotte in 3 assi) e di Attività previste in ciascuna delle Azioni citate. Tra le azioni/attività v'è anche l'obbligo di individuare i luoghi di lavoro e abitazioni con elevata concentrazione di radon e adottare misure per prevenire e ridurre la concentrazione di radon indoor. Il Piano interviene anche sulle modalità per l'individuazione delle aree c. d. prioritarie di cui all'art. 11 del D. Lgs. 101/2020. Si rammenta, al proposito, che la Regione Lombardia già lo scorso anno ha individuato ai sensi dell'art. 11 co. 3 le prime aree prioritarie (aree nelle quali la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/metro cubo è pari o superiore al 15 per cento), provvedendo a pubblicare l'elenco lo scorso settembre sulla Gazzetta Ufficiale. Si rammenta che l'elenco contiene ben 19 Comuni della nostra provincia, nell'ambito dei quali entro determinate tempistiche l'esercente deve provvedere, nei luoghi di lavoro situati in locali semi-interrati o situati al piano terra, ad effettuare la misurazione della concentrazione media annua di attività di Radon in aria. Riservandosi ulteriori approfondimenti sui contenuti del Piano, si evidenzia che con riguardo alla tematica del radon e degli obblighi per le imprese, il 27 febbraio p. v. si terrà in Confindustria Brescia (esclusivamente in presenza) un incontro che vedrà come relatori esponenti di ATS, ITL, e ARPA Lombardia.   Piano nazionale d'azione per il radon 2023-2032 Fonte: Confindustria Brescia --- Durante il Consiglio dei Ministri del 21 febbraio, il Governo ha annunciato nuove misure per migliorare la sicurezza sul lavoro, che saranno inserite in un provvedimento ancora in fase di definizione. Queste misure includono un inasprimento delle sanzioni per il lavoro irregolare e la possibile sospensione o decadenza dei benefici fiscali e contributivi per le imprese non conformi alle normative. Potrebbe anche essere reintrodotto un sistema di sanzioni penali per appalti, subappalti e somministrazione di manodopera. Tali azioni richiederanno un potenziamento del sistema di vigilanza e un aumento del numero di ispettori sul territorio. Sicurezza sul lavoro: i prossimi interventi del Governo Il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha presentato una relazione durante il Consiglio dei Ministri del 21 febbraio, anticipando alcuni dei provvedimenti che il Governo intende adottare in risposta all'incidente sul lavoro a Firenze, nel quale cinque lavoratori, di cui quattro stranieri, hanno perso la vita. Le indagini preliminari hanno evidenziato la presenza di lavoratori irregolari, senza contratto o permesso di soggiorno. Pertanto, è previsto un inasprimento delle sanzioni per il lavoro irregolare e la sospensione dei benefici fiscali per le imprese non conformi. Si prevede anche un'attenzione maggiore alle normative sugli appalti e subappalti, con la possibile reintroduzione di sanzioni penali. Anche le norme sull'igiene e la sicurezza sul lavoro potrebbero essere riviste, con gravi violazioni che potrebbero portare all'esclusione delle imprese dagli appalti per periodi fino a cinque anni. Potenziamento del sistema di vigilanza Per attuare queste misure, sarà necessario potenziare il sistema di vigilanza e aumentare il numero di ispettori sul territorio. Il Ministro ha sottolineato che nel 2023 sono entrati in organico presso l’Ispettorato del Lavoro 850 ispettori tecnici e che nel 2024 si prevede di aumentare le ispezioni nei luoghi di lavoro da 70 a 100 mila. La nota pubblicata sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro chiarisce che il disegno di legge “lavoro” attualmente in discussione in Parlamento non prevede l'eliminazione dell'obbligo di badge per gli operai dei cantieri edili ma mira a semplificare il quadro normativo abrogando norme pressoché identiche in questa materia. Tuttavia, i sindacati sostengono che nel sistema dei subappalti spesso si cercano risparmi o maggiori guadagni a discapito delle condizioni di lavoro, dei salari, della sicurezza e della formazione dei lavoratori. Fonte: IPSOA --- Si avvicina la scadenza del 31 marzo 2024, un momento cruciale per le aziende che operano con sostanze chimiche e solventi. Piano Gestione Solventi Approfondiamo l’importanza del Piano Gestione Solventi, un documento fondamentale per le aziende autorizzate in via generale, come stabilito dall’articolo 272 c2 del D. lgs 152/2006. Questo piano rappresenta un pilastro per la gestione responsabile delle sostanze chimiche impiegate nelle operazioni industriali. La redazione e la consegna del Piano Gestione Solventi entro il 31 marzo 2024 sono imperativi per adempiere agli obblighi normativi. Questo documento dettaglia le strategie e le misure adottate per minimizzare l’impatto ambientale delle sostanze chimiche utilizzate, garantendo la sicurezza dei lavoratori e la tutela dell’ambiente. L’aderenza a questa scadenza è essenziale per dimostrare l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e per evitare sanzioni o restrizioni da parte delle autorità competenti. Bilancio di Massa Il Bilancio di Massa delle emissioni in atmosfera, con particolare riferimento all’impiego dei Composti Organici Volatili (COV), è un altro aspetto cruciale delle responsabilità ambientali delle aziende. La scadenza per la presentazione di questo bilancio è fissata anch’essa al 31 marzo 2024.  Questo report, che deve includere la percentuale di COV dei prodotti in uso, è essenziale per monitorare e mitigare l’impatto ambientale delle attività industriali. La raccolta e l’analisi accurata dei dati, così come la consegna puntuale al Dipartimento ARPA tramite il portale AUA POINT, sono indispensabili per garantire la conformità alle normative ambientali e per contribuire alla protezione dell’ambiente e della salute pubblica. Cosa può fare SAEF per te? Offriamo il nostro supporto alle aziende nel processo di redazione del Piano Gestione Solventi e nella raccolta, analisi e presentazione dei dati necessari per il Bilancio di Massa, assicurando la conformità alle scadenze e alle normative ambientali vigenti. Con il nostro aiuto, le aziende possono affrontare queste sfide in modo efficace, garantendo una gestione responsabile delle sostanze chimiche e contribuendo alla costruzione di un futuro sostenibile --- https://www. youtube. com/watch? v=9pTmNJw267c Sicurezza sul lavoro e valorizzazione delle risorse umane sono gli elementi fondamentali di un ambiente lavorativo sostenibile. Immagina di essere sicuro al 100% e che le tue attrezzature di lavoro siano non solo conformi alle normative di sicurezza, ma anche un investimento solido per il benessere dei tuoi collaboratori e la crescita della tua azienda. Ecco perché abbiamo organizzato un webinar gratuito focalizzato sulla verifica e messa in sicurezza delle attrezzature industriali. Titolo dell’incontro: “Verifica e messa in sicurezza delle attrezzature industriali: strategie per un ambiente di lavoro Sostenibile” Quali argomenti sono stati trattati? Significato e scopo dell'allegato V del D. Lgs. 81/2008; Identificazione dei rischi delle eventuali non conformità; Obblighi del datore di lavoro secondo il D. Lgs. 81/08 riguardo alle attrezzature di lavoro; Importanza della formazione e addestramento dei lavoratori sull'utilizzo sicuro delle attrezzature di lavoro; Chi è intervenuto? Dott. Gianmaria Foroni, Customer Relationship Manager SAEF; Ing. Alessandro Monchieri, Consulente tecnico area Sicurezza SAEF; Quali sono gli obiettivi dell’incontro? Gli obiettivi del webinar sono chiari: fornire una formazione dettagliata e pratica sul tema della sicurezza dei macchinari, aiutare le aziende a proteggere i propri dipendenti e migliorare le performance in termini di sicurezza sul lavoro. Nello specifico: Offrire una formazione approfondita sul Decreto Legislativo 81/08 e sull'allegato V Comprendere le responsabilità del datore di lavoro riguardo alla sicurezza delle attrezzature di lavoro. Identificazione dei potenziali rischi e consulenza specialistica alle aziende per risolvere eventuali non conformità legate alle attrezzature di lavoro. Presentare il ruolo di SAEF come partner per la sicurezza dei macchinari sia nella valutazione dei rischi sia nell'adeguamento alle normative in vigore. A chi è rivolto? Questo evento è rivolto principalmente a aziende e datori di lavoro che utilizzano macchinari e attrezzature di lavoro nei loro ambienti lavorativi. Indipendentemente dal settore industriale di appartenenza, riteniamo che la messa in sicurezza delle attrezzature di lavoro sia cruciale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e sostenibile, contribuendo al benessere dei collaboratori in modo proattivo. Essere sostenibili non è solo una sfida, è soprattutto un’opportunità. Cogliamola. --- SAEF_MAGAZINE_2024Download --- Come noto, la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione da parte del datore di lavoro costituisce un obbligo indelegabile posto in capo a quest’ultimo e, specularmente, l’RSPP “risponde” - per espressa definizione normativa - direttamente al datore di lavoro (art. 17 c. 1 lett. b) in comb. disp. art. 2 c. 1 lett. f) D. Lgs. 81/08). Da un lato, infatti, il Decreto Legislativo 81/08 definisce il “responsabile del servizio di prevenzione e protezione” quale “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi” (art. 2 c. 1 lett. f) D. Lgs. 81/08). Dall’altro, come sottolineato dalla Corte di Cassazione, l’art. 17 del medesimo decreto prevede “ gli obblighi del datore di lavoro non delegabili per l’importanza e, all’evidenza, per l’intima correlazione con le scelte aziendali di fondo che sono e rimangono attribuite al potere/dovere del datore di lavoro (v. art. 17). Trattasi: a) dell’attività di valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza al fine della redazione del documento previsto dall’articolo 28 del decreto cit. , contenente non solo l’analisi valutativa dei rischi, ma anche l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate; nonché b) della designazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP)” Tornando alla definizione di RSPP fornita dal Testo Unico, possiamo dire che essa valorizza sostanzialmente quattro elementi: la qualificazione professionale di tale soggetto (con riferimento all’art. 32); la sua designazione (indelegabile) da parte del datore di lavoro; il fatto che l’RSPP coordini il servizio di prevenzione e protezione: il fatto che l’RSPP risponda al datore di lavoro dal quale è nominato. In ordine a quest’ultimo punto, ciò che si coglie con chiarezza dalla definizione di RSPP, ove letta unitamente all’art. 17 del D. Lgs. 81/08 sugli obblighi indelegabili, è che il legislatore non contempla membrane intermedie - sia in un senso che nell’altro - nell’ambito del rapporto fiduciario che, secondo lo schema normativo e nei limiti dei rispettivi ruoli, intercorre tra il datore di lavoro e l’RSPP. Come è stato ricordato in dottrina, infatti, il rapporto che lega il RSPP al DL è diretto e di tipo fiduciario: il RSPP è “designato” dal DL, a cui risponde direttamente del proprio operato, per coordinare il SPP; la sua nomina è necessaria e costituisce un obbligo indelegabile del DL (art. 17, c. 1, lett. b); il suo nominativo va indicato nel Documento di valutazione dei rischi e comunicato ai lavoratori, unitamente a quello degli addetti (art. 36, c. 1, lett. d), a testimonianza del rapporto fiduciario sotteso alla sua designazione. ” Occorre quindi a questo punto domandarsi, alla luce di tale premessa, se siano coerenti con l’impostazione normativa quelle situazioni organizzative in cui l’RSPP A. si trova a rispondere ad un soggetto B. (che ad es. riveste il ruolo di dirigente ai sensi del D. Lgs. 81/08 o di delegato o di HSE Manager etc. )... --- Giunta alla sua seconda edizione, OltreCulturaFEST si appresta ad illuminare nuovamente le menti dei cittadini di Brescia e, per la prima volta, anche di Mantova. Promosso da Athesis e sostenuto da una variegata rete di partner, questo progetto si erge come fulcro per il dialogo e la crescita culturale delle comunità coinvolte. SAEF ha deciso di supportare con orgoglio questa iniziativa culturale poiché mira a promuovere un dialogo aperto e costruttivo su temi quali cultura, società e innovazione, catalizzando l'energia delle nuove generazioni e degli attori chiave del cambiamento. Il cuore pulsante di questa manifestazione culturale sono i dodici happening-talk che si terranno ogni mese, sia a Brescia che a Mantova. Dodici speaker, provenienti da ambiti diversi ma uniti dalla passione e dalla visione, si alterneranno sul palco per condividere le proprie storie e le proprie esperienze. Questo format agile e fresco, concepito per esplorare la cultura in tutte le sue sfaccettature, rappresenta un'opportunità unica per stimolare il confronto e l'arricchimento reciproco. L'impegno di SAEF e dei suoi partner non si limita alla sponsorizzazione dell'evento, ma si estende anche alla sua diffusione e fruizione. Grazie alla collaborazione con le testate locali e alla presenza online attraverso i siti web e i social media, Oltrecultura FEST diventa accessibile a un pubblico più ampio, trasformando la cultura in un bene comune da condividere e valorizzare. Per partecipare puoi iscriverti tramite questo link. --- Con l'obiettivo di diffondere una mentalità proattiva verso la sicurezza sul lavoro, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha recentemente rilasciato il "Manuale Guida per la Sicurezza sul Posto di Lavoro". Questo manuale si propone di promuovere programmi e azioni mirate a sviluppare una cultura della sicurezza in tutti gli ambienti lavorativi, attraverso iniziative di sensibilizzazione, responsabilizzazione e promozione della prevenzione, al fine di ridurre in modo sistematico gli incidenti sul lavoro. Investire nella sicurezza sul lavoro è strategico poiché comporta una diminuzione degli incidenti e delle malattie professionali, con conseguente riduzione dei costi associati e un miglioramento della produttività e della qualità del lavoro. Oltre alle disposizioni del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, è necessario un cambiamento di mentalità che consideri la salute e la sicurezza sul lavoro come un valore essenziale e un investimento quotidiano. La prevenzione è strettamente legata alla conoscenza. Come può aiutare SAEF? Il team di SAEF si impegna a mantenere le aziende aggiornate sulle novità relative al D. Lgs. n. 81/2008 e offre supporto nell'implementazione delle misure di sicurezza. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l'azienda al seguente link. Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali --- Chiarimenti e Approfondimenti sull'Interpretazione e Presentazione In risposta a specifiche domande rivolte durante l'incontro promosso da Confindustria Lombardia e INAIL Lombardia il 23 novembre 2023, Inail Lombardia ha fornito utili chiarimenti sull'interpretazione corretta e la presentazione adeguata del Modello OT23. Alcuni dei quesiti sono stati precedentemente discussi nel webinar di Confindustria, con ulteriori dettagli forniti dall'Istituto nei giorni successivi. Per agevolare ulteriori approfondimenti e una migliore comprensione delle casistiche di interesse, si allega a questo documento la raccolta delle risposte fornite da INAIL Lombardia. Queste risposte fungono da guida essenziale per una corretta compilazione e presentazione del Modello OT23, contribuendo a garantire la conformità alle disposizioni normative vigenti. L'approccio chiaro e dettagliato di Inail Lombardia fornisce una risorsa preziosa per coloro che necessitano di una comprensione approfondita delle modalità operative e delle specifiche richieste legate al Modello OT23. https://www. saef. it/wp-content/uploads/webinar-OT23-domande-Confindustria-Lombardia_risposte-INAIL-Lombardia-JLrG9DP1K-1. pdf Fonte: Confindustria Brescia --- Siamo entusiasti di condividere con voi che abbiamo ottenuto il massimo riconoscimento nel Rating di Legalità, conquistando ben 3 stelle. Il Rating di Legalità è un indicatore che attesta il rispetto di elevati standard legali da parte delle imprese. Possono richiedere l’attribuzione del rating le imprese (sia in forma individuale che societaria) che soddisfano cumulativamente i seguenti requisiti: sede operativa in Italia; fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda; iscrizione nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda; rispetto degli altri requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento. Tale riconoscimento prende la veste di un punteggio compreso tra un minimo di una e un massimo di tre “stellette”. L’impresa richiedente ottiene il punteggio base , qualora rispetti tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di Rating di Legalità. Il punteggio base potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento. Il conseguimento di tre “+” comporta l'attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di . Questa importante conquista testimonia il nostro impegno a operare nel rispetto dei più alti standard di legalità e conferma la nostra posizione di eccellenza nel settore. --- Nel contesto dell'evoluzione costante delle grandi rivoluzioni green e digitali, l'impegno di Fondimpresa nell'incoraggiare l'innovazione e la competitività aziendale ha raggiunto nuove vette. In chiusura dell'anno europeo delle competenze, Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale italiano per la formazione continua, ha dichiarato risultati straordinari. Con una raccolta di 434 milioni di euro e una spesa formativa di 370 milioni nel 2023, Fondimpresa ha registrato una netta crescita di 4. 232 aziende e 112. 585 lavoratori nell'ultimo anno. Il presidente di Fondimpresa, Aurelio Regina, ha sottolineato che questi numeri sono "la prova tangibile dell'efficacia del nostro operato e del nostro impegno nel sostenere lo sviluppo professionale e l'innovazione. " Il 2023 ha visto Fondimpresa, con la partecipazione di 211. 842 aziende e quasi cinque milioni di lavoratori, realizzare 443mila azioni formative di alta qualità. Con un'impressionante offerta di 7. 435. 285 ore totali di formazione, Fondimpresa ha favorito opportunità educative attraverso il conto formazione e gli avvisi del conto di sistema. Il presidente Regina ha sottolineato che Fondimpresa si è distinta non solo per la quantità ma anche per la qualità dei programmi offerti. L'organizzazione si è concentrata su settori strategici come la tecnologia digitale, l'energia rinnovabile e l'automazione, con nuovi avvisi dedicati ad inoccupati, disoccupati, lavoratori in integrazione salariale e innovazione verde. La vice presidente di Fondimpresa, Annamaria Trovò, ha evidenziato la complessità e l'inevitabilità della sfida di affrontare la transizione digitale ed ambientale nel contesto attuale. Fondimpresa ha agevolato la transizione di molte aziende verso processi più efficienti e sostenibili, con particolare attenzione all'avviso 4/2023 che finanzia la formazione per la Green Transition e la Circular Economy. Guardando al futuro, Fondimpresa riconosce la necessità di garantire l'accesso alla formazione continua di alta qualità per giovani e adulti, in un contesto in cui la permanenza sul lavoro si estende. Regina e Trovò sottolineano la necessità di liberare la formazione continua dai vincoli burocratici e di evitare prelievi forzosi che potrebbero minare il sostegno finanziario. Fondimpresa, con i suoi risultati tangibili, dimostra di essere un alleato affidabile per aziende e lavoratori. SAEF riconosce l'importanza di investire nel futuro come mezzo per garantire una crescita sostenibile. Contattaci per scoprire come possiamo collaborare per un futuro professionale più forte e competitivo. Fonte: NT + Lavoro --- La transizione verso l'era 5. 0 ha portato le imprese a cercare sempre più profili specialistici, abbracciando figure con competenze digitali da applicare a vari processi aziendali. Circa il 94% delle assunzioni richiede un portafoglio di competenze digitali, coinvolgendo figure come analisti e progettisti di software, ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, ingegneri energetici e meccanici. Profili tecnici in primo piano: Programmatori, Tecnici Web e Green Skills Tra le figure tecniche di spicco, programmatori, tecnici web e esperti in applicazioni sono fortemente richiesti. Le competenze legate all'intelligenza artificiale sono fondamentali per il 61% delle assunzioni in ruoli di alto profilo. Nonostante il crescente interesse nell'Industria 5. 0, il mismatch rappresenta ancora un freno, con tempi medi di ricerca che superano i 4 mesi per ruoli come tecnico programmatore, analista e progettista di software. Rivoluzione Green: competenze per la Sostenibilità Ambientale Parallelamente, la rivoluzione green è in corso, e le aziende sono alla ricerca di competenze legate al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Il 41,8% delle assunzioni richiede competenze green, con una rilevanza particolare in settori come produzione alimentare, costruzioni civili, gestione di cantieri edili e sicurezza sul lavoro. Competenze verdi in azione: esempi nel Settore Agroindustriale e delle Costruzioni Per i tecnici della filiera agroindustriale, competenze green includono la conoscenza delle tecniche di riciclaggio, gestione degli scarti alimentari, commercializzazione di prodotti biologici e adesione alle direttive aziendali sul risparmio energetico. Nel settore delle costruzioni, le competenze green riguardano il fotovoltaico, le energie rinnovabili, la normativa edilizia sul risparmio energetico, la progettazione a basso impatto energetico e l'utilizzo di tecnologie avanzate come la domotica. Sfide e soluzioni: formazione mirata e difficoltà nelle piccole aziende Sebbene le imprese italiane stiano investendo nella doppia transizione digitale e green, il reperimento di personale specializzato è una sfida crescente. Le aziende più strutturate stanno adottando percorsi di formazione mirati o intra-aziendali, mentre le realtà più piccole affrontano maggiori difficoltà, che talvolta rallentano o impediscono i programmi di crescita e nuovi investimenti. Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, sottolinea l'importanza di affrontare queste sfide per garantire una transizione fluida verso un futuro tecnologicamente avanzato e sostenibile. Fonte: VeneziePost --- Il panorama della prevenzione incendi si evolve con nuove direttive delineate nel documento Inail sulla prevenzione incendi, che approfondisce i decreti antincendio del 2021. Un'attenzione particolare è rivolta al Decreto Ministeriale del 2 settembre 2021, focalizzandosi sulla gestione della sicurezza antincendio e sui corsi di formazione e aggiornamento. Il DM 2 settembre 2021: la gestione della sicurezza antincendio Il Decreto Ministeriale (DM) del 2 settembre 2021 emerge come una pietra miliare nella definizione dei criteri per la gestione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro. Questo documento richiama l'attenzione su elementi cruciali della sicurezza, seguendo quanto stabilito dall'articolo 46 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche. Il campo di applicazione del decreto è vasto, coinvolgendo tutte le attività svolte nei luoghi di lavoro, come definiti dall'articolo 62 del decreto legislativo citato. Il DM è strutturato in maniera articolata, comprendendo un testo normativo centrale e cinque allegati. Allegati I e II: gestione della Sicurezza Antincendio in esercizio ed in emergenza Il DM delinea chiaramente le responsabilità del datore di lavoro nella gestione della sicurezza antincendio in esercizio ed in emergenza. Nei casi specificati, il datore di lavoro è tenuto ad adottare misure adeguate, basate sui rischi d'incendio presenti nell'attività. La creazione di un piano di emergenza è obbligatoria in determinati scenari, come nei luoghi di lavoro con almeno 10 lavoratori, quelli aperti al pubblico con più di 50 persone contemporaneamente, e nei luoghi di lavoro inclusi nell'allegato I al d. p. r. 1 agosto 2011 n. 151. Una significativa innovazione introdotta dal DM è il cambiamento nel modo di valutare il rischio d'incendio. Oltre ai lavoratori, ora si considera anche il numero totale di occupanti all'interno dell'attività, rendendo la valutazione più completa ed inclusiva. Nei casi in cui non si verifichi nessuna delle situazioni precedentemente menzionate, il datore di lavoro non è obbligato a redigere un piano di emergenza. Tuttavia, è imperativo adottare misure organizzative e gestionali, dettagliate nel documento di valutazione dei rischi o nelle procedure standardizzate. Il piano di emergenza deve contenere i nominativi dei lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, o del Datore di lavoro nei casi specifici previsti dalla normativa. Una maggiore enfasi è posta sulla necessità di pianificare e attuare un'adeguata assistenza alle persone con esigenze speciali in caso di incendio, rispetto alle normative precedenti. In sintesi, il DM 2 settembre 2021 rappresenta un passo significativo verso una gestione più completa e inclusiva della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro. Il DM 2 settembre 2021: i corsi di formazione e di aggiornamento Il contesto normativo riguardante la formazione e l'aggiornamento degli addetti al servizio antincendio viene ridefinito attraverso l'Allegato III, un aspetto chiave del DM 2 settembre 2021. Questo documento rivela criteri innovativi e adattativi per la preparazione di coloro che ricoprono ruoli cruciali nella prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, comunemente identificati come "addetti al servizio antincendio". L'Allegato III stabilisce chiaramente che tali lavoratori devono partecipare a specifici corsi di formazione... --- In tema di formazione sulla sicurezza, alla data odierna non ha ancora visto la luce l’accordo tra lo Stato e le Regioni che doveva essere emanato entro il 30 giugno 2022 a norma dell’art. 13 del DL n. 146/2021 (che ha modificato l’art. 37 del Dlgs 81/2008). Il ritardo nell’adozione dell’accordo ha suscitato diverse letture (nonostante le chiare indicazioni dell’Ispettorato del lavoro nella circolare 1/2022 successivamente richiamata), in particolare con riferimento all’aggiornamento dei preposti. Per chiarire la attuale situazione si svolgono le seguenti considerazioni. Il nuovo art. 37 prevede, a questo proposito, che “la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo. Entro il 30 giugno 2022, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adotta un accordo nel quale provvede all'accorpamento, alla rivisitazione e alla modifica degli accordi attuativi del presente decreto in materia di formazione”. Restano, quindi, pienamente operativi gli accordi esistenti, per cui la formazione di tutte le figure attualmente contemplate negli accordi resta disciplinata da quegli accordi. Per lavoratori, dirigenti e preposti, quindi, la formazione è ancor oggi regolata da quegli accordi, per tutti gli aspetti (durata, modalità, tempistica, aggiornamento). Per il datore di lavoro, invece, non è ancora attivo alcun obbligo, non essendo tale figura originariamente destinataria di obbligo formativo. I nuovi obblighi decorreranno a seguito della adozione del nuovo accordo Stato-Regioni, tenendo presente l’eventuale periodo transitorio. Valutando le modifiche apportate dal Dl 146/2021 all’art. 37 del Dlgs 81/2008, quindi, emerge in particolare che: i commi da 1 a 7 riguardano i lavoratori. Il comma 5 è destinato specificamente all’addestramento, che non forma oggetto degli accordi Stato-Regioni (il comma 2, seconda parte, fa infatti riferimento alla formazione richiamata dal comma 1, che non contempla l’addestramento). Per cui l’intera disposizione del comma 5 è entrata immediatamente in vigore alla data indicata nel Dl 146/2021. Il comma 2, prima parte, prevede l’adozione degli accordi Stato Regioni: a questa disposizione è stata data attuazione con i vigenti accordi, che quindi regolano (in assenza del nuovo accordo) tutta la materia della formazione. La seconda parte del comma 2, invece, dispone la revisione degli accordi entro il 30 giugno 2022, e introduce delle novità nei contenuti dell’Accordo che dovrà essere concluso tra Stato e Regioni - introduce il datore di lavoro, tra i soggetti destinatari dell’obbligo formativo; - prevede le verifiche finali e la valutazione dell’efficacia durante il lavoro - richiama l’esigenza di monitoraggio dell’applicazione degli accordi stessi il comma 3 chiarisce, con riferimento alla formazione specifica, che – ferme restando le disposizioni in vigore (quindi anche gli accordi esistenti) – sarà disciplinata nel nuovo accordo i commi 7 e 7bis riguardano la formazione... --- In occasione delle festività natalizie, desideriamo manifestare il nostro impegno a essere ancora più vicini ai nostri clienti. I nostri team si alterneranno nelle prossime due settimane, garantendo così la disponibilità per qualsiasi vostra necessità. I nostri uffici resteranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, con l'eccezione delle chiusure di lunedì 25 dicembre e martedì 26 dicembre. Per urgenze, siete invitati a contattarci scrivendo a urgenze@saef. it o chiamando il numero 333 2170852. Cogliamo l'occasione per esprimere la nostra gratitudine per averci scelto in questo anno ricco di novità! Siamo fieri dei risultati raggiunti e tutto lo staff SAEF augura a voi e alle vostre famiglie un sereno Natale e un felice anno nuovo! --- Linee guida per le imprese L'ultimo interpello, il 5/2023, ha sollevato importanti questioni riguardanti la figura del preposto nelle imprese. Questo messaggio riassume le conclusioni della Commissione Interpelli del Ministero del Lavoro, fornendo indicazioni cruciali per tutte le imprese interessate. Secondo la Commissione, il legislatore mira a rafforzare il ruolo del preposto come figura di garanzia, sottolineando l'obbligo di individuarne sempre uno. L'interpello chiarisce che la coincidenza tra il preposto e il datore di lavoro dovrebbe essere considerata solo come extrema ratio, da adottare solo dopo un'attenta analisi dell'assetto aziendale e valutazione della modesta complessità organizzativa dell'attività lavorativa. Questa coincidenza è ammissibile solo se il datore di lavoro sovraintende direttamente all'attività, esercitando i relativi poteri gerarchico-funzionali. Un aspetto importante sottolineato nell'interpello è che, data l'impossibilità di un lavoratore di essere il preposto di sé stesso, nelle imprese con un solo lavoratore, le funzioni di preposto devono essere necessariamente svolte dal datore di lavoro. Questo interpello rappresenta un importante chiarimento sulle responsabilità e le dinamiche organizzative aziendali. La Commissione Interpelli sottolinea l'importanza di considerare attentamente il ruolo del preposto come elemento chiave nella garanzia di un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti. SAEF è pronta a fornire la consulenza necessaria per adattare le pratiche aziendali alle nuove indicazioni e garantire una gestione efficace delle responsabilità del preposto. Contattaci ora per un supporto personalizzato. Fonte: Confindustria Brescia --- La formazione continua si rivela fondamentale per incrementare la produttività e la competitività delle imprese italiane nell'era di Industria 5. 0. Questo è il messaggio condiviso da governo, esperti di education e imprese durante la celebrazione dei 25 anni di Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione dei dirigenti. Gli interventi durante l'evento, moderato dalla giornalista Maria Latella, hanno sottolineato l'importanza della formazione di qualità, non solo come diritto, ma come vero e proprio dovere per rimanere al passo con i tempi. Maurizio Stirpe, vice presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni industriali, ha enfatizzato la necessità di politiche attive, formazione di qualità e dialogo con il mondo della scuola. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha sottolineato l'importanza della "qualità" della formazione e dei formatori, puntando anche a ridurre il mismatch tra domanda e offerta sul mercato del lavoro. La riforma del Reddito di cittadinanza, con la piattaforma Siils, si propone di favorire la ricerca di impiego o opportunità formative migliori. Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager, ha evidenziato l'importanza di mirare la formazione continua ai fabbisogni emergenti, con una particolare attenzione alle nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale. Investire nelle competenze del futuro diventa cruciale per affrontare le sfide del mercato in continua evoluzione. Il presidente di Fondirigenti, Marco Bodini, ha evidenziato il ruolo chiave svolto dal fondo negli ultimi 25 anni, supportando imprese e manager in importanti trasformazioni come Industria 4. 0, decarbonizzazione ed economia circolare. Massimo Sabatini, direttore generale di Fondirigenti, ha sottolineato il ruolo strategico del fondo nel crocevia tra competitività aziendale e occupabilità dei lavoratori. I numeri presentati durante l'evento testimoniano che la formazione rende le imprese più competitive. L'aumento delle ore di formazione erogate si traduce in un incremento della produttività aziendale. In un contesto in cui la produttività del lavoro in Italia è diminuita dell'0,7% nel 2022, Fondirigenti si pone come un crocevia strategico per garantire la crescita delle imprese e l'occupabilità dei lavoratori. SAEF sostiene appieno l'importanza della formazione continua e si impegna a offrire soluzioni su misura per le imprese italiane. Contattaci oggi per iniziare il tuo percorso verso una maggiore produttività e competitività aziendale. Fonte: Il Sole 24 Ore --- La Commissione interpelli risponde ad un quesito relativo alla figura del preposto e alle recenti novità normative introdotte nel D. Lgs. 81/2008. Il quesito, le premesse e la risposta della Commissione. Nel contesto delle modifiche al Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/2008) apportate nel 2021, la figura del preposto ha subito rilevanti cambiamenti, come evidenziato nell'articolo "D. Lgs. 81/08: la sospensione dell’attività e gli obblighi del preposto". Un interpello recente (n. 5/2023), approvato dalla Commissione interpelli, fornisce ulteriori chiarimenti sulla nomina e l'individuazione del preposto alla luce di tali novità. La Commissione interpelli, istituita dall’articolo 12 del D. Lgs. 81/2008, risponde a quesiti di ordine generale sull'applicazione delle normative di sicurezza sul lavoro, offrendo indicazioni interpretative per l’esercizio delle attività di vigilanza. Per comprendere il contesto normativo precedente relativo ai preposti, è possibile fare riferimento all'interpello n. 16/2015 del 29 dicembre 2015, che si concentrava sulla figura del preposto alla sorveglianza dei ponteggi. Il nuovo interpello (n. 5/2023), pubblicato il primo dicembre 2023 e approvato dalla Commissione, è intitolato "Interpello ai sensi dell'articolo 12 del d. lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni. Quesito sulla figura del preposto. Seduta della Commissione del 23 novembre 2023". L'Interpello 5/2023 e il Quesito della Camera di Commercio di Modena La Camera di Commercio di Modena ha presentato il quesito alla Commissione interpelli, conformemente alla normativa che autorizza organismi associativi, enti territoriali, organizzazioni sindacali, e consigli professionali a inoltrare domande di interpretazione. I quesiti posti dalla Camera di Commercio includono: Se l'obbligo di individuare il preposto sia sempre applicabile; Se piccole realtà aziendali, in cui il datore di lavoro coincide con il preposto, debbano comunque procedere all'individuazione; Se il datore di lavoro possa coincidere con il preposto; Se debba essere comunque individuato un preposto in assenza di un lavoratore che sovraintenda l'attività di altri. Le premesse della Commissione Interpelli Nelle premesse della Commissione si fa riferimento al decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 anche in relazione ad articoli, lettere e commi modificati o introdotti per effetto della del DL 146/2021 e della legge 2015/2021. Ad esempio si indica che: l’articolo 2 (Definizioni) del D. Lgs. 81/2008 al comma 1, lettera e) definisce il "preposto" come: “persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”; l’articolo 18 (Obblighi del datore di lavoro e del dirigente) del D. Lgs. 81/2008 al comma 1, lett. b-bis) “prevede che il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'articolo 3 e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono”: ‘(... ) individuare il preposto o i preposti per l'effettuazione delle attività di vigilanza di cui all'articolo 19. I contratti e gli accordi collettivi di lavoro possono stabilire l'emolumento spettante al preposto per lo... --- Dal 8 novembre è attivo il portale RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti. La piattaforma offre agli utenti l'accesso a normative nazionali, decreti direttoriali recenti e altri contenuti informativi sempre aggiornati, disponibili in diversi formati come schede informative, presentazioni di approfondimenti e video tutorial. Tra le funzionalità principali, gli utenti possono: Accedere a una sezione dedicata all'assistenza e al supporto, consultando contenuti utili per orientarsi tra i nuovi obblighi. Acquisire informazioni su soggetti obbligati all’iscrizione, termini per l’iscrizione e le novità relative ai registri di carico e scarico e ai formulari di identificazione dei rifiuti in modalità digitale. A partire da dicembre 2024, saranno disponibili aree riservate rivolte a Operatori, Produttori di rifiuti non iscritti, Soggetti delegati di cui all’art. 18 del D. M. 59/2023, nonché Enti di controllo. SAEF non solo vi tiene informati su ogni aggiornamento, ma è pronta ad approfondire ulteriormente ogni aspetto, offrendovi la consulenza e la guida necessarie per affrontare questa novità con sicurezza e competenza. Contattaci per maggiori informazioni. Fonte: Tutto Ambiente --- Le imprese italiane si trovano di fronte a una corsa contro il tempo per difendersi dalle sempre più frequenti minacce di cybersicurezza. L'allarme è stato lanciato da Deloitte attraverso il suo "2023 Global Future of Cyber Survey", il quale rivela che il 98% delle imprese intervistate ha subito almeno una violazione informatica nell'ultimo anno. Inoltre, il 66% di queste ha riportato danni gravi o estremamente gravi a causa degli attacchi. Il report mette in evidenza che le imprese italiane stanno intensificando i loro sforzi per contrastare questa crescente minaccia, con il 55% che prevede un aumento degli investimenti in cybersecurity. Le aree di maggiore interesse per gli investimenti includono il Cloud Computing (50%), l'Intelligenza Artificiale (38%), l'IoT (38%), e l'Analisi Dati (36%). Le conseguenze delle violazioni informatiche vanno oltre la perdita di fatturato e il deprezzamento del valore di mercato. Il 52% degli intervistati segnala possibili sanzioni normative per inadempienze alle procedure o violazioni dei regolamenti sulla cybersecurity. Il 44% sottolinea il rischio reputazionale, mentre il 46% teme il crollo della fiducia da parte dei clienti. Il report di Deloitte mette in luce come una corretta strategia di cybersecurity non solo protegge le imprese, ma contribuisce anche alla creazione di valore. Il 78% degli intervistati indica che una solida cybersecurity favorisce la crescita dei ricavi, mentre il 92% sottolinea l'importanza della "brand reputation" e della fiducia dei clienti. L'integrazione della cybersecurity nelle strategie aziendali migliora significativamente l'efficienza nella gestione delle priorità di business, come evidenziato dal 94% dei partecipanti. Inoltre, il 62% degli intervistati afferma che questo approccio favorisce la trasformazione digitale e consente alle aziende di intraprendere percorsi di digitalizzazione con maggiore sicurezza. La cybersicurezza è ormai una questione centrale all'interno dei consigli d'amministrazione delle società italiane. Il 90% dei dirigenti afferma che le tematiche legate alla cybersecurity sono regolarmente all'ordine del giorno nei loro Cda. Per affrontare questa sfida, molte aziende stanno rivedendo la composizione del loro Cda per includere competenze specifiche sulla sicurezza informatica. Matthew Holt, leader di strategia e trasformazione cibernetica di Deloitte, sottolinea l'importanza di sviluppare una visione "cyber-first" che permei tutta l'organizzazione. Questa prospettiva va oltre l'implementazione tecnologica, rappresentando una trasformazione aziendale e culturale. L'attenzione delle imprese italiane alla cybersecurity si riflette anche nella pianificazione strategica. Secondo lo studio di Deloitte, l'80% delle aziende aggiorna i propri piani di cybersecurity su base annua. La quasi totalità (94%) ha definito o sta definendo un piano integrato per la protezione da minacce cyber. Nonostante la consapevolezza crescente, la mancanza di talenti nel campo della cybersecurity rappresenta una sfida. Il 40% dei dirigenti ritiene che sia necessaria la collaborazione tra attori pubblici e privati per affrontare questa carenza. Le aziende stanno investendo nella formazione delle proprie risorse, con il 92% che ha implementato programmi di training per i dipendenti. In conclusione, l'approccio delle imprese italiane alla cybersecurity sta subendo una trasformazione significativa. Da una prospettiva opzionale, la sicurezza informatica diventa una componente essenziale del business, contribuendo alla creazione di valore e alla protezione a lungo termine. SAEF... --- È con piacere che ti invitiamo a partecipare al nostro prossimo convegno esclusivo, progettato con attenzione per rispondere alle esigenze formative sia delle aziende strutturate che dei professionisti di alto livello. Il nostro prossimo evento, intitolato "La formazione a favore della crescita delle persone e del tuo business: Strategie aziendali per un futuro Sostenibile" rappresenta una tappa fondamentale per approfondire le dinamiche della formazione aziendale e delle opportunità di finanziamento offerte dalla Regione Lombardia. Dettagli dell'evento: Data e Orario: Giovedì 14 dicembre, dalle 15:30 alle 18:30 Luogo: Centro Pastorale Paolo VI, Via Gezio Calini, 30, 25121 Brescia Questo convegno si propone come un punto d'incontro strategico tra le esigenze delle aziende orientate al successo e i professionisti che ambiscono a crescere in un contesto sempre più competitivo. Sarà un'opportunità preziosa per comprendere a fondo il ruolo chiave della formazione nel promuovere la sostenibilità futura. Ti invitiamo a consultare la locandina per conoscere tutti gli interventi dell'incontro formativo. Tra gli ospiti, abbiamo il piacere di annunciare la partecipazione di Simona Tironi, Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. La partecipazione a questo evento garantirà ai consulenti del lavoro la concessione di 3 crediti formativi. La partecipazione è libera, ma ti chiediamo gentilmente di registrarti attraverso il seguente link: A seguire le sessioni di lavoro, sarà allestito un aperitivo per rendere l'occasione ancora più piacevole. Non perdere l'opportunità di arricchire la tua conoscenza e di connetterti con altri professionisti del settore. Resta aggiornato con noi! --- Le imprese, le istituzioni e le forze sociali sono sempre più chiamate a comprendere i fenomeni tecnologici in costante evoluzione non solo per il futuro, ma soprattutto per il presente. Mentre le imprese cercano naturalmente di innovare per ottenere vantaggi competitivi, le istituzioni e le forze sociali devono tenere il passo con la velocità della realtà per interpretarla e governarla adeguatamente. Questo quadro si focalizza su Industria 5. 0, un nuovo paradigma produttivo che integra automazione avanzata, collaborazione uomo-macchina e sostenibilità, portando con sé sfide per la salute e la sicurezza, specialmente nell'uso di sistemi basati sull'intelligenza artificiale sul luogo di lavoro. L'evoluzione tecnologica, accelerata negli ultimi anni, è stata evidente durante la pandemia, quando le imprese hanno adottato rapidamente strumenti digitali e pratiche di smart working per mantenere l'attività durante i lockdown. La necessità di adeguarsi a condizioni emergenziali ha accelerato il processo di digitalizzazione, creando nuove sfide e opportunità. Industria 5. 0 si configura come un nuovo passo oltre Industria 4. 0. Questo paradigma mira a una simbiosi più stretta tra l'uomo e la macchina, proponendo un ambiente di lavoro innovativo fondato su una migliore integrazione tra le capacità umane e le tecnologie digitali. Questo sviluppo è stato anticipato nel 2016 con il lancio del Piano Nazionale Industria 4. 0, che ha distribuito incentivi fiscali e investimenti alle imprese che hanno adottato tecnologie digitali. Sette anni dopo, l'attenzione si sposta verso Industria 5. 0, evidenziando un nuovo approccio in cui l'uomo e la macchina collaborano in armonia. Gli studiosi definiscono Industria 5. 0 come l'"Età dell'Augmentazione", in cui l'uomo e la macchina lavorano insieme in perfetta simbiosi. Questo nuovo paradigma si propone di migliorare la qualità della produzione, creando un ambiente di lavoro in cui le competenze umane e le tecnologie digitali si integrano in modo sinergico. Il convegno "Nuovi modelli di organizzazione del lavoro, digitalizzazione, intelligenza artificiale e nuovi rischi" affronta questi temi, presentando l'"Annuario dell'ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro" dell'Osservatorio Permanente su Ambiente, Lavoro e Sicurezza. Il cambiamento verso l'impresa digitalizzata, con processi di robotizzazione e l'uso diffuso dell'intelligenza artificiale, offre nuove opportunità ma presenta anche nuovi rischi, sia in termini di sicurezza fisica che di impatti psicosociali. L'Unione Europea, attraverso l'Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, sta conducendo progetti di ricerca per affrontare queste sfide emergenti. Sottolinea che l'uso di sistemi basati sull'intelligenza artificiale può portare a collisioni impreviste, dipendenza eccessiva e problemi psicosociali, richiedendo un'attenta gestione e prevenzione. In conclusione, l'evoluzione tecnologica, rappresentata da Industria 5. 0, richiede una comprensione approfondita e decisioni ponderate. Le politiche industriali, la competitività, la qualità del lavoro e la tutela della salute e della vita sono al centro di questa trasformazione rapida e complessa, richiedendo una risposta pronta ed efficace dalle imprese, dalle istituzioni e dalle forze sociali. Fonte: IPSOA --- Un richiamo urgente sottolinea che la non sicurezza comporta costi più elevati della sicurezza e che gli investimenti nella formazione sono cruciali per il successo e il benessere aziendale. Analisi dei costi della non sicurezza e strategie di investimento. Incluso il video completo dell’intervento. I dati dell'INAIL, che documentano regolarmente gli infortuni e le malattie professionali denunciate, evidenziano un fatto incontestabile: in Italia, le strategie di prevenzione non riescono a ridurre efficacemente questi incidenti, indipendentemente dalle variazioni statistiche. Per influire su tali dati e migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, è imperativo che le aziende, indipendentemente dalle dimensioni, aumentino gli investimenti nella sicurezza. Per stimolare tali investimenti, è cruciale accrescere la consapevolezza dei costi associati alla non sicurezza. Molte aziende, pur conoscendo i costi necessari per conformarsi alle normative sulla sicurezza, spesso sottovalutano i costi potenziali in caso di investimenti inadeguati. Questi includono spese legate alle assenze per malattia, sostituzioni di lavoratori infortunati, perdite di produzione, sanzioni penali e oneri assicurativi. Solo attraverso una consapevolezza completa di questi costi, le aziende possono comprendere che investire in sicurezza conviene. Per approfondire questa tematica, ci focalizziamo sull'intervento conclusivo dell'evento "Chi non si (in)forma è perduto," tenutosi il 20 ottobre 2023 a Brescia. L'intervento, intitolato “La non sicurezza costa più della sicurezza: investire nella formazione per il successo e il benessere aziendale,” a cura di Luigi Matteo Meroni, CEO di Mega Italia Media, mette in luce non solo l'importanza strategica della formazione per il successo a lungo termine di individui e aziende ma anche i costi associati alla non sicurezza, sottolineando l'importanza cruciale di investire in sicurezza. I Costi della Non Sicurezza e l'Investimento Pragmatico L'intervento sottolinea che investire nella sicurezza sul lavoro è non solo un imperativo etico ma anche un investimento pragmatico per il successo a lungo termine delle aziende. La sicurezza non dovrebbe essere vista come un costo, bensì come un investimento che protegge i lavoratori e migliora la salute economica delle imprese. Ma quali sono i costi della non sicurezza? Studi indicano che in Italia, essi ammontano al 3,5% del PIL, pari a 45 miliardi di euro. Dividendo questa cifra per il numero di infortuni sul lavoro, il costo medio per incidente si attesta a circa 64. 000 euro, senza considerare diversi fattori intangibili. L'intervento, tuttavia, evidenzia come tali costi vengano spesso sottovalutati anziché essere considerati una priorità. Come sottolineato anche dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, i costi della non sicurezza si articolano in costi diretti e indiretti, nonché costi intangibili come quelli reputazionali. Senza dimenticare i costi assicurativi collegati alla gestione degli infortuni sul lavoro. Strategie di Investimento e Video dell'Intervento L'intervento suggerisce che una volta identificati e valutati i costi della non sicurezza, è possibile sviluppare una strategia d'investimento specifica per la sicurezza sul lavoro. Tale strategia potrebbe includere corsi di formazione mirati, l'acquisizione di attrezzature e dispositivi di sicurezza adeguati, e l'implementazione di procedure aziendali per promuovere una cultura della sicurezza efficace. La formazione sulla sicurezza deve coinvolgere... --- L'obiettivo cruciale di raggiungere la parità di genere, attraverso l'implementazione di politiche aziendali volte a ridurre il divario retributivo tra uomini e donne, si traduce in significativi vantaggi per le imprese. Tuttavia, è fondamentale seguire una procedura ben definita. Inizialmente, è necessario redigere e divulgare un rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile, conformemente alle disposizioni del Codice delle Pari Opportunità. Tale attività è essenziale non solo per ottenere la certificazione sulla parità di genere ma anche per usufruire di uno sgravio contributivo per l'intera durata della certificazione. Le sfide da affrontare nel nostro Paese per raggiungere la parità di genere sul luogo di lavoro sono numerose. Non si tratta solo del rispetto delle norme sostanziali già presenti nel nostro ordinamento, ma piuttosto della necessità di promuovere comportamenti equi nei rapporti aziendali. Ad esempio, il diffuso ricorso a contratti a tempo parziale, talvolta indotto da carenze nella disponibilità di asili-nido o supporti familiari, crea disparità economiche non in linea con le previsioni contrattuali. Anche nel settore delle pulizie, i lavori a orari spezzati impattano negativamente sulla vita relazionale delle donne. A tutto ciò si aggiunge un tasso di partecipazione femminile al mondo del lavoro notevolmente inferiore rispetto al personale maschile, accompagnato da un marcato divario retributivo e da maggiori difficoltà di carriera e remunerazione. Queste difficoltà si manifestano sin dall'accesso, poiché molti datori di lavoro tendono ad escludere le donne, temendo possibili complicazioni legate a future maternità. Questi fenomeni persistono nonostante il chiaro divieto di discriminazione sancito dal D. L. vo n. 198/2006. Comunicazione Biennale sulle Pari Opportunità I datori di lavoro pubblici e privati con più di 50 dipendenti sono obbligati a redigere un rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile, in conformità con il "Codice delle Pari Opportunità" emendato dalle leggi n. 162/2021 e n. 234/2021. Anche le imprese con organici inferiori possono, su base volontaria, redigere il rapporto, ma perché dovrebbero farlo? La risposta è semplice: solo attraverso la presentazione di questo rapporto è possibile accedere alla certificazione sulla parità di genere, un documento che offre diversi vantaggi, tra cui uno sgravio contributivo per tutta la durata della certificazione. Le modalità di redazione del rapporto sono definite dal decreto interministeriale del 29 marzo 2022, con la trasmissione telematica attraverso il portale Servizi Lavoro. Per il biennio 2020-2021, il termine di trasmissione era il 30 settembre 2022, mentre per i bienni successivi è il 30 aprile dell'anno successivo alla scadenza del biennio. Al termine della procedura, il rapporto va inviato telematicamente al Ministero del Lavoro, che rilascia una ricevuta di corretta redazione. La consultazione del rapporto è consentita sia alla Consigliera nazionale di parità che a quelle regionali, e il datore di lavoro deve inviare una copia alle rappresentanze sindacali aziendali. Il contenuto del rapporto offre una panoramica dettagliata dell'azienda o dell'Ufficio pubblico, con informazioni sul personale, contratti, formazione e altro ancora. Il mancato rispetto delle procedure comporta sanzioni a carico dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro, con multe fino a 512 euro in caso di... --- Le novità generali e l’approfondimento di due Note INL sulla formazione e sulla rivalutazione delle sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Brescia, 9 Nov – Non c’è dubbio che a differenza delle norme che sono in grado di accumulare notevoli ritardi - basta guardare all’atteso Accordo Unico in materia di formazione - l’aggiornamento del testo del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, coordinato con il D. Lgs. 106/2009 e, specialmente, con tutte le varie normative che negli anni lo hanno modificato e integrato, è assolutamente puntuale. Si tratta dell’importantissimo lavoro del Dott. Ing. Gianfranco Amato ( ITL Verona) e del Dott. Ing. Fernando Di Fiore ( ATS Pavia) che, anche se “non riveste carattere di ufficialità”, è un prezioso strumento per tutti gli attori della sicurezza nel mondo del lavoro. Strumento, tra l’altro, dedicato alla memoria di Giuseppe Piegari, ex Dirigente dell’ufficio III della DC vigilanza dell’INL. Ci soffermiamo oggi sul nuovo aggiornamento (versione novembre 2023) ricordando, come riportato in copertina, che le versioni ufficiali dei documenti contenuti sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana oppure su vari siti ( Ispettorato, Ministero del Lavoro, Normattiva, ... ). E le considerazioni esposte “sono frutto esclusivo del pensiero degli autori e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’amministrazione pubblica di appartenenza”. Il testo coordinato nella versione di novembre 2023: le novità Riprendiamo alcune delle novità del documento “D. lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Testo coordinato con il D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106”, nella versione di novembre 2023 come riportato nella sezione “Aggiornamenti”: Corretto un refuso ai commi 3 e 4 dell’art. 260 come modificato dall’art. 120 del D. lgs. 106/2009 recante “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”; Inserito il Decreto Legislativo 27 luglio 1999, n. 271 recante “Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali, a norma della legge 31 dicembre 1998, n. 485”, pubblicato sul Suppl. Ordinario n. 151 alla G. U. n. 185 del 09/08/1999; Inserito il Decreto Legislativo 27 luglio 1999, n. 272 recante “Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell’espletamento di operazioni e servizi portuoli, nonché di operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale, a norma della legge 31 dicembre 1998, n. 485”, pubblicato sul Suppl. Ordinario n. 151 alla G. U. n. 185 del 09/08/1999; Inserito il D. Lgs. 17 agosto 1999, n. 298 recante “Attuazione della direttiva 93/103/CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pesca”, pubblicato sulla G. U. n. 201 del 27/08/1999; Inserito il Decreto Ministeriale 13 febbraio 2014 recante “Recepimento delle procedure semplificate per l'adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese” di cui all’art. 30, comma 5-bis; Inserita la Circolare INAL n. 43 del 12/10/2017 avente ad oggetto: “Registro di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni” e “Registro... --- Nell'ambito della sicurezza sul lavoro, le leggi sulla parità di genere fanno eco a solenni dichiarazioni d'intenti. Il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, con particolare attenzione alle differenze di genere, è una delle finalità principali del Decreto Legislativo n. 81/2008. L'obbligo indelegabile del datore di lavoro di valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, enfatizzando i rischi associati alle lavoratrici in gravidanza e alle differenze di genere, è tra le norme più cruciali del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL). Tuttavia, sorge una domanda: perché, nella giurisprudenza della Cassazione Penale sul TUSL, è difficile individuare la parità di genere? Ciò solleva interrogativi sulla consapevolezza e l'attenzione da parte degli organi di vigilanza e dell'autorità giudiziaria. Nonostante le chiare disposizioni normative, i casi affrontati in merito sono rari, contribuendo a un'inefficienza nella promozione della parità di genere nella sicurezza sul lavoro. Un esempio emblematico è il caso di un titolare di uno studio odontotecnico, condannato per la violazione dell'art. 28, comma 2, lett. a), D. Lgs. n. 81/2008. La sentenza della Cassazione (27 settembre 2022, n. 36538) conferma la condanna per non aver elaborato un adeguato documento di valutazione dei rischi, trascurando di valutare i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici, in particolare quelli derivanti dall'esposizione ad agenti fisici, chimici o biologici. La Cassazione sottolinea che l'assenza di lavoratrici in età fertile nello studio non esime il datore di lavoro dalla valutazione imposta. Nel panorama attuale, le sfide includono la mancanza di un datore di lavoro con competenza tecnico-scientifica, l'attesa di un Accordo Stato-Regioni previsto per il 30 giugno 2022, e la carenza di mezzi e risorse per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nell'esercizio delle loro funzioni. In questo contesto, si spera che la Convenzione O. I. L. n. 190 del 2019, ora in vigore in Italia, contribuirà a promuovere misure adeguate per prevenire la violenza e le molestie sul luogo di lavoro, inclusi i fenomeni di genere. Tuttavia, si evidenzia la necessità di un'interpretazione più ampia del concetto di molestia, in linea con le definizioni della Convenzione O. I. L. , al fine di affrontare tutte le forme di violenza e molestie di genere. Mentre la giurisprudenza si evolve, è essenziale affrontare le disuguaglianze di genere nella sicurezza sul lavoro. La consapevolezza, la vigilanza e l'adozione di normative più ampie sono chiavi per promuovere un ambiente di lavoro equo e sicuro per tutti i dipendenti, indipendentemente dal genere. Fonte: Il Quotidiano --- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato l'entrata in vigore del Decreto Direttoriale n. 111 del 20 settembre 2023, che comporta la rivalutazione dell'importo delle ammende e delle sanzioni relative al Decreto Legislativo n. 81/08 a partire dal 1° luglio 2023. Questa rivalutazione quinquennale è prevista dall'articolo 306, comma 4 bis, del Decreto Legislativo n. 81/08, il quale stabilisce che "Le ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal presente decreto nonché da atti aventi forza di legge sono rivalutate ogni cinque anni con decreto del direttore generale della Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in misura pari all’indice ISTAT dei prezzi al consumo previo arrotondamento delle cifre al decimale superiore". In base alla variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo registratasi nel quinquennio 2019-2023, arrotondata ai sensi dell'articolo 306, comma 4 bis, del D. Lgs. 81/08, la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza nei luoghi di lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha proceduto alla rivalutazione quinquennale delle ammende relative alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro, nonché delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal D. Lgs. 81/08 e da atti aventi forza di legge. Questa rivalutazione è pari al 15,9%. È importante sottolineare che la nuova rivalutazione del 15,9% si applicherà a tutte le violazioni commesse dopo l'1 luglio 2023. Pertanto, le ammende e le sanzioni precedentemente stabilite saranno aggiornate per rispecchiare questa variazione e riflettere l'attuale valore dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo. Per ulteriori dettagli rimandiamo al testo completo del Decreto Direttoriale n. 111 del 20 settembre 2023. Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali --- Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha reso pubblico il Decreto Direttoriale n. 143, datato 6 novembre 2023, che definisce le Modalità operative riguardanti l'accesso, l'iscrizione e la trasmissione dei dati al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI). Questo decreto è emesso in conformità con l'articolo 21, comma 1, lettere a), b), c) e g) del Decreto Ministeriale n. 59 del 2023. Il nuovo Decreto Direttoriale è finalizzato a fornire linee guida chiare e operative per gli operatori coinvolti nei processi relativi alla gestione e tracciabilità dei rifiuti. Esso delinea le seguenti Modalità operative suddivise in 18 schede, ciascuna con un destinatario specifico: Modalità operative per l'iscrizione al RENTRI da parte degli operatori (modalità 1-3). Modalità operative per la gestione del registro cronologico di carico e scarico e del formulario di identificazione del rifiuto in formato cartaceo (modalità 4-7). Modalità operative per la tenuta del registro cronologico di carico e scarico e del FIR mediante sistemi gestionali (modalità 8-10). Modalità operative per la trasmissione dei dati del registro cronologico di carico e scarico e del FIR mediante interoperabilità (modalità 11-12). Modalità operative per la tenuta del registro cronologico di carico e scarico e del FIR e per la trasmissione dei dati mediante servizi di supporto (modalità 13-15). Requisiti e specifiche tecniche (modalità 16-18). Tuttavia, si segnala che le consultazioni relative alle "Istruzioni per la compilazione" dei modelli di Formulario di identificazione del rifiuto e Registro cronologico di carico e scarico, insieme alle ulteriori modalità operative previste dal Decreto Ministeriale n. 59 del 2023, stanno ancora proseguendo. Questo processo potrebbe comportare ulteriori aggiornamenti e raffinamenti delle procedure. SAEF riconosce l'importanza della corretta gestione dei rifiuti e si impegna a seguire da vicino le evoluzioni normative in questo settore. Invitiamo tutti gli operatori interessati a consultare attentamente il Decreto Direttoriale n. 143 per garantire la conformità e la corretta applicazione delle nuove Modalità operative relative al RENTRI. Fonte: Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica --- Il Ministero del Lavoro, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito, sta lanciando una straordinaria iniziativa per portare la cultura della sicurezza e della prevenzione sul lavoro direttamente nelle aule scolastiche di tutto il paese. Il concorso nazionale "Salute e sicurezza... insieme! - La prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro si imparano a scuola" è stato ufficialmente annunciato e aperto a tutte le scuole secondarie di secondo grado, comprese quelle statali e paritarie, oltre ai corsi di istruzione e formazione professionale (IeFp). L'obiettivo principale di questa iniziativa è coinvolgere gli studenti delle scuole medie superiori e dei corsi di formazione professionale nel dibattito sulla sicurezza sul lavoro e promuovere la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro. "Vogliamo guardare alla prevenzione degli infortuni sul lavoro da una prospettiva nuova: quella dei ragazzi," ha dichiarato il Ministro del Lavoro, Marina Calderone. Questo concorso mira a valorizzare la creatività degli studenti, consentendo loro di esplorare questi temi cruciali in modo innovativo. I lavori prodotti dai partecipanti diventeranno parte del patrimonio collettivo, contribuendo a diffondere la cultura della prevenzione degli infortuni sul lavoro in modo più efficace. Secondo i dati più recenti forniti dall'INAIL, l'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, sebbene siano stati registrati progressi nella riduzione degli incidenti, rimane una vera e propria emergenza da affrontare. Nei primi nove mesi dell'anno, le denunce di infortunio sul lavoro sono diminuite del 19,6%, ma ci sono ancora 761 casi con esito mortale, un numero che non possiamo ignorare. Inoltre, le patologie di origine professionale denunciate sono in aumento del 21,9%. È quindi fondamentale che non abbassiamo la guardia e che iniziamo ad affrontare questa sfida fin dalle scuole, dove si formano i futuri lavoratori. Il concorso permetterà a ciascuna scuola partecipante di creare un lavoro creativo che esplora il tema del lavoro e della sicurezza sul lavoro. I formati accettati sono diversi, inclusi cortometraggi, rappresentazioni grafiche, fumetti, rappresentazioni musicali, e altro. I lavori dovranno essere inviati entro il 31 gennaio 2024. Tutti gli elaborati dovranno essere inviati a mezzo PEC all'indirizzo dgsalutesicurezza@pec. lavoro. gov. it, specificando nell'oggetto "Bando di concorso Salute e sicurezza... Insieme! + nome dell'Istituto scolastico". In alternativa, i materiali realizzati potranno essere inviati in formato cartaceo all'indirizzo del Ministero del Lavoro - Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, Via di S. Nicola da Tolentino, 1 - 00187 Roma. Tutte le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, e i corsi di istruzione e formazione professionale (IeFp) sono invitati a partecipare. Ogni istituto scolastico può presentare un solo lavoro, che verrà valutato da una commissione composta da membri del Ministero del Lavoro e del Ministero dell'Istruzione. La cerimonia di chiusura sarà organizzata in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro nel 2024, dove verranno annunciati i tre migliori elaborati. Questo concorso è un passo significativo verso la promozione della cultura della prevenzione sul lavoro, coinvolgendo i giovani in un dibattito fondamentale e incoraggiandoli... --- Quando si tratta di promuovere beni e servizi sul mercato, le aziende devono rispettare rigorosamente le disposizioni sulla gestione dei dati personali. Questo è essenziale per evitare sanzioni finanziarie significative. Nella pratica quotidiana, ci sono vari scenari che richiedono l'attenzione del responsabile del trattamento, supportato da un consulente legale e da un Responsabile della Protezione dei Dati. Nel contesto delle attività economiche e commerciali, è vitale per le imprese promuovere i propri prodotti e servizi in modo efficace, evidenziarne i vantaggi e talvolta proporre offerte speciali per attirare nuovi clienti. Questa è un'attività imprenditoriale legittima che deve essere tutelata. Tuttavia, è altrettanto importante rispettare il diritto alla privacy delle persone, evitando comunicazioni invasive o fastidiose legate alle offerte commerciali delle aziende. Questo diritto alla privacy è particolarmente tutelato dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che è entrato in vigore nel 2018. L'uso dei dati personali per scopi di marketing è un argomento di crescente importanza nell'era dell'informazione. Qui, siamo di fronte a un delicato equilibrio tra il diritto al marketing da un lato e il diritto alla privacy dall'altro. Poiché entrambi questi diritti sono legittimi, è essenziale trovare un compromesso che li rispetti entrambi. Il legislatore europeo ha identificato il consenso degli interessati come base legale per il trattamento dei dati personali a fini di marketing. Questo significa che, per inviare comunicazioni di marketing, le aziende devono ottenere il consenso esplicito e informato delle persone interessate. Questo consenso deve essere libero, specifico, informato e inequivocabile, e deve essere espresso attraverso una dichiarazione o un'azione chiara. Inoltre, il consenso non dovrebbe essere condizionato all'acquisto di un prodotto o servizio. Tuttavia, c'è un dibattito in corso sulla validità di fare affidamento esclusivamente sul consenso come base legale per le attività di marketing. Alcuni sostengono che ci dovrebbero essere alternative credibili che garantiscano la protezione dei diritti e delle libertà delle persone. Al momento, il "legittimo interesse" del titolare del trattamento è ammesso solo in casi specifici, come il "soft spam," ovvero la comunicazione marketing via email a clienti che hanno già acquistato prodotti o servizi simili. È importante notare che esistono diverse tipologie di consenso, tra cui il consenso al marketing diretto, il consenso al marketing di terzi e il consenso all'attività di profilazione. Ognuno di essi ha specifiche regole e requisiti. Per le aziende, gestire i consensi dei clienti nel tempo può essere complicato, specialmente se operano su più canali e con intermediari esterni. Le manifestazioni di volontà contraddittorie da parte degli interessati richiedono un'attenta gestione per garantire la coerenza nelle comunicazioni. Per operare in conformità con la normativa sulla privacy, le aziende dovrebbero prevedere informative chiare e dettagliate con richieste di consenso tracciabili. Inoltre, dovrebbero sviluppare procedure interne chiare e fornire una formazione adeguata al personale coinvolto in queste attività. In conclusione, il marketing in conformità con la privacy richiede un equilibrio tra il diritto delle aziende di promuovere i propri prodotti e il diritto dei cittadini alla privacy. Questo equilibrio può essere raggiunto attraverso il rispetto rigoroso... --- È stata recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale la notizia relativa al Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali datato 20 settembre 2023. Questo decreto è intitolato "Rivalutazione delle ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché da atti aventi forza di legge". Il provvedimento si basa sull'articolo 306 comma 4bis del Decreto Legislativo 81/2008 e prevede la rivalutazione delle ammende e delle sanzioni amministrative pecuniarie a partire dal 1° luglio 2023. L'aumento è del 15,9%. Questa rivalutazione riguarda le sanzioni previste dal Decreto Legislativo 81/2008 e da leggi aventi forza di legge in materia di sicurezza sul lavoro. Per ulteriori dettagli, si consiglia di consultare il testo completo disponibile al seguente link. Fonte Confindustria Brescia --- Ogni anno, nell'ambito della 43esima settimana dell'anno (solitamente ottobre), ha luogo la Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro. Questo evento rappresenta il punto culminante delle campagne "Ambienti di Lavoro Sani e Sicuri" promosse in tutta l'Unione Europea e oltre. La Settimana Europea è un'occasione ideale per partecipare attivamente a questa iniziativa. In questo periodo, centinaia di eventi di sensibilizzazione vengono organizzati in tutta l'UE e in altri paesi, accompagnati da una maggiore copertura mediatica. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sicurezza e della salute sul lavoro. Gli eventi possono assumere varie forme, tra cui proiezioni speciali, iniziative sui social media, conferenze, mostre, concorsi e sessioni di formazione. Se hai un'idea per un'iniziativa di sensibilizzazione o desideri avviare un progetto di sicurezza a lungo termine in connessione con la campagna "Ambienti di Lavoro Sani e Sicuri", la Settimana Europea rappresenta l'opportunità perfetta per dare visibilità al tuo evento. Ogni Settimana Europea è organizzata dall'EU-OSHA (Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro) ed è incentrata sul tema specifico della campagna annuale. L'obiettivo principale è promuovere la gestione attiva e partecipativa della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per saperne di più sugli eventi che si tengono nella tua zona durante la Settimana Europea, puoi contattare il punto focale nazionale competente, oppure scaricare la Locandina Rassegna eventi. Fonte: OSHA Europa --- La recente sentenza n. 25645/2023 della Corte di Cassazione mette in luce l'importanza della corretta gestione dei dati raccolti tramite strumenti tecnologici nell'ambito del rapporto di lavoro. La sentenza riguarda il caso di un dipendente licenziato nel 2010 a causa di un utilizzo improprio del badge di un collega per timbrare le presenze e occultare il mancato rispetto dell'orario di lavoro. Un aspetto cruciale di questa decisione è che all'epoca vigeva una diversa formulazione dell'art. 4 della Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori), che richiedeva un accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o l'Ispettorato del Lavoro per l'uso di strumenti di controllo dell'attività lavorativa, inclusi quelli automatizzati per la rilevazione delle presenze. Inoltre, sia allora che ora, la legislazione italiana non ammette la verifica indiscriminata dell'attività lavorativa. L'installazione di sistemi audiovisivi o di strumenti tecnologici richiede una giustificazione basata su esigenze organizzative, produttive o di sicurezza sul luogo di lavoro. Anche il controllo a distanza dei lavoratori è ammesso solo dopo aver compiuto tali giustificazioni. Nel caso in questione, i dati raccolti attraverso un sistema elettronico di rilevazione delle presenze sono stati utilizzati per verificare l'adempimento degli obblighi del dipendente senza la previa consultazione delle rappresentanze sindacali o dell'Ispettorato del Lavoro. La Corte di Cassazione ha stabilito l'illegittimità del licenziamento e ha ordinato la reintegrazione del dipendente poiché i dati raccolti non erano stati ottenuti in modo conforme alla legge. Questo principio ha anche un'importanza attuale, in quanto l'art. 4 della Legge 300/1970 è stato modificato nel 2015. Anche se la formulazione attuale sembra escludere gli strumenti utilizzati dai lavoratori per svolgere le prestazioni lavorative dagli obblighi di legge, il Ministero del Lavoro ha chiarito che ciò vale solo se questi strumenti non subiscono modifiche che possano potenzialmente consentire il controllo dell'attività lavorativa. Inoltre, l'uso dei dati raccolti a fini disciplinari è subordinato alla diffusione di un regolamento che informa i lavoratori sulle modalità di utilizzo degli strumenti e dei controlli. La recente sentenza della Corte di Cassazione riporta dunque, una volta di più, l’attenzione sulle procedure aziendali che i datori di lavoro devono attuare per non vanificare provvedimenti espulsivi in astratto giustificabili. Fonte: Il Sole 24 Ore - di Francesca Servadei --- La Legge 9 ottobre 2023, n. 137 è stata pubblicata in Gazzetta ed è entrata in vigore il 10 ottobre. Questa legge, che converte il decreto-legge 10 agosto 2023, n. 105, porta diverse modifiche sia al Codice Penale che al Decreto Legislativo 152/2006. Di seguito, le principali novità relative agli illeciti ambientali: Abbandono di Rifiuti: L'abbandono di rifiuti, precedentemente considerato una sanzione amministrativa, diventa un reato contravvenzionale. Il reato è definito come segue: "Chiunque, in violazione delle disposizioni degli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l'ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l'abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio. " Aggravanti per l'Inquinamento Ambientale e il Disastro Ambientale: La legge specifica le aggravanti per l'inquinamento ambientale e il disastro ambientale quando si verificano in aree naturali protette o soggette a vincoli paesaggistici, ambientali, storici, artistici, architettonici o archeologici. La pena è aumentata da un terzo alla metà. Se l'inquinamento danneggia un habitat all'interno di tali aree, la pena è aumentata da un terzo a due terzi. Aumento delle Pene per l'Incendio Boschivo: Le pene per il reato di incendio boschivo, come previsto dall'articolo 423 bis del Codice Penale, sono state aumentate. La reclusione va da sei a dieci anni nel caso doloso e da due a cinque anni nel caso colposo. Confisca Allargata per gli Ecoreati: La legge estende la possibilità di applicare la confisca allargata, come previsto dall'articolo 240 bis del Codice Penale, ai reati ambientali (Ecoreati). Questo significa che sarà possibile confiscare il denaro, i beni e altre utilità di un condannato che non può giustificare la provenienza, anche se detenuti attraverso terze parti, se sono sproporzionati al proprio reddito o alla propria situazione. Protezione dell'Orso Bruno Marsicano: La legge modifica l'articolo 30 della Legge 11 febbraio 1992, n. 157, che riguarda la protezione della fauna selvatica. Introduce una sanzione di arresto da sei mesi a due anni e un'ammenda da 4. 000 a 10. 000 euro per chi abbatte, cattura o detiene esemplari di orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus). Questa legge rafforza notevolmente le sanzioni per i reati ambientali e mira a proteggere meglio l'ambiente e la fauna selvatica. Fonte: Tutto Ambiente --- FUTURA EXPO | Economia per l'Ambiente è pronta a illuminare le prospettive future della sostenibilità e il suo impatto sulle imprese e la società. La più grande manifestazione italiana per il 2023, dedicata all'incontro tra aziende e cittadini per discutere di sostenibilità, si prepara ad aprire le porte a un pubblico entusiasta di fare la differenza. In questo contesto stimolante e ispirante, SAEF Società Benefit non sarà da meno. L'edizione di quest'anno di FUTURA EXPO si annuncia come un concentrato di seminari, incontri con scienziati, divulgatori, politici, aziende e straordinarie esperienze digitali e innovative. La centralità del dialogo tra attori chiave nella promozione della sostenibilità diventa evidente sin dalle prime righe del manifesto dell'evento: "FUTURA è la più grande EXPO italiana di incontro tra imprese e cittadini per parlare di sostenibilità, perché insieme noi possiamo, noi dobbiamo cambiare. " In questo contesto, siamo entusiasti di annunciare la nostra partecipazione all'evento. Ci trovate all’interno dello stand Iobo, la rete d’impresa di cui siamo parte! La nostra azienda è da tempo impegnata nella promozione di soluzioni sostenibili e nel miglioramento del benessere delle comunità in cui operiamo. FUTURA EXPO rappresenta un'opportunità straordinaria per condividere le nostre nuove iniziative nel campo della sostenibilità con un pubblico diversificato e interessato. Venite a trovarci al nostro stand e unitevi a noi nella missione di creare un mondo più verde e responsabile per tutti. Vi aspettiamo alla FUTURA EXPO! --- Approfondimento sulla Sicurezza delle Macchine e dei Sistemi di Comando: Responsabilità del Datore di Lavoro, Evoluzione Normativa, Valutazione dei Rischi e Affidabilità La Logica Preliminare: Chi è Responsabile della Sicurezza delle Macchine La sicurezza delle macchine e dei sistemi di comando rappresenta un aspetto cruciale per garantire la tutela dei lavoratori. Questo articolo si propone di analizzare chiaramente gli obblighi che ricadono sui principali attori coinvolti in questo contesto: il fabbricante e il datore di lavoro utilizzatore. E' innegabile che l'italiano stesso suggerisca considerazioni ovvie e di buon senso in questo contesto. Tuttavia, a volte, l'interpretazione della legge sembra deviare da tali principi, spesso a causa di incomprensioni o motivi di interesse. Dopo due decenni di esperienza, è comprensibile la frustrazione di dover ripetere concetti apparentemente semplici, ma che restano fondamentali anche in ambito giuridico. È importante chiarire che qui si parlerà di macchine utilizzate a scopo lavorativo. In questo contesto, i principali attori coinvolti sono il fabbricante (o il suo legale rappresentante o delegato) e il datore di lavoro che mette la macchina a disposizione dei lavoratori. Chi tra questi soggetti conosce meglio la macchina e il suo funzionamento? Senza dubbio, il fabbricante e tutti i professionisti coinvolti nella progettazione, realizzazione e installazione della macchina. Pertanto, se l'obiettivo è ridurre al minimo il rischio per i lavoratori, il fabbricante dispone delle conoscenze e delle competenze necessarie per raggiungere questo obiettivo. In questo contesto, il fabbricante emerge come l'attore principale, in quanto la legge è stata promulgata per proteggere i lavoratori e il fabbricante possiede le conoscenze tecniche per farlo. Ciò non significa che il datore di lavoro sia esente da responsabilità in materia di sicurezza. Il datore di lavoro deve prendere decisioni importanti, come scegliere un luogo di installazione sicuro e privo di interferenze pericolose e valutare la sicurezza dell'uso previsto della macchina nel proprio processo produttivo. Inoltre, deve valutare i rischi associati alla macchina, inclusi quelli che il fabbricante ha catalogato come rischi residui. Se i rischi sono chiari e evidenti, è compito del datore di lavoro prendere l'iniziativa per affrontarli. In sintesi, il legislatore cerca di stabilire disposizioni sensate per proteggere la sicurezza delle persone, anche se a volte possono sorgere dubbi o incomprensioni. La sicurezza delle macchine è fondamentale, e tutti gli attori coinvolti devono assumersi le proprie responsabilità per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i dipendenti. Normative sulle Macchine nel Decreto Legislativo 81/08 - Articolo 70 Il Decreto Legislativo 81/08 affronta in modo chiaro la questione delle macchine sotto la prospettiva del datore di lavoro. Le attrezzature di lavoro, tra cui rientrano le macchine, sono trattate nel Titolo III, Capo I e negli Allegati V e VI del decreto. Un punto fondamentale è rappresentato dall'inizio dell'articolo 70: Articolo 70 - Requisiti di Sicurezza 1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto. 2. Le attrezzature di lavoro costruite in... --- Il Decreto Ministeriale del 7 agosto 2023 È stato pubblicato in GU del 20 settembre 2023 l’atteso provvedimento che regolamenta i casi di esenzione dall’obbligo di nomina del Consulente ADR (DM 7 agosto 2023). Soggetti interessati Imprese che svolgono attività di spedizione o trasporto, oppure una o più delle connesse attività di imballaggio, carico, riempimento oppure scarico di merci pericolose su strada. Casi di esenzione dalla nomina del consulente per il trasporto di merci pericolose su strada (artt. 3,4,5) le imprese che: rientrano nei casi di esenzione previsti dall’ADR  rispondono dei regimi di esenzione di cui ai capitoli 3. 3, 3. 4 e 3. 5 dell’ADR le imprese che effettuano le operazioni di spedizione, carico, imballaggio, trasporto e scarico di merci pericolose in colli diverse da quelle appartenenti alla classe 7, se (art. 4): le operazioni svolte sono al massimo 24 per anno solare e 3 per mese solare sono rispettati, per ogni spedizione, i limiti quantitativi della tabella 1. 1. 3. 6. 3 e della sezione 1. 1. 3. 6. 4 è tenuto un registro interno di monitoraggio del numero di spedizioni eseguite annualmente, ogni impresa deve predisporre un apposito registro interno, di monitoraggio del numero di spedizioni eseguite annualmente, integrato dei dati di classificazione e identificazione di ogni spedizione, data di esecuzione, tipo di confezionamento (genere di imballaggio, recipiente a pressione, IBC o grande imballaggio) e relativo quantitativo netto. Tale registro, compilato per ogni anno solare, dovrà essere archiviato (in modalità cartacea o digitale) per un tempo minimo di cinque anni e reso disponibile all'amministrazione in caso di richiesta le imprese la cui attività comporti lo svolgimento occasionale o saltuario, in ambito nazionale, di operazioni connesse alla spedizione, al trasporto, oppure ad una o più delle correlate attività di riempimento oppure scarico di merci pericolose diverse da quelle in classe 7, nei limiti e nel rispetto di tutte le seguenti condizioni: le materie devono essere caricate alla rinfusa oppure in cisterna;  le materie devono essere assegnate al terzo gruppo di imballaggio o alla categoria di trasporto tre o quattro;  il numero massimo di operazioni è di dodici per anno solare e di due per mese solare, con il limite massimo di 50 tonnellate di merci pericolose trasportate, per anno solare;  ogni impresa deve predisporre un apposito registro interno, di monitoraggio del numero di spedizioni eseguite annualmente, integrato dei dati di classificazione e identificazione di ogni spedizione, data di esecuzione, tipo di confezionamento (rinfusa oppure cisterna) e relativo quantitativo netto. Tale registro, compilato per ogni anno solare, dovrà essere archiviato (in modalità cartacea o digitale) per un tempo minimo di cinque anni e reso disponibile all'amministrazione in caso di richiesta. Esenzioni dalla nomina del consulente per esclusione dal campo di applicazione (art. 6) Sono esentate dalla nomina del consulente per la sicurezza le imprese unicamente destinatarie di spedizioni di merci pericolose, in colli, in cisterna oppure alla rinfusa, per le quali il luogo di ricezione si configuri come destinazione finale di tali merci. Rientrano in tale contesto le imprese... --- Via alle iscrizioni da dicembre 2024 È stato recentemente pubblicato il decreto direttoriale n. 97 del 22 settembre 2023 - consultabile al seguente link - sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questo decreto introduce la "Tabella Scadenze RENTRI", che stabilisce le date chiave relative all'iscrizione al Registro Elettronico Nazionale dei Rifiuti, all'entrata in vigore dei nuovi modelli di registro di carico e scarico e FIR (Formulario di Identificazione del Rifiuto) in formato digitale. Secondo quanto specificato nel decreto direttoriale, le prime iscrizioni saranno aperte a partire dal 15 dicembre 2024 e dovranno essere completate entro il 13 febbraio 2025. Questa fase iniziale riguarderà enti o imprese che producono rifiuti speciali, sia pericolosi che non, e che hanno meno di 50 dipendenti. Per questo primo gruppo, l'obbligo di tenere il registro di carico e scarico in formato digitale entrerà in vigore a partire dal 13 febbraio 2025, mentre per gli altri gruppi, questa data coinciderà con la loro iscrizione al RENTRI. I nuovi modelli di Formulario di Identificazione del Rifiuto e del Registro Cronologico di Carico e Scarico diventeranno operativi a partire dal diciottesimo mese successivo all'entrata in vigore del decreto ministeriale di aprile, ossia dal 15 dicembre 2024, e saranno applicabili a partire dal 13 febbraio 2025. Dal 13 febbraio 2026, gli operatori obbligati a iscriversi al RENTRI dovranno emettere e gestire i formulari in formato digitale. È importante notare, tuttavia, che al momento non sono disponibili istruzioni dettagliate per la compilazione dei nuovi formulari e registri. Si attende la pubblicazione di ulteriori decreti direttoriali in fase di elaborazione, che forniranno le necessarie indicazioni, inclusa la spiegazione delle sigle presenti nei modelli. In sintesi, le iscrizioni al RENTRI inizieranno a dicembre 2024, ma rimane ancora una certa incertezza riguardo all'infrastruttura tecnologica e alle modalità d'uso del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, in attesa di ulteriori dettagli e istruzioni. Fonte: Ministero dell'ambiente --- Nel contesto della salute e sicurezza sul lavoro, le imprese sono tenute a rispettare importanti obblighi formativi per tutti i soggetti coinvolti. Il legislatore ha, in più occasioni, richiesto la revisione degli attuali accordi attuativi per trasformare questa legge in una misura concreta di prevenzione dei rischi legati alle attività svolte. Al momento, le aziende sono in attesa delle prossime indicazioni che emergeranno da un futuro accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano. Quali regole devono seguire le aziende in questa fase di transizione e quali novità sono in arrivo? La formazione rappresenta un processo attraverso il quale vengono trasmesse nozioni, conoscenze e procedure operative, consentendo ai partecipanti di acquisire le competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo corretto. La formazione aiuta a comprendere le conseguenze di comportamenti inadeguati, le responsabilità delle diverse figure di sicurezza e promuove efficaci modalità di comunicazione all'interno dell'organizzazione lavorativa. È innegabile che la formazione costituisca una delle principali misure preventive a tutela della salute e sicurezza sul lavoro. La conoscenza e la consapevolezza sono fondamentali per garantire un elevato standard di benessere psico-fisico dei lavoratori. Questo processo formativo deve essere continuo nel corso della vita lavorativa, contribuendo non solo alla crescita professionale, ma anche a una crescita più ampia e completa. Pertanto, è essenziale che sia chi deve fornire la formazione al proprio personale sia i destinatari stessi considerino questo adempimento non solo come un obbligo formale, ma come un'opportunità concreta di crescita per l'intera azienda. Gli Attuali Obblighi Formativi delle Aziende In ogni azienda, il datore di lavoro è responsabile della formazione di tutti i membri interni dell'organizzazione. Questo processo di formazione è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e adeguatamente preparato. Prima di assegnare ai lavoratori le loro mansioni specifiche, è fondamentale fornire una formazione di base sulla consapevolezza dei rischi, che richiede 4 ore di addestramento. Inoltre, è necessario fornire una formazione specifica, la cui durata varia (4, 8 o 12 ore), in base non solo al settore dell'azienda (identificato dal codice AT. ECO) ma anche ai rischi associati alle mansioni effettive dei singoli dipendenti. Ad esempio, gli operai di un'impresa edile riceveranno una formazione specifica per rischi elevati, mentre un impiegato della stessa impresa che non lavora nei cantieri potrebbe ricevere una formazione correlata ai rischi bassi associati alle attività d'ufficio. Tutti i lavoratori devono anche partecipare a corsi di aggiornamento periodici di 6 ore almeno una volta ogni cinque anni. Si consiglia di pianificare questi incontri formativi nel corso del quinquennio anziché attendere l'ultimo momento. Il dirigente responsabile della sicurezza deve completare una formazione iniziale di 16 ore e seguire corsi di aggiornamento quinquennali di 6 ore. In passato, i preposti avevano bisogno di una formazione aggiuntiva rispetto ai lavoratori, con 8 ore di formazione iniziale e corsi di aggiornamento quinquennali di 6 ore, ma questa normativa è stata modificata nel 2021. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza devono seguire un corso formativo iniziale... --- La formazione sulla sicurezza sul lavoro è una componente essenziale di qualsiasi ambiente lavorativo, ma spesso ci si chiede se il suo scopo sia principalmente quello di garantire la conformità alle normative o se possa veramente incidere sull'efficacia dell'apprendimento e sulla cultura della sicurezza. Con l'entrata in vigore della legge 215/2021, che ha convertito il Decreto-legge 146/2021, sono state apportate significative modifiche al D. Lgs. 81/2008. Una delle innovazioni più rilevanti è stata la previsione dell'accorpamento e della modifica degli accordi Stato-Regioni in materia di formazione dei lavoratori entro il 30 giugno 2022. Tuttavia, al 21 settembre 2023, questo accordo tanto atteso non è ancora stato raggiunto, lasciando la formazione sulla sicurezza ancora sottoposta a normative ritenute lacunose ed insufficienti. Questo ritardo nella firma del nuovo accordo ha generato variazioni nell'applicazione delle norme a livello regionale, mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori. Benché sia fondamentale garantire la conformità legislativa, è altrettanto cruciale concentrarsi sull'efficacia della formazione e sulla riduzione dei rischi sul luogo di lavoro. Il dibattito attorno alla formazione sulla sicurezza si è concentrato a lungo sulla conformità e sulla valutazione dell'apprendimento, ma è giunto il momento di spostare l'attenzione sull'efficacia reale della formazione. È importante andare oltre l'adempimento formale delle normative e cercare di comprendere come la formazione possa avere un impatto concreto sui comportamenti dei lavoratori. Per ottenere risultati duraturi, la formazione sulla sicurezza deve essere coinvolgente ed esperienziale. Simulazioni, esercitazioni pratiche, realtà aumentata e virtuale possono aiutare i lavoratori a riconoscere e valutare i rischi in modo pratico. Inoltre, è fondamentale promuovere la collaborazione tra i partecipanti e il coinvolgimento attivo, incoraggiandoli a condividere esperienze e suggerimenti per migliorare la cultura della sicurezza. Datori di lavoro e lavoratori devono comprendere che la formazione efficace è essenziale per la prevenzione degli infortuni e devono impegnarsi attivamente per implementare e mantenere le competenze apprese nel tempo. La formazione sulla sicurezza non dovrebbe essere vista come un obbligo normativo, ma come un'opportunità di sviluppo professionale. Dovrebbe essere integrata nel modo di lavorare e considerata una parte fondamentale della crescita professionale dei lavoratori. Il management aziendale deve percepire la formazione come un investimento nella tutela e nella promozione dell'azienda, oltre che come un adempimento formale. Speriamo che queste riflessioni possano influenzare la redazione conclusiva dell'accordo Stato-Regioni, al fine di promuovere una formazione sulla sicurezza sul lavoro efficace che possa contribuire in modo significativo alla cultura della sicurezza e alla riduzione degli infortuni. Fonte: Punto Sicuro --- In una recente decisione, la Corte Costituzionale ha affrontato una sfida contro la decisione presa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze. La sfida ha messo in discussione la legalità dell'acquisizione di corrispondenza dal Senatore Renzi, in violazione dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione. Con la sentenza numero 170 del 2023, redatta da Franco Modugno, la Corte ha stabilito che la Procura non poteva acquisire email e messaggi WhatsApp del parlamentare, che fossero diretti a lui o meno, conservati su dispositivi elettronici appartenenti a terzi. Questi messaggi erano stati sequestrati nell'ambito di un procedimento penale che coinvolgeva il senatore e altri, e la loro acquisizione richiedeva un'autorizzazione preventiva da parte del Senato. La Corte ha stabilito che tali messaggi rientravano nel concetto costituzionale di "corrispondenza," che è protetto dalla Costituzione. Questa protezione si estende oltre la mera ricezione del messaggio da parte del destinatario e persiste finché la comunicazione rimane attuale e rilevante per le parti coinvolte. La Corte ha chiarito che le autorità investigative sono autorizzate a sequestrare contenitori di dati come smartphone, computer o tablet appartenenti a terzi. Tuttavia, quando scoprono messaggi scambiati con un parlamentare, devono sospendere l'estrazione di questi messaggi dalla memoria del dispositivo e cercare l'autorizzazione del parlamento per includerli nel sequestro. Questo requisito si applica indipendentemente dal fatto che l'acquisizione dei messaggi sia stata considerata "occasionale" o "mirata. " È importante notare che la Corte non ha accolto la sfida riguardo all'acquisizione, senza autorizzazione, dell'estratto del conto corrente personale del Senatore Renzi da parte della Procura. Ciò è dovuto al fatto che l'estratto non è stato inviato dalla banca al parlamentare ma è stato allegato a segnalazioni di transazioni bancarie provenienti dagli uffici della Banca d'Italia. Questa decisione della Corte Costituzionale stabilisce importanti linee guida per la privacy e la protezione della corrispondenza elettronica, specialmente quando coinvolge rappresentanti eletti. Fonte: Il Sole 24 Ore --- In una decisione di rilevanza fondamentale, il Garante della Privacy italiano ha recentemente ribadito l'importanza del lecito utilizzo dei dispositivi di controllo a distanza nel trattamento dei dati personali dei lavoratori. Questo provvedimento, datato 1° giugno 2023 e pubblicato sulla Newsletter settimanale, enfatizza che il trattamento dei dati raccolti in violazione delle norme sullo statuto dei lavoratori è non solo illecito ma anche soggetto a sanzioni. Questo provvedimento è stato emanato a seguito di un'indagine diretta condotta dal Garante tramite il Nucleo della Guardia di Finanza, creato appositamente per questa finalità. Nel caso specifico, l'impresa oggetto dell'ispezione aveva introdotto un nuovo sistema di allarme che prevedeva l'uso delle impronte digitali dei dipendenti per l'attivazione e la disattivazione, un sistema di videosorveglianza avanzato e un'applicazione per la geolocalizzazione di alcuni lavoratori. L'ispezione ha rivelato profili di illegittimità per ciascuno di questi tre sistemi, conducendo il Garante a sanzionare l'azienda. La disattivazione dell'impianto di allarme tramite le impronte digitali dei dipendenti è stata considerata illegittima in quanto il sistema di rilevazione di dati biometrici non aveva una base giuridica conforme al regolamento europeo. Questo trattamento riguardava dati particolari che richiedevano una base legale specifica, che in questo caso era assente. Inoltre, il sistema di videosorveglianza non solo registrava immagini in diretta, ma era anche in grado di catturare audio e fare registrazioni. L'accesso a questo sistema era concesso non solo al legale rappresentante dell'azienda ma anche alla sua famiglia, tramite smartphone. L'applicazione consentiva all'utente di emettere ammonizioni verbali agli interessati attraverso le casse dell'impianto. Infine, è emerso che l'azienda utilizzava un'applicazione che tracciava in modo continuativo la posizione dei dipendenti tramite GPS, registrando anche data e ora del rilevamento. Questo comportava un controllo a distanza dei lavoratori non autorizzato, senza un preventivo accordo sindacale o l'autorizzazione dell'Ispettorato del Lavoro, il che è contrario alle normative vigenti. In sintesi, il Garante della Privacy ha stabilito che il trattamento dei dati personali effettuato dall'azienda, inclusi i dati biometrici e quelli relativi alla posizione geografica dei dipendenti tramite il sistema di videosorveglianza, era illegale in tutti i casi menzionati Fonte: Il Sole 24 Ore --- Confindustria riconosce e celebra l'impegno delle aziende nella formazione dei giovani attraverso il prestigioso Bollino per l'Alternanza di Qualità (BAQ). SAEF, un'azienda sempre attenta alla crescita dei giovani, è lieta di confermare il proprio successo nel ricevere questo riconoscimento anche quest'anno. Il BAQ premia le imprese che si distinguono per la realizzazione di percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro di alta qualità, promuovendo collaborazioni proficue con scuole secondarie e centri di formazione professionale. Nel 2023, SAEF ha offerto questa opportunità agli studenti dell''istituto di istruzione superiore Cristoforo Marzoli e dell'istituto di istruzione superiore Benedetto Castelli. I Bollini BAQ sono assegnati annualmente in base alle attività svolte durante l'anno solare di riferimento (quelli del 2023, per esempio, si riferiscono alle attività dell'azienda svolte o programmate nel corso del 2023). L'obiettivo del progetto è promuovere le partnership aziendali e migliorare la qualità dell'istruzione, contribuendo all'occupabilità dei giovani. SAEF ha sempre posto un'enfasi particolare sulle risorse interne, considerandole fondamentali per la sua crescita e sviluppo. Pertanto, investire in giovani talenti da formare e integrare nell'azienda è una priorità consolidata. Questa è una grande soddisfazione per noi, ma la vera gioia sta nei sorrisi dei giovani che, arricchiti dall'esperienza, sperano di tornare presto a far parte della famiglia SAEF, magari come membri a pieno titolo. --- Il 21 luglio è stato pubblicato il decreto del Ministero dell'Interno 7 luglio 2023, che riguarda la "Regola tecnica di prevenzione incendi per l'individuazione delle metodologie per l'analisi del rischio e delle misure di sicurezza antincendio da adottare per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di impianti di produzione di idrogeno mediante elettrolisi e relativi sistemi di stoccaggio” (GU n. 169 del 21-7-2023)" Il decreto è entrato in vigore il 20 agosto 2023, dopo 30 giorni dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Di seguito, riportiamo una sintesi dei principali contenuti del decreto pubblicato, mentre per ulteriori dettagli si rimanda al testo completo del decreto stesso. el merito le disposizioni contenute nel decreto in esame si applicano alla progettazione, alla realizzazione e all'esercizio degli impianti di produzione di idrogeno mediante elettrolisi e dei relativi sistemi di stoccaggio di idrogeno gassoso.  Ai fini della prevenzione degli incendi e della salvaguardia delle persone e dei beni contro i rischi di incendio, il decreto declina poi gli obiettivi che gli impianti devono garantire (minimizzare le cause di rilascio accidentale di gas, di incendio e di esplosione; limitare, in caso di evento incidentale, danni alle persone; limitare, in caso di evento incidentale, danni ad edifici o a locali contigui all'impianto; garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza). È allegata, quindi, al decreto la Regola tecnica le cui disposizioni si applicano agli impianti (oggetto del decreto): - di nuova realizzazione; - esistenti alla data di entrata in vigore del decreto, in caso di modifiche rilevanti ai fini della sicurezza antincendio che comportano variazione delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio, limitatamente alle parti interessate dall'intervento. Non sono, invece, richiesti adeguamenti per le attività che, alla data di entrata in vigore del decreto rispettano le previsioni dettagliate all’articolo 4 del decreto stesso. Il decreto norma inoltre i requisiti costruttivi, precisando che le attrezzature a pressione e gli insiemi costituenti l'impianto sono specificamente progettati e costruiti secondo le vigenti disposizioni comunitarie e nazionali e che tutti i sistemi pressurizzati sono protetti dalla sovrappressione. L'installatore è, inoltre, tenuto a verificare che l'impianto sia idoneo per il tipo di utilizzo e per l’installazione prevista e che l'utente sia stato informato degli specifici obblighi e divieti finalizzati a garantire l'esercizio in sicurezza dell'impianto e dei relativi stoccaggi. All’art. 6 è infine normato l’impiego di prodotti per uso antincendio. La Regola tecnica, allegata al decreto, è suddivisa in Titoli che riguardano: - le disposizioni generali (termini, definizioni e tolleranze dimensionali; classificazione degli impianti in funzione delle pressioni di esercizio dell'idrogeno; elementi costitutivi degli impianti; elementi pericolosi; materiali). Tale titolo riporta, infine, le modalità di verifica dell'assoggettabilità di un elettrolizzatore al DPR 151/2011; - le modalità costruttive (accesso all’area, impianto di produzione idrogeno, unità di stoccaggio di idrogeno compresso, compressori, etc); - le misure di protezione attiva (impianti di rilevazione ed allarme, impianti di spegnimento e raffreddamento, estintori, sistema di emergenza); - le distanze di sicurezza da rispettare nella progettazione; - le norme di esercizio (modalità di esercizio dell’impianto, operazione di carico e scarico... --- L'apprendistato in un'azienda non può prescindere dalla connessione con il percorso di studio dell'apprendista, sebbene la normativa regionale non ne imponga specificamente i vincoli. L'attività svolta dall'apprendista deve essere strettamente correlata al titolo di studio che l'apprendista sta conseguendo. In questo contesto, il parere 1369/2023 dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) riguardante i requisiti per l'apprendistato di primo livello ha sollevato importanti considerazioni. Questo tipo di apprendistato è mirato al conseguimento di qualifiche, diplomi professionali, diplomi di istruzione secondaria superiore e certificati di specializzazione tecnica superiore. Il caso in esame riguarda un apprendista cuoco assunto per un'attività stagionale. L'azienda ha posto all'Ispettorato la domanda se l'apprendista debba provenire da un istituto scolastico alberghiero, nonostante la regolamentazione regionale non fornisca indicazioni specifiche riguardo al percorso di istruzione. Questo tipo di contratto si caratterizza per un forte contenuto formativo. L'obbligo del datore di lavoro va oltre la retribuzione, includendo la formazione necessaria all'acquisizione di competenze professionali o alla riqualificazione di una professionalità. L'apprendistato di primo livello, disciplinato dall'articolo 43 del Dlgs 81/2015, si rivolge a giovani tra i 15 e i 25 anni, inseriti in un percorso scolastico o formativo, il cui regime giuridico è in gran parte devoluto alle Regioni. L'obiettivo è ottenere un titolo di studio di secondo grado, attraverso un percorso duale che si svolge in parte presso un ente formativo e in parte presso un'impresa. L'articolo 46 del decreto stabilisce gli standard formativi del contratto, necessari per la validità delle future certificazioni di formazione. Alla fine del percorso, l'ente formativo dell'apprendista certifica le competenze acquisite, affermando così il conseguimento del titolo di studio. Nonostante l'assenza di vincoli specifici riguardo a un percorso di istruzione nella regolamentazione regionale, come è il caso dell'Emilia Romagna, l'Inl sostiene che il datore di lavoro e l'ente formativo debbano sempre valutare la coerenza tra l'attività lavorativa svolta dall'apprendista e il suo titolo di studio. Infatti, il manuale operativo allegato alla circolare 12/2022 sottolinea che datore di lavoro e ente formativo devono verificare la fattibilità del contratto di apprendistato "attraverso l'accertamento della coerenza tra attività lavorative (profilo contrattuale) e titolo di studio (qualifica/diploma)". Questa informazione, come previsto dal Dm 12 ottobre 2015, deve essere fornita all'apprendista e, se minorenne, ai suoi familiari. È importante sottolineare che queste considerazioni non impegnano l'amministrazione di appartenenza Fonte: Il Sole24Ore --- L’OT 23 è un’agevolazione fiscale riservata ad imprese considerate virtuose in termini di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Si parte da questa considerazione per illustrare un’opportunità che l’INAIL mette a disposizione di quelle aziende che, nel corso dell’anno, approntano interventi migliorativi rispetto alle tematiche di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli obbligatori previsti dalla vigente normativa in materia. L’OT 23 rappresenta, quindi, uno sconto su una quota “dovuta” per legge dalle aziende, una sorta di premio per gli imprenditori che si dimostrano sensibili al tema della sicurezza e che tramutano questa sensibilità in atti concreti. La normativa, infatti, prevede che ogni azienda sia tenuta annualmente a versare all’INAIL, Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro, una quota assicurativa. Nell’ottica di sussidiarietà e compartecipazione che regge il funzionamento dell’Istituto, infatti, l’INAIL per poter garantire i servizi nel caso di infortunio, malattia professionale o invalidità, richiede il pagamento di una quota a tutte le aziende che operano sul territorio nazionale. Le modalità per l’applicazione delle tariffe ed il pagamento dei premi assicurativi INAIL, approvate con D. M. 27 febbraio 2019, prevedono, oltre all’oscillazione per andamento infortunistico, un’ulteriore oscillazione in riduzione, in favore delle aziende che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa in materia di sicurezza (d. lgs. n. 81/2008 e specifiche normative di settore). Le condizioni e le caratteristiche specifiche dell’impresa contribuiscono a definire l’ammontare della quota dovuta all’INAIL. Si specifica che il pagamento di questa quota non è un gesto facoltativo, bensì un obbligo di legge. Facendo salvi eventuali distinguo, infatti, la quota assicurativa viene versata da tutte le aziende che operano sul territorio nazionale. Tuttavia, come indicato in precedenza, l’istituto premia quelle imprese che si distinguono sui temi della sicurezza sul lavoro. Una strategia che mira ad arginare il terribile fenomeno degli infortuni (mortali e non) sul luogo di lavoro, triste realtà italiana, che ogni anno interessa centinaia di migliaia di persone, oltre 1000 delle quali, purtroppo rimangono vittime del lavoro. In quest’ottica l’INAIL premia le aziende che, con interventi specifici e mirati, mettono in campo strategie di prevenzione agli infortuni, malattie professionali e interventi di responsabilità sociale. È un’impostazione che intende favorire, anziché addirittura spingere ogni impresa a mettere in campo, nelle sue possibilità operative, tutte quelle situazioni e tutti quegli accorgimenti che sono in grado di diminuire le condizioni di rischio per i lavoratori all’interno dell’impresa stessa. In estrema sintesi, quindi, è un premio concesso a chi si distingue: ecco perché l’OT23 è considerata un’agevolazione, un aiuto nei confronti delle imprese che hanno deciso di sposare una nuova cultura della sicurezza e che traspongono in fatti concreti e in progetti questa nuova cultura. Tra i presupposti applicativi abbiamo, oltre al rispetto del decreto 81/08, anche la regolarità contributiva (DURC). La logica applicata è quella dell’assenza di irregolarità risultanti da accertamenti non definitivi o comunque sospesi (rif. a DM 30 gennaio 2015 violazioni quali... --- Desideriamo informarvi che durante il periodo estivo, precisamente dal 12 agosto al 22 agosto inclusi, le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo S/O, Costa Volpino e Gardone Val Trompia rimarranno chiuse. Questo intervallo ci permetterà di prendere una breve pausa per ricaricare le energie. Tuttavia, vogliamo assicurarvi che durante questo periodo rimarremo disponibili per le urgenze e le comunicazioni necessarie: e-mail all'indirizzo urgenze@saef. it in alternativa, siamo reperibili al numero telefonico 333 2170852. Vi auguriamo di trascorrere una piacevole e rilassante pausa estiva. Ci rivedremo con entusiasmo a partire dal 28 agosto. Con i migliori auguri per una serena estate, Il team SAEF --- Maggiori Opportunità di Inserimento nel Mondo del Lavoro per i Giovani in Lombardia Milano, 08 agosto - Regione Lombardia ha incrementato la dotazione finanziaria di altri 2 milioni di euro per agevolare un numero crescente di studenti nell'ottenere un titolo di studio tramite l'apprendistato, aprendo così nuove prospettive di ingresso nel mondo lavorativo. "È con grande gioia che annuncio un significativo aumento dei contratti di apprendistato formativo volti al conseguimento di titoli di studio nella nostra regione", ha dichiarato Simona Tironi, Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia. Attualmente, il numero di studenti coinvolti in programmi di apprendistato raggiunge la cifra di 3000, posizionando la Lombardia in cima alla classifica nazionale. Questo risultato positivo sottolinea la notevole capacità dei nostri enti di formazione professionale (IeFP) nel preparare profili altamente richiesti dalle aziende locali. I destinatari di questa iniziativa sono giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, assunti con contratti di apprendistato di primo livello, residenti o domiciliati in Lombardia. Sono coinvolti anche istituzioni formative accreditate presso l'albo regionale, istituzioni scolastiche, Fondazioni ITS e Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA). L'obiettivo primario dell'Assessore Tironi è avvicinare sempre di più i giovani al mondo del lavoro attraverso solide collaborazioni con le aziende locali. Questo approccio intende rispondere alle attuali e future esigenze lavorative, guidando i giovani nell'evoluzione tecnologica e nell'acquisizione di competenze per future professioni. "È un aumento significativo di 2 milioni nell'allocazione dei fondi per gli IFTS", ha evidenziato l'Assessore. Questo finanziamento sostiene una certificazione regionale che in un anno conferisce una specializzazione spendibile nel mercato del lavoro, grazie alla stretta collaborazione e co-progettazione con le imprese. Regione Lombardia continua a promuovere politiche educative e formative che investono nel futuro dei giovani e nella crescita delle imprese, mirando a rendere la Lombardia sempre più competitiva e all'avanguardia a livello nazionale. "Continuerò a investire nella formazione professionale", ha concluso Tironi, "poiché questo significa aprire due porte sul futuro: una per i nostri giovani e una per le aziende lombarde" Fonte: Regione Lombardia --- https://www. youtube. com/watch? v=gZfqPpu551E Sei sicuro che le tue attrezzature di lavoro rispettino le norme di sicurezza? Vuoi evitare sanzioni e proteggere il benessere dei tuoi dipendenti, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle leggi? Hai mai analizzato attentamente le tue macchine per individuare eventuali non conformità e adeguarle alle disposizioni legislative? Per rispondere a tutte queste domande SAEF, giovedì 14 settembre, ha organizzato un webinar gratuito dedicato alla Verifica e messa in sicurezza di macchine e attrezzature di lavoro industriali. Titolo dell’incontro “Verifica della Sicurezza dei Macchinari in Azienda: Normative e Soluzioni” Durante il webinar, abbiamo esplorato i seguenti argomenti: Significato e scopo dell'allegato V del D. Lgs. 81/2008; Identificazione dei rischi delle eventuali non conformità; Obblighi del datore di lavoro secondo il D. Lgs. 81/08 riguardo alle attrezzature di lavoro; Importanza della formazione e addestramento dei lavoratori sull'utilizzo sicuro delle attrezzature di lavoro; Chi è intervenuto? Dott. Gianmaria Foroni, QHSE – Coordinatore Tecnico Commerciale area Sicurezza SAEF; Ing. Alessandro Monchieri, Consulente tecnico area Sicurezza SAEF; Marco Mondini, Perito Industriale e Coordinatore Tecnico area Sicurezza SAEF; A chi è rivolto? Il target di questo incontro è costituito principalmente da aziende e datori di lavoro che utilizzano macchinari e attrezzature di lavoro nel loro ambiente lavorativo. Queste aziende possono appartenere a diversi settori industriali, come manifatturiero, edile, agricolo, automobilistico e molti altri, dove l'utilizzo di macchinari è parte integrante delle attività quotidiane. Hai ancora dubbi o sull’importanza della messa in sicurezza delle attrezzature di lavoro? Guarda il nostro webinar e troverai tutte le risposte di cui hai bisogno! --- Il 19 luglio 2023, la Commissione per l'industria del Parlamento europeo (ITRE) ha approvato il Cyber Resilience Act, una proposta che mira a stabilire requisiti minimi di sicurezza informatica per i prodotti connessi. L'obiettivo della nuova normativa europea è garantire che i prodotti contenenti componenti digitali, come telecamere domestiche connesse, frigoriferi intelligenti, TV e giocattoli, siano sicuri prima di essere immessi sul mercato. La proposta intende colmare le lacune nella disciplina, chiarire i collegamenti e rendere più coerente la legislazione esistente in materia di cybersecurity. L'obiettivo è garantire che i prodotti con componenti digitali, come quelli dell'Internet of Things (IoT), siano sicuri lungo tutta la catena di fornitura e per tutto il loro ciclo di vita. La posizione comune raggiunta dai rappresentanti degli Stati membri dell'UE mantiene vari aspetti saldi della proposta di regolamento presentata dalla Commissione l'anno scorso, tra cui: Regole per riequilibrare la responsabilità della conformità verso i produttori, che devono garantire la conformità ai requisiti di sicurezza dei prodotti con elementi digitali messi a disposizione sul mercato dell'UE. Questo include obblighi come la valutazione del rischio di cybersecurity, la dichiarazione di conformità e la collaborazione con le autorità competenti. Requisiti essenziali per i processi di gestione delle vulnerabilità da parte dei produttori, al fine di garantire la sicurezza informatica dei prodotti digitali, e obblighi per gli operatori economici, come importatori o distributori, in relazione a tali processi. Misure per migliorare la trasparenza sulla sicurezza dei prodotti hardware e software per i consumatori e gli utenti commerciali, oltre a un quadro di sorveglianza del mercato per far rispettare queste regole. Tuttavia, il testo modifica alcune parti della proposta originale della Commissione UE, tra cui: L'ambito di applicazione della legislazione proposta, incluso il trattamento di categorie specifiche di prodotti che dovrebbero essere conformi ai requisiti del regolamento. Obblighi di segnalazione di vulnerabilità o incidenti alle autorità nazionali competenti (Computer Security Incident Response Teams - CSIRT) anziché all'Agenzia dell'UE per la sicurezza informatica (ENISA), con quest'ultima istituzione che creerà una piattaforma di segnalazione unica. Elementi per determinare la durata prevista dei prodotti da parte dei produttori e misure di sostegno per le piccole e micro imprese, oltre a una dichiarazione semplificata di conformità. Le organizzazioni per la tutela dei consumatori europee (BEUC) non sono completamente soddisfatte e suggeriscono che le valutazioni della cybersecurity dei prodotti più critici dovrebbero essere effettuate da enti di terze parti indipendenti per garantire test di sicurezza imparziali. Tuttavia, l'accordo raggiunto è considerato positivo, poiché offre ai consumatori il diritto di agire in tribunale come gruppo per richiedere un risarcimento nei casi in cui il prodotto acquistato non rispetti gli standard di sicurezza informatica. Una volta approvato definitivamente, il Cyber Resilience Act si applicherà a tutti i prodotti collegati direttamente o indirettamente a un altro dispositivo o rete. Saranno previste alcune eccezioni per i prodotti per i quali i requisiti di cybersecurity sono già definiti nelle norme UE esistenti, come ad esempio dispositivi medici, aviazione o automobili. Fonte: Fedeprivacy --- L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha comminato una sanzione di 20. 000 euro a un'azienda che aveva installato un sistema di allarme con geolocalizzazione e impronte digitali dei lavoratori, in violazione delle norme previste dallo Statuto dei lavoratori e dal Codice privacy. L'ispezione condotta dall'Autorità, in collaborazione con il Nucleo speciale tutela privacy della Guardia di Finanza, è stata avviata a seguito di una segnalazione e ha evidenziato diverse violazioni riguardanti il sistema di videosorveglianza e il monitoraggio della posizione dei dipendenti. Il sistema di videosorveglianza, oltre a riprendere le immagini in diretta, aveva la capacità di registrare anche i suoni, con accesso consentito al legale rappresentante della società e alla sua famiglia tramite uno smartphone. L'applicativo consentiva al responsabile di ammonire verbalmente i dipendenti attraverso le casse dell'impianto. Questo trattamento dei dati è avvenuto senza che i lavoratori ricevessero un'adeguata informativa e senza l'attivazione delle procedure di garanzia previste dallo Statuto dei lavoratori. L'azienda utilizzava inoltre un'applicazione di geolocalizzazione che tracciava in modo continuativo, attraverso il GPS, la posizione dei dipendenti durante il loro lavoro, senza adeguata informativa e autorizzazione, costituendo così un controllo non consentito. Per aggiungere ulteriori misure di sicurezza ai locali aziendali, l'azienda aveva installato un sistema di allarme basato sul trattamento dei dati biometrici, in particolare impronte digitali, di 21 soggetti, inclusi i dipendenti. Il trattamento dei dati biometrici è generalmente vietato, essendo dati rientranti nelle categorie particolari di dati (art. 9 GDPR), consentito solo in casi specifici previsti dall'art. 9, paragrafo 2, del GDPR. Nel caso specifico, le condizioni per un trattamento legittimo dei dati biometrici non erano presenti, rendendo il trattamento illecito. Oltre al pagamento della sanzione, il Garante ha disposto il divieto di trattamento dei dati raccolti tramite il sistema di videosorveglianza e della geolocalizzazione dei lavoratori. Il rispetto delle norme sulla privacy e delle procedure di garanzia è un requisito essenziale per garantire la correttezza dei trattamenti dei dati personali dei lavoratori in azienda. La violazione di tali norme può comportare conseguenze finanziarie e il divieto di trattamento dei dati in modo non conforme alle disposizioni di legge. Le aziende devono prestare particolare attenzione al trattamento dei dati personali dei dipendenti e assicurarsi di ottenere il consenso e fornire le adeguate informazioni prima di procedere a qualsiasi tipo di sorveglianza o monitoraggio. Fonte: Fedeprivacy --- Il periodico statistico di luglio, disponibile online sul portale dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), si focalizza sulla valutazione dei rischi climatici e comprende approfondimenti riguardanti l'analisi demografica della forza lavoro e la cronistoria degli infortuni da Sars-Cov-2. Trasformazioni nel Mercato del Lavoro L'invecchiamento della popolazione attiva, la cosiddetta "fuga dei cervelli" che coinvolge soprattutto giovani laureati e ricercatori, gli effetti della pandemia sulle realtà occupazionali e le crisi ambientali causate dai cambiamenti climatici, stanno dando origine a trasformazioni senza precedenti nel mercato del lavoro, sia in Italia che nel resto del mondo. Recenti eventi atmosferici che hanno interessato l'Italia, come le supercelle temporalesche al nord e le temperature roventi nel resto della penisola, dimostrano come le condizioni meteorologiche possano incidere sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Il cambiamento climatico sta emergendo come un nuovo fattore da considerare nella valutazione dei rischi sul lavoro. Effetti del Clima sulla Salute e Sicurezza dei Lavoratori Il report dell'Inail evidenzia come il cambiamento climatico abbia effetti diretti e indiretti sul benessere dei lavoratori, soprattutto di coloro che svolgono attività all'aperto. Condizioni meteorologiche avverse, come temperature estreme, radiazioni ultraviolette, piogge violente, inondazioni e siccità, hanno introdotto nuovi rischi professionali o peggiorato quelli già esistenti. Ad esempio, l'aumento delle temperature e le modifiche nel territorio possono favorire l'introduzione di nuovi vettori biologici e agenti infettivi in aree precedentemente indenni, aumentando il rischio di infezioni e focolai epidemici in alcuni settori lavorativi. Valutazione dei Rischi Climatici per la Prevenzione L'art. 17 del decreto legislativo 81/2008 prevede una valutazione complessiva dei rischi sul lavoro, che ora deve considerare anche gli impatti del cambiamento climatico sulle attività lavorative. Per individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione, è necessaria un'analisi dettagliata che consideri le caratteristiche degli ambienti di lavoro, le attività più esposte, i lavoratori più vulnerabili, lo sforzo fisico e le procedure di lavoro ordinario o di emergenza. In questo modo, le aziende possono identificare le aree di lavoro e le attività maggiormente esposte e concentrarsi sulla protezione dei lavoratori che affrontano rischi più elevati. Ciò può includere la fornitura di indumenti e dispositivi di protezione adatti alle condizioni climatiche, l'installazione di punti di erogazione d'acqua e la preparazione di procedure di emergenza per eventi atmosferici estremi. Misure Inail per le Imprese e i Lavoratori Esposti a Temperature Elevate L'Inail offre alle aziende con "ambienti severi caldi", così definiti dalle norme Uni, l'opportunità di beneficiare della riduzione del premio per finalità di prevenzione mediante l'installazione di sistemi di condizionamento microclimatico, la creazione di barriere per isolare sorgenti radianti e l'acquisto di indumenti con proprietà riflettenti. In collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Inail sta anche sviluppando il progetto Worklimate, che fornisce una piattaforma per valutare, monitorare e contrastare l'esposizione occupazionale a temperature elevate. Invecchiamento della Forza Lavoro e Fuga dei Cervelli Secondo l'ultimo rapporto Istat, presentato a luglio 2023, si evidenzia un progressivo invecchiamento della forza lavoro in Italia. Si prevede che entro il 2041 ci saranno 2,5 milioni di residenti... --- Presidente Fontana: "importante alzare soglia di attenzione in questo periodo di particolare fermento In Regione focus su temi connessi a PNRR, Piano Lombardia e Olimpiadi Milano-Cortina 2026". Con la riunione del 'Tavolo Tematico', prende forma il 'Protocollo d'Intesa per il lavoro, la legalità, la sicurezza, la sostenibilità, la promozione della partecipazione e del confronto sui temi connessi a PNRR, Piano nazionale complementare, Piano Lombardia e Olimpiadi invernali 2026'. Firmato il 15 dicembre, questo Protocollo coinvolge il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, insieme ai rappresentanti del Patto per lo Sviluppo, ANCE Lombardia, INAIL direzione Regionale Lombardia e l'Ispettorato Interregionale del Lavoro del Nord-Ovest. L'obiettivo principale del Protocollo è rafforzare la collaborazione tra i 38 sottoscrittori, con particolare enfasi sulla salute e sicurezza sul lavoro, la legalità e la prevenzione dei reati, nonché il rispetto dei principi di sostenibilità e partecipazione. Presidente Fontana: legalità, trasparenza e sicurezza i cardini del nostro agire “Il periodo che stiamo vivendo – ha commentato il presidente Attilio Fontana – è caratterizzato da un grande fermento. Abbiamo davanti tante sfide che rappresentano senza dubbio un’opportunità, ma che devono farci alzare le soglie di attenzione. È per questo che il Protocollo è uno strumento quanto mai importante per cercare in tutti i modi di far sì che legalità, trasparenza e sicurezza siano i cardini attorno ai quali si deve imperniare il nostro agire”. “È dunque una nota di merito – ha continuato il governatore – non solo aver fatto sedere allo stesso Tavolo tutti i rappresentanti del Patto per lo sviluppo con i quali condividiamo le linee prioritarie della legislatura, ma anche continuare a coinvolgerli periodicamente per verificare insieme i passi fatti e quelli da fare”. La sicurezza sui luoghi di lavoro Il Protocollo mira a potenziare le attività di controllo, informazione e promozione della salute e della sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alle micro e piccole imprese e alle attività a maggior rischio. È previsto anche un piano di rafforzamento delle risorse umane nei competenti Dipartimenti delle ATS (Aziende Territoriali Sanitarie) e la massima collaborazione con gli Enti di Vigilanza. Per garantire la sicurezza sul lavoro, la Regione Lombardia intende aderire all'accordo quadro di collaborazione tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e l'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro). Questo accordo, attuato su base volontaria dalle Regioni e Province Autonome, prevede una dotazione finanziaria di oltre 10 milioni di Euro, con una dotazione minima di 1. 767. 000 euro per la Regione Lombardia, che potrebbe aumentare in base al numero di adesioni all'accordo. Legalità e appalti Un'altra importante area di intervento prevista dal Protocollo riguarda la legalità e gli appalti. Sono previste premialità per i fornitori che possiedono specifiche certificazioni sulla sicurezza dei lavoratori e agevolazioni per la partecipazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese e degli Studi professionali. Si promuove il rispetto delle clausole sociali nelle gare d'appalto per favorire la stabilità del personale impiegato e vengono intensificate le azioni di controllo negli accessi ai cantieri. La sostenibilità Per quanto riguarda la... --- Si comunica alle aziende interessate che con il Regolamento (UE) 2023/1464 della Commissione sono state apportate modifiche all'allegato XVII "restrizioni in materia di fabbricazione, immissione sul mercato e uso di talune sostanze, miscele e articoli pericolosi" del Regolamento (CE) n. 1907/2006, riguardanti la formaldeide e i prodotti che rilasciano questa sostanza. Le nuove restrizioni riguardano l'immissione sul mercato di articoli che contengono formaldeide e sono definite nei seguenti termini: Dopo il 6 agosto 2026, non sarà consentita l'immissione sul mercato di articoli se, nelle condizioni di prova specificate nell'appendice 14 "misurazione della formaldeide rilasciata nell'aria degli ambienti chiusi dagli articoli", la concentrazione di formaldeide rilasciata da tali articoli è superiore a: 0,062 mg/m3 per i mobili e gli articoli a base di legno; 0,080 mg/m3 per gli articoli diversi dai mobili e dagli articoli a base di legno. Dopo il 6 agosto 2027, non sarà ammessa l'immissione sul mercato di veicoli stradali se, nelle condizioni di prova specificate nell'appendice 14, la concentrazione di formaldeide all'interno di tali veicoli è superiore a 0,062 mg/m3. Si sottolinea che le restrizioni sono affiancate da un regime di deroghe, e per una visione completa delle stesse si rimanda all'allegato del Regolamento. Nell'allegato, oltre alla tabella delle restrizioni, è presente anche l'appendice 14 "misurazione della formaldeide rilasciata nell'aria degli ambienti chiusi dagli articoli", che fornisce la metodologia per la misurazione di tale sostanza. Queste modifiche sono finalizzate a regolamentare il contenuto di formaldeide negli articoli commercializzati, garantendo livelli di sicurezza adeguati e promuovendo l'utilizzo di materiali più sostenibili. Per maggiori dettagli e approfondimenti, si consiglia di consultare il Regolamento completo. Fonte: Confindustria Brescia --- Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha recentemente adottato una nota informativa rivolta alle persone fisiche e alle organizzazioni coinvolte nei trasferimenti di dati personali negli Stati Uniti. La finalità del documento è fornire indicazioni chiare e oggettive sull'impatto della recente decisione di adeguatezza emessa dalla Commissione UE riguardante i trasferimenti di dati personali negli USA, con particolare riferimento alle implicazioni relative al Data Privacy Framework (DPF) e al nuovo meccanismo di ricorso in materia di sicurezza nazionale. La nota informativa evidenzia che i trasferimenti di dati basati su decisioni di adeguatezza emanate dalla Commissione UE non richiedono l'implementazione di ulteriori misure di sicurezza. Al contrario, nel caso dei trasferimenti verso gli Stati Uniti non inclusi nell'elenco previsto dal Data Privacy Framework, è necessario prevedere adeguate protezioni, come l'utilizzo di clausole standard di protezione dei dati o norme vincolanti d’impresa. L'EDPB sottolinea inoltre che tutte le garanzie fornite dal governo degli Stati Uniti relative alla sicurezza nazionale, compreso il meccanismo di ricorso (redress), si applicano a tutti i dati trasferiti negli Stati Uniti, indipendentemente dallo strumento di trasferimento utilizzato. La nota informativa specifica, inoltre, che per quanto riguarda la sicurezza nazionale, i cittadini dell'UE possono avvalersi del nuovo meccanismo di ricorso presentando un reclamo alla propria Autorità nazionale di protezione dei dati, indipendentemente dallo strumento utilizzato per il trasferimento dei dati personali negli Stati Uniti. La Commissione europea ha adottato la decisione di adeguatezza il 10 luglio 2023, stabilendo che gli Stati Uniti garantiscono un livello adeguato di protezione dei dati personali trasferiti dall'UE alle organizzazioni statunitensi incluse nella lista del Data Privacy Framework, gestita e pubblicata dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Va ricordato che il Comitato europeo per la protezione dei dati aveva già espresso il proprio parere sul progetto di decisione di adeguatezza della Commissione lo scorso febbraio, con l'obiettivo di chiarire le implicazioni per gli interessati nell'UE e per le organizzazioni coinvolte nei trasferimenti di dati personali negli Stati Uniti. La decisione di adeguatezza sarà soggetta a un primo riesame il prossimo anno per verificare l'effettiva attuazione ed efficacia di tutti gli elementi. A seguito di questo primo riesame, e in base al suo esito, la Commissione definirà la cadenza dei successivi riesami, previa consultazione dell'EDPB e degli Stati membri. Tuttavia, è stabilito che il riesame dovrà essere effettuato almeno ogni quattro anni. Fonte: Garante Privacy --- La responsabilità del garante e l'infortunio da comportamento imprudente del lavoratore: l'importanza delle cautele preventive La Corte di Cassazione ha esaminato una sentenza riguardante un caso in cui si è verificata una divergenza tra la Corte di Appello e il Tribunale riguardo alla responsabilità del datore di lavoro per un infortunio sul lavoro. Nel caso in questione, un socio di una società è rimasto gravemente ustionato mentre stava eseguendo riparazioni meccaniche su un furgone utilizzando un cannello a gas, il quale ha causato un incendio propagatosi all'interno dell'abitacolo. Inizialmente, il Tribunale aveva condannato il datore di lavoro per alcune violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui l'omessa valutazione del rischio e la mancanza di formazione e informazione del lavoratore. Tuttavia, la Corte di Appello ha ribaltato la sentenza, assolvendo il datore di lavoro e ritenendo abnorme il comportamento del lavoratore durante l'incidente. La Corte di Cassazione, su ricorso del Procuratore Generale della Corte di Appello, ha richiamato due principi di diritto fondamentali: in primo luogo, ha sottolineato che quando la Corte di Appello assolve l'imputato, riformando completamente la sentenza di condanna del primo grado, deve fornire una motivazione dettagliata e adeguata che giustifichi la decisione divergente, anche se non è obbligata a rinnovare il dibattimento. In secondo luogo, la Corte di Cassazione ha evidenziato che, riguardo agli infortuni sul lavoro, per escludere la responsabilità del garante in caso di comportamento negligente, imprudente o inesperto del lavoratore, è necessario che il datore di lavoro abbia adottato le misure preventive per gestire il rischio associato a tale comportamento imprudente. Solo in queste circostanze, l'evento infortunistico può essere attribuito alla negligenza del lavoratore, piuttosto che al comportamento del garante. Nella sentenza oggetto del ricorso, la Corte di Cassazione ha annullato la decisione della Corte di Appello, ritenendo la ricostruzione dei fatti poco attendibile a causa di alcune criticità. Di conseguenza, ha rinviato la causa alla Corte di Appello territoriale di provenienza per ulteriori approfondimenti e per una nuova valutazione del caso. Il fatto e l’iter giudiziario La Corte di Appello ha emesso una sentenza di integrale riforma riguardo a un caso in cui il Tribunale aveva originariamente riconosciuto il legale rappresentante di una società come responsabile di omicidio colposo e in violazione delle norme antinfortunistiche. Il legale rappresentante era stato condannato a una pena ritenuta appropriata, oltre al risarcimento dei danni alle parti civili, e la società era stata sanzionata ai sensi della legge 8 giugno 2001 n. 231. Tuttavia, la Corte di Appello ha assolto l'imputato per mancanza di prove del fatto e ha revocato sia le statuizioni civili sia le sanzioni contro l'ente. Il caso riguardava la morte di un lavoratore meccanico che era stato trovato gravemente ustionato nell'officina della società. Il lavoratore era stato trasportato d'urgenza in ospedale ma era purtroppo deceduto otto giorni dopo. Al momento dell'arrivo dei soccorritori, un incendio era in corso all'interno del veicolo sollevato sul ponte e nella parte alta dell'edificio. Il Tribunale aveva concluso che il meccanico si trovava all'interno della cabina... --- Variazione dei valori del contributo ambientale per imballaggi carta, vetro e legno a partire da ottobre 2023. Si informano le aziende interessate che a partire dal 1° ottobre 2023 vi saranno delle variazioni nei valori del contributo ambientale per gli imballaggi in carta, vetro e legno. Le modifiche riguardano le diverse fasce di imballaggi e hanno lo scopo di incentivare pratiche più sostenibili nell'utilizzo e nel riciclo dei materiali. Nello specifico: Dal 1° ottobre 2023, il contributo per gli imballaggi in carta e cartone subiranno le seguenti variazioni: Carta fascia 1 (base), passa da 5 €/ton a 35 €/ton; Carta fascia 2 (CPL), passa da 25 €/ton a 55 €/ton; Carta fascia 3 (Compositi di tipo C), passa da 115 €/ton a 145 €/ton; Carta fascia 4 (Compositi di tipo D), passa da 245 €/ton a 275 €/ton. Dal 1° ottobre 2023, il contributo per gli imballaggi in vetro passerà da 23 €/ton a 15 €/ton; Dal 1° gennaio 2024, il contributo per gli imballaggi in legno passerà da 8 €/ton a 7 €/ton. Si segnala inoltre che queste rimodulazioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per l'importazione di imballaggi pieni. Per quanto riguarda il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate, a partire dal 1° ottobre 2023 il contributo passerà da 59 €/ton a 70 €/ton e dal 1° gennaio 2024 a 69 €/ton. Inoltre, l'aliquota da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in euro) subirà una modifica: per i prodotti alimentari imballati, a decorrere dal 1° ottobre 2023, diminuirà da 0,12% a 0,11%, mentre resterà invariata per i prodotti non alimentari imballati (0,6%). Queste misure hanno l'obiettivo di promuovere una gestione più responsabile degli imballaggi, incentivando il riciclo e l'utilizzo di materiali più sostenibili. Per ulteriori dettagli e informazioni, il comunicato completo è disponibile a questo indirizzo. Fonte: Confindustria Brescia --- Il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un’accordo su nuove norme e limiti per la protezione dei lavoratori. Il Consiglio dell'Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo storico su nuove norme e limiti volti a rafforzare la protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione all'amianto. Le nuove norme prevedono una significativa riduzione dei valori limite per l'amianto, con modalità più precise per misurare i livelli di esposizione, in linea con gli avanzamenti tecnologici più recenti. Nonostante l'amianto sia vietato nell'UE da quasi vent'anni, costituisce ancora una minaccia per la salute dei lavoratori a causa della sua presenza in edifici più vecchi. Un valore limite di esposizione inferiore Nonostante sia vietato nell'UE da quasi vent'anni, l'amianto costituisce ancora una minaccia per la salute dei lavoratori a causa della sua presenza negli edifici più vecchi. Le nuove norme concordate oggi ridurranno inizialmente il valore limite massimo di esposizione a 0,01 fibre di amianto per cm³, il che è dieci volte inferiore all'attuale limite di 0,1 f/cm³. Dopo un periodo transitorio di sei anni, gli Stati membri adotteranno un nuovo metodo per misurare i livelli di amianto, la microscopia elettronica (EM), più sensibile della microscopia a contrasto di fase (PCM) attualmente utilizzata. A seconda della misurazione delle fibre di amianto sottili, il valore limite massimo di esposizione sarà mantenuto a 0,01 f/cm³ o ridotto ulteriormente a 0,002 f/cm³. Misure di prevenzione e protezione rafforzate Le nuove norme prevedono anche misure di prevenzione e protezione rafforzate. Le imprese che intendono effettuare lavori di demolizione o rimozione dell'amianto dovranno ottenere autorizzazioni dalle autorità nazionali. I datori di lavoro saranno tenuti a individuare la presenza di materiali contenenti amianto prima di iniziare lavori di demolizione o manutenzione in locali costruiti prima del divieto nazionale relativo all'amianto. I lavoratori esposti o potenzialmente esposti all'amianto dovranno indossare dispositivi di protezione individuale e seguire una formazione obbligatoria. Registri pubblici Gli Stati membri terranno registri pubblici di tutti i casi di malattie professionali correlate all'amianto diagnosticate da un medico. Contribuire a sconfiggere il cancro L'accordo raggiunto oggi contribuirà a prevenire i casi di tumore professionale, allineandosi al piano europeo di lotta contro il cancro. L'esposizione all'amianto può causare gravi malattie come il cancro del polmone, con effetti che possono manifestarsi dopo molti decenni. Prossime fasi Gli ambasciatori degli Stati membri presso l'UE saranno invitati a ratificare l'accordo raggiunto con il Parlamento nelle prossime riunioni del Comitato dei rappresentanti permanenti. Dopo il perfezionamento giuridico-linguistico, la direttiva sarà adottata dai ministri in una delle prossime sessioni del Consiglio. Gli Stati membri avranno due anni per introdurre il nuovo livello massimo di esposizione a 0,01 f/cm³ e sei anni per adottare la microscopia elettronica per misurare i livelli di amianto sul posto di lavoro. La direttiva sarà soggetta a regolari aggiornamenti per rimanere al passo con i progressi scientifici e tecnologici. Contesto Sebbene sia vietato nell'UE dal 2005, l'amianto è presente negli edifici più vecchi. Costituisce pertanto una minaccia particolare per la salute nel corso della ristrutturazione... --- Esigibile il corso sulla sicurezza oltre la fascia lavorativa concordata. Prevale l’importanza della materia, purché all’interno dell’orario di lavoro. Giampiero Falasca La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 20259/2023, ha affrontato il caso di un lavoratore part-time licenziato per giustificato motivo oggettivo in quanto aveva rifiutato di svolgere la formazione obbligatoria sulla sicurezza del lavoro, poiché alcune ore del corso ricadevano al di fuori dell'orario concordato con l'azienda. La questione al centro del contenzioso riguarda l'obbligo del datore di lavoro di fornire la formazione in sicurezza durante le fasce orarie eccedenti l'orario ridotto pattuito con il lavoratore part-time. La Corte di Cassazione ha chiarito che l'articolo 37, comma 12, del decreto legislativo 81/2008 impone che la formazione debba avvenire "durante l'orario di lavoro", ma questo concetto è da intendersi in maniera ampia, comprendendo ogni periodo in cui il lavoratore presta attività lavorativa, anche al di fuori dell'orario ordinario. Secondo la Suprema Corte, l'importanza della sicurezza sul posto di lavoro e la necessità di offrire una formazione adeguata per prevenire rischi alla salute e sicurezza di tutti, lavoratori e terzi, prevalgono sull'orario concordato nel contratto part-time. L'espressione "orario di lavoro" comprende, quindi, anche le fasce orarie in cui il lavoratore può essere chiamato a prestare attività lavorativa oltre l'orario ordinario. Nel caso oggetto della sentenza, la formazione rientrava in un periodo considerato "lavoro supplementare", e come tale, il datore di lavoro aveva il diritto di richiederla e il lavoratore non poteva rifiutarsi di svolgerla, a meno che non avesse comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari o di formazione professionale. In sintesi, la Corte di Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro ha l'obbligo di fornire la formazione in sicurezza anche durante le fasce orarie eccedenti l'orario part-time concordato, e il lavoratore non può rifiutarsi di svolgerla se richiesta in tali periodi. Il rifiuto ingiustificato di completare il corso di formazione può portare al licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Si sottolinea l'importanza di adempiere agli obblighi di formazione in sicurezza per garantire un ambiente lavorativo sicuro e tutelare la salute di tutti i dipendenti e le persone coinvolte nell'ambiente di lavoro. Fonte: Il Sole 24 ORE --- Si segnala una nota importante rilasciata dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) il 13/07/2023, numero 5056, riguardante la tutela dei lavoratori dal rischio legato ai danni da calore. Nel documento, l'INL richiama le proprie precedenti indicazioni, tra cui la nota 4753 del 26/7/2022 e mette l'accento sulla valutazione e gestione del rischio da calore. Vengono forniti una serie di strumenti e metodologie utili e viene evidenziata la documentazione consultabile su diverse piattaforme, tra cui: Il Portale agenti fisici; Il sito di INAIL (sezione stress termico); Worklimate; OSHA (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro) con la pubblicazione "Heat at work - Guidance for workplaces". L'INL sottolinea l'importanza che, durante l'attività ispettiva, il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e/o il Piano Operativo di Sicurezza (POS) contengano la valutazione del rischio da calore e le relative misure di prevenzione e protezione. In caso di mancanza di tali elementi, l'Ispettorato applicherà le indicazioni contenute nella nota 4753 del 2022 a titolo sanzionatorio o prescrittivo. L'INL evidenzia altresì che la ripresa delle lavorazioni interessate sarà condizionata all'adozione di tutte le misure necessarie per evitare o ridurre il rischio, in ottemperanza al verbale di prescrizione. Si consiglia vivamente di prendere visione della nota dell'Ispettorato per una maggiore comprensione delle direttive fornite e di fare riferimento anche a quanto divulgato in merito al tema da ATS Brescia e Regione Lombardia nelle scorse settimane (come indicato nella news del 20/06/2023). La sicurezza e la salute dei lavoratori sono fondamentali e richiedono la massima attenzione e aderenza alle normative vigenti. Fonte: Confindustria Brescia --- Pubblicato il testo coordinato del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 nella versione di luglio 2023. Focus sulla Nota INL per la tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore. Strumenti, valutazione e gestione del rischio. Condividiamo con te le ultime novità riguardanti il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, il quale è stato oggetto di un nuovo aggiornamento nella sua versione di luglio 2023. Questa revisione ha preso in considerazione anche il coordinamento con il D. Lgs. 106/2009 e le altre normative che nel corso degli anni hanno apportato modifiche e integrazioni al testo. È importante sottolineare che questo aggiornamento è stato possibile grazie all'impegno e al lavoro prezioso del Dott. Ing. Gianfranco Amato (ITL Verona) e del Dott. Ing. Fernando Di Fiore (ATS Pavia). Tuttavia, è fondamentale precisare che questa versione non ha carattere ufficiale. Le versioni ufficiali dei documenti sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana attraverso la stampa oppure possono essere consultate su siti autorizzati, come quelli dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o del portale Normattiva. Ecco un riepilogo delle nuove normative e delle principali novità incluse nel D. Lgs. 81/2008 e/o nel documento coordinato, con particolare attenzione alla recente Nota dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro riguardante la tutela dei lavoratori dai rischi correlati al caldo estivo. Il testo coordinato nella versione di luglio 2023: le novità Riprendiamo alcune delle novità del documento “D. lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Testo coordinato con il D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106”, nella versione di luglio 2023: Inserita la Circolare n. 3/2003 del 23/05/2003 Prot. 21112 /PR/OP/PONT/CIRC avente ad oggetto: Chiarimenti in relazione all'uso promiscuo dei ponteggi metallici fissi; Inserita la nota INL del 17/06/2022 prot. n. 3687 avente ad oggetto: Quesiti in materia di piani di carico nei cantieri edili; Inserita la nota INL del 24/01/2023 prot. n. 162 avente ad oggetto: D. lgs. n. 81/2008 - adozione provvedimento di sospensione e microimpresa - richiesta parere; Inserita la lettera circolare del 06/04/2023 prot. 642 avente ad oggetto: art. 14, comma 16, D. lgs. n. 81/2008 - decadenza del provvedimento di sospensione a seguito di decreto di archiviazione del giudice penale; Inserita la nota INL del 14/04/2023 prot. n. 2573 avente ad oggetto: Quesito in materia di ponteggi - Riscontro; Sostituito il Decreto Direttoriale n. 63 del 01 agosto 2022 con il Decreto Direttoriale n. 62 del 26 maggio 2023 - Undicesimo elenco dei soggetti abilitati e dei formatori per l’effettuazione dei lavori sotto tensione (link esterno); Sostituito il Decreto Direttoriale n. 116 del 19 dicembre 2022 con il Decreto Direttoriale n. 76 del 20 giugno 2023 - Quarantunesimo elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art. 71 comma 11 (link esterno); Inserita la nota del 13/07/2023, prot. n. 5056 avente ad oggetto: Tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore. Inserite le modifiche agli articoli 18, 21, 25, 37, 71, 72, 73, 87 e 98 come disposto dall’art. 14 del D. L. 4 maggio 2023, n. 48 contenente Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo... --- 1. Valore e significato della Sostenibilità 1. 1 Perché la Sostenibilità è un tema attualissimo? 1. 1. 1 Il percorso storico della sostenibilità La convivenza fra necessità di sviluppo e obbligo di tutela, rappresenta una chiave fondamentale per l’essere umano e per il mondo in sé. Progredire significa utilizzare risorse, spesso naturali, allo scopo di evolvere. Ma ogni progressione, per potersi realmente definire tale, ha l’obbligo di guardarsi attorno e rispettare il contesto in cui avviene. Negli ultimi anni questa esigenza è divenuta sempre più attuale e stringente, anche per via dei cambiamenti climatici e dell’inarrestabile progresso industriale e tecnologico. Fenomeni di pensiero prima e di azione poi, hanno interessato tutto il mondo, nessun continente escluso e la riflessione sullo sviluppo sostenibile è divenuta sempre più centrale. L’esigenza di una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente, che quindi oggi è divenuto un “must” condiviso trasversalmente, ha cominciato a prendere forma all’inizio degli anni Settanta, in contemporanea alla genesi di una nuova coscienza secondo la quale il tradizionale modello di sviluppo (volto più a sfruttare che non a utilizzare) avrebbe causato nel lungo termine il collasso dell’ecosistema terrestre. Nel corso degli anni, gli sforzi profusi per l’ambiente dalla comunità internazionale, tra cui l’Accordo di Parigi sul clima, hanno dimostrato concretamente che i limiti del pianeta sono reali. E così, il nuovo modello di sviluppo ha fondato le sue basi sul rispetto per il futuro. Da questa maturazione discendono comportamenti singoli e collettivi: dalla raccolta differenziata dei rifiuti, alle imprese rispettose dell’ambiente, dall’utilizzo consapevole della risorsa idrica, alla vocazione sempre crescente verso le energie provenienti da fonti rinnovabili. Il percorso storico della sostenibilità, oggi giunto a un punto di svolta, è quindi un cammino che coinvolge l’essere umano come singola persona, ma anche come elemento parte di una società e di una comunità, fatta di imprese, entità, organismi. Il tutto nella consapevolezza che la sostenibilità è un obiettivo che è possibile raggiungere soltanto con uno sforzo comune e condiviso, dal cittadino, all’impresa, ai governi. Scopri come possiamo supportare la tua azienda nell’implementazione di soluzioni Sostenibili 1. 1. 2 Le imprese a impatto zero: un nuovo modello di fare impresa Ogni organizzazione si avvale di risorse per produrre profitto, reddito e sviluppo. Non è un caso che negli ultimi anni, con un crescendo oggi molto visibile, crescano le imprese a “impatto zero” in un nuovo modello di “fare impresa” capace di coniugare sviluppo e sostenibilità. Nonostante l'importanza crescente della sostenibilità nel nostro tessuto di imprese e organizzazioni, sembra che molte persone che guidano queste realtà non abbiano ancora compreso appieno l'importanza fondamentale che questi aspetti rivestono. Lavoratori formati e un ambiente di lavoro sicuro possono fungere da forza motrice per uno sviluppo sostenibile. È essenziale che coloro che occupano posizioni decisionali nelle organizzazioni comprendano che investire nella sostenibilità non solo promuove la tutela dell'ambiente, ma porta anche vantaggi economici a lungo termine. Un'azienda che adotta pratiche sostenibili può infatti: migliorare la sua reputazione attrarre nuovi clienti ridurre i costi operativi incrementare la produttività.... --- Si comunica che, con l'approvazione della Legge n. 85 datata 3 luglio 2023, è stata convertita la cosiddetta Legge sul Lavoro (DL 48/2023). Le novità apportate dal Decreto, con riguardo alla materia della salute e sicurezza sul lavoro, sono state confermate, con alcune modifiche e integrazioni.   In particolare, focalizzandoci sulle modifiche al Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (Decreto Legislativo 81/2008), sono state apportate le seguenti revisioni: art. 18 co. 1, lett. a) del D. Lgs. n. 81/2008: "Il datore di lavoro (... ) e i dirigenti (... ) devono nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo e qualora richiesto dalla valutazione dei rischi di cui all’articolo 28"; art. 21: "I componenti dell'impresa familiare di cui all'articolo 230-bis del codice civile, i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell'articolo 2222 del codice civile, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle societa' semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti devono utilizzare attrezzature di lavoro in conformita' alle disposizioni di cui al titolo III, nonché idonee opere provvisionali in conformità alle disposizioni di cui al titolo IV"; art. 25 lett. e-bis): "Il medico competente (... ) in occasione della visita medica preventiva o della visita medica preventiva in fase preassuntiva di cui all’articolo 41, richiede al lavoratore di esibire copia della cartella sanitaria e di rischio rilasciata alla risoluzione del precedente rapporto di lavoro e ne valuta il contenuto ai fini della formulazione del giudizio di idoneità, salvo che ne sia oggettivamente impossibile il reperimento"; (N. d. r. : formulazione modificata ad opera della Legge di conversione) art. 25 lett. n-bis): "Il medico competente (... ) in caso di impedimento per gravi e motivate ragioni, comunica per iscritto al datore di lavoro il nominativo di un sostituto, in possesso dei requisiti di cui all’articolo 38, per l’adempimento degli obblighi di legge durante il relativo intervallo temporale specificato"; art. 37 lett. b-bis): il nuovo Accordo Stato-Regioni (ancora non emanato) in materia di formazione, disciplinerà "il monitoraggio dell’applicazione degli accordi in materia di formazione, nonché il controllo sulle attività formative e sul rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei soggetti che erogano la formazione, sia da parte dei soggetti destinatari della stessa"; art. 71 co. 12: "I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione di vigilanza nei luoghi di lavoro territorialmente competente"; art. 72 co. 2 secondo periodo, "Chiunque noleggi o conceda in uso attrezzature di lavoro senza operatore deve, al momento della cessione, attestarne il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza. Deve altresì acquisire e conservare agli atti, per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura, una dichiarazione autocertificativa del soggetto che prende a noleggio, o in concessione in uso, o del datore di lavoro, che attesti l’avvenuta formazione e addestramento specifico, effettuati conformemente alle disposizioni del presente Titolo,... --- Questa articolo si concentra sul rischio legato allo "stress termico" e affronta gli aspetti e le problematiche legate al microclima degli ambienti estremi (caldi e freddi). Il concetto di "microclima" si riferisce a una serie di parametri fisici che caratterizzano gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo e che influenzano il nostro "benessere termico". I principali fattori che determinano il microclima sono la temperatura, l'umidità relativa, la temperatura media radiante e la velocità dell'aria. Questi parametri influenzano la percezione dell'ambiente da parte delle persone e sono oggetto di strategie per migliorare il comfort termico. Le condizioni microclimatiche nei luoghi di lavoro possono variare a seconda di differenti elementi: ciclo produttivo (produzioni legate a temperature particolari); caratteristiche ambientali (lavori sotterranei, in quota, ecc. ); caratteristiche strutturali dei luoghi di lavoro (materiali da costruzione, proprietà termiche, ecc. ); impianti utilizzati per controllare le condizioni climatiche (ventilatori, condizionatori, ecc. ). Le normative attuali prevedono la tutela del benessere globale dei lavoratori, includendo anche aspetti di tipo "ergonomico" che influiscono sul loro benessere fisico e mentale. Le condizioni microclimatiche rappresentano uno dei fattori ergonomici più importanti. Gli ambienti estremi differiscono significativamente da quelli moderati, in cui si studiano le condizioni di comfort termico che influenzano le prestazioni lavorative. Negli ambienti estremi (caldi e freddi), le condizioni climatiche possono compromettere seriamente la salute dei lavoratori. In tali ambienti, il sistema di termoregolazione dell'organismo umano deve fare uno sforzo considerevole per mantenere l'equilibrio termico necessario (omeostasi). Oltre al controllo dei parametri termo-igrometrici ambientali e dei parametri soggettivi dell'individuo (metabolismo e indumenti), è importante conoscere i meccanismi fisiologici della termoregolazione e la loro relazione con le patologie legate alle alte e basse temperature. Le condizioni microclimatiche estreme in questi ambienti possono essere dovute a esigenze produttive inevitabili (come la vicinanza a fornaci di ceramica o fonderie, l'accesso a celle frigorifere o ambienti legati alla catena del freddo nel settore alimentare) o alle condizioni climatiche esterne durante lavori all'aperto (come nell'agricoltura, nei cantieri all'aperto, nella costruzione e manutenzione di strade). Lavorare in ambienti estremi caldi può mettere a dura prova il sistema cardiovascolare, causando il rischio di colpo di calore. Per gli ambienti estremi freddi, il rischio principale è l'insorgenza di ipotermia, che può avere conseguenze letali. Di seguito vengono elencati gli articoli di legge che riguardano le condizioni microclimatiche, con riferimento a tutti gli ambienti di lavoro (d. lgs. 81/2008) e ad alcuni ambienti particolari, relativi ai lavori in sotterraneo (d. p. r. 320/1956; gallerie, caverne, pozzi, etc. ) e alle miniere e cave (d. p. r. 128/1959). d. lgs. 81/2008 – Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro(Allegato IV; Requisiti dei luoghi di lavoro)1. Ambienti di lavoro1. 9 Microclima d. p. r. 320/1956 - Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro sotterraneo (Allegato IV; Requisiti dei luoghi di lavoro)Capo III – Ventilazione - Limitazione della temperatura interna. d. p. r. 128/1959 - Norme di polizia delle miniere e delle caveTitolo VI – Ventilazione (come modificato dal d. lgs. 624/1996, art. 57). d.... --- Nel 2021 registrati 90 milioni di stanziamenti e 272 milioni di spese approvate La formazione continua sta crescendo ed è diventata strategica per affrontare le sfide della transizione digitale ed ecologica, ma persistono ancora molte disparità. I dati confermano l'importanza di Fondimpresa nel promuovere lo sviluppo delle competenze. Durante la presentazione del VII Rapporto nazionale Fondimpresa, tenutasi presso la Luiss Business School a Roma, sono emersi i seguenti dati fondamentali: Stanziamenti di 90 milioni di euro e spesa approvata di 272 milioni di euro nel 2021. Approvazione di 21. 400 piani formativi tramite il "conto formazione" (riservato alle grandi aziende aderenti) e 513 piani tramite il "conto di sistema" (canale di finanziamento solidale dedicato alle PMI). Nel "conto formazione" le regioni settentrionali e le aziende medie e grandi hanno un peso maggiore, mentre il "conto di sistema" contribuisce a un parziale riequilibrio favorendo il Sud e le piccole imprese. Il settore manifatturiero prevale. Nel 2021 si è ridotto lo squilibrio regionale, ma persiste. Si registra un aumento (+1,3%) delle aziende aderenti, di cui il 64% sono microimprese, e un aumento (+1,8%) dei lavoratori, che raggiungono quasi 5 milioni. Crescono anche le unità produttive coinvolte (+10%) e i lavoratori che hanno svolto almeno un'ora di formazione (da 465. 206 a 612. 580). Tra le criticità si segnalano il gender gap e le "aziende silenziose": il 55% delle aziende aderenti non ha svolto attività di formazione. Durante l'evento, il presidente della Luiss Business School, Luigi Abete, ha sottolineato l'importanza di un fondo paritetico come Fondimpresa, che rappresenta un "patrimonio nel processo evolutivo di una società democratica, pluralista e policentrica". Aurelio Regina, presidente di Fondimpresa, ha dichiarato che le competenze rappresentano un "patrimonio del lavoratore e un ascensore sociale" durante la svolta storica delle due transizioni digitale ed ecologica che rivoluzioneranno l'economia e la società. Durante una tavola rotonda, sono state evidenziate le criticità riguardanti i ritardi nelle competenze legate al digitale e all'ambito ecologico, nonché la necessità di valutare l'impatto effettivo della formazione. Hanno partecipato all'evento Giorgio Alleva (La Sapienza di Roma), il sociologo Nadio Delai, la giuslavorista Lucia Valente, Francesco Seghezzi (presidente di Adapt), Francesco Sinopoli (presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio) e il presidente di Eures, Fabio Piacenti. --- --- ## Agevolazioni Con la D. g. r. 1 agosto 2025 - n. 4922 è stato confermato il finanziamento della terza edizione della misura di Formazione continua e approvazione delle relative linee guida di attuazione che intende proseguire nella direzione di promuovere investimenti volti a sostenere le imprese e i lavoratori nell’adattamento ai cambiamenti derivanti dalle modifiche del contesto tecnologico, ambientale e socio-sanitario nel quale si trovano ad operare le imprese. La terza edizione della misura di Formazione continua a valere sul PR FSE+ 2021-2027 si pone in continuità rispetto a quelle attuate da Regione Lombardia a partire dalla fine del 2022: ne conferma gli elementi principali, quali il Catalogo regionale, la concessione di voucher per la fruizione dei corsi formativi, i massimali dei voucher e i massimali annui riconoscibili al singolo lavoratore e alla singola azienda e la percentuale del cofinanziamento, differenziato sulla base della dimensione dell’azienda. Un'importante novità è l'ampliamento della platea delle imprese che possono usufruire del contributo: potranno infatti beneficiare della misura anche le imprese del settore agricolo che necessita di competenze trasversali utili a sviluppare filoni di attività innovative fortemente richieste dal mercato, quali la commercializzazione e promozione di prodotti tipici del territorio e di agricoltura sostenibile anche in sinergia con l'evoluzione del settore turistico. Beneficiari Possono beneficiare dei voucher le imprese aventi unità produttiva/sede operativa ubicata in Regione Lombardia, e rientranti nelle seguenti categorie: imprese iscritte alla Camera di Commercio di competenza, incluse le società cooperative e le imprese familiari, di cui all’art. 230-bis del Codice Civile; Enti del Terzo Settore, iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in attuazione degli artt. 45 e segg. del Codice del Terzo Settore (D. lgs. 3 luglio 2017, n. 117), che svolgono attività economica; associazioni riconosciute e fondazioni che svolgono attività economica, aventi personalità giuridica e pertanto iscritte al Registro Regionale delle persone giuridiche; lavoratori autonomi e liberi professionisti; ditte individuali; le imprese che risultino essere operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli appartenenti alla classificazione Ateco 2025 sezione A codice 01 Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi, ad esclusione dei codici 01. 7, 01. 70, 01. 70. 0, 01. 70. 00 e 02 (Silvicoltura e utilizzo di aree forestali) e 03 (Pesca e acquacoltura) e relative sottocategorie. Destinatari Destinatari degli interventi formativi: lavoratori dipendenti di micro, piccole, medie e grandi imprese assunti presso una sede operativa/unità produttiva localizzata sul territorio di Regione Lombardia; titolari e soci di micro, piccole, medie e grandi imprese con sede legale in Lombardia e iscritte alla Camera di Commercio di competenza; lavoratori autonomi e liberi professionisti con domicilio fiscale localizzato in Lombardia che esercitano l’attività sia in forma autonoma sia in forma associata. Caratteristiche dell'agevolazione L’agevolazione è concessa sotto forma di voucher formativi aziendali destinati ai lavoratori in possesso dei requisiti previsti. La misura consente ai lavoratori di partecipare ai corsi di formazione approvati sul Catalogo regionale (in costante aggiornamento). Il voucher ha un valore massimo di euro 2. 000,00.  Ciascun lavoratore può fruire di uno o... --- L'Avviso 07/25 prevede la presentazione di piani formativi unicamente aziendali che dovranno riguardare esclusivamente uno o più dei seguenti ambiti: Digitalizzazione e innovazione tecnologica; Utilizzo dell’intelligenza artificiale; Innovazione organizzativa, di servizio e di processo; Formazione specifica settoriale contabile, fiscale, lavoristica, legale, sanitaria; Economia verde e salvaguardia ambientale; Sviluppo dell’internazionalizzazione; Competenze linguistiche; Tecniche e azioni di marketing; Responsabilità sociale d’impresa/Sostenibilità ESG; Cultura aziendale di parità di genere, anche finalizzata alla specifica certificazione; Cultura aziendale di inclusione; Competenze trasversali/sviluppo abilità personali. Destinatari I destinatari dei piani formativi ammissibili sono i dipendenti degli Studi/Aziende in regola con l’iscrizione ed il versamento a Fondoprofessioni con contratto a tempo determinato/indeterminato o di apprendistato. I datori di lavoro che applicano il Ccnl Studi professionali e aderiscono integralmente alla bilateralitàpossono chiedere ad Ebipro il rimborso del 100% della retribuzione sostenuta dei dipendenti in formazione, fino a un massimo di 40 ore annue a dipendente, nel caso di partecipazione ai piani formativi finanziati tramite Fondoprofessioni. Tale domanda di rimborso dovrà essere formulata seguendo quanto previsto dallo specifico Regolamento pubblicato sul sito di Ebipro. Parametri del finanziamento Il contributo per ogni singolo piano formativo sarà al massimo di Euro 20. 000,00. Ogni singolo progetto (erogabile in presenza o con la FAD sincrona) prevede una durata da 8 h a 40 h, con almeno 4 e non oltre 20 allievi in formazione. Scadenze previste Le risorse disponibili con il presente Avviso sono complessivamente pari a Euro 1. 600. 000,00. L’Ente attuatore, per conto dell’Ente proponente, potrà presentare il piano formativo sull’Avviso a partire da lunedì 05/05/2025 a venerdì 13/06/2025 (ore 17. 00). L'esito dei piani formativi verrà comunicato entro mercoledì 23/07/2025. Le attività formative dovranno concludersi entro i 12 mesi dalla data di delibera di approvazione del piano formativo del C. d. A. di Fondoprofessioni, pena la revoca del piano formativo. --- La misura è finalizzata allo sviluppo delle competenze per la transizione industriale e la sostenibilità delle imprese. I principali obiettivi strategici che si pone l’iniziativa sono: promuovere l’acquisizione di competenze complementari allo sviluppo degli investimenti in ricerca, in-novazione, digitalizzazione; orientare e riorientare i profili dei lavoratori, con particolare riferimento alle fasce più giovani, verso le professionalità innovative richieste dal mercato del lavoro nell’ambito degli ecosistemi dell’innovazione di Regione Lombardia e lo sviluppo di nuove figure qualificate; sostenere la formazione di nuovi imprenditori e la trasformazione delle competenze imprenditoriali verso nuovi modelli di impresa. La misura è articolata su due le linee: LINEA 1 Potenziamento delle competenze: che favorisce il rafforzamento delle competenze interne alle imprese e lo sviluppo delle competenze degli imprenditori (dotazione €6. 000. 000); LINEA 2 Apprendistato di alta formazione e ricerca: che sostiene l’inserimento di figure qualificate all’in-terno delle imprese attraverso percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca e la costruzione di relazioni con il mondo della ricerca (dotazione €1. 000. 000). SOGGETTI BENEFICIARI Possono presentare domanda di partecipazione al presente bando le imprese che abbiano sede il Lombardia e che, al momento della presentazione della domanda e sino alla data di concessione dell’agevolazione siano micro, piccole e medie imprese (mPMI), come definite all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 e s. m. i. . SOGGETTI DESTINATARI LINEA 1 – Potenziamento delle competenzePer la linea 1 i destinatari delle attività incluse nel progetto di potenziamento delle competenze sono dipendenti a tempo determinato, indeterminato a tempo pieno o parziale, collaboratori a progetto, amministratori, titolari e soci persone fisiche (escluse persone giuridiche) o imprenditori individuali che operano attivamente nella gestione dell’impresa e sono coinvolti nella strategia aziendale per la transizione digitale e/o ecologica sviluppata dall’impresa beneficiaria e assegnati o da assegnare alla sede operativa in Lombardia attiva o da attivare. LINEA 2 – Apprendistato di alta formazione e ricercaPer la linea 2 i destinatari sono i giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni, assunti con contratto di apprendistato ex art. 45 D. Lgs. 81/2015 dall’impresa beneficiaria, in possesso del titolo di studio per l’iscrizione al percorso formativo cui è finalizzato il contratto, coinvolti nella strategia aziendale di transizione ecologica e/o digitale. La verifica del titolo di studio in ingresso è svolta dall’istituzione formativa in collaborazione con l’impresa beneficiaria. ENTITA' DEL CONTRIBUTO Ogni impresa potrà presentare un piano formativo di importo minimo di €10. 000,00 e massimo di €50. 000,00 con un recupero dell'80% delle spese sostenute. Il contributo a fondo perduto rientra nel regimi di aiuti De minimis. SPESE AMMISSIBILI Progetto di potenziamento delle competenze: Spese di consulenza per la predisposizione del progetto fino ad una spesa massima ammissibile di €. 7. 500 pari a € 6. 000 di contributo Azioni formative: spese riferite a servizi di formazione erogate dai soggetti di cui alla sezione A. 6 Servizi specialistici: spese di consulenza per l’inserimento temporaneo di Innovation manager o Esperto di innovazione di cui alla sezione A. 6 con un contratto di almeno 6... --- Obiettivo La finalità del FNC è quella di promuovere un capitale umano in grado di rispondere all’accelerazione della domanda di digitalizzazione, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e più in generale di innovazione, agendo su più fronti: offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato del lavoro; sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali; intervenendo qualora emerga un bisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori conseguente alla sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico o conseguente al ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Dotazione € 730 milioni Chi sono i destinatari del Fondo Nuove Competenze? Potranno presentare istanza FNC i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica (D. Lgs. 175 del 19/08/2016), che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze dei lavoratori secondo quanto previsto nel presente decreto. I datori di lavoro possono presentare una sola istanza di contributo scegliendo fra le seguenti linee di intervento: Sistemi formativi: gruppi di imprese guidati da una capofila Big player classificata come grande impresa (valore massimo per raggruppamento €12 milioni); Filiere formative: sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di PMI (non grandi imprese) che operano preferibilmente nell’ambito di distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica (valore massimo per raggruppamento €8 milioni); Singoli datori di lavoro (valore massimo per istanza €2 milioni). Cosa si intende per accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro? Gli accordi devono individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze e del relativo adeguamento necessario per qualificare e riqualificare il lavoratore. Gli accordi, inoltre, devono essere sottoscritti dalle rappresentanze sindacali operative in azienda o, in assenza, di rappresentanze interne, da rappresentanze territoriali delle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori e devono contenere i seguenti elementi minimi: I progetti formativi finalizzati allo sviluppo delle competenze Il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento Il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze L’eventuale coinvolgimento nei percorsi formativi di soggetti disoccupati Per le aziende aderenti a Fondi Paritetici Interprofessionali gli accordi dovranno essere stipulati secondo le modalità previste dal proprio fondo di riferimento. Quali sono gli oneri finanziabili? Il FNC finanzia parre del costo orario dei lavoratori che, in coerenza con le intese di rimodulazione sottoscritte tra datori di lavoro e parti sindacali, sono coinvolti in percorsi formativi secondo le seguenti modalità: La retribuzione oraria, al netto degli oneri di cui alla lettera b) a carico del lavoratore, è finanziata al 60%. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza FNC, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1. 720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard; Gli oneri relativi... --- Fondirgenti con il presente Avviso intende rendere le aziende sempre più competitive sul tema del rapporto tra le diverse generazioni che convivono nelle organizzazioni. L’attualità del tema è confermata da un panorama in continua evoluzione, caratterizzato da rapidi progressi tecnologici e da una forza lavoro sempre più diversificata in termini di età (dai baby boomers alla generazione Z), che spesso condivide prospettive, priorità e valori divergenti, e un costante bisogno di allineamento. Inoltre, i rilevanti cambiamenti negli equilibri tra lavoro e tempo libero, così come le modalità di svolgimento del lavoro, sono stati influenzati da una profonda trasformazione digitale. L’integrazione tra digitalizzazione e intergenerazionalità può rappresentare un elemento cruciale per la competitività delle aziende. La trasformazione digitale offre, infatti, strumenti e soluzioni innovative in grado di migliorare l’efficienza operativa e la collaborazione tra le diverse generazioni. Ogni generazione porta con sé un bagaglio di competenze unico che, se ben valorizzato, può costituire un grande vantaggio competitivo per le aziende. Integrare queste due dimensioni significa favorire un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo, ma anche più flessibile e pronto a rispondere alle sfide del mercato globale, sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia. L’Avviso 2/2024 prevede la presentazione di piani formativi unicamente aziendali che dovranno riguardare esclusivamente uno o più dei seguenti ambiti, con un'attenzione particolare agli obiettivi e agli strumenti operativi che potrebbero essere utilizzati: Digital age management: gestione delle diverse generazioni in azienda attraverso la leva digitale (ad es. obiettivi: migliorare la gestione delle diverse generazioni presenti in azienda attraverso la leva digitale raggiunti con l'utilizzo di strumenti per valutazione performance, recruiting, sviluppo talenti) Digital collaboration intergenerazionale: metodologie e strumenti per la collaborazione tra generazioni tramite la leva digitale (ad es. obiettivi: valorizzare e diversità e il dialogo intergenerazionale attraverso la leva digitale raggiunti con l'utilizzo di strumenti per la gestione di programmi di mentoring o strumenti per la collaborazione) Lifelong digital awarness: padroneggiare la dimensione digitale lungo tutto l’arco della vita (ad es. obiettivi: valorizzare il mindset digitale e la consapevolezza dei rischi e delle opportunità con cui le diverse generazioni utilizzano la digitalizzazione raggiunti con l'utilizzo di strumenti per lo sviluppo di soft skills utili al miglioramento di processi lavorativi) Destinatari I beneficiari del presente Avviso sono i dirigenti occupati presso le aziende aderenti e neoaderenti a Fondirigenti ad eccezione delle PMI che hanno già ottenuto un finanziamento con l’Avviso 1/2024 e le Grandi Imprese. Parametri del finanziamento Il contributo per ogni singolo piano formativo sarà al massimo di Euro 12. 500,00. Scadenze previste Le risorse disponibili con il presente Avviso sono complessivamente pari a Euro 1. 500. 000,00 ed i piani formativi potranno essere presentati dal 12/11/2024 al 12/12/2024. L’esito dei piani formativi verrà comunicato entro marzo 2025. Le attività formative dovranno concludersi entro 7 mesi dalla data di delibera di approvazione del piano formativo del C. d. A. di Fondirigenti, pena la revoca del piano formativo. E' possibile consultare il testo integrale dell'Avviso al seguente link: https://go. saef. it/fondirigenti --- L’Avviso 07/24 prevede la presentazione di piani formativi unicamente aziendali che dovranno riguardare esclusivamente uno o più dei seguenti ambiti: Certificazione di parità di genere; Responsabilità sociale d’impresa/Sostenibilità ESG; Digitalizzazione e innovazione tecnologica; Economia verde e salvaguardia ambientale. Destinatari I beneficiari del presente Avviso sono i singoli Studi/Aziende che hanno aderito a Fondoprofessioni nei sei mesi precedenti il termine di presentazione dei piani formativi. I destinatari dei piani formativi ammissibili sono i dipendenti degli Studi/Aziende in regola con l’iscrizione ed il versamento a Fondoprofessioni con contratto a tempo determinato/indeterminato o di apprendistato. I datori di lavoro che applicano il Ccnl Studi professionali e aderiscono integralmente alla bilateralitàpossono chiedere ad Ebipro il rimborso del 100% della retribuzione sostenuta dei dipendenti in formazione, fino a un massimo di 40 ore annue a dipendente, nel caso di partecipazione ai piani formativi finanziati tramite Fondoprofessioni. Tale domanda di rimborso dovrà essere formulata seguendo quanto previsto dallo specifico Regolamento pubblicato sul sito di Ebipro. Parametri del finanziamento Il contributo per ogni singolo piano formativo sarà al massimo di Euro 20. 000,00. Ogni singolo progetto (erogabile in presenza o con la FAD sincrona) prevede una durata da 8 h a 40 h, con almeno 4 e non oltre 20 allievi in formazione. Scadenze previste Le risorse disponibili con il presente Avviso sono complessivamente pari a Euro 700. 000,00 L’Ente attuatore, per conto dell’Ente proponente, potrà presentare il piano formativo sull’Avviso a partire da lunedì 14/10/2024 a venerdì 15/11/2024. L’esito dei piani formativi verrà comunicato entro mercoledì 18/12/2024. Le attività formative dovranno concludersi entro i 12 mesi dalla data di delibera di approvazione del piano formativo del C. d. A. di Fondoprofessioni, pena la revoca del piano formativo. --- For. Te. ha dedicato alle aziende di piccole e piccolissime dimensioni (da 1 a 50 dipendenti), una nuova opportunità di finanziamento focalizzata sulla velocità di erogazione della formazione, sullo snellimento delle procedure e del minor carico documentale. Sulla base dell’Invito 1/24, infatti, è stato realizzato un Catalogo Nazionale nel quale SAEF ha accreditato tre proposte formative strutturate secondo una logica modulare che permette la partecipazione al percorso completo o al singolo modulo, per un totale di 10 corsi sulle seguenti tematiche: Comunicazione orientata al cliente People management Corso base lavoratori per la sicurezza formazione generale e specifica Destinatari Potranno richiedere un voucher formativo tutti i lavoratori dipendenti, gli apprendisti e i soci lavoratori delle aziende che aderiscono al fondo interprofessionale For. Te. Ogni azienda avrà a disposizione un importo variabile a seconda del numero dei dipendenti: Aziende da 1 a 25 dipendenti: 3. 000,00€. Azienda da 26 a 50 dipendenti: 4. 500,00€. La gestione della domanda di finanziamento verrà gestita da SAEF tramite la piattaforma del fondo e la partecipazione ai corsi sarà completamente gratuita. Il catalogo sarà valido dal 6 giugno 2024 al 6 giugno 2025, di seguito i corsi accreditati da SAEF: Tecniche di accoglienza e vendita - SAEF Brescia Corso sulla comunicazione telefonica efficace orientata al cliente - SAEF Brescia Business writing: come scrivere mail efficaci - SAEF Brescia Corso "Gestione del rapporto coi collaboratori, leadership e motivazione" | SAEF Brescia La gestione dei conflitti - SAEF Brescia Corso "People Management" - SAEF Brescia Formazione generale sicurezza per tutti i settori - SAEF Brescia Corso sicurezza specifico per i lavoratori di aziende a rischio basso - SAEF Brescia Corso sicurezza specifico rischio medio per tutti i lavoratori - SAEF Brescia Corso sicurezza specifico per i lavoratori di aziende a rischio alto - SAEF Brescia --- Beneficiari Beneficiari del contributo aggiuntivo di Fondimpresa esclusivamente le PMI aderenti che rispettano, alla data di presentazione del Piano in cui ne fanno richiesta, in forma singola o associata, tutte le condizioni di seguito indicate: adesione a Fondimpresa senza che sia intervenuta revoca o cessazione della matricola coinvolta nel Piano; presenza di un saldo attivo (importo disponibile maggiore di zero) sul proprio Conto Formazione presso Fondimpresa; possesso delle credenziali di accesso all’area riservata per la presentazione dei piani formativi del Conto Formazione; aver maturato sul proprio Conto Formazione, nel periodo di adesione a Fondimpresa, un accantonamento medio annuo non superiore a euro 10. 000,00 (diecimila); appartenenza alla categoria comunitaria delle PMI e possesso dei requisiti richiesti dal regime di aiuti di Stato prescelto; non avere presentato alcun Piano a valere sull'Avviso 5/2022 di Fondimpresa, fatto salvo il caso in cui il Piano sia stato annullato o respinto; presentare il Piano formativo entro i termini previsti dall’Avviso; partecipazione al Piano di almeno 5 lavoratori per un minimo di 12 ore di formazione pro-capite in una o più azioni formative valide. Tematiche formative Il Piano formativo per il quale si richiede il contributo aggiuntivo previsto dall’Avviso può essere aziendale oppure interaziendale (aggregazione di massimo 20 aziende) e può riguardare tutte le tipologie e aree tematiche condivise tra le Parti Sociali e finalizzato allo sviluppo delle competenze. Sono escluse le ore di formazione che comportano lo svolgimento di attività produttive così come l’utilizzo dei voucher, ossia la partecipazione dei lavoratori a corsi a catalogo. Possono, invece, essere ammesse le attività formative organizzate per conformare le imprese alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione sulla sicurezza nella misura massima del 20% delle ore di formazione in una o più azioni formative previste e valide nel Piano formativo. Possono partecipare al Piano anche gli apprendisti per attività formative obbligatorie previste dal loro contratto sempre nel limite del 20% delle ore di formazione previste e valide nel Piano formativo. In entrambi questi casi, le aziende devono necessariamente optare per il Regolamento (UE)1407/2013. Tra i destinatari del Piano sono inclusi i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni, anche in deroga. La formazione da erogare deve essere progettata per conoscenze e competenze comprendendo per queste ultime idonee attività di valutazione finalizzate al rilascio all’allievo di una attestazione degli apprendimenti acquisiti trasparente e spendibile, in conformità con le disposizioni definite ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo 16 gennaio 2013 n. 13. Fanno eccezione unicamente le azioni formative per conformarsi alla normativa nazionale obbligatoria, le cui attestazioni sono quelle previste ex lege. Termini di presentazione Si potrà procedere all’attivazione del Piano formativo tramite la specifica funzionalità a partire dal 16 aprile 2024; la presentazione delle domande sarà consentita dalle ore 9:00 dell’8 maggio 2024 fino alle ore 13:00 del 9 luglio 2024. --- L'Avviso 03/23 prevede la presentazione di piani formativi unicamente aziendali che dovranno riguardare esclusivamente uno o più dei seguenti ambiti: Digitalizzazione e innovazione tecnologica; Innovazione organizzativa, di servizio e di processo; Economia verde e salvaguardia ambientale; Sviluppo dell’internazionalizzazione; Tecniche e azioni di marketing; Responsabilità sociale d’impresa/Sostenibilità ESG; Cultura aziendale di parità di genere; Cultura aziendale di inclusione. Destinatari I destinatari dei piani formativi ammissibili sono i dipendenti degli Studi/Aziende in regola con l’iscrizione ed il versamento a Fondoprofessioni con contratto a tempo determinato/indeterminato o di apprendistato. I datori di lavoro che applicano il Ccnl Studi professionali e aderiscono integralmente alla bilateralitàpossono chiedere ad Ebipro il rimborso del 100% della retribuzione sostenuta dei dipendenti in formazione, fino a un massimo di 40 ore annue a dipendente, nel caso di partecipazione ai piani formativi finanziati tramite Fondoprofessioni. Tale domanda di rimborso dovrà essere formulata seguendo quanto previsto dallo specifico Regolamento pubblicato sul sito di Ebipro. Parametri del finanziamento Il contributo per ogni singolo piano formativo sarà al massimo di Euro 20. 000,00. Ogni singolo progetto (erogabile in presenza o con la FAD sincrona) prevede una durata da 8 h a 40 h, con almeno 4 e non oltre 20 allievi in formazione. Scadenze previste Le risorse disponibili con il presente Avviso sono complessivamente pari a Euro 1. 000. 000,00 L’Ente attuatore, per conto dell’Ente proponente, potrà presentare il piano formativo sull’Avviso a partire da lunedì 09/10/2023 fino a mercoledì 08/11/2023. L'esito dei piani formativi verrà comunicato entro mercoledì 20/12/2023. Le attività formative dovranno concludersi entro i 12 mesi dalla data di delibera di approvazione del piano formativo del C. d. A. di Fondoprofessioni, pena la revoca del piano formativo. --- Con la D. g. r. 29 maggio 2023 - n. XII/394 è stato confermato il finanziamento della seconda edizione della misura di Formazione continua e approvazione delle relative linee guida di attuazione che intende proseguire nella direzione di promuovere investimenti volti a sostenere le imprese e i lavoratori nell’adattamento ai cambiamenti derivanti dalle modifiche del contesto tecnologico, ambientale e socio-sanitario nel quale si trovano ad operare le imprese. La seconda edizione della misura di Formazione continua si pone in continuità rispetto a quella avviata da Regione Lombardia alla fine del 2022: ne conferma gli elementi principali, quali il Catalogo regionale, la concessione di voucher per la fruizione dei corsi formativi, i massimali dei voucher e i massimali annui riconoscibili al singolo lavoratore e alla singola azienda. Un’importante novità è invece l’introduzione del cofinanziamento, differenziato sulla base della dimensione dell’azienda. Beneficiari Possono beneficiare dei voucher le imprese aventi unità produttiva/sede operativa ubicata in Regione Lombardia, e rientranti nelle seguenti categorie: imprese iscritte alla Camera di Commercio di competenza; imprese familiari, di cui all’art. 230-bis del Codice Civile; Enti del Terzo Settore che svolgono attività economica (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni, riconosciute o non riconosciute, fondazioni) iscritte ai registri (regionale/provinciale nelle more dell’attuazione del Registro Nazionale, ai sensi del D. Lgs 117/2017); associazioni riconosciute e fondazioni che svolgono attività economica, aventi personalità giuridica e pertanto iscritte al Registro Regionale delle persone giuridiche; cooperative; liberi professionisti oppure, se esercitanti in forma associata, la relativa associazione. Destinatari Destinatari degli interventi formativi: lavoratori dipendenti di micro, piccole, medie e grandi imprese assunti presso una sede operativa/unità produttiva localizzata sul territorio di Regione Lombardia; titolari e soci di micro, piccole, medie e grandi imprese con sede legale in Lombardia e iscritte alla Camera di Commercio di competenza; lavoratori autonomi e liberi professionisti con domicilio fiscale localizzato in Lombardia che esercitano l’attività sia in forma autonoma sia in forma associata. Caratteristiche dell'agevolazione L’agevolazione è concessa sotto forma di voucher formativi aziendali destinati ai lavoratori in possesso dei requisiti previsti. La misura consente ai lavoratori di partecipare ai corsi di formazione approvati sul Catalogo regionale (in costante aggiornamento). Il voucher ha un valore massimo di euro 2. 000,00.  Ciascun lavoratore può fruire di uno o più percorsi formativi, fino al raggiungimento del valore complessivo del voucher. Il costo massimo rimborsabile all’impresa per la fruizione dei percorsi si differenzia in funzione del livello di competenze da acquisire: EQF tra 6 e 8: fino a euro 2. 000,00 per lavoratore; EQF tra 4 e 5: fino a euro 1. 500,00 per lavoratore; EQF 3: fino a euro 800,00 per lavoratore. Ogni impresa avrà a disposizione un importo massimo di euro 50. 000,00 spendibili su base annua. Ai massimali del voucher si applicano le percentuali di finanziamento pubblico sulla base della dimensione del soggetto richiedente e come di seguito illustrato: Lavoratori autonomi: Finanziamento pubblico 100%, Cofinanziamento privato 0% Microimpresa: Finanziamento pubblico 90%, Cofinanziamento privato 10% Piccola impresa: Finanziamento pubblico 70%, Cofinanziamento privato 30% Media impresa: Finanziamento... --- Contributo dell'80% sulla spesa sostenuta per corsi di formazione fino ad un massimo di euro 1. 000,00.   Dotazione finanziaria: euro 2. 300. 000,00 Obiettivo: Favorire una formazione specializzata, flessibile e di qualità, tramite una modalità unica per semplicità di utilizzo e tempestività. Questo permette agli Studi/Aziende di identificare con facilità i corsi di loro interesse tra centinaia di attività programmate e di accedere al contributo previsto in modo efficiente. Soggetti coinvolti Ente proponente: singolo studio professionale/azienda che richiede contributi per la partecipazione del proprio personale a corsi presenti all’interno di cataloghi formativi approvati dal Fondo. L’Ente proponente deve essere regolarmente aderente a Fondoprofessioni prima dell’avvio dell’attività formativa. Destinatari: lavoratrici e lavoratori dipendenti dell’Ente proponente.   Ente attuatore: titolare del catalogo formativo accreditato.   La domanda di contributo dovrà pervenire al Fondo almeno 7 giorni prima dell’inizio dell’attività formativa scelta.    Regime di aiuto:  Regolamento UE n. 1407/2013 – De minimis oppure  Regolamento UE n. 717/2014 – De minimis per settore pesca e acquacoltura oppure  Regolamento UE n. 1408/2013 – De minimis per settore produzione prodotti agricoli.   Termini di presentazione Fino a esaurimento fondi.   --- Beneficiari I datori di lavoro privati aventi unità produttiva/sede operativa ubicata sul territorio di Regione Lombardia. Sono esclusi: i codici Ateco: 96. 04. 1; 96. 04. 10; 92. 00. 01; 92. 00. 02; 92. 00. 09; 47. 78. 94. le pubbliche amministrazioni; le società, gli enti e singoli professionisti che, a qualsiasi titolo, erogano servizi di formazione previsti dall’Avviso attuativo delle presenti Linee guida; le società, gli enti e singoli professionisti che prestano servizi di consulenza e assistenza tecnica a favore dei soggetti coinvolti nell’attuazione, controllo, certificazione e sorveglianza del bando; imprese del settore dell’autotrasporto (Codice Ateco 49. 41. 00 - “Trasporto di merci su strada”) con massimo 50 addetti che intendono richiedere un’agevolazione per l’assunzione di un’autista associata ad un percorso formativo finalizzato all’acquisizione di patenti C, C/E e CQC. Destinatari I lavoratori assunti a partire dal 01/12/2022 e che alla data di assunzione risultavano privi di impiego (di tipo subordinato o parasubordinato) da almeno 30 giorni (di calendario). Sono esclusi: coloro che sono fruitori o lo sono stati fino a 180 giorni prima della data di assunzione di misure regionali già comprensive delle medesime agevolazioni o tipologie di servizi (es. Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori in attuazione del PNRR, Dote Unica Lavoro Fase 4, Garanzia Giovani Fase II e Azioni di Rete per il Lavoro Fase II). se, per lo stesso lavoratore, al beneficiario è stata già concessa un’agevolazione nell’ambito dei seguenti bandi: Formazione continua a valere sul PR FSE+ 2021-2027; Formare per assumere (prima attuazione), Incentivi occupazionali a valere sull’Accordo “Riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’articolo 242 del decreto legge 34/2020”. Caratteristiche dell'agevolazione Voucher per la formazione: riconosciuto, a seguito dell’assunzione, fino al valore massimo di € 3. 000, a fronte del servizio fruito e completato, da avviarsi a partire dalla pubblicazione del bando attuativo del presente provvedimento e comunque entro 90 giorni dalla data di assunzione del lavoratore. È riconosciuto solo per formazione erogata da un operatore appartenente all’elenco regionale degli operatori accreditati per i servizi alla formazione, da una Università con sede in Lombardia o da una Fondazione ITS con sede in Lombardia; mentre è possibile l’ammissione al finanziamento di servizi formativi erogati da enti diversi, esclusivamente se finalizzati all’acquisizione di patentini o di specifiche certificazioni di competenze Incentivo occupazionale: L’incentivo è concesso a fronte di contratti di lavoro subordinato: A tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi (non sono ammesse proroghe); Contratti di apprendistato; A tempo pieno o a tempo parziale (di almeno 20 ore settimanali medie). È differenziato in base alla tipologia contrattuale e alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro. Per contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato di almeno 12 mesi, a fronte del completamento di un percorso formativo: uomini fino a 54 anni: € 4. 000 donne fino a 54 anni: € 6. 000 uomini over 55: € 6. 000 donne over 55: € 8. 000 Per contratti di apprendistato senza l’obbligo della realizzazione di un percorso formativo: uomini fino a... --- La Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia, allo scopo di favorire lo sviluppo economico, sociale e produttivo della Provincia, ha stanziato un fondo di euro 550. 000,00 per contributi a favore delle Micro e Piccole e Medie Imprese bresciane operanti in tutti i settori economici, a sostegno della formazione e dell’aggiornamento professionale (AGEF 2509). I destinatari dei corsi possono essere sia il titolare dell’azienda, sia il legale rappresentante, l’amministratore, i soci lavoranti (esclusi i soci finanziatori), dirigenti, quadri, dipendenti e collaboratori familiari. Il contributo potrà essere richiesto per corsi e seminari svolti in Italia nel corso del 2025, purché attinenti all’attività dell’impresa e riconosciuti o autorizzati da enti pubblici o soggetti accreditati (come Stato, Regioni, Università, enti camerali o organizzazioni di categoria). Restano invece esclusi i percorsi di formazione obbligatoria, come quelli sulla sicurezza. Periodo di validità e termini per la presentazione delle domande I corsi di formazione e aggiornamento professionale ammessi a contributo ai sensi del presente bando devono svolgersi con data di inizio non antecedente al 1° gennaio 2025 e non posteriore al 31 dicembre 2025. I termini di presentazione delle istanze di contributo decorrono da lunedì 9 febbraio 2026 a giovedì 12 febbraio 2026 dalle ore 9:00 e fino alle 16:00. Le domande di contributo devono essere presentate esclusivamente con invio telematico. Beneficiari Possono beneficiare dei contributi le Micro e Piccole e Medie Imprese bresciane operanti in tutti i settori economici, con i seguenti limiti dimensionali: numero di dipendenti non superiore a 200, per le imprese industriali, e per le cooperative sociali O. N. L. U. S. attive nel settore servizi (di cui alla legge della Regione Lombardia n. 21/2003), con fatturato annuale non superiore a € 40. 000. 000,00; micro, piccole e medie imprese commerciali, turistiche, agricole, con numero dipendenti non superiore a 40; imprese in possesso di qualifica artigiana, ove previsto, con un fatturato annuale non superiore ad EURO 7 milioni. Non possono partecipare le imprese che hanno già beneficiato del bando formazione 2024 – AGEF 2409. Entità del Contributo I contributi sono concessi per finanziare i corsi di formazione professionale svolti sul territorio italiano ed esclusivamente attinenti all’attività ed all’oggetto sociale dell’impresa, con esonero dei corsi di formazione obbligatoria (ad es. sicurezza sul lavoro), nella misura pari al 50% del costo sostenuto (al netto di IVA) per la partecipazione a corsi completamente pagati e documentati, con fattura regolarmente quietanzata, nel periodo 01/01/2025 – 31/12/2025. Il contributo massimo erogabile è di euro 5. 000,00. La spesa minima ammissibile, cumulabile con più corsi, è di euro 1. 000,00. E' prevista una premialità aggiuntiva per le imprese in possesso del rating di legalità e della certificazione di parità di genere. --- Destinatari I destinatari dei piani formativi ammissibili sono i dipendenti degli Studi/Aziende in regola con l’iscrizione ed il versamento a Fondoprofessioni con contratto a tempo determinato/indeterminato o di apprendistato. Sarà oggetto di premialità il coinvolgimento di neoassunti e over 55. Condizioni Gli Studi professionali e le società tra professionisti non possono presentare piani formativi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, privacy e antiriciclaggio. I piani formativi dovranno essere composti da un solo corso con una durata di almeno 16 ore con un numero di allievi da 1 a 3. L’attività formativa viene realizzata secondo una logica di affiancamento e on the job individuale o per piccoli gruppi. I progetti formativi dovranno essere progettati sulle effettive esigenze formative del singolo dipendente e dello Studio/Azienda di provenienza, promuovendo così una formazione personalizzata e modalità quali, ad esempio, la formazione “situata” ed esperienziale. Attuatore del piano formativo (responsabile dell’organizzazione ed erogazione dei corsi) dovrà essere necessariamente un Ente di formazione accreditato dal Fondo, come SAEF. Scadenze previste Le risorse disponibili con il presente Avviso sono complessivamente pari a Euro 200. 000,00. L’Ente attuatore, per conto dell’Ente proponente, potrà presentare il piano formativo sull’Avviso a partire da martedì 19/04/2022, fino a esaurimento delle risorse disponibili. L’Avviso prevede la delibera in delega degli esiti dei piani formativi da parte della Presidenza di Fondoprofessioni, con successiva ratifica alla prima seduta del Consiglio di Amministrazione. Tale delibera, tenuto conto dell’ordine cronologico di presentazione, è prevista ogni 15 giorni, fino a esaurimento della disponibilità stanziata. Le attività formative dovranno concludersi entro i 12 mesi dalla data di delibera di approvazione del piano formativo del C. d. A. di Fondoprofessioni, pena la revoca del piano formativo. --- Obiettivo Il Conto Formazione è lo strumento tramite il quale Fondimpresa consente alle aziende aderenti di utilizzare i propri accantonamenti per finanziare la formazione del personale, con una procedura semplice e rapida. I progetti possono essere presentati in qualsiasi momento, tramite apposita piattaforma online, previa condivisione con le parti sociali. Destinatari Apprendisti, impiegati, operai e quadri, dipendenti di aziende di qualsiasi dimensione purché aderenti a Fondimpresa, per i quali sussista l’obbligo del contributo integrativo di cui all’art. 25 della legge n. 845/1978 (cosiddetto 0,30%)  Condizioni Le azioni formative possono essere svolte in presenza, presso l’azienda beneficiaria, oppure a distanza, con modalità frontale (aula) oppure tramite affiancamento o training on the job. I corsi possono riguardare qualsiasi tematica, dalla sicurezza sul lavoro alla gestione aziendale, dalla comunicazione alla vendita, dalle lingue all’informatica, ecc. Scadenze previste Ciascuna impresa aderente deve utilizzare le risorse affluite sul proprio Conto Formazione entro i 2 anni successivi a quello di accantonamento; l'importo non utilizzato entro questo termine viene trasferito dal Conto Formazione aziendale al Conto di Sistema (cioè il “conto collettivo” con il quale Fondimpresa provvede al finanziamento degli Avvisi, i bandi rivolti alla generalità delle aziende aderenti) --- Obiettivo Fondirigenti, il fondo interprofessionale più grande per finanziare la formazione dei Dirigenti, fornisce strumenti flessibili per soddisfare la domanda formativa delle imprese aderenti e dei loro manager. Il Conto formazione è proprio il principale strumento per consentire alle aziende e ai dirigenti di utilizzare in modo efficiente, rapido e innovativo le risorse 0,30% trasferite dall’Inps. Il sistema consente di presentare Piani aziendali singoli, aziendali di gruppo e aziendali 24 per realizzare, in ogni momento dell’anno, interventi formativi volti a rispondere, in modo rapido e puntuale, alle esigenze competitive e di sviluppo, alle necessità di ampliamento e aggiornamento delle competenze del management. Destinatari Dirigenti di aziende di qualsiasi dimensione purché aderenti a Fondirigenti, e in regola con il versamento del contributo integrativo di cui all’art. 25 della legge n. 845/1978(cosiddetto 0,30%).   Interventi ammessi Le azioni formative possono essere svolte in presenza, presso l’azienda beneficiaria, oppure a distanza, con modalità frontale (aula) oppure tramite affiancamento, coaching o training on the job. I corsi possono riguardare qualsiasi tematica, dalla sicurezza sul lavoro alla gestione dei collaboratori, leadership, delega, gestione dei conflitti, finanza e management, lingue, informatica. Scadenze previste ciascuna impresa aderente deve utilizzare le risorse affluite sul proprio Conto Formazione entro i 2 anni successivi a quello di accantonamento; l'importo non utilizzato entro questo termine viene trasferito dal Conto Formazione aziendale al Conto di Sistema (cioè il “conto collettivo” con il quale Fondirigenti provvede al finanziamento degli Avvisi tematici rivolti alla generalità delle imprese aderenti e soggetti ad una procedura selettiva). --- Obiettivo Per favorire l’accesso ai finanziamenti per la formazione continua, Fonservizi mette a disposizione delle imprese aderenti la possibilità di attivare il proprio Conto Formazione Aziendale (CFA), strumento rapido e semplificato, che permette di presentare Piani Formativi condivisi con le Parti Sociali, utilizzando direttamente il 70 % o l’80% di quanto versato al Fondo dal momento dell’attivazione. La scelta di utilizzare l’80% del contributo comporta per l’Impresa l’esclusione dalla partecipazione a tutti gli Avvisi ed un periodo minore di disponibilità delle risorse. Destinatari Apprendisti, impiegati, operai e quadri, dipendenti di aziende di qualsiasi dimensione purché aderenti a Fonservizi, per i quali sussista l’obbligo del contributo integrativo di cui all’art. 25 della legge n. 845/1978(cosiddetto 0,30%) Caratteristiche dell'intervento L’attivazione del Conto Formazione Aziendale è facoltativa da parte delle imprese aderenti a Fonservizi e può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno. Rispetto agli Avvisi del Conto Sistema, il Conto Formazione Aziendale si caratterizza per una maggiore libertà data alle imprese nella presentazione e gestione di un Piano Formativo, ovvero: Facilità di presentazione Minima documentazione per l’ammissibilità del Piano Assenza dei parametri di costo orario Piena libertà nella scelta delle tematiche formative oggetto dei piani Piena libertà di scelta dei fornitori Assenza di massimali di spesa Nessun contributo privato Le azioni formative possono essere svolte in presenza, presso l’azienda beneficiaria, oppure a distanza, con modalità frontale (aula) oppure tramite affiancamento o training on the job. I corsi possono riguardare qualsiasi tematica, dalla sicurezza sul lavoro alla gestione aziendale, dalla comunicazione alla vendita, dalle lingue all’informatica, ecc. Scadenze previste Ciascuna impresa aderente deve utilizzare le risorse affluite sul proprio Conto Formazione Aziendale entro i tre anni successivi a quello di accantonamento se si è scelto di versare il 70%, oppure entro i due anni successivi se si è optato per l’80%. L'importo non utilizzato entro questo termine viene trasferito al Conto di Sistema (cioè il “conto collettivo” con il quale Fonservizi provvede al finanziamento degli Avvisi, i bandi rivolti alla generalità delle aziende aderenti). --- --- ## Corsi OBIETTIVI L’obiettivo di questo corso è quello di fornire ai lavoratori impiegati in attività svolte all’interno di spazi confinati o a rischio di formazione di atmosfere pericolose, l’adeguata formazione teorica e pratica riguardo la conoscenza sui rischi presenti in attività svolte in questi ambienti di lavoro, sui DPI di III categoria da utilizzare in queste attività e sugli strumenti di rilevazione Ossigeno, gas deleteri e atmosfere esplosive. Nell’ambito del corso vengono effettuate prove pratiche di addestramento. DESTINATARI Il corso è rivolto ai lavoratori, datori di lavoro, preposti, dirigenti, RSPP, ASPP, e RLS che effettuano e/o supervisionano i lavori negli spazi confinati. CONTENUTI  Modulo I La normativa di riferimento Definizioni e identificazione di un ambiente confinato o sospetto di inquinamento e criticità Analisi degli eventi infortunistici Individuazione dei fattori di rischio I rischi specifici: aria respirabile atmosfere con difetto o eccesso di ossigeno, atmosfere con agenti chimici pericolosi per asfissia e/o intossicazione, atmosfere con pericolo di esplosione ed incendio, seppellimento, cadute dall’alto, cadute di gravi, carenze di comunicazioni ecc Caratteristiche e pericolosità degli agenti chimici Misure e procedure di prevenzione nelle fasi di lavoro in ambienti confinati o sospetti di inquinamento Modulo II Le procedure da attuare in caso di emergenza (incendio/esplosione, anossia, presenza di gas tossici, recupero infortunato) Simulazione sull’uso dei dispositivi e della strumentazione messa a disposizione Sistemi di segnalazione e comunicazione SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- Così come stabilito dal nuovo Accordo Stato‑Regioni del 17 aprile 2025, entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2025, ogni 5 anni, il Datore di Lavoro deve seguire un corso di aggiornamento di 6 ore. Il programma è diviso in questi moduli:   MODULO 1. GIURIDICO NORMATIVO:  novità legislative e regolamentari (es. microrischi emergenti, smart working, rischio psicosociale); sentenze recenti di rilievo (casi di responsabilità del datore di lavoro); il ruolo del DL nella gestione integrata della prevenzione; la responsabilità civile e penale del datore di lavoro. MODULO 2. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SSL: Far acquisire competenze utili per l’organizzazione e la gestione del sistema di prevenzione e protezione aziendale; le misure organizzative e gestionali di tutela ai sensi di quanto previsto dal d. lgs. n 81/2008; sorveglianza sanitaria.   SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- Così come stabilito dal nuovo Accordo Stato‑Regioni del 17 aprile 2025, entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2025, ogni 5 anni, il Datore di Lavoro deve seguire un corso di aggiornamento di 6 ore. Il programma è diviso in questi moduli:   MODULO 1. GIURIDICO NORMATIVO:  novità legislative e regolamentari (es. microrischi emergenti, smart working, rischio psicosociale); sentenze recenti di rilievo (casi di responsabilità del datore di lavoro); il ruolo del DL nella gestione integrata della prevenzione; la responsabilità civile e penale del datore di lavoro. MODULO 2. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SSL: Far acquisire competenze utili per l’organizzazione e la gestione del sistema di prevenzione e protezione aziendale; le misure organizzative e gestionali di tutela ai sensi di quanto previsto dal d. lgs. n 81/2008; sorveglianza sanitaria.   I corsi vengono erogati in diretta tramite la modalità della videoconferenza, sono fruibili su diversi dispositivi e prevedono la possibilità di interazione docente-allievi. Questo corso può essere svolto anche in aula.     --- OBBIETTIVI Il corso di aggiornamento è finalizzato ai datori di lavoro per aggiornare le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.   DESTINATARI Il corso di formazione è finalizzato ad aggiornare le competenze dei datori di lavoro che svolgono il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione.   CONTENUTI MODULO 1.  IL PROCESSO DI VALUTAZIONE:CRITERI E METODOLOGIE i criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi; struttura e contenuti del documento di valutazione dei rischi; l’analisi degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi; la gestione della documentazione tecnico amministrativa; le procedure semplificate per la redazione della valutazione del rischio. MODULO 2. I FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE fattori di rischio relativi a: luoghi e attrezzature di lavoro, movimentazione manuale dei carichi, agenti fisici, stress lavoro-correlato, agenti biologici;  misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione; dispositivi di protezione individuale; segnaletica di sicurezza. MODULO 3. ESERCITAZIONE predisposizione documento di valutazione dei rischi per un caso concreto riferito al settore ATECO di riferimento SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- OBBIETTIVI Il corso di aggiornamento è finalizzato ai datori di lavoro per aggiornare le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.   DESTINATARI Il corso di formazione è finalizzato ad aggiornare le competenze dei datori di lavoro che svolgono il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione.   CONTENUTI MODULO 1.  IL PROCESSO DI VALUTAZIONE:CRITERI E METODOLOGIE i criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi; struttura e contenuti del documento di valutazione dei rischi; l’analisi degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi; la gestione della documentazione tecnico amministrativa; le procedure semplificate per la redazione della valutazione del rischio. MODULO 2. I FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE fattori di rischio relativi a: luoghi e attrezzature di lavoro, movimentazione manuale dei carichi, agenti fisici, stress lavoro-correlato, agenti biologici;  misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione; dispositivi di protezione individuale; segnaletica di sicurezza. MODULO 3. ESERCITAZIONE predisposizione documento di valutazione dei rischi per un caso concreto riferito al settore ATECO di riferimento.   I corsi vengono erogati in diretta tramite la modalità della videoconferenza, sono fruibili su diversi dispositivi e prevedono la possibilità di interazione docente-allievi. Questo corso può essere svolto anche in aula.     --- OBIETTIVI Il corso di formazione è rivolto a tutti i dirigenti individuati in azienda, così come definiti dall’art. 2, comma 1, lettera d) del D. Lgs 81/2008: «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. DESTINATARI Dirigenti di tutte le Organizzazioni, per tutti i settori di rischio. CONTENUTI In relazione a quanto previsto dall’art. 37 D. Lgs 81/08 e dall'Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 e dal Nuovo Accordo Stato Regioni del 24/05/2025, la formazione dei Dirigenti è strutturata in quattro moduli e comprende i seguenti contenuti minimi: MODULO 1. GIURIDICO – NORMATIVO sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori; responsabilità civile e penale e tutela assicurativa; sistema istituzionale della prevenzione; la responsabilità amministrativa d. lgs. n. 231/2001 nel settore privato; soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il D. Lgs n. 81/2008: compiti, obblighi, responsabilità; delega di funzioni; MODULO 2. GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA modelli di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (articolo 30, D. Lgs. n. 81/2008); gestione della documentazione tecnico amministrativa; obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione; organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze; modalità di organizzazione e di esercizio della funzione di vigilanza delle attività lavorative e in ordine all'adempimento degli obblighi previsti al comma 3 bis dell’art. 18 del D. Lgs. 81/08; MODULO 3. COMPITI SPECIFICI DEL DIRIGENTE IN RELAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO le misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione in base ai fattori di rischio; gestione del rischio interferenziale e il DUVRI. organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze. importanza della sorveglianza sanitaria; MODULO 4. COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI competenze relazionali e consapevolezza del ruolo; importanza strategica dell’informazione, della formazione e dell’addestramento; tecniche di comunicazione; gli obblighi formativi per i diversi soggetti aziendali; consultazione e partecipazione dei rappresentanti per la sicurezza SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- OBBIETTIVI Il corso di formazione è finalizzato a fornire ai datori di lavoro le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. DESTINATARI Il corso di formazione è finalizzato a fornire ai datori di lavoro che svolgono il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione. CONTENUTI Il percorso formativo si articola, con un modulo comune e ulteriori moduli tecnici-integrativi per particolari settori di riferimento; Al modulo comune (prime 8H) si accede dopo aver frequentato il corso propedeutico per datore di lavoro, al punto 3. dell'Accordo stato Regioni del 17 Aprile 2025. MODULO 1.  IL PROCESSO DI VALUTAZIONE:CRITERI E METODOLOGIE i criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi; struttura e contenuti del documento di valutazione dei rischi; l’analisi degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi; la gestione della documentazione tecnico amministrativa; le procedure semplificate per la redazione della valutazione del rischio. MODULO 2. I FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE fattori di rischio relativi a: luoghi e attrezzature di lavoro, movimentazione manuale dei carichi, agenti fisici, stress lavoro-correlato, agenti biologici;  misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione; dispositivi di protezione individuale; segnaletica di sicurezza. MODULO 3. ESERCITAZIONE predisposizione documento di valutazione dei rischi per un caso concreto riferito al settore ATECO di riferimento --- OBBIETTIVI Il corso di formazione è finalizzato a fornire ai datori di lavoro le competenze tecniche, organizzative e procedurali proprie del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. DESTINATARI Il corso di formazione è finalizzato a fornire ai datori di lavoro che svolgono il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione. CONTENUTI Il percorso formativo si articola, con un modulo comune e ulteriori moduli tecnici-integrativi per particolari settori di riferimento; Al modulo comune (prime 8H) si accede dopo aver frequentato il corso propedeutico per datore di lavoro, al punto 3. dell'Accordo stato Regioni del 17 Aprile 2025. MODULO 1.  IL PROCESSO DI VALUTAZIONE:CRITERI E METODOLOGIE i criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi; struttura e contenuti del documento di valutazione dei rischi; l’analisi degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi; la gestione della documentazione tecnico amministrativa; le procedure semplificate per la redazione della valutazione del rischio. MODULO 2. I FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE fattori di rischio relativi a: luoghi e attrezzature di lavoro, movimentazione manuale dei carichi, agenti fisici, stress lavoro-correlato, agenti biologici;  misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione; dispositivi di protezione individuale; segnaletica di sicurezza. MODULO 3. ESERCITAZIONE predisposizione documento di valutazione dei rischi per un caso concreto riferito al settore ATECO di riferimento   I corsi vengono erogati in diretta tramite la modalità della videoconferenza, sono fruibili su diversi dispositivi e prevedono la possibilità di interazione docente-allievi. Questo corso può essere svolto anche in aula.   --- OBBIETTIVI Il corso di formazione ha i seguenti obiettivi:a) illustrare i concetti di pericolo, danno e prevenzione che si riscontrano in una attività lavorativa svolta in uno spazio confinato;b) illustrare le misure di prevenzione degli infortunic) far acquisire le competenze necessarie per l’utilizzo dei dispositivi, delle attrezzature di lavoro e delle strumentazioni messi a disposizione per affrontare i rischi;d) illustrare le procedure di gestione delle emergenze, evacuazione e primo soccorso. DESTINATARI LAVORATORI, DATORI DI LAVORO E LAVORATORI AUTONOMI CHE OPERANO IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI (dpr n. 177/2011) CONTENUTI MODULO 1. GIURIDICO TECNICO (4 ORE) normativa di riferimento;  definizione e identificazione di un ambiente confinato; analisi degli eventi infortunistici;  individuazione fattori di rischio;  caratteristiche e pericolosità degli agenti chimici;  misure e procedure di prevenzione nelle fasi di lavoro in ambienti confinati o sospetti di inquinamento come ad esempio: procedure di ingresso e uscita da un ambiente confinato, macchine ed attrezzature di lavoro, sistemi di illuminazione;  MODULO 1. PROVA PRATICA (8 ORE) le procedure da attuare in caso di emergenza (incendio/esplosione, anossia, presenza di gas tossici, recupero infortunato); simulazione sull’uso dei dispositivi e della strumentazione messa a disposizione: DPI, imbracature di sicurezza;  sistemi di segnalazione e comunicazione.   SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- Ecco una panoramica chiara e aggiornata del Corso di Aggiornamento per Ambienti Confinati, conforme all’Accordo Stato‑Regioni del 17 aprile 2025 (entrato in vigore il 24 maggio 2025):  OBBIETTIVI Rafforzare le conoscenze su pericoli specifici degli ambienti confinati: carenza di ossigeno, atmosfere tossiche o esplosive, difficoltà tecniche o logistiche;  Aggiornare le competenze operative nell’uso dei DPI, attrezzature e dispositivi tecnici;  Migliorare la capacità di gestione delle emergenze, includendo procedure di evacuazione, recupero di infortunati e primo soccorso.   DESTINATARI Lavoratori, datori di lavoro, lavoratori autonomi che già operano (o opereranno) in ambienti sospetti di inquinamento o confinati secondo DPR 177/2011.   CONTENUTI MODULO PRATICO (4 ORE): simulazioni operative su scenari di emergenza: incendio, anossia, gas tossici, recupero di un infortunato;  prove con DPI: casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, imbracatura EN361, respiratori; uso di strumentazioni: rilevatori di gas, misuratori di esplosività, tripode, sistemi di comunicazione e segnalazione. I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- I Datori di lavoro attraverso la frequenza del corso dovranno essere in grado di svolgere le funzioni loro attribuite dalla normativa (art. 18 d. lgs. n. 81/2008), acquisendo la consapevolezza delle azioni conseguenti alle responsabilità del ruolo. Il presente corso è valido anche per gli obblighi formativi per la figura del datore di lavoro dell’impresa affidataria previsti dall’art. 97, comma 3 ter, del d. lgs. n. 81/2008 integrato dalla frequenza del modulo aggiuntivo “cantieri”. Il corso di formazione per datore di lavoro ha i seguenti obiettivi: a) far acquisire le conoscenze e le competenze per esercitare il ruolo di datore di lavoro; b) far conoscere gli obblighi e le responsabilità penali, civili ed amministrative posti in capo al datore di lavoro e alle altre figure della prevenzione aziendale; c) illustrare il sistema istituzionale della prevenzione e il ruolo degli organi di vigilanza; d) far acquisire competenze utili per l’organizzazione e la gestione del sistema di prevenzione e protezione aziendale; e) illustrare gli strumenti di comunicazione più idonei al proprio contesto per un’efficace interazione e relazione. Il programma è diviso in questi moduli:   MODULO 1. GIURIDICO NORMATIVO:  - Far acquisire le conoscenze e le competenze per esercitare il ruolo di datore di lavoro; - I soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il d. lgs. n. 81/2008: compiti, obblighi, responsabilità e tutela assicurativa; - Responsabilità civile, penale, amministrativa del Datore di lavoro; - Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive; - Far conoscere gli obblighi, le responsabilità penali, civili ed amministrative posti in capo al datore di lavoro e alle altre figure della prevenzione aziendale;  - Illustrare il sistema istituzionale della prevenzione e il ruolo degli organi di vigilanza.   MODULO 2. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SSL: - Far acquisire competenze utili per l’organizzazione e la gestione del sistema di prevenzione e protezione aziendale; - Le misure organizzative e gestionali di tutela ai sensi di quanto previsto dal d. lgs. n 81/2008; - Gestione del rischio interferenziale e il DUVRI; - Organizzazione e gestione delle emergenze; - Sorveglianza sanitaria; - llustrare gli strumenti di comunicazione più idonei al proprio contesto per un’efficace interazione e relazione; - Costi della mancata sicurezza, e benefici della sicurezza.   SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- I Datori di lavoro attraverso la frequenza del corso dovranno essere in grado di svolgere le funzioni loro attribuite dalla normativa (art. 18 d. lgs. n. 81/2008), acquisendo la consapevolezza delle azioni conseguenti alle responsabilità del ruolo. Il presente corso è valido anche per gli obblighi formativi per la figura del datore di lavoro dell’impresa affidataria previsti dall’art. 97, comma 3 ter, del d. lgs. n. 81/2008 integrato dalla frequenza del modulo aggiuntivo “cantieri”. Il corso di formazione per datore di lavoro ha i seguenti obiettivi: a) far acquisire le conoscenze e le competenze per esercitare il ruolo di datore di lavoro; b) far conoscere gli obblighi e le responsabilità penali, civili ed amministrative posti in capo al datore di lavoro e alle altre figure della prevenzione aziendale; c) illustrare il sistema istituzionale della prevenzione e il ruolo degli organi di vigilanza; d) far acquisire competenze utili per l’organizzazione e la gestione del sistema di prevenzione e protezione aziendale; e) illustrare gli strumenti di comunicazione più idonei al proprio contesto per un’efficace interazione e relazione. Il programma è diviso in questi moduli:   MODULO 1. GIURIDICO NORMATIVO:  - Far acquisire le conoscenze e le competenze per esercitare il ruolo di datore di lavoro; - I soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il d. lgs. n. 81/2008: compiti, obblighi, responsabilità e tutela assicurativa; - Responsabilità civile, penale, amministrativa del Datore di lavoro; - Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive; - Far conoscere gli obblighi, le responsabilità penali, civili ed amministrative posti in capo al datore di lavoro e alle altre figure della prevenzione aziendale;  - Illustrare il sistema istituzionale della prevenzione e il ruolo degli organi di vigilanza.   MODULO 2. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SSL: - Far acquisire competenze utili per l’organizzazione e la gestione del sistema di prevenzione e protezione aziendale; - Le misure organizzative e gestionali di tutela ai sensi di quanto previsto dal d. lgs. n 81/2008; - Gestione del rischio interferenziale e il DUVRI; - Organizzazione e gestione delle emergenze; - Sorveglianza sanitaria; - llustrare gli strumenti di comunicazione più idonei al proprio contesto per un’efficace interazione e relazione; - Costi della mancata sicurezza, e benefici della sicurezza.   I corsi vengono erogati in diretta tramite la modalità della videoconferenza, sono fruibili su diversi dispositivi e prevedono la possibilità di interazione docente-allievi. Questo corso può essere svolto anche in aula.   --- OBIETTIVI Offrire una corretta chiave di lettura e di interpretazione delle regole di prevenzione previste dalla normativa al fine di intraprendere le necessarie misure in merito alla riorganizzazione delle attività di sicurezza in azienda. DESTINATARI Questo corso è rivolto ai Preposti, così come individuati e definiti dall'articolo 2 del Decreto Legislativo 81/2008. CONTENUTI Durante il corso verranno trattati i seguenti argomenti: l’approccio alla prevenzione del D. Lgs 81/2008 per “un percorso di miglioramento” della sicurezza e della salute dei lavoratori; il sistema legislativo; principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; definizione e individuazione dei fattori di rischio; valutazione dei rischi; individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. I corsi vengono erogati in diretta tramite la modalità della videoconferenza, sono fruibili su diversi dispositivi e prevedono la possibilità di interazione docente-allievi. Questo corso può - nelle stesse date e orari - essere seguito anche in aula. --- OBIETTIVI Tutti i Preposti, ai sensi dell’articolo 37 del D. Lgs 9 aprile 2008 n. 81, devono ricevere a cura del proprio datore di lavoro una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza e un aggiornamento periodico. La durata e le modalità di questa formazione di aggiornamento sono stati definiti con l’Accordo Stato Regioni del 24 maggio 2025: è prevista una periodicità biennale e una durata minima di 6 ore, per tutti i livelli di rischio aziendale. Obiettivo di questo corso è quindi l’aggiornamento biennale della formazione dei Preposti che hanno ricevuto la formazione base da oltre 2 anni. DESTINATARI Questo corso è rivolto ai Preposti, così come individuati e definiti dall'articolo 2 del Decreto Legislativo 81/2008 che hanno già ricevuto la formazione base e devono effettuare l'aggiornamento biennale, in conformità all'articolo 37 del D. Lgs 81/2008 ed agli Accordi Stato Regioni 21 dicembre 2011, del 7 luglio 2016 e del 24 maggio 2025. CONTENUTI principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale; relazioni tra i soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione; definizione e individuazione dei fattori di rischio; incidenti e infortuni mancati; tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori; Behavior-Based Safety (B-BS). I corsi vengono erogati in diretta tramite la modalità della videoconferenza, sono fruibili su diversi dispositivi e prevedono la possibilità di interazione docente-allievi. Questo corso può essere seguito anche in aula: --- OBIETTIVI Tutti i Preposti, ai sensi dell’articolo 37 del D. Lgs 9 aprile 2008 n. 81, devono ricevere a cura del proprio datore di lavoro una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza e un aggiornamento periodico. La durata e le modalità di questa formazione di aggiornamento sono stati definiti con l’Accordo Stato Regioni del 24 maggio 2025: è prevista una periodicità biennale e una durata minima di 6 ore, per tutti i livelli di rischio aziendale. Obiettivo di questo corso è quindi l’aggiornamento biennale della formazione dei Preposti che hanno ricevuto la formazione base da oltre 2 anni. DESTINATARI Questo corso è rivolto ai Preposti, così come individuati e definiti dall'articolo 2 del Decreto Legislativo 81/2008 che hanno già ricevuto la formazione base e devono effettuare l'aggiornamento biennale, in conformità all'articolo 37 del D. Lgs 81/2008 ed agli Accordi Stato Regioni 21 dicembre 2011, del 7 luglio 2016 e del 24 maggio 2025. CONTENUTI principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale; relazioni tra i soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione; definizione e individuazione dei fattori di rischio; incidenti e infortuni mancati; tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori; Behavior-Based Safety (B-BS). SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino a oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- OBIETTIVI Offrire una corretta chiave di lettura e di interpretazione delle regole di prevenzione previste dalla normativa al fine di intraprendere le necessarie misure in merito alla riorganizzazione delle attività di sicurezza in azienda. DESTINATARI Questo corso è rivolto ai Preposti, così come individuati e definiti dall'articolo 2 del Decreto Legislativo 81/2008. CONTENUTI Durante il corso verranno trattati i seguenti argomenti: l’approccio alla prevenzione del D. Lgs 81/2008 per “un percorso di miglioramento” della sicurezza e della salute dei lavoratori; il sistema legislativo; principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; definizione e individuazione dei fattori di rischio; valutazione dei rischi; individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- OBIETTIVI Il corso di formazione è rivolto a tutti i dirigenti individuati in azienda, così come definiti dall’art. 2, comma 1, lettera d) del D. Lgs 81/2008: «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. DESTINATARI Dirigenti di tutte le Organizzazioni, per tutti i settori di rischio. CONTENUTI In relazione a quanto previsto dall’art. 37 D. Lgs 81/08, dall'Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 e dal Nuovo Accordo Stato Regioni del 24/05/2025, la formazione dei Dirigenti è strutturata in quattro moduli e comprende i seguenti contenuti minimi: MODULO 1. GIURIDICO – NORMATIVO sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori; responsabilità civile e penale e tutela assicurativa; sistema istituzionale della prevenzione; soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il D. Lgs n. 81/2008: compiti, obblighi, responsabilità; delega di funzioni; MODULO 2. GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA modelli di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (articolo 30, D. Lgs. n. 81/2008); gestione della documentazione tecnico amministrativa;  i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro in relazione alla normativa volontaria. MODULO 3. COMPITI SPECIFICI DEL DIRIGENTE IN RELAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO criteri e strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi; le misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione in base ai fattori di rischio; la considerazione degli infortuni mancati e delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori e dei preposti; documento di valutazione dei rischi (contenuti specificità e metodologie); dispositivi di protezione individuale; importanza della sorveglianza sanitaria; obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione; gestione del rischio interferenziale e il DUVRI; organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze. MODULO 4. COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI competenze relazionali e consapevolezza del ruolo; importanza strategica dell’informazione, della formazione e dell’addestramento quali strumenti di conoscenza della realtà aziendale; tecniche di comunicazione; gestione dei gruppi di lavoro e dei conflitti; consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. I corsi vengono erogati in diretta tramite la modalità della videoconferenza, sono fruibili su diversi dispositivi e prevedono la possibilità di interazione docente-allievi. Questo corso può essere svolto anche in aula.   --- OBIETTIVI il corso si propone l'obiettivo di presentare le principali soluzioni di Intelligenza Artificiale per stimolare nei partecipanti la riflessione su come questi strumenti potrebbero essere utilizzati per ottimizzare i processi aziendali CONTENUTI Fondamenti dell'Intelligenza Artificiale ed Etica: Introduzione ai concetti chiave dell'AI, esplorando le sue potenzialità e i limiti, con un focus sull'importanza dell'etica e della responsabilità nell'adozione e utilizzo delle tecnologie intelligenti. Panoramica degli Strumenti AI Disponibili: Presentazione delle principali soluzioni AI sul mercato, come ChatGPT e Copilot, illustrandone le funzionalità e le modalità di utilizzo nei diversi contesti professionali. Esempi Applicativi nei Processi Aziendali: Analisi di casi d'uso pratici che evidenziano l'impatto dell'AI nell'ottimizzazione dei processi aziendali. DESTINATARI Chiunque all'interno dell'organizzazione voglia approfondire le potenzialità dell'AI per efficientare i processi aziendali. --- OBIETTIVI Offrire una corretta chiave di lettura e di interpretazione delle regole di prevenzione previste dalla normativa al fine di intraprendere le necessarie misure in merito alla riorganizzazione delle attività di sicurezza in azienda. DESTINATARI Questo corso è rivolto ai Preposti, così come individuati e definiti dall'articolo articolo 37 del d. LGS 81/2008 CONTENUTI Durante il corso verranno trattati i seguenti argomenti: il sistema legislativo; principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; modalità di esercizio della funzione di controllo e modalità di comunicazione e relazione con i soggetti della prevenzione aziendale e lavoratori;  misure tecniche, organizzative e procedurali e valutazione dei rischi (segnalazione di incidenti e infortuni mancati); obblighi connessi ai contratti di appalto, d'opera e di somministrazione; gestione del rischio interferenziale e il DUVRI; individuazione delle misure tecniche, organizzative, procedurali di prevenzione e protezione e vigilanza sulle attività lavorative; SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- Come riconoscere e celebrare la diversità culturale all'interno di un team sportivo o aziendale per favorire una maggiore cooperazione e creatività. --- Strategie per migliorare la collaborazione tra colleghi e membri del team, favorendo un ambiente di lavoro positivo. --- Come motivare e guidare i team in modo efficace sia nel contesto sportivo che aziendale. --- Come l'uso della tecnologia (dati, analytics, strumenti digitali) può migliorare sia le performance sportive che quelle aziendali. --- Come gestire i fallimenti e le sconfitte nello sport e nel lavoro, imparando da essi per migliorare continuamente. --- OBIETTIVI Scopri il potere del pensiero gruppale attraverso il gioco creativo! La metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, sviluppata in collaborazione con ricercatori del MIT e adottata da team innovativi come quelli di Google e Nike, stimola il pensiero creativo, migliora la comunicazione e potenzia la collaborazione nei gruppi di lavoro.  Attraverso l'uso dei mattoncini, i partecipanti trasformano idee e concetti complessi in rappresentazioni visive e tangibili, superando le barriere comunicative tradizionali e facilitando un dialogo aperto e costruttivo. Gli obiettivi dell’esperienza sono: Valorizzare il contributo unico di ciascun membro del team Trasformare un gruppo in una squadra coesa Creare fiducia operativa attraverso l'interazione pratica Sviluppare soluzioni condivise a sfide reali DESTINATARI Tutti i livelli aziendali Team cross-funzionali Gruppi in fase di formazione o riallineamento CONTENUTI – Cosa costruiremo insieme Modulo 1: Sviluppare una comprensione profonda dell'identità individuale e collettiva (4 ore) Chi sono: i miei valori fondamentali Come mi percepiscono gli altri: modalità di interazione e caratteristiche visibili Chi voglio diventare: aspirazioni e contributo futuro nel team Modulo 2: Dinamiche di squadra e sviluppo collaborativo (4 ore) Costruzione di una rappresentazione condivisa delle dinamiche di team attraverso: Mappatura delle interazioni individuali Identificazione dei meccanismi relazionali e comportamentali Definizione di azioni concrete per migliorare la collaborazione --- Costruire un team efficiente, coeso e motivato attraverso il gioco, lo sport e la collaborazione, è possibile! Se poi la cornice è la Natura, il risultato sarà indimenticabile, perché apprendiamo da un insegnante che ha millenni di esperienza. Perché funziona? Perché stimola i partecipanti (divisi in squadre) a scegliere un percorso in una situazione competitiva, a prendere decisioni insieme per raggiungere gli obiettivi divertendosi, in un ambiente naturale molto piacevole. Nel dettaglio, lo spirito dell’ORIENTEERING richiede ai partecipanti: Intuizione e spirito di gruppo Capacità di comunicazione e coordinamento Affrontare situazioni varie e articolate Voglia di imparare divertendosi Decision making / Problem solving OBIETTIVIIl team dovrà scegliere il percorso, lo strumento ideale e fare la scelta giusta per raggiungere la meta. Sapersi orientare in un ambiente sconosciuto, interpretare gli strumenti a disposizione e prendere decisioni può accadere in un bosco, su un sentiero di montagna, su un’isola, in un fiume, lago o mare. Accorgersi che il Team è stato fondamentale è un traguardo di grande soddisfazione e di grandeutilità nella vita professionale. Lo spirito di gruppo funziona sempre! CONTENUTI Accoglienza dei partecipanti e briefingAvviene con un breve briefing sulla tipologia della prova e contestualmente vengono costituite le diverse squadre. Durante la presentazione vengono descritte le caratteristiche delle sfide che il gruppo dovrà affrontare sia dal punto di vista sportivo, sia dal punto di vista organizzativo. Materiali e regolamentoPresentazione della mappa e indicazioni per una corretta lettura, consegna dei materiali di orientamento (bussola, ecc. ) e formazione per un corretto uso finalizzato al miglior risultato nella competizione. Attività di OrienteeringLe squadre andranno alla ricerca delle lanterne con l’ausilio dei materiali ricevuti. Le Guide saranno presenti lungo il percorso della prova per supervisionare lo svolgimento e fornire assistenza in caso di necessità o emergenze. Al ritrovamento delle lanterne ci saranno indovinelli a cui rispondere e sfide da affrontare, sempre coordinate dalle nostre Guide esperte. Terminata la prova verrà nominata la squadra vincitrice e si svolgerà una piccola premiazione.   E' possibile aggiungere: una degustazione in cantina al termine delle attività di orientamento un’attività di debriefing con nostro formatore (4 ore circa) a distanza di una/due settimane, per riflettere sull’esperienza svolta, eventuali punti di forza e di debolezza emersi nel team, buone prassi da trasferire nel contesto lavorativo quotidiano (modalità di comunicazione e collaborazione, rispetto dei ruoli, gestione dei conflitti, pensiero creativo, problem solving... ) Polizza Assicurativa per tutto il gruppo, da stipulare prima delle attività di orientamento --- OBIETTIVI1. Analizzare come la fiducia si sviluppa nei diversi livelli di interazione, da quella personale a quella organizzativa. 2. Apprendere i principi fondamentali per coltivare una credibilità solida e sostenibile nel tempo. 3. Sviluppare competenze pratiche per identificare e affrontare situazioni in cui la fiducia è minata o compromessa. CONTENUTI La fiducia come leva strategica- Fiducia: la velocità con cui le cose accadono- L'impatto economico della fiducia: costi nascosti e benefici tangibili- Dare e avere della fiducia: perché la fiducia genera risultati sostenibili Le 5 onde della fiduciaFiducia in se stessi (Self Trust)- Credibilità personale: Integrità, intenzioni, capacità e risultati. - I quattro pilastri della credibilità: Carattere e competenza come fondamenta. Fiducia nelle relazioni (Relationship Trust)- Conto corrente emozionale: Relazioni basate su piccoli "depositi" di fiducia, come ascolto, rispetto e gentilezza. - I 13 comportamenti della fiducia: Trasparenza, chiarezza, responsabilità e lealtà. Fiducia organizzativa (Organizational Trust)- Cultura aziendale: Trasparenza nei processi, leadership credibile, politiche inclusive e ben definite. - Integrità nei processi: Coerenza tra promesse aziendali e risultati effettivi. Fiducia nel mercato (Market Trust)- Reputazione: Affidabilità di prodotti/servizi, coerenza dei valori e immagine pubblica. - Relazioni con clienti e partner: Focalizzarsi sull’esperienza del cliente e sulla coerenza del brand. Fiducia sociale (Societal Trust)- Contributo alla società: Responsabilità sociale, sostenibilità, pratiche etiche. - Visione a lungo termine: Impatti positivi oltre il profitto immediato. Il triangolo dell'autorevolezza- Fiducia, delega e feedback- Costruire leadership attraverso la fiducia Esercitazioni pratiche• I quattro pilastri della credibilità: strumenti per analizzarli e migliorarli• I 13 comportamenti dei leader che ispirano fiducia• Strategie per espandere la fiducia in modo intelligente e sicuro• Creazione di un piano d’azione personale per la fiducia (Trust Action Plan) --- Obiettivo L’obiettivo fondamentale di questo corso è elevare la coscienza imprenditoriale, sviluppare un nuovo modello di business in cui il benessere delle persone è il punto di partenza e non il risultato.   Contenuti • Il potere della prospettiva: come un cambiamento di mentalità può portare ad una produttività più elevata ed ad una cultura aziendale che sappia coinvolgere le persone. Il passaggio dall'uso delle persone all’amore per le persone. • Amare le persone, usare le cose: creare un ambiente di lavoro che promuova l’abbondanza. • Le persone al centro: come costruire un business in cui il benessere delle persone è il punto di partenza e non il risultato. • Attrarre abbondanza con una leadership basata sull'amore, l’empatia e l’intelligenza emotiva. • Energia ed entusiasmo: come ispirare gli altr --- Giocare la Psicologia delle OrganizzazioniLa Psicologia delle Organizzazioni ci aiuterà a lavorare sul nostro modo di interpretare il ruolo, con attività che esploreranno le dinamiche interpersonali, la motivazione e la costruzione della fiducia nel gruppo. I giochi sono progettati per affrontare molte aree fondamentali nei processi di gestione:• Gestione delle Emozioni: basata sul lavoro di Daniel Goleman, questa sezione sfida i partecipanti a riconoscere e gestire le proprie emozioni, sviluppando una consapevolezza cruciale per una leadership autentica. • Comunicazione e Feedback: attraverso esercizi di feedback in tempo reale, i partecipanti potranno migliorare la loro capacità di dare e ricevere commenti costruttivi, creando un ambiente di trasparenza e crescita continua. • Team Building e Fiducia: ispirato al modello delle "cinque disfunzioni del team" di Patrick Lencioni, i partecipanti impareranno a costruire fiducia, impegno e responsabilità, ingredienti fondamentali per il successo di un team. • Motivazione e Coinvolgimento: comprendere le leve motivazionali del team è essenziale; attraverso i giochi, i partecipanti esploreranno le dinamiche di sfida e riconoscimento. • Gestione del Conflitto: l’interazione nei giochi permetterà ai partecipanti di confrontarsi con la gestione del conflitto, l’ascolto attivo e il confronto come strumenti essenziali per una leadership efficace. Le Emozioni nell’ApprendimentoLe emozioni sono il cuore pulsante dell’apprendimento, in grado di influenzare attenzione, memoria e motivazione; come evidenziato da Antonio Damasio in "L'errore di Cartesio" e dalla Teoria dell’Apprendimento Esperienziale di David Kolb, coinvolgere emozioni e cognizione porta a un apprendimento più efficace e duraturo. Attraverso il coinvolgimento emotivo, i partecipanti potranno sviluppare una comprensione profonda e concreta di ciò che apprendono, applicandolo poi a situazioni reali. La Potenza del Ragionamento AnalogicoIl ragionamento analogico rappresenta uno strumento potente per trasferire conoscenze da contesti familiari a situazioni nuove, stimolando creatività e capacità di problem-solving. I giochi analogici e le simulazioni offrono ai leader un ambiente sicuro dove esplorare dinamiche complesse e sperimentare strategie. In linea con il concetto di "praticante riflessivo" di Donald Schön, i partecipanti saranno incoraggiati a riflettere sulle proprie azioni e a sviluppare competenze applicabili nel loro quotidiano professionale. --- Obiettivi: ▪ Accendere la consapevolezza su quanto la qualità delle relazioni è l’ago della bilancia che misura la qualità della vita in ogni ambito. ▪ Stimolare il pensiero strategico e calibrare la spontaneità per ottenere prima e meglio i personali obiettivi di comunicazione. ▪ Disinnescare il circolo vizioso dei problemi casa-lavoro / lavoro-casa. ▪ Far emergere nel partecipante il “sano egoismo”: uno sguardo lucido sui propri bisogni nel rispetto di quelli dell’altro. ▪ Offrire metodologie operative verbali e non-verbali per interagire al meglio con qualsiasi interlocutore, gestendo i contrasti ed evitando i conflitti. ▪ Stimolare il pensiero gentile nei confronti delle persone con cui passiamo più tempo.   Contenuti: ▪ Quando la spontaneità ti frega ▪ Come la strategia ti salva ▪ Le relazioni fondamentali ▪ Risposta VS Reazione ▪ Le persone del tuo Universo Sociale e l’energia che ti danno o tolgono ▪ Il bisogno più sottovalutato dell’essere umano ▪ La prova scientifica che siamo animali sociali ▪ I 4 livelli di relazione nelle organizzazioni: apri gli occhi sul livello della tua azienda ▪ Differenza tra contrasto e conflitto ▪ La risonanza emotiva ▪ Inizia dall’ascolto con semplici regole ▪ I tre principali tipi di comunicazione: scegli quella interattiva ▪ Il SANO EGOISMO ▪ La gentilezza “a fondo perduto” ▪ La manipolazione etica ▪ Le tentate soluzioni disfunzionali ▪ L’assertività tagliata semplice ▪ I principali indicatori emotivi non verbali ▪ I principi della Comunicazione Non Violenta di Rosemberg --- OBIETTIVORiconoscere, analizzare, e affrontare con serenità le situazioni conflittuali, per costruire relazioni proficue a livello interpersonale e interprofessionale, Migliorando la qualità della comunicazione, efficace e persuasiva, all’inter-no dell’azienda, ed in outsourcing, favorendo il riconoscimento della lea-dership, e la crescita delle performances del team di lavoro. CONTENUTI Le fasi della dinamica del conflitto Metodi e strategie di intervento per comprendere e gestire i conflitti La mediazione dei conflitti fra terze parti Il conflitto interpersonale; caratteristiche e criticità La componente hard e soft del conflitto Il conflitto nel team working L’incidenza del linguaggio sulle relazioni conflittuali Il modello Thomas-Kilmann: I cinque stili di gestione dei conflitti (competizio-ne, collaborazione, compromesso, evitamento, accomodamento). Intelligenza Emotiva: riconoscere, controllare e gestire le proprie ed altrui emozioni e lo stress, per migliorare la qualità delle relazioni, ed aumentare l’efficienza (test ed esercitazioni) Qualità ed efficacia Comunicativa all’interno dell’azienda. Comprendere l’importanza del giusto approccio, per attivare una comuni-cazione propositiva e pro attiva, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi aziendali Elementi di PNL per aumentare l’empatia, l‘assertività, la fiducia verso il team working, ed i clienti. (Test ed esercitazioni) L’ ascolto attivo come soluzione per coinvolgere, tranquillizzare, e motivare il team ed i clienti, evitando fraintendimenti e conflitti.   --- Il vero leader non comanda, ma guida e facilita il gioco di squadra, generando coinvolgimento e collaborazione per raggiungere gli obiettivi comuni. Con il workshop LEGO® SERIOUS PLAY® i partecipanti lavoreranno alla loro visione di team ideale, discutendo dinamiche interpersonali e obiettivi comuni per applicarli in azienda. Analizzeranno anche i conflitti e il loro impatto, con l'obiettivo di potenziare la collaborazione e affrontare sfide in modo creativo. Con la tecnica delle domande, invece, i partecipanti alleneranno il controllo delle reazioni emotive, la capacità di ascolto e di feedback costruttivo. OBIETTIVI Affrontare le sfide quotidiane in modo creativo e costruttivo Rafforzare la collaborazione con la squadra Migliorare il controllo delle emozioni nel dialogo con le persone Coinvolgere il team migliorando le capacità di ascolto CONTENUTI Leadership assertiva Caratteristiche ideali di squadra Gestione dei conflitti Il potere delle domande per condurre il dialogo e la negoziazione Saper chiedere per ottenere collaborazione della squadra: esercizi Disinnescare il conflitto e controllare l’emotività: esercizi Dare un feedback assertivo con le domande: esempi ed esercizi --- Il corso: A seconda della personalità, qualsiasi leader può trovarsi in difficoltà nella gestione dei feedback rivolti ai collaboratori, soprattutto quando non sono positivi. Non è un caso, infatti, che spesso un feedback si trasformi in una conversazione cruciale, nella quale subentrano anche le caratteristiche di personalità del destinatario del feedback stesso. Esistono delle domande da fare a sé stessi, prima di incontrare il collaboratore, che possono aiutare il leader a calibrare i modi, i toni, i tempi, per garantirsi un risultato il più possibile congruo alle sue aspettative e al suo obiettivo di comunicazione. Ma esistono anche tecniche vocali e modulazioni emotive della voce che aiutano in questo senso.   Obiettivi: Imparare a offrire e a ricevere feedback costruttivi Gestire le conversazioni cruciali Espandere le proprie possibilità espressive sia dal punto di vista vocale che dal punto di vista emotivo Sperimentare diversi climi emotivi e affinare le proprie capacità empatiche   Contenuti mattina: Chiarire a se stessi cosa si vuole ottenere con il feedback Il percorso verso l’azione Creare il giusto clima di sicurezza, calibrato sulle esigenze emotive del collaboratore Rispondere Vs reagire Esprimere chiaramente la richiesta di miglioramento di risultati Imparare a filtrare i feedback ricevuti e scegliere a chi rivolgersi per ottenerne di funzionali alla propria crescita Varie esercitazioni   Contenuti pomeriggio: Esercizi per la spazializzazione della voce “Essere il leader di se stessi”: competenze base di una leadership emotiva Indagine espressiva sulla piramide dell’empatia e sulle emozioni primarie Esercitazioni sul clima emotivo e sulla sua gestione --- Per poter lavorare meglio le persone hanno bisogno di essere guidate ed ispirate da leader autorevoli e capaci di comunicare in modo lucido e costruttivo. Questa giornata aiuterà i partecipanti a lavorare sul proprio approccio assertivo alla comunicazione per guidare e ispirare il loro team. Esploreremo cosa differenzia un vero leader da un semplice capo e, attraverso esempi ed esercitazioni, aumenteremo la consapevolezza del legame tra parole ed emozioni secondo le neuroscienze. OBIETTIVI Ripensare al tuo stile di leadership Comunicare in modo più assertivo Gestire in modo più costruttivo i momenti di confronto con il team CONTENUTI Da capo o leader: opportunità e minacce Stile di comunicazione: aggressivo, remissivo, assertivo: esempi La leadership gentile: autorità o autorevolezza? Chiedere per ottenere collaborazione: esercizi di gruppo Il feedback assertivo e il riconoscimento: esempi ed esercizi Dire no evitando negazioni: esempi ed esercizi Dal sì, ma al sì, e: esempi ed esercizi DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- OBIETTIVI Il corso ha l'obiettivo di fornire ai produttori di rifiuti le competenze utili per utilizzare nel modo corretto il Registro Elettronico per la tracciabilità dei rifiuti. DESTINATARI I produttori di rifiuti, le figure aziendali coinvolte nei processi di gestione dei rifiuti, Responsabili di Sistemi di Gestione Ambientale UNI ISO 14001, Responsabili Ambientali, Manager HSE, Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti, consulenti in materia ambientale. CONTENUTI - Cos’è il Rentri- cenni di normativa - Quali sono i soggetti obbligati ad utilizzarlo e tempistiche di iscrizione - Quali sono i soggetti non obbligati ad utilizzarlo - Cosa cambia e cosa non cambia con l’entrata in vigore del Rentri - Il registro di carico e scarico cartaceo - modalità di stampa - Produttore di rifiuto non iscritto – registrazione - Area operatori - accreditamento e iscrizione - Il registro di carico e scarico digitale – modalità di compilazione con i servizi di supporto - Trasmissione dei dati al Rentri, stampa, esportazione e conservazione del registro - Il formulario di identificazione rifiuti – vidimazione, compilazione, emissione e gestione - Le sanzioni - Il nostro supporto – vidimazione – iscrizione – Aliante (interoperabilità) SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- Si parla sempre più di sostenibilità e di società 5. 0, in cui la persona sia veramente e finalmente al centro e la relazione diviene il fulcro centrale su cui si dipana la vita di ogni singolo. Da un lato ci riempiamo la bocca di parole come empatia, motivazione, resilienza, dall’altro ci stiamo dimenticando che è la qualità delle nostre relazioni a definire la qualità della nostra vita. Ci esprimiamo non solo con le parole che scegliamo, ma anche con il nostro corpo, attraverso spostamenti dell’asse corporea, pruriti, toccamenti, gesti, toni della voce, sguardi, gestione degli spazi. La conoscenza di un piano di comunicazione che va al di là di quello logico-razionale e, quindi, al di là di cosa comunichiamo, può facilitare un approccio virtuoso al come comunichiamo con gli altri OBIETTIVI Essere consapevole delle proprie emozioni e imparare a gestirle, durante l'interazione con gli interlocutori Cogliere indizi sulle emozioni degli altri nel qui ed ora Calibrare la propria comunicazione per far sentire l'altro a proprio agio CONTENUTI Spontaneità VS strategia. Contrasto VS conflitto. La prova che siamo animali sociali. Cos’è un’emozione? Le tre classificazioni dei segnali non verbali: I segnali di scarico tensione, I segnali di gradimento, I segnali di rifiuto. La gestione dello sguardo. Suggerimenti per un verbale funzionale DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- Lego Serious Play ® è uno strumento di pensiero, comunicazione e risoluzione dei problemi per organizzazioni, imprese e individui. È una metodologia che non solo consente all’ispirazione e allacreatività di emergere, ma anche di rafforzare la connessione, l’apertura e la comunicazione efficaci all’interno del team. Uno stimolo a sconfiggere ogni resistenza al cambiamento e poter farele cose in modo diverso slegandosi dal timore di non esserne all’altezza o dall’ansia di prestazione. Attraverso la metafora, grazie alla Metodologia Lego Serious Play®, ogni allievo avrà modo di capire, divertendosi, quali sono gli schemi mentali e comportamentali che mette in atto abitualmente, per poi poter valutare cosa è funzionale e cosa è meglio cambiare. OBIETTIVI Potenziare la creatività e la comunicazione con il pensiero laterale Superare resistenze al cambiamento per promuovere la resilienza di squadra Migliorare la consapevolezza individuale e le abilità comunicative CONTENUTI Significato e implicazioni della leadership Funzionamento ed efficacia della metodologia Lego Serious Play® Analisi personale e crescita Ostacoli e punti di forza per il cambiamento DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- Per la formazione e l’affermazione della propria leadership è fondamentale costruire una vocalità capace di cambiare tono, ritmo e registro emotivo in base alle circostanze e al carattere degli uditori. Attraverso esercizi e improvvisazioni verranno indagate le potenzialità vocali ed espressive di ciascun partecipante e verranno applicate al concetto di leadership emotiva di Goleman, ricordando sempre che comunicazione significa rendere comune, far partecipi altri di contenuti che abbiamo necessità e desiderio di trasmettere e di condividere. OBIETTIVI Usare in modo pertinente la voce e impostare in modo accattivante un discorso Saper conoscere e utilizzare il proprio atteggiamento comunicativo Organizzare praticamente e gestire emotivamente uno speech CONTENUTI La voce a servizio della leadership Atteggiamenti comunicativi e abitudini vocali nocive come riconoscerli e tradurli in modo costruttivo. Parlare in pubblico: organizzare i contenuti e gestire l’emotività. Stili di leadership: visionario, democratico, coach/allenatore, esigente, armonizzatore/affiliatore, autoritario. Esercitazioni. Costruire un immaginario per la condivisione della propria visione. La presenza vocale e corporea in relazione agli interlocutori, allo spazio e al clima emotivo. DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- DESTINATARI Il corso è dedicato a tutti coloro che vogliono iniziare un percorso lavorativo in ambito commerciale. OBIETTIVI Un percorso formativo progettato per formare professionisti delle vendite capaci di guidare e ottimizzare le attività commerciali. CONTENUTI La motivazione al ruolo L'obiettivo sei tu: metodi e strumenti per l'empowerment La mentalità del venditore vincente Customer experience: un punto di partenza La comunicazione relazionale non verbale Customer Relationship Management Tecniche di vendita: scopo, target, telefonata, appuntamento, chiusura Social selling La comunicazione relazionale non verbale --- CONTENUTI: scenario e organizzazione alberghiera: il contesto organizzativo, l’interazione con gli altri reparti, il ruolo e la professionalità; comunicazione multiculturale: elementi per una comunicazione efficace, comunicazione verbale e non verbale in funzione della nazionalità del cliente, occasioni di conflitto e malintesi più comuni: le soluzioni; housekeeping management: gestione delle scorte e delle forniture, le procedure operative, lost & found; risorse umane nel reparto housekeeping: la suddivisione del lavoro da svolgere e la preparazione dei turni, come si suddividono le attività, come scegliere i propri fidati collaboratori, gli standard della struttura alberghiera e la loro importanza; brand reputation: reputazione sul web: come crearla e mantenerla, il processo di valutazione da parte del cliente, la recensione negativa. come prevenirla, riconoscerla in tempo reale e affrontarla. OBIETTIVI: Sviluppare competenze che possano rendere elevata la qualità del servizio che si configura come il vero tratto distintivo di ogni struttura rispetto alla concorrenza e promuoverne così il successo. Elevare gli standard di servizio affinchè diventino parte integrante di quello che viene definito come il brand awareness dell'azienda: il grado di conoscenza di una marca da parte del pubblico di riferimento, che indica inoltre la capacità di ricordarlo e collegarlo ai suoi prodotti o servizi. Implementare procedure standardizzate ed efficienti attraverso le quali ridurre gli errori e migliorare la performance. Sviluppare la consapevolezza del ruolo e delle responsabilità che esso comporta in termini di immagine aziendale. --- CONTENUTI Front Office e Room Division Management; Ufficio Booking: gestione prenotazioni individuali e gruppi (procedure e standard); Utilizzo software alberghieri; Ottimizza le tue vendite: Sinergia tra Marketing, Sales and Revenue Management; Revenue Management e strategie tariffarie; Distribuzione on line; Customer care; Comunicazione efficace, tecniche di accoglienza e vendita. OBIETTIVI: Sviluppare le conoscenze utili a gestire le procedure di un ufficio Booking di una struttura alberghiera; Favorire l’acquisizione di competenze tecniche per utilizzare i software gestionali più diffusi nelle aziende alberghiere; Facilitare l’acquisizione di competenze nelle materie relative marketing alberghiero ed alla gestione dell’ufficio commerciale di una struttura alberghiera Implementare la conoscenza di tecniche di Revenue Management, Pricing (Strategie tariffarie) e E-Distribution (piattaforme prenotazione online). --- CONTENUTI: Definizione e storia del caffè; Strumenti di erogazione e loro corretto funzionamento e manutenzione; Organizzazione della postazione di lavoro; Organizzazione del banco di servizio; Caffè, cappuccino e latte macchiato e loro corretto servizio; Ricette speciali; Corretto allestimento di una vetrina gastronomica; Hot e cold drink al caffè; Speed working: come gestire la clientela, servizio simultaneo di più prodotti. OBIETTIVI: Conoscere la materia prima, il caffè, competenza fondamentale per erogare un buon servizio di caffetteria. Conoscere strumenti idonei per le preparazioni al caffè, il loro funzionamento e manutenzione. Conoscere come mantenere la postazione di lavoro e il banco del servizio adeguatamente lavati e ordinati. Conoscere le preparazioni di base della caffetteria e le ricette speciali per fornire al cliente un servizio completo che possa contribuire all’esperienza positiva del soggiorno. Conoscere le migliori tecniche comunicative per relazionarsi col cliente soprattutto nei casi di speed working. --- CONTENUTI: Viticoltura: la vendemmia, la pigiatura e la diraspatura, la fermentazione, l’affinamento, l’imbottigliamento; Enologia - la produzione del vino; Enologia - i componenti del vino; Tecnica della degustazione - esame visivo; Tecnica della degustazione - esame olfattivo; Tecnica della degustazione - esame gusto-olfattivo; Spumanti; Vini passiti, vendemmia tardiva, muffati, icewein, liquorosi, aromatizzati; Il vino italiano e le sue leggi. OBIETTIVI: Conoscere i principali vini per valorizzare il patrimonio enogastronomico, turistico e culturale locale; Effettuare un’analisi organolettica del vino al fine di valutarne la tipologia, la qualità, le caratteristiche, le potenzialità di conservazione, il tutto anche in funzione del corretto abbinamento vino-cibo; Acquisire competenze specifiche legate al servizio di sala e all'abbinamento di piatti con il giusto vino sulla base delle indicazioni della direzione e con l'obiettivo di soddisfare le esigenze della clientela; Effettuare il servizio del vino in modo corretto. --- OBIETTIVI Acquisire, ai sensi della vigente normativa, uno dei requisiti abilitanti necessari per l'esercizio dell'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e per la vendita di prodotti del settore. Acquisire le competenze sulle tecniche di autocontrollo HACCP. DESTINATARI Chiunque voglia aprire e/o gestire un locale pubblico che somministra e/o commercia alimenti e bevande. CONTENUTI Durante il corso SAB verrano fornite competenze e nozioni in: competenze in Area Igienico Sanitaria (igiene e sicurezza alimentare, tecniche di pulizia e sanificazione, conservazione dei prodotti alimentari); nozioni di merceologia degli alimenti e delle bevande; nozioni sulla gestione di esercizi commerciali (normativa fiscale e tributaria, contabilità aziendale contrattualistica del lavoro, procedure per l’apertura di un esercizio commerciale); tecniche di promozione (marketing, comunicazione orientata al cliente, tecniche di vendita); legislazione del lavoro; legislazione del commercio. SEDI I corsi SAB possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. Nella sezione qui sotto trovi i dettagli delle edizioni eventualmente già programmate. --- CONTENUTI: L’analisi della situazione di partenza; Come riconoscere, prevenire, affrontare situazioni conflittuali; Differenziare un contrasto da un conflitto; Conflitto di relazione, di contenuto e di valori; Differenti approcci alla gestione del conflitto: vantaggi e svantaggi; Le abilità personali nella gestione dei conflitti; Emozioni-Pensieri-Comportamenti: un rapporto circolare; Tecniche di ascolto in situazione di conflitto; Tecniche di comunicazione in situazioni di conflitto; Cenni di comunicazione non violenta. OBIETTIVI: Riconoscere e affrontare le situazioni conflittuali Aumentare la consapevolezza della propria modalità di relazionarci all’interno di conflitti Utilizzare metodi e strumenti per la risoluzione dei conflitti Ricostruire e gestire il dopo conflitto. --- OBIETTIVI Il corso si propone di consolidare le conoscenze teoriche e pratiche del personale già operante nell’ufficio paghe, senza richiedere una specifica competenza nel settore edile. In particolare ha lo scopo di sviluppare la busta paga di un dipendente edile, con specifico riferimento ai rapporti tra Cassa Edile, datore di lavoro e lavoratore. DESTINATARI Tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, con contratto a tempo indeterminato e determinato o di apprendistato. CONTENUTI costituzione del rapporto di lavoro (contratti di lavoro applicabili, lettera di assunzione); gestione del rapporto di lavoro in edilizia (orario di lavoro, ferie, riposi, lavoro straordinario); elementi della retribuzione (contratto nazionale e contratto territoriale); la Cassa Edile (gestione ed adempimenti); sviluppo del cedolino paga, con le particolarità dell’edilizia (maggiorazioni, accantonamenti, calcolo contributi, calcolo ritenute fiscali, ecc... ); quadratura contabile dei cedolini paga con i versamenti; gestione della malattia in edilizia (adempimenti e calcolo indennità); cenni sulla risoluzione del rapporto. SEDI I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, Gardone Val Trompia, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. Nella sezione qui sotto trovi i dettagli delle edizioni eventualmente già programmate. --- SAEF può assisterti nella gestione della pratica per l'ottenimento dell'agevolazione fiscale. Clicca QUI OBIETTIVI Il corso è finalizzato a capire come funziona Patent Box: prassi, costi, requisiti, come si applicano gli sgravi. I partecipanti, quindi, svilupperanno le competenze necessarie allo svolgimento della pratica, sia per la prassi documentale e di processo, sia nella fase di interpretazione della norma sui costi ammissibili e le procedure di calcolo. DESTINATARI Commercialisti e consulenti in materia fiscale, oltre a imprenditori e personale amministrativo che vogliano capire il funzionamento di questa agevolazione. Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito conoscenze sulla normativa che regola il Patent box, requisiti, costi e modalità. Le competenze in ingresso gli permetteranno di gestire autonomamente ed internamente allo studio la maggior parte dell’attività, fornendo un servizio di assistenza al cliente. CONTENUTI Normativa di riferimento Beni immateriali agevolabili Uso diretto e indiretto del bene Determinazione del beneficio fiscale Metodologie di calcolo Determinazione del nexus ratio L’istanza di ruling Esempio di calcolo con utilizzo indiretto Esempio di calcolo con utilizzo diretto SEDI Il corso si svolgerà in modalità di formazione a distanza sincrona (videoconferenza). --- Oggi più che mai il concetto di mindfulness sta assumendo un'importanza centrale: letteralmente si intende il raggiungimento della consapevolezza di sé e della realtà nel momento presente e in maniera non giudicante. Divenendo consapevoli e non critici nei confronti di sé stessi e della realtà, gli individui dovrebbero riuscire a controllare e contenere emozioni, sensazioni e pensieri negativi che possono portare alla sofferenza. Questo corso aiuta a rimuovere le barriere generate dall’individuo, creando lo spazio necessario per elaborare ed assimilare nuove prospettive, recuperare e mantenere il benessere psico-fisico anche nei momenti più difficili e stressanti, diventando, di conseguenza, una risorsa utile nella vita quotidiana di tutti i giorni. OBIETTIVI Saper riconoscere e gestire lo stress Migliorare comunicazione e teamwork Rispondere in maniera più gentile all’ansia Recuperare engagement e produttività CONTENUTI Lo stress, come funziona e come si manifesta: Il piano fisico, mentale, emotivo; eustress e distress; La sindrome generale di adattamento: lotta o fuga; Stop al ruminio mentale: l'attenzione al momento presente e la sospensione del giudizio. Le emozioni, come riconoscerle, accoglierle ed elaborarle in maniera produttiva: La natura automatica dei nostri pensieri e come questi, a loro volta, generano automaticamente il nostro vissuto emotivo; L’immagine di sé e le aspettative degli altri. Epigenetica, ambiente e relazioni: L’uomo come un sistema aperto: l’importanza di ciò che ci circonda e la biologia delle credenze; Il rapporto simbiotico tra ciò che ci accade è ciò che siamo. Il tempo: come sconfiggere la sindrome del coniglio bianco: La tendenza al perfezionismo, il bisogno di controllo e l’apertura alle possibilità; L’utilizzo positivo della tecnologia; L’equilibrio tra la vita presente e la programmazione del futuro. Nozioni di bioenergetica, psicosomatica e dieta anti-stress: Cenni storici: da Freud e Reich ad Alexander Lowen, passando per Edward Bach; Benessere fisico per il benessere mentale e viceversa; Dalla saggezza delle medicine tradizionali alle app per iPhone & Android: tutte le declinazioni del benessere. Esercitazioni: Tecniche di mindfulness per il controllo dei propri pensieri; Tecniche di mindfulness per la gestione delle proprie emozioni; Tecniche di rilassamento per la mente e per il corpo. DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- Il corso si propone di sviluppare la consapevolezza di come usiamo il nostro tempo, una risorsa preziosa ed estremamente scarsa, al fine di sfruttarlo al meglio per realizzare i nostri obiettivi, allineando le nostre azioni alla nostra vision e lavorando sul tempo previsionale e strategico, sia a livello individuale che organizzativo, con attenzione non soltanto all’efficienza, ma anche, e soprattutto, all’efficacia professionale ed al benessere personale. OBIETTIVI Fornire le conoscenze e gli strumenti necessari per analizzare i contesti decisionali Comprendere i diversi approcci ai processi decisionali e il ruolo del rischio e del tempo nella presa delle decisioni Padroneggiare metodologie ed approcci per decidere in modo più funzionale ed efficace Sviluppare la capacità di prendere decisioni rapide in situazioni complesse, preservando efficacia professionale e benessere personale CONTENUTI I processi decisionali nei contesti organizzati Gli attori, i conflitti e le dinamiche organizzative nei processi decisionali La razionalità limitata Le fasi del problem setting Le fasi del problem solving I diversi approcci alle decisioniù Il ruolo del tempo nei processi decisionali I modelli di supporto alle decisioni Valutare i rischi e valutare i possibili impatti della decisione Come gestire l’emotività nella fase di decision making DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- Perché le persone dovrebbero comprare da te? Se sei un attore della vendita, questo corso è pensato per aiutarti a trovare la risposta alla domanda più importante. Vendere in un mercato globale non è semplice: qualunque sia il tuo prodotto o servizio, ci sarà sempre qualcuno che ne sta offrendo uno analogo per la metà del prezzo. Se vuoi che il mercato scelga la tua offerta, parlare delle caratteristiche tecniche del prodotto non basta più. Neppure abbassare il prezzo è una leva efficace: oltre a svilire il tuo lavoro, erode i tuoi margini e ti priva della soddisfazione di portare a casa una vendita. Ma quindi... come fare per emergere in mezzo ad un oceano di offerte? In un mercato affollato da servizi di disintermediazione e prodotti eccellenti, chi vende è sempre più spesso costretto a ricorrere a sconti e agevolazioni. Il corso La vendita di valore: un nuovo approccio per condurre da protagonista ogni trattativa nasce per aiutarti ad uscire da questo vicolo cieco. CONTENUTI Il nuovo ruolo del venditore, dall'analisi alla chiusura del contratto: impara le migliori tecniche di analisi e segmentazione durante il primo modulo del corso per rendere le tue trattative più semplici e ricche di soddisfazioni economiche. La vendita comportamentale: durante il secondo modulo, acquisisci le competenze di cui hai bisogno per agire sulle vere leve che definiscono il comportamento del tuo cliente; guidalo in modo semplice e veloce verso la chiusura di ogni contratto e dimenticati per sempre dei clienti indecisi e delle trattative interminabili. Il processo circolare di vendita: attraverso le due giornate dedicate al processo circolare di vendita potrai scoprire come utilizzare gli strumenti di marketing avantaggio delle tue trattative. Non solo potrai eliminare dalla tua agenda i clienti che non sono già pronti per ricevere la tua offerta, ma scoprirai anche come gestire al meglio il rapporto con loro, massimizzando i tuoi profitti con preziose tecniche di up selling e cross selling. Lo storytelling al servizio della vendita: è inevitabile, quando sul mercato ci sono milioni di prodotti e servizi, qualcuno di questi finisce per assomigliare al tuo. E quando accade, come fai ad emergere e a farti riconoscere il giusto prezzo per il tuo lavoro? L’unico modo per attirare l’attenzione del cliente evitando una guerra al ribasso è quello di saper raccontare ciò che rende speciali la tua azienda e il tuo prodotto o servizio. Laboratori, role play ed esercitazione finale al termine di ogni modulo OBIETTIVI Imparare un nuovo metodo per organizzare il tuo lavoro, ottimizzare il tuo tempo e riconoscere in mezzo alla folla i clienti d'oro Agire sulle vere leve decisionali che influiscono sulle scelte del tuo cliente e ottenere il pieno controllo sulle tue trattative di vendita Mettere gli strumenti di marketing al servizio della tua vendita e liberare la tua agenda dalle chiamate a freddo e dagli appuntamenti divora-tempo con i clienti non interessati o fuori target Imparare a raccontare l'unicità della tua azienda e farti riconoscete dal mercato il pieno valore per il tuo... --- Entra in un mondo di scoperta e innovazione con il nostro corso full immersion! Questa esperienza unica ti condurrà attraverso un viaggio stimolante, dove imparerai a pensare fuori dagli schemi e ad esplorare la vasta gamma di creatività che risiede in ognuno di noi. Attraverso sessioni teoriche coinvolgenti e lavori di gruppo dinamici esploreremo strumenti chiave come Design Thinking, Creative Problem Solving e lo storytelling per le aziende. Con casi reali e un approccio pratico, acquisiremo conoscenze essenziali per arricchire le nostre attività e imprese. OBIETTIVI Stimolare la creatività e l’innovazione; Trovare nuove idee e approcci ai problemi; Apprendere alcuni strumenti fondamentali per la propria attività e impresa; Favorire il lavoro di gruppo e la collaborazione; Acquisire competenze pratiche per il business. CONTENUTI Design Thinking Creative Problem Solving Business (e Personal) Model Canvas Lo storytelling per le aziende I principi delle start-up per analizzare e valutare qualsiasi business DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- ll corso aiuta a dare una definizione innovativa di errore. Non un’accezione negativa, ma generativa. Un incontro genuino con se stessi. Gestire l’errore permette ai collaboratori e collaboratrici, manager, imprenditrici e responsabili di settore di continuare ad evolversi. L’esperienza e la responsabilità passano anche dall’errore. Chi non fa, non falla (proverbio napoletano) lo sintetizza molto bene. Ma spesso siamo bloccati da sensi di colpa ed incapacità di leggere tra le righe. OBIETTIVI Avere uno spazio dove poter sperimentarsi senza giudizio e con la certezza di essere ascoltati. Ognuno potrà portare i propri errori e soprattutto le proprie esperienze, e si allenerà insieme agli altri, per conoscersi ancora meglio e costruire un metodo di ascolto - confronto - azione. E l’azione potrà generare innovazione e cambiamento, attori e compagni di viaggio importanti nelle sfide professionali di oggi e del prossimo futuro. Inoltre impareremo che non c’è prevenzione senza conoscenza e accettazione. In poche parole: in ognuno di noi come risuona il concetto di errore? . Questo fa la differenza. CONTENUTI Lavorare in gruppo per ridefinire positivamente l'errore. Utilizzare il supporto, l’esperienza, la diversità di ognuno come elementi di crescita e formazione performanti. Promuovere una cultura dell'apprendimento. Sviluppare competenze relazionali e decisionali. DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- Il corso porta alla scoperta di come il nostro modo di pensare influenzi direttamente la qualità della nostra vita, personale e professionale. Attraverso l'esplorazione dei bias e delle loro implicazioni, impareremo a plasmare un mindset aperto e consapevole, fondamentale per favorire una sinergia efficace nei contesti professionali e personali. OBIETTIVI Sviluppare un mindset aperto e consapevole; Riconoscere e gestire i bias; Promuovere la crescita individuale e collettiva. CONTENUTI Con un approccio pratico, esploreremo strategie per riconoscere e gestire i bias, incoraggiando una mentalità che favorisca la comprensione reciproca e la valorizzazione delle diverse prospettive. Durante il corso saranno proposti esercizi interattivi consentendovi di applicare direttamente le nozioni acquisite per sviluppare un mindset collaborativo. DESTINATARI Imprenditori, manager, dirigenti, professionisti, responsabili d’area o di reparto. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- OBIETTIVI All'interno delle stutture residenziali per anziani sono sempre più gli utenti affetti da demenza senile e la cura di queste persone deve essere il più possibile personalizzata per essere efficace. Durante il corso i partecipanti impareranno a: acquisire le competenze base per strutturare un programma di attività da proporre alla persona acquisire conoscenze e strumenti per utilizzare in modo efficace e consapevole non solo le bambole empatiche (Doll Therapy) ma anche animali simulati (peluche) e animali robotici (Emotional Pet Therapy) trasmettere la metodologia, gli strumenti e buone pratiche per realizzare esperienze Snoezelen-multisensoriali negli ambienti di vita della persona CONTENUTI Modulo: Attività occupazionali significative e individualizzate per migliorare la qualità di vita della persona con demenza. Come strutturare un'analisi delle capacità della persona, i suoi punti di forza, le sue preferenze e la sua storia personale e identificando le modalità comunicative per coinvolgere efficacemente la persona con demenza. Modulo: Giocattoli emozionali per migliorare il benessere della persona con demenza grave. Come utilizzare in modo efficace e consapevole non solo le bambole empatiche (Doll Therapy) ma anche animali simulati (peluche) e animali robotici (Emotional Pet Therapy). Modulo: La stimolazione multisensoriale (Snoezelen) per la persona con demenza grave e molto grave, negli ambienti di vita e nelle 24 ore. Conoscere gli strumenti e le buone pratiche per realizzare esperienze Snoezelen-multisensoriali negli ambienti di vita della persona con demenza nell'arco dell'intera giornata (anche nelle strutture che non sono dotate di un ambiente multisensoriale dedicato) DESTINATARI Professionisti dell’area psicosociale, servizio socio educativo delle RSA (educatori, animatori, psicologi, terapisti occupazionali, operatori Asa dedicati alle attività sociali e ricreative) --- OBIETTIVI Aiutare i partecipanti a comprendere l’importanza dell’employer branding e della leadership per lo sviluppo dell’attrattività aziendale. Attraverso l’analisi della cultura aziendale e il potenziamento della comunicazione interna ed esterna i partecipanti troveranno gli strumenti adatti a posizionare la propria azienda nel mercato del lavoro. CONTENUTI Brand Identity e Cultura Aziendale Definizione della brand identity e come essa riflette la cultura aziendale. Creazione di una cultura aziendale positiva, inclusiva e stimolante. Comunicazione Aziendale Efficace Strategie per comunicare in modo chiaro e coinvolgente con i dipendenti, clienti e la comunità. Utilizzo di piattaforme di comunicazione interne ed esterne. Sviluppo della Leadership Programmi di sviluppo della leadership per garantire che i dirigenti siano ispiratori e guidino con l’esempio. Promozione di una leadership inclusiva e partecipativa. Sostenibilità e Responsabilità Sociale Aziendale (CSR) Integrare pratiche sostenibili nelle operazioni aziendali. Partecipazione a iniziative sociali e ambientali a livello locale e globale. Feedback e Ascolto Attivo Creazione di canali efficaci per il feedback dei dipendenti. Dimostrazione di un impegno attivo nell'ascoltare e rispondere alle esigenze dei dipendenti. --- OBIETTIVI La nutrizione e l'alimentazione sono parte della terapia per il paziente istituzionalizzato pertanto la conoscenza dei principi di dietetica e di igiene permette di confezionare correttamente il vitto con un conseguente risvolto positivo sulla condizione clinica. Le grammature della porzione e le consistenze dei cibi sono "prescrizioni" mediche, che il personale addetto alla preparazione del pasto deve saper formulare. Il corso quindi si propone di formare il personale e provare sul campo a ottimizzare il vitto proposto. Il corso si pone come obiettivi l'implementazione delle conoscenze di dietetica base per le principali patologie dieto-correlate che ricorrono in RSA e lo sviluppo della capacità di riconoscere e preparare una pietanza corretta in termini di consistenza, quantità e igiene. CONTENUTI Principi di dietetica base: dai macronutrienti al Piatto Sano di Harvard. Ristorazione sociosanitaria: linee guida, pillole di HACCP e malattie trasmesse dagli alimenti Nutrizione: come e perché cambia in RSA. Problematiche nutrizionali e dietetiche da affrontare per l’anziano e le disabilità (disfagia, sarcopenia, ... ) Ristorazione sociosanitaria: gestione dei menu speciali. Conoscere le principali patologie dieto-correlate e valorizzare il vitto. DESTINATARI Tutti coloro che lavorano all'interno della cucina di una struttura residenziale per anziani. --- OBIETTIVI Le figure di ASA e OSS sono ruoli fondamentali all'interno delle strutture assistenziali; si occupano dell’accompagnamento e dell’affiancamento negli aspetti quotidiani della vita dei pazienti, li aiutano nell’igiene personale e degli ambienti di vita e nell’assunzione dei pasti, agevolano la mobilizzazione degli arti e la deambulazione. L'obiettivo del corso è aumentare le conoscenze teoriche e pratiche per tutto il personale che ricopre il ruolo di ASA e OSS, al fine di renderli più performarti e quindi acquisire più responsabilità. CONTENUTI All'interno del corso verranno trattati i seguenti argomenti: Comunicazione efficace; Movimentazione dei carichi; Disfagia; Rischio clinico; Animazione dell’ospite in collaborazione con l’equipe educativa. DESTINATARI ASA e OSS --- OBIETTIVIQuesto corso punta a sviluppare competenze basiche nell’ambito del project management, fornendo gli strumenti e l’approccio metodologico per affrontare i problemi di impostazione, organizzazione e controllo di progetti nei diversi contesti. Durante i 4 incontri previsti verranno approfondite tutte le principali tematiche che riguardano la gestione di un progetto: dalla gestione multi-progetto al project charter, dal work breakdown structure alla pianificazione delle risorse, affrontando sia aspetti di metodo che casi concreti di utilizzo (applicazione)Nel project Management è necessario pianificare le diverse fasi: identificazione delle risorse, schedulazione, controllo dei tempi, ottimizzazione di costi... sono tutti elementi necessari a trasformare un’idea in un progetto. Altro aspetto fondamentale è saper prevedere e gestire gli ostacoli, per tradurre le variabili critiche in azioni di miglioramento, nell’ottica di trasformare un semplice progetto portato a termine in un progetto che porta a risultati concreti. CONTENUTI Il programma didattico svilupperà, in sintesi, i seguenti argomenti: la gestione aziendale per progetti e per obiettivi: principali strumenti e finalità secondo gli standard internazionali del Project Management il ciclo di vita del progetto stesura del Project Charter il gruppo di lavoro: competenze, ruoli e responsabilità avvio del progetto e Work Breakdown Structure gli strumenti di pianificazione (business plan/piano di marketing/piano di comunicazione/ piano di progetto)ù i numeri, il budget del progetto: risorse (umane, finanziarie, investimenti), costi di gestione e ricavi previstiù tecniche e metodi di stima. sequenza e durate delle attività, allocazione delle risorse e schedulazione delle attività. il monitoraggio di progetto e la riprogettazione. --- OBIETTIVI Il corso "Wellbeing e Employee Retention" si basa sull'idea che i dipendenti siano una risorsa preziosa per le aziende e che il loro benessere sia essenziale per la sostenibilità a lungo termine dell'azienda stessa. Per promuovere la crescita e la sostenibilità delle aziende, è necessaria una riflessione sul valore umano dei collaboratori. Riconoscere l'importanza di creare un ambiente di lavoro positivo, in cui i dipendenti possano sviluppare il loro potenziale e realizzare se stessi, attraverso un'esperienza lavorativa gratificante e duratura. Il corso incoraggia ad un'analisi critica della cultura aziendale, per individuare le sfide che le persone affrontano nella loro vita lavorativa quotidiana, come lo stress e il burnout. Ciò consentirà ai partecipanti di sviluppare strategie efficaci per promuovere il benessere dei collaboratori e la loro crescita professionale. CONTENUTI La crisi e la trasformazione del sistema occupazionale: la fine del lavoro abiotico e le direttrici di evoluzione Il Biolavoratore e la domanda di Vita lavorativa: questione generazionale e transgenerazionale Rendere l’impresa Vitalmente attrattiva: spazi, tempi, forme del Biolavoro® Millennials e Generazione z: nuovi valori e neoepicureismo Capire i Sistemi Viventi per comprendere il nuovo lavoro: che cosa caratterizza gli organismi e i sistemi viventi L’unità e la complessità del vivente La relazione e l’interdipendenza L’autoproduzione e l’auto-organizzazione La Vita nei processi HR: rispondere alla domanda di Vita in ambito lavorativo per aumentare la retention Dalla redditività alla remuneratività lavorativa Razionalità strumentale / Saggezza sistemica Dai flussi di beni alla cura dei fondi di vita --- OBIETTIVI Il ruolo di coloro che lavorano in una posizione di front office è di fondamentale importanza perché sta alla base del servizio che l’azienda eroga al cliente. Sono il primo contatto che il cliente ha con l’azienda e trasmettono l’immagine aziendale, la qualità dell’operato e fungono da filtro. È necessario quindi che chi ricopre questa mansione sia in grado di padroneggiare gli elementi della comunicazione orientata al cliente, gestendo anche le potenziali situazioni di conflitto. CONTENUTI Elementi di comunicazione efficace I presupposti della comunicazione Le rappresentazioni soggettive (mappe) degli eventi I tre livelli della comunicazione Essere congruenti nei messaggi Stati emotivi e relazione Tecniche di comunicazione efficace per il front-office Il linguaggio di precisione per ottenere le informazioni utili Cose da evitare (il potere delle parole come guida alla percezione di un fatto) Gestione delle obiezioni (ridefinire le parole, cambiare le associazioni “parola/evento”, l’intenzione nascosta nella critica,. . ) Il front-office efficace: elementi di comunicazione non verbale e paraverbale La cultura dell’accoglienza e le aspettative del cliente Focalizzarsi sull’interlocutore È possibile aggiungere un ulteriore modulo della durata di 4 ore sulla comunicazione telefonica. DESTINATARI Tutti coloro che svolgono mansioni a contatto diretto con il pubblico. --- OBIETTIVI Abbiamo commesso un errore. Bisogna pagare di più del previsto. Non si può rispondere di sì alla richiesta. Come rispondere al cliente irritato? Come comunicare notizie spiacevoli? Come dire di no senza dire no? Il corso fornirà suggerimenti pratici rafforzare la relazione e a ricostruire la fiducia nei momenti più tesi della relazione con il cliente, veicolando una immagine professionale e collaborativa. CONTENUTI Reclamo: seccatura o opportunità? Dal reclamo alla fidelizzazione Come stupire piacevolmente i clienti arrabbiati L’atteggiamento corretto (parole e gesti) per recuperare la fiducia Le risposte difficili: esempi, casi ed esercitazioniSaper chiedere. L’importanza della risposta. Sì, MA: quali alternative? Dire no senza dire di no: esercizi Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- OBIETTIVI La complessità e la delicatezza delle operazioni che devono svolgere le persone impiegate negli studi di consulenza del lavoro è strettamente legata anche al rapporto di fiducia che si instaura con il cliente che affida la gestione della propria azienda. Il profilo destinatario del piano è una persona che possiede già le conoscenze e le abilità di base previste dalla job description ma che deve accrescere le competenze necessarie per sviluppare autonomia nella gestione lavorativa. Il corso si pone come obiettivo la trasmissione delle nozioni relative alla gestione e alla compilazione del modello 770 esaminando le novità e i soggetti coinvolti. Verranno esaminati anche i regimi sanzionatori in caso di omessa presentazione, dichiarazione nulla o inesatta. CONTENUTI I MODULO – La compilazione del modello 770 Sintesi della novità del modello 770; Soggetti obbligati, termini e modalità di presentazione; Compilazione del frontespizio; Trasmissione telematica e documentazione da rilasciare al contribuente; Analisi dei dati richiesti nei prospetti ST e SX; Quadro SV: le addizionali comunali; Verifica e controllo delle somme a credito; Pignoramento presso terzi: aspetti giuridici; Ambito di applicazione della ritenuta del 20%; Adempimenti dei soggetti interessati al pignoramento; Compilazione del quadro SY: analisi delle sezioni. II MODULO – Il modello 770 nelle ipotesi di operazioni societarie straordinarie Documentazione necessaria per la corretta gestione Tipologie di operazioni e le conseguenti particolarità nella compilazione della dichiarazione III MODULO – Regime sanzionatorio e ravvedimento operoso Analisi degli aspetti sanzionatori in caso di omessa presentazione, dichiarazione nulla o tardiva, inesatta indicazione di redditi e ritenute, mancato versamento delle ritenute La dichiarazione integrativa: tempistiche Le ipotesi in cui si configura l’infedele dichiarazione --- OBIETTIVI Il corso si pone l'obbiettivo di accrescere le conoscenze dei partecipanti relativamente al sistema di bilateralità e alla contrattazione aziendale; in particolare sulla redazione, stesura e aggiornamento dei contratti di bilateralità, assistenza sanitaria, secondo livello, aziendali e prossimità. La redazione del contratto è solitamente appannaggio del titolare di studio ma in un'ottica di maggior sviluppo dell'autonomia del dipendente è necessario condividere anche tutti quegli aspetti che solitamente venivano condivisi solo in maniera marginale per fornire una maggiore formazione e una maggiore professionalità al proprio collaboratore. La conoscenza di tutto ciò che coinvolge la contrattazione aziendale permette al dipendente di studio di affiancare meglio in cliente anche nelle situazioni in cui ha necessità di ricevere consulenza. Il presente corso si inserisce all'interno di un percorso formativo che mira all'accrescimento del personale di studio sotto il profilo tecnico. La complessità e la delicatezza delle operazioni che devono svolgere le persone impiegate negli studi di consulenza del lavoro è strettamente legata anche al rapporto di fiducia che si instaura con il cliente che affida la gestione della propria azienda. CONTENUTI Modulo I (8 ore) - La contrattazione aziendale Contrattazione collettiva: principi generali e regole di applicazione I contratti di prossimità D. L. 138/2011 I contratti di secondo livello Il sistema di bilateralità L'assistenza sanitaria --- Obiettivi Il Decreto Ministeriale del 7 agosto 2023 ha introdotto importanti cambiamenti riguardo alle esenzioni dalla nomina del Consulente ADR. Il corso ha l'obiettivo di fornire una comprensione chiara e approfondita delle condizioni stabilite nel Decreto Ministeriale del 7 agosto 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 settembre (GU n. 220 del 20-9-2023). Questo decreto ufficializza le specifiche condizioni sotto le quali le imprese possono beneficiare dell'esenzione dalla nomina di un Consulente per la Sicurezza nel Trasporto delle Merci Pericolose su strada. Destinatari Imprese che svolgono attività di spedizione o trasporto, oppure una o più delle connesse attività di imballaggio, carico, riempimento oppure scarico di merci pericolose su strada Contenuti Il consulente ADR Obbligo di nomina per lo 'Speditore' Esenzioni dalla nomina Obblighi dello Speditore Accreditamento Il corso sarà accreditato e garantirà un credito formativo valido per RSPP/ASPP/RLS. Modalità Online LIVE STREAMING: Il corso sarà erogato in modalità di live streaming online, consentendo ai partecipanti di partecipare comodamente da qualsiasi luogo. --- OBIETTIVI Imparare ad ascoltare è imparare a pensare, a sentire, a intuire e vivere ai massimi livelli qualitativi. Ascoltare per capire e farsi capire, ottenendo eccellenza nella comunicazione, facilitando le relazioni, orientandole alla proattività, alla propositività, evitando i conflitti ed i fraintendimenti. Affrontare gli altri con sicurezza, catturando l’attenzione, persuaderli, senza temere imbarazzo, o avere timore di fallire. Con questo corso imparerai la differenza tra ascolto attivo e passivo, riconoscerai l'intelligenza uditiva come chiave per comunicare in maniera eccellente in ogni contesto di vita lavorativa e non. § Acquisire le competenze necessarie per diventare un ascoltatore efficace § Sviluppare la sicurezza e la fiducia in sé stessi nell'affrontare gli altri § Riconoscere le emozioni e i bisogni impliciti nelle conversazioni CONTENUTI Ascolto attivo e ascolto passivo L’ascolto come strumento persuasivo I canali sensoriali I sistemi rappresentazionali L’ascolto assertivo L’empatia nell’ascolto Gli stili della comunicazione L’intelligenza auditiva Evitare resistenza e chiusura nell’ascolto Ascoltare il linguaggio del corpo DESTINATARI Chiunque voglia affinare le proprie tecniche di ascolto e migliorare la capacità di comunicare. --- OBIETTIVI Oggi nel management parliamo di inclusione delle diversità più generale (con un occhio di riguardo all'equità di genere), probabilmente il titolo più corretto oggi per questo percorso formativo sarebbe "Inclusive management". La base di partenza è la conoscenza del valore di tutte le diversità e dell’inclusione con un occhio di riguardo al concetto di parità di genere ed l’empowerment femminile. Temi che vanno necessariamente applicati al contesto organizzativo puntando ad un approccio di business intrinsecamente legato alla sostenibilità, in una prospettiva di crescita inclusiva nel sistema economico-sociale. Offrire strumenti e competenze per valutare e misurare l’impatto della diversità nella propria azienda per poi rispondere efficacemente alle sollecitazioni del contesto esterno (normative del Governo, PNRR, direttive europee, investitori... ). Partendo dalla ricerca dei dati e delle evidenze si possono limitare i rischi e progettare azioni di miglioramento (politiche di diversity management e di promozione della parità di genere) oltre che di promozione e valorizzazione dei comportamenti virtuosi con un occhio particolare agli aspetti HR. CONTENUTI La misurazione del valore della diversità nelle organizzazioni Vincoli e opportunità̀ per le organizzazioni: digitalizzazione, globalizzazione, cambiamenti demografici, disuguaglianze Intersezioni e conseguenze delle più importanti sfide demografiche: età e genere Il valore della diversità multiculturale Il valore della diversità di orientamento sessuale nel contesto LGBTQI+ Comprensione, rilevazione e superamento degli stereotipi e dei bias impliciti Progettare e gestire un’organizzazione inclusiva Sviluppo di una prospettiva di crescita inclusiva ed equa nel sistema economico-sociale Gestione delle molteplici dimensioni di diversità nelle aziende attraverso strategie e processi di socializzazione ed integrazione Empowerment femminile come sfida Costruire ed applicare un piano d’azione per la crescita socialmente sostenibile La certificazione di parità e i suoi indicatori DESTINATARI Imprenditori e imprenditrici, CEO, manager, responsabili HR, diversity manager, professionisti e professioniste che aspirano a diventare chief diversity officer. --- OBIETTIVI Nessuna organizzazione può permettersi di stare ferma. Ci sono sempre nuove sfide da affrontare e modi migliori di fare le cose. Tuttavia, ogni cambiamento da apportare deve essere pianificato e implementato con cura, altrimenti potrebbe creare più danni che opportunità. È qui che entra in gioco la gestione del cambiamento. Si tratta di un approccio strutturato che garantisce che i cambiamenti vengano implementati in modo efficace ed efficiente, senza intoppi e abbiano l'impatto desiderato. In questo corso condividiamo come attuare un cambiamento positivo e produttivo nelle organizzazioni utilizzando quattro principi fondamentali per una gestione del cambiamento di successo. Cosa sapranno fare i partecipanti al termine del percorso: Sapranno identificare e superare i principali ostacoli al cambiamento  Avranno linee guida chiare per creare un cambiamento condiviso, impattante e di successo Definiranno un piano di comunicazione preciso per tutti gli stakeholders coinvolti CONTENUTI Il cambiamento: rischio o opportunità? Gli ostacoli principali al cambiamento I 4 principi del cambiamento La matrice ADKAR per il cambiamento Il coaching come driver per il cambiamento Comunicare il cambiamento dentro e fuori l’azienda Workout pratici --- OBIETTIVI Perseguire la sostenibilità sociale, per un’azienda moderna e sana, significa soprattutto orientare le persone nella sempre crescente complessità, dando loro coordinate di senso chiare; ciò prima ancora di diffondere procedure, istruzioni, strumenti, indicatori,... Making sense vuol dire letteralmente dare senso, costruire cioè coordinate di significato chiare che si traducano nel curare la spiegazione dei “perché” di attività, progetti, richieste, decisioni, etc. prima ancora dei “cosa”. È al "Responsabile" che viene richiesta principalmente la declinazione e la diffusione del “senso”; da ciò che farà (e/o che non farà) dipenderanno: lo svolgimento del lavoro delle persone; la qualità, l’efficienza e l’efficacia delle prestazioni; il rispetto - e la comprensione - di regole, prassi e procedure; il coinvolgimento nelle decisioni; la diffusione di informazioni e della cultura organizzativa; la percezione di equità in riferimento ai contributi dei singoli e dei gruppi; lo sforzo delle persone verso il proprio miglioramento e nei confronti dell'apprendimento; la motivazione e l’impegno verso comportamenti sicuri; l’influenzamento della Direzione tramite una informazione lucida e puntuale. Lavorare sui modelli gestionali consente alle aziende di identificare e fissare le aree di responsabilità dei propri leader, recuperando il senso di ognuna di esse e favorendo la comprensione degli impatti concreti del proprio operare in ciascuna della aree definite. Diffondere il modello gestionale aiuta i responsabili a riconoscere l’importanza e la necessità di completezza nell’interpretazione di ruolo; evitando che non si presti attenzione o cura in una o più aree. Imparerai a: Orientare le persone nella complessità dell’azienda fornendo coordinate di senso chiare Curare la spiegazione dei “perché” di attività, progetti, richieste e decisioni prima dei “cosa” Acquisire strumenti per costruire un modello gestionale autonomo e sviluppare processi di valutazione CONTENUTI Durante la giornata, le persone saranno accompagnate nella comprensione dei modelli gestionali e acquisiranno strumenti per costruire in autonomia un modello gestionale nella propria realtà, da cui far discendere i processi di valutazione e sviluppo. Alcuni esempi di aree di responsabilità di un modello gestionale attuale: Area della responsabilità istituzionale Area della valutazione delle prestazioni dei collaboratori Area della cura per lo sviluppo dei collaboratori Area della guida, coordinamento e supporto operativo Area della cura della comunicazione e dell’informazione Area della prevenzione e gestione dei conflitti Area comportamentale ed etica --- OBIETTIVILe relazioni tra parenti e amici possono diventare una leva di conoscenza, capacità decisionale e miglioramento delle performance. Uno degli obiettivi del corso è quello di avere uno spazio dove poter sperimentarsi senza giudizio e con la certezza di essere ascoltati. Ognuno potrà portare le proprie competenze e soprattutto le proprie esperienze, e si allenerà insieme agli altri, per conoscersi ancora meglio e costruire un metodo di ascolto, confronto, azione. Questo aiuterà a concentrarsi, a fare il focus su “conoscenza sviluppo e cura delle relazioni affettive in contesti aziendali”. Sempre più nelle organizzazioni aziendali troviamo genitori e figli, coniugi, fratelli e sorelle, parenti e amici; queste relazioni hanno bisogno di attenzione e cura. Grazie a questo percorso formativo i partecipanti potranno:• accrescere le proprie conoscenze riguardo l’intelligenza emotiva in situazioni professionali complesse;• potenziare le capacità decisionali e comunicative quando intervengono particolari “modelli di relazione e modelli di ruolo”. CONTENUTI• Definizione innovativa del termine “relazione”, non un’accezione generale ma specifica; un modo per entrare in profondità in un tema così delicato;• conoscere, analizzare, sviluppare e gestire i conflitti tra persone che hanno legami parentali e affettivi;• è l’ora del “Family Focus” perché saper “gestire le relazioni ed i conflitti” all’interno di logiche affettive e parentali può fare la differenza e questo nel mondo professionale è un vantaggio di grande rilevanza. Siamo stimolati quotidianamente da budget, obiettivi, mercato e welfare, ma la sfida che ci viene presentata qui ha logiche complesse che non possono essere lasciate al caso. --- Corso online su aggiornamento rischio elettrico per PAV/PES. OBIETTIVI Il corso consente alle aziende di assolvere gli obblighi di legge in materia di formazione del personale potenzialmente esposto al rischio elettrico. Verranno impartiti rudimenti di elettrotecnica generale e nozioni sulla sicurezza degli operatori elettrici, in merito al riconoscimento e all’individuazione delle fonti di pericolo, delle barriere di sicurezza e di altr rischi. L’obiettivo è fornire agli addetti le necessarie competenze per l’organizzazione e la conduzione di lavori elettrici. DESTINATARI Il corso, valido come aggiornamento Lavoratori, Preposti e Dirigenti ai sensi dell'Accordo Stato Regioni del 21/12/11, si rivolge a Persone Esperte (PES), Persone Avvertite (PAV) e Persone Idonee (PEI), a quanti svolgono un'attività per la quale è necessario eseguire lavori su impianti elettrici con tensione fino 1000 V in c. a. e 1500 V in c. c. , sia lavori in prossimità di impianti in media tensione (15kVac÷30kVac). Il corso di aggiornamento è rivolto anche ai Responsabili dell'Impianto per i lavori (RI) e ai Preposti alla conduzione dei lavori (PL) di cui alla Norma CEI 11-27:2014. CONTENUTI Scopo e campo di applicazione della Norma CEI 11-27:2014 e della Nuova Norma CEI EN 50110-1:2014. Le figure definite dalla Norma CEI 11-27 2014 (URI, RI, URL e PL). Le nuove definizioni delle zone di lavoro elettrico e di lavoro non elettrico. La gestione dei lavori non elettrici con rischio elettrico. Procedure per l'esercizio degli impianti elettrici (controlli funzionali, manovra di esercizio) e per l'individuazione dei profili professionali. Procedura per lavori fuori tensione (messa a terra e in cortocircuito). Procedure per lavori in prossimità e per lavori sotto tensione. La gestione delle situazioni di emergenza secondo le Norme CEI 11-27:2014 e CEI EN 50110-1:2014. Esercitazione pratica sulla pianificazione dei lavori elettrici (piano di lavoro, piano di intervento, consegna e restituzione impianto). Esempi di esecuzione di lavori elettrici in conformità alla Norma CEI 11-27:2014: misure elettriche, lavori elettrici fuori tensione e sotto tensione su quadri ad uso industriale. SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, Gardone Val Trompia oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- Corso antincendio livello III per aziende a rischio. Obiettivi Consentire alle aziende ad elevato rischio di incendio di ottemperare all'obbligo di formazione degli addetti antincendio come imposto dal D. Lgs 81/2008. I contenuti del corso rispecchiano completamente quanto previsto dal DM 02 settembre 2021. Destinatari Tutti i datori di lavoro e tutti i lavoratori che sono stati designati addetto all'emergenza antincendio in azienda. Verrà rilasciato l'attestato di partecipazione ai partecipanti che avranno maturato una frequenza completa di 16 ore. L'attestato è valido ai fini dell'ammissione all'esame di idoneità tecnica dei Vigili del Fuoco Contenuti L'INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI: principi sulla combustione; le principali cause di incendio in relazione allo specifico ambiente di lavoro; le sostanze estinguenti; i rischi alle persone ed all’ambiente; specifiche misure di prevenzione incendi; accorgimenti comportamentali per prevenire gli incendi; l’importanza del controllo degli ambienti di lavoro; l’importanza delle verifiche e delle manutenzioni sui presidi antincendio. STRATEGIA ANTINCENDIO (PRIMA PARTE): Le aree a rischio specifico. La protezione contro le esplosioni. Misure antincendio (prima parte); reazione al fuoco; resistenza al fuoco; compartimentazione; esodo; rivelazione ed allarme; controllo di fumo e calore. STRATEGIA ANTINCENDIO (SECONDA PARTE) Misure antincendio (seconda parte); controllo dell’incendio; operatività antincendio; gestione della sicurezza antincendio in esercizio ed in emergenza; controlli e la manutenzione; il piano di emergenza; procedure di emergenza; procedure di allarme; procedure di evacuazione. ESERCITAZIONI PRATICHE Presa visione e chiarimenti sulle principali attrezzature ed impianti di controllo ed estinzione degli incendi; presa visione sui dispositivi di protezione individuale (tra cui, maschere, autoprotettore, tute); esercitazioni sull’uso delle attrezzature di controllo ed estinzione degli incendi; presa visione del registro antincendio; chiarimenti ed esercitazione riguardante l’attività di sorveglianza. Sedi I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. Corsi correlati Corso per addetti antincendio livello I (ex rischio basso); Corso per addetti antincendio livello II (ex rischio medio); Aggiornamento: Corso aggiornamento antincendio livello I (ex rischio basso); Corso aggiornamento antincendio livello II (ex rischio medio); Corso aggiornamento antincendio livello III (ex rischio alto). --- Corso antincendio livello III: aggiornamento, teoria e pratica. Obiettivi Il corso di aggiornamento antincendio livello 3 (ex rischio alto) consente alle aziende di ottemperare all'obbligo di aggiornamento degli addetti antincendio come imposto dal D. Lgs 81/2008. I contenuti del corso rispecchiano completamente quanto previsto dal D. M. 02/09/2021 Destinatari Tutti i datori di lavoro e tutti i lavoratori che sono stati designati come addetti all'emergenza antincendio in azienda. Verrà rilasciato l'attestato di partecipazione a coloro che avranno maturato una frequenza completa. Contenuti I contenuti del corso di aggiornamento sono selezionati tra gli argomenti del corso di formazione iniziale e riguardano sia l’incendio e la prevenzione sia la protezione antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio. Parte teorica I contenuti del corso di aggiornamento sono selezionati tra gli argomenti del corso di formazione iniziale e riguardano sia l’incendio e la prevenzione sia la protezione antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio. Esercitazioni pratiche Presa visione del registro antincendio e delle misure di sorveglianza su impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio; esercitazione riguardante l’attività di sorveglianza; chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi; presa visione e chiarimenti sui dispositivi di protezione individuale; esercitazioni sull’uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idranti. Sedi I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. Corsi correlati Corso per addetti antincendio livello I (ex rischio basso); Corso per addetti antincendio livello II (ex rischio medio); Corso per addetti antincendio livello III (ex rischio alto); Aggiornamento: Corso aggiornamento antincendio livello I (ex rischio basso); Corso aggiornamento antincendio livello II (ex rischio medio). --- Corso antincendio livello I per aziende a basso rischio. Obiettivi Consentire alle aziende a basso rischio di incendio di ottemperare all'obbligo di formazione degli addetti antincendio come imposto dal D. Lgs 81/2008. I contenuti del corso rispecchiano completamente quanto previsto dal D. M. 02 settembre 2021. Destinatari Tutti i datori di lavoro e tutti i lavoratori che sono stati designati addetti all'emergenza antincendio nelle aziende con rischio di incendio basso. Contenuti Introduzione al D. Lgs 81/08 per l'antincendio. L'INCENDIO E LA PREVENZIONE principi della combustione; prodotti della combustione; sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio; effetti dell’incendio sull’uomo; divieti e limitazioni di esercizio; misure comportamentali; PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO: principali misure di protezione antincendio; evacuazione in caso d’incendio; chiamata dei soccorsi. Sedi I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Corsi antincendio livello I online Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e online in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. Corsi correlati Corso per addetti antincendio livello II (ex rischio medio); Corso per addetti antincendio livello III (ex rischio alto); Aggiornamento: Corso aggiornamento antincendio livello I (ex rischio basso); Corso aggiornamento antincendio livello II (ex rischio medio); Corso aggiornamento antincendio livello III (ex rischio alto). --- Corso antincendio livello II per aziende a medio rischio. Obiettivi Consentire alle aziende a medio rischio di incendio di ottemperare all'obbligo di formazione degli addetti antincendio come imposto dal D. Lgs 81/2008. I contenuti del corso rispecchiano completamente quanto previsto dal DM 02 settembre 2021. Destinatari Tutti i datori di lavoro e tutti i lavoratori che sono stati designati addetti all'emergenza antincendio in azienda. Verrà rilasciato l'attestato di partecipazione a coloro che avranno maturato una frequenza completa di 8 ore. Contenuti Introduzione al D. Lgs 81/2008 per l’antincendio. L’INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI: principi sulla combustione e l'incendio; le sostanze estinguenti; triangolo della combustione; le principali cause di un incendio; rischi per le persone in caso di incendio; principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi; STRATEGIA ANTINCENDIO (PRIMA PARTE) le principali misure di protezione contro gli incendi; reazione al fuoco; resistenza al fuoco; compartimentazione, esodo; controllo dell’incendio; rivelazione ed allarme; controllo di fumi e calore; operatività antincendio; sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio. STRATEGIA ANTINCENDIO (SECONDA PARTE): gestione della sicurezza antincendio in esercizio ed in emergenza, con approfondimenti su controlli e manutenzione e sulla pianificazione di emergenza. ESERCITAZIONI PRATICHE: prova di spegnimento dell’incendio con estintori a Polvere a CO2. Sedi I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Consulta i dettagli delle prossime edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. Corsi correlati Corso per addetti antincendio livello I (ex rischio basso); Corso per addetti antincendio livello III (ex rischio alto); Aggiornamento: Corso aggiornamento antincendio livello I (ex rischio basso); Corso aggiornamento antincendio livello II (ex rischio medio); Corso aggiornamento antincendio livello III (ex rischio alto). --- Corso antincendio Livello I: aggiornamento per addetti. Obiettivi Consentire alle aziende di ottemperare all'obbligo di aggiornamento degli addetti antincendio livello I come imposto dal D. Lgs 81/2008. I contenuti del corso rispecchiano completamente quanto previsto dal D. M. 02/09/2021. Destinatari Tutti i datori di lavoro e tutti i lavoratori che sono stati designati come addetti all'emergenza antincendio in azienda. Verrà rilasciato l'attestato di partecipazione a coloro che avranno maturato una frequenza completa. Contenuti presa visione delle misure di sorveglianza su impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio; chiarimenti sugli estintori portatili; esercitazioni sull’uso degli estintori portatili; presa visione del registro antincendio e delle misure di sorveglianza su impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio; esercitazione riguardante l’attività di sorveglianza. Sedi I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. Corsi correlati Corso per addetti antincendio livello I (ex rischio basso); Corso per addetti antincendio livello II (ex rischio medio); Corso per addetti antincendio livello III (ex rischio alto); Aggiornamento: Corso aggiornamento antincendio livello II (ex rischio medio); Corso aggiornamento antincendio livello III (ex rischio alto). --- Corso antincendio livello II: aggiornamento per addetti. Obiettivi Consentire alle aziende di ottemperare all'obbligo di aggiornamento degli addetti antincendio livello II come imposto dal D. Lgs 81/2008. I contenuti del corso rispecchiano completamente quanto previsto dal D. M. 02/09/2021. Destinatari Tutti i datori di lavoro e tutti i lavoratori che sono stati designati come addetti all'emergenza antincendio in azienda. Verrà rilasciato l'attestato di partecipazione a coloro che avranno maturato una frequenza completa. Contenuti Durante il corso verranno trattati i seguenti argomenti: PARTE TEORICA: I contenuti del corso di aggiornamento sono selezionati tra gli argomenti del corso di formazione iniziale e riguardano sia l’incendio e la prevenzione sia la protezione antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio. ESERCITAZIONI PRATICHE: presa visione del registro antincendio e delle misure di sorveglianza su impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio; esercitazione riguardante l’attività di sorveglianza; chiarimenti sugli estintori portatili; esercitazioni sull’uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idranti. Sedi I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. Corsi correlati Corso per addetti antincendio livello I (ex rischio basso); Corso per addetti antincendio livello II (ex rischio medio); Corso per addetti antincendio livello III (ex rischio alto); Aggiornamento: Corso aggiornamento antincendio livello I (ex rischio basso); Corso aggiornamento antincendio livello III (ex rischio alto). --- Caccia al tesoro a Brescia per imparare lavoro di squadra. OBIETTIVI: I partecipanti, divisi in squadre, giocheranno una vera e propria caccia al tesoro itinerante per le vie del centro storico di Brescia. I concorrenti avranno al contempo la possibilità di verificare sul campo l’importanza e l’efficacia del lavoro di squadra e di scoprire le bellezze della città in modo alternativo e divertente. L’obiettivo principale è far riflettere e lavorare i partecipanti su alcuni aspetti del lavoro di squadra, tra cui: collaborazione; condivisione delle informazioni; motivazione e determinazione dei singoli e della squadra; risolvere problemi e prendere decisioni in gruppo; organizzare e pianificare il lavoro; gestire al meglio le risorse a disposizione; gestire il tempo; affrontare imprevisti. CONTENUTI I MODULO: Briefing iniziale per dare un inquadramento, definire gli obiettivi, i contenuti e le regole del gioco; Caccia al Tesoro per le vie del centro storico di Brescia; Momento conviviale con aperitivo per tutti i partecipanti e premiazione della squadra vincitrice. II MODULO: Debriefing con riflessione guidata dal docente sull'esperienza vissuta; Discussione sui punti di forza e di debolezza emersi in ciascuna squadra, con restituzione di un feedback sulle competenze da sviluppare. --- Corso su welfare aziendale: consulenza, benefici e normative. OBIETTIVI Obiettivo principale del percorso formativo è fornire ai partecipanti un approfondimento sulle tematiche riguardanti il welfare aziendale e i fringe benefits. Inoltre, il corso intende formare i partecipanti riguardo le modalità con cui fornire consulenza ai clienti in merito agli impatti fiscali del welfare nei bilanci aziendali, sottolineandone soprattutto i benefici, anche economici, per l’impresa.   CONTENUTI Il welfare e la sua evoluzione: Dal monopolio pubblico al sistema duale; PA/Privati: normativa fiscale e previdenziale precedente, la rivoluzione della legge di stabilità 2016; Evoluzione normativa e prassi successiva. Il welfare nei ccnl: Bilateralità; Welfare obbligatorio di categoria; Pasti e buoni sostitutivi. Costruire un piano welfare aziendale: regolamento o accordo sindacale? La progettazione del welfare aziendale e gli attori coinvolti: Accordo sindacale e regolamento aziendale: la comparazione degli strumenti; Il Regolamento aziendale: caratteristiche e criteri; Svantaggi e vantaggi; Interpelli ed esempi pratici. Sistemi di incentivazione premiale e conversione in welfare: Ambito di applicazione; Quadro normativo di riferimento della detassazione dei premi; Accordi e requisiti necessari: Vantaggi fiscali e contributivi del Welfare; Evoluzione normativa e chiarimenti. Il corso verrà erogato in presenza presso la sede dell'Associazione Bresciana Commercialisti e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni --- Corso su bilancio, contabilità e imposte OBIETTIVI Il corso si pone i seguenti obiettivi: conoscere la partita doppia e le principali norme che regolano la contabilità ordinaria; conoscere le registrazioni della contabilità necessarie al rispetto del principio di competenza; conoscere le fatture di acquisito e vendita; acquisire le nozioni di base per la comprensione della struttura del bilancio d'esercizio e del valore delle poste; padroneggiare le differnenti voci di bilancio; comprendere punti di forza e debolezza delle società; conoscere le basi del calcolo delle imposte; conoscere e applicare le diverse tipologie di trattamenti fiscali e deducibilità dei costi. CONTENUTI La contabilità generale e le scritture di assestamento: Il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale (sunto); Obblighi civilistici e obblighi fiscali; I postulati del bilancio di esercizio; I beni ammortizzabili, libro cespiti e relative registrazioni – Relativa esercitazione pratica; Accantonamenti a Fondi – Relativa esercitazione pratica; Ratei e risconti – Relativa esercitazione pratica; Fatture da ricevere ed emettere – Relativa esercitazione pratica; Il calcolo delle imposte: Le basi del calcolo delle imposte e principali riprese fiscali; La deducibilità delle spese di rappresentanza; Trattamento fiscale di interessi passivi, sopravvivenze passive, ammortamenti indeducibili, deduzioni IRAP 10%; Trattamento fiscale dei compensi amministratori, collaboratori a progetto e collaboratori occasionali; La deducibilità dei costi auto aziendali e la deduzione IRES sul costo del personale non dedotto IRAP; La deducibilità dei costi di manutenzioni; La deducibilità delle perdite su crediti e accantonamento al fondo svalutazione crediti. Bilancio di esercizio e nota integrativa: La determinazione dell’utile e della perdita di esercizio; Lo stato patrimoniale; Il conto economico; La nota integrativa; Verbali e relazioni conseguenti; Approvazione bilancio e deposito al Registro Imprese. Il corso verrà erogato in presenza presso la sede dell'Associazione Bresciana Commercialisti e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso su business plan, bilancio e controllo gestione. OBIETTIVI  Il presente corso intende permettere ai partecipanti di: pianificare le strategie e redigere un Business Plan; comprendere la struttura e le singole voci del bilancio di esercizio; tradurre le voci di bilancio in indicatori di perfomance aziendali ed esprimere un giudizio sull’equilibrio economico dell’impresa; acquisire gli strumenti di base del controllo di gestione; sviluppare abilità di analisi dei processi amministrativi, del bilancio di esercizio, dei dati di produzione, dei KPI, di calcolo di indici di bilancio e di valutazione degli investimenti; ottenere gli strumenti per impostare correttamente ed efficacemente un sistema di controllo di gestione finalizzato a raggiungere risultati efficienti, ottimizzare i processi e le risorse e tagliare gli sprechi. CONTENUTI  Durante il corso verranno trattati i seguenti argomenti: Il business plan: il profilo economico e finanziario dell’impresa; Conto economico e stato patrimoniale; Riclassificazione del conto economico e dello stato patrimoniale; Il budget; Indici di bilancio: tipologie di indici, vantaggi e limiti. Il corso verrà erogato in presenza presso la sede dell'Associazione Bresciana Commercialisti e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso su adempimenti telematici con Agenzia Entrate. OBIETTIVI Il modulo ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti una panoramica completa sui numerosi adempimenti che devono essere svolti con l’Agenzia delle Entrate. CONTENUTI Durante il corso saranno trattati i seguenti argomenti: Trasmissioni dichiarativi fiscali: la fattura elettronica, la dichiarazione dei redditi e l’esterometro; Cassetto fiscale e previdenziale; Corrispettivi ed eventuali correzioni; LIPE con eventuali correzioni; F24 con eventuali correzioni; Comunicazioni di irregolarità; Civis: comunicazioni di irregolarità, avvisi telematici e cartelle di pagamento. Il corso verrà erogato in presenza presso la sede dell'Associazione Bresciana Commercialisti e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Riforma terzo settore: contabilità, bilanci e obblighi. OBIETTIVI Il corso ha il macro-obiettivo di favorire nei partecipanti la comprensione della Riforma introdotta per il Terzo Settore. Inoltre, si propone di: chiarire gli obblighi in merito alla rendicontazione economica degli ETS a seguito della Riforma; dimostrare l’importanza di redigere in modo chiaro e corretto il bilancio di esercizio; chiarire gli obblighi di rendicontazione sociale e di trasparenza introdotti dalla Riforma del Terzo settore. CONTENUTI Inquadramento della riforma del terzo settore e aspetti fiscali Quadro normativo di riferimento – ART. 13 CTS ETS commerciali ETS non commerciali Imprese sociali Enti di piccole dimensioni Enti di grandi dimensioni Donatori: detrazioni e deduzioni Aspetti fiscali in attesa del parere della Commissione europea Aspetti fiscali e ONLUS nel periodo transitorio La contabilità, i bilanci e nuovo OIC 35 Scritture contabili e di Bilancio per ETS Nuovi schemi di bilancio di esercizio Enti con entrate inferiori a 220. 000 euro Enti con entrate superiori a 220. 000 euro L'attività di volontariato nei bilanci Deposito del bilancio di esercizio Bilancio sociale - quadro normativo e finalità Bilancio sociale - struttura e contenuti Deposito del bilancio sociale Il corso verrà erogato in presenza presso la sede dell'Associazione Bresciana Commercialisti e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso su busta paga, orari lavoro, ferie e permessi. OBIETTIVI Il corso si propone di consolidare le conoscenze relative all’elaborazione della busta paga per quanto concerne gli orari di lavoro (normale e straordinario), il lavoro a turni, le ferie e i permessi. CONTENUTI L’orario di lavoro nomale e lavoro straordinario (3 ore) Disciplina del D. Lgs. 66/2003; Introduzione dell’orario multiperiodale in azienda; Lavoro straordinario: limiti legali e contrattuali; Straordinario forfetizzato; Istituto della banca ore; Orario di lavoro per discontinui e mobili. Gestione del lavoro a turni, del lavoro notturno e dei riposi (3 ore) Turni di lavoro e reperibilità; Definizione del lavoratore notturno e limiti legali; Retribuzione del lavoro notturno; Durata e gestione del riposo giornaliero; Riposo settimanale: le possibilità di calcolo in periodi bimestrali Lavoro festivo: regolamentazione del CCNL. Ferie e permessi (2 ore) Diritto alle ferie: obblighi del datore di lavoro; Gestione delle richieste di ferie e permessi; Indennità sostitutive di ferie e permessi. Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso su risoluzione rapporto di lavoro e ammortizzatori sociali. OBIETTIVI Il corso si pone l’obiettivo di fornire al lavoratore, dipendente in ambito privato, un’analisi accurata della normativa vigente in merito alla risoluzione del rapporto di lavoro ed ai i relativi ammortizzatori sociali. CONTENUTI I MODULO - Risoluzione del rapporto di lavoro (4 ore) Giusta causa, giustificato motivo oggettivo e soggettivo; Recesso dal contratto a tutele crescenti (D. Lgs. 23/2015); Le indennità da licenziamento illegittimo dopo il DL. 87/2018; Efficacia del licenziamento e gestione delle comunicazioni obbligatorie Unilav; Licenziamento disciplinare: procedura e condizioni di legittimità; Procedure disciplinari Spedizione o consegna della lettera di licenziamento; Durata del periodo di preavviso: criteri di calcolo; Gestione del licenziamento del lavoratore in prova; Gestione delle indennità risarcitorie in caso di licenziamento illegittimo. Gestione documentale delle dimissioni; Periodo di preavviso e recupero del preavviso non lavorato; La convalida per le dimissioni; Risoluzione consensuale e le dimissioni incentivate; Trattamento contributivo e fiscale dell’incentivo all’esodo; Naspi. II MODULO – I principi per la concessione degli ammortizzatori sociali (4 ore) Intervento della Legge Delega per la riforma degli ammortizzatori sociali; Impossibilità di autorizzazione in caso di cessazione definitiva dell’attività aziendale; Limiti di durata delle Casse integrazione; Procedura per la concessione della CIGO; Adempimenti per la concessione della proroga CIGO; Procedura e presentazione della domanda CIGS; Pagamento diretto della CIGS; Prestazioni previdenziali per lavoratori sospesi: malattia e maternità; La Cassa integrazione in deroga: requisiti di accesso, durata dell’integrazione e regime delle proroghe; Nuovi fondi di solidarietà bilaterale e FIS: aspetti operativi. Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso su fringe benefits, trasferte e rimborsi per busta paga. OBIETTIVI Il corso si propone di far conoscere ai partecipanti tutto ciò che riguarda i Fringe Benefits, le trasferte e i rimborsi spesa in modo da elaborare correttamente la busta paga. CONTENUTI I MODULO – Inquadramento giuridico e differenze tra trasferte e trasferimento (2 ore) Definizione e trasferta: il concetto di luogo di lavoro; Gestione dell’orario di lavoro nelle trasferte; Definizione del trasfertista e trattamento fiscale delle relative indennità; Distinzione tra trasferta e trasfertismo: i recenti orientamenti giurispudenziali Trasfertismi nei settori meccanico ed edile; Nuove disposizioni del Decreto Fiscale 2017; La pronuncia a SS. UU. del Cass. 27093/2017. II MODULO – Indennità ed emolumenti di trasferta e rimborsi spesa: imponibilità fiscale e contributiva (2 ore) Obblighi economici del datore di lavoro; Disciplina dei rimborsi spese (rimborso pasti, pernottamento e spese di viaggio, limiti di esenzione Irpef) Deducibilità dal reddito di impresa delle spese per le trasferte Gestione amministrativa delle trasferte: Libro Unico e documentazione III MODULO – Trasferimento e distacco (2 ore) Disciplina del trasferimento: l’art. 2103 del Codice civile; Regolamentazione contrattuale del trasferimento Gestione contrattuale del trasferimento: la redazione della lettera Configurabilità del trasferimento disciplinare Indennità del trasferimento: gestione fiscale e contributiva. IV MODULO – Fringe benefits (2 ore) Riconoscimento del fringe benefit ai dipendenti: le procedure amministrative di concessione; Revoca del fringe benefit: problematiche giuridiche e amministrative; Imponibilità e analisi degli aspetti fiscali e contributivi dei fringe benefit. Gestione della auto aziendali: uso strumentale, uso promiscuo e uso privato; Concessione di dispositivi elettronici: telefono cellulare e computer; Concessione di alloggi e altri servizi; Prestiti ai dipendenti ed effetti fiscali Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso su Certificazione Unica: elaborazione e dati fiscali. OBIETTIVI L’obiettivo del corso è quello di mettere in trasparenza l’importanza della Certificazione unica, documento fiscale che permette di certificare i redditi di lavoro dipendente, le provvigioni e redditi diversi, a sostegno del lavoratore che stabilisce la cessazione della prestazione lavorativa. CONTENUTI I MODULO – Quadro di riferimento (2 ore) Invio telematico della certificazione, e il relativo termine, all’Agenzia delle entrate; Riflessi della CU nella predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata (730); Impatto delle novità sull’organizzazione di studio. II MODULO – Guida all’elaborazione della certificazione CU (2 ore) Termini e modalità di presentazione della certificazione; Soggetti tenuti all’obbligo della certificazione e soggetti destinatari il contenuto del nuovo frontespizio; Compilazione dei quadri; Sanzioni per l’omessa certificazione e la mancata comunicazione. III MODULO – La gestione dei dati fiscali (2 ore) Indicazione del domicilio fiscale; Dati relativi ai rapporti di lavoro dipendenti e assimilati: (Tipologie contrattuali; Oneri detraibili; Bonus Irpef; Dati di conguaglio per redditi erogati da terzi); Certificazione dei redditi di lavoro autonomo; Gestione in caso di operazioni societarie e straordinarie; Gestione degli eredi in caso di lavoratore deceduto; Annotazioni e casi particolari. IV MODULO – Parte previdenziale: modalità di compilazione (2 ore) Compilazione ai campi relativi ai dati previdenziali; Indicazione delle retribuzioni e della relativa contribuzione; Indicazione dei contributi versati sulla base di una retribuzione convenzionale. Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso Business Writing: scrittura di mail efficaci. OBIETTIVI Il corso si pone l’obiettivo di fornire al lavoratore, impiegato nello studio professionale, gli strumenti per redigere al meglio un testo scritto che sia il più possibile efficace e adeguato all’occasione. La qualità percepita del servizio e la soddisfazione dichi legge al giorno d’oggi è fondamentale e questa attività formativa è lo strumento ideale per chi vuole perfezionare le proprie capacità comunicative scegliendo le parole giuste. CONTENUTI La comunicazione interpersonale nell’attività di relazione umana e nell’attività lavorativa Le differenze tra la comunicazione orale e quella scritta; Il ruolo della scrittura nella comunicazione con il cliente, i colleghi, i referenti e le istituzioni; Le strutture e le regole della comunicazione scritta. Come comporre un testo (semplice o complesso) che raggiunga l’obiettivo preposto. L’utilizzo corretto dei vocaboli e degli appellativi. Scrivere per farsi leggere e per farsi capire: i criteri di efficacia della scrittura La definizione dello scopo; La strutturazione dei contenuti: dalla mappa mentale alla scaletta; Le scelte di stile; Struttura dei testi brevi; Struttura dei testi più complessi e lunghi (come redigere una lettera di sollecito, un reclamo, un atto per l’Agenzia delle entrate nell’ambito dei ricorsi tributari); Concisione e comprensione. Stili e linguaggio orientati al destinatario. I fattori che indeboliscono/rafforzano il messaggio; Check list di verifica; Il linguaggio scritto persuasivo. Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Gestione imprevisti e diversità: norme e strumenti pratici. OBIETTIVI Obiettivi del corso sono sviluppare competenze per favorire l’inclusione delle diversità, il riconoscimento e la valorizzazione dei diversi talenti in una logica di promozione di diritti, di rispetto e convivenza civile, di riduzione delle disuguaglianze e di contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza; promuovere l’autonomia di giudizio, la capacità di mediazione, di adattamento di integrazione e inclusione; sviluppare soft skills finalizzate a gestire e comunicare il valore della diversità in contesti professionali e nel team working. CONTENUTI Pari opportunità e inclusione: Politiche organizzative di inclusione D. Lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna) Gestire i team di lavoro: diversità ed inclusione I principi del diritto antidiscriminatorio Dal diritto antidiscriminatorio alle politiche di inclusione Maternità e congedi parentali: Mamme e papà del futuro. Mettere al mondo e accudire oltre gli stereotipi di genere Tutela della maternità, divieto di licenziamento;  Decorrenza del periodo di maternità obbligatoria, anticipata;  Trattamento economico; I congedi parentali, definizione e condizioni di fruizione;  Alternanza madre/padre.   Infortuni e malattia: La tutela civilistica del lavoratore durante le assenze;  Certificazione della malattia, efficacia retroattiva, ricadute;  Certificazione dell’infortunio, procedure di comunicazione; Periodo di comporto;  Trattamento economico, calcolo dell’indennità, integrazione e lordizzazione;  Gli ammortizzatori sociali: Gli ammortizzatori sociali in Italia: evoluzione normativa;  La Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria: requisiti e limiti e procedura sindacale preventiva;  I Contratti di solidarietà difensivi;  Fondi di solidarietà bilaterali;  I sussidi economici e gli sgravi contributivi a sostegno della disoccupazione involontaria;  Simulazione di una procedura ordinaria e voci in busta paga.   Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso digitalizzazione, gestione e conservazione documenti. OBIETTIVI Il corso si pone l’obbiettivo di migliorare le competenze professionali sul piano informatico e digitale, in particolare sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, skills indispensabili per garantire la corretta amministrazione dei documenti, dalla produzione alla conservazione. CONTENUTI Concetti base. Come garantire la digitalizzazione e l’informatizzazione delle procedure e dei documenti: il principio della semplificazione; scheda di sintesi: le figure obbligatorie del passaggio alla digitalizzazione. Ruoli obblighi e responsabilità; format dei documenti informatici. Il protocollo informatico e il workflow documentale: dalla ricezione all’archiviazione dei documenti: Digitalizzare: come gestire senza errori il passaggio dal documento cartaceo al documento digitale nel rispetto delle nuove linee guida sulla gestione documentale? Come comportarsi quando si riceve un documento non in formato digitale? Scheda di sintesi: le regole base per la corretta conservazione a norma dei documenti Archiviazione e conservazione dei documenti digitali in relazione alle nuove linee guida sulla conservazione Posta elettronica, PEC e firme elettroniche: La Posta Elettronica Certificata (PEC); I sistemi di posta elettronica – Creazione, invio e gestione dei messaggi di posta elettronica; Allegati e firme. Vantaggi e sicurezza; Valore legale della PEC, istituzione avviso di cortesia; Le diverse tipologie di firma digitale e i vari formati; Firma elettronica semplice, firma elettronica qualificata e firma elettronica avanzata; Riconoscere i formati PAdES, CAdED, XCades; Contrassegni e sigilli elettronici. Il corso sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso su comunicazione, gestione reclami e relazioni con clienti. OBIETTIVI L'obiettivo del corso è aumentare la consapevolezza dei partecipanti sui meccanismi della comunicazione efficace per migliorare le relazioni interpersonali con i propri interlocutori. Il corso in particolare si propone di costruire una visione sistemica dei diversi elementi che sono significativi per comunicare efficacemente, affinando le tecniche di comunicazione orale, per consentire ai lavoratori di rispondere in maniera professionale ai reclami o ad altre possibili richieste dei clienti e utilizzando al meglio gli strumenti in nostro possesso per gestire in modo efficace la relazione col cliente. CONTENUTI Gli assiomi della comunicazione: introduzione: comunicazione, relazione e immagine; come comunichiamo? Il passaggio del messaggio; le barriere alla comunicazione e gli stati emotivi; la responsabilità e l’efficacia della comunicazione; cosa diciamo: la suggestione positiva o negativa delle parole; come gestire in modo efficace la telefonata con il cliente. La gestione dei reclami: il reclamo: problema o opportunità? il cliente di oggi, cosa gli interessa e cosa lo fa scappare; il ruolo cruciale del customer service in azienda; le competenze necessarie per offrire un servizio d’eccellenza; come comportarsi di fronte a un cliente e creare una buona relazione; le frasi boomerang e come evitarle; come rispondere a un reclamo: orale, scritto, online; la gestione proattiva dell’insoddisfazione: anticipare è meglio che curare. Il corso verrà erogato in presenza presso la sede dell'Associazione Bresciana Commercialisti e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso Social Media Manager per gli studi professionali. OBIETTIVI Il corso si propone di insegnare a promuovere al meglio la propria azienda attraverso i principali social network che permettono la creazione e lo scambio di contenuti. La formazione ha l’obiettivo di aiutare i dipendenti degli studi a sviluppare le conoscenze necessarie per impostare e sviluppare un profilo sui social network a livello aziendale utilizzando le principali piattaforme. CONTENUTI Immagine e brand alle origini della reputation; Visibilità e posizionamento nei motori di ricerca; Google Ads; Strumenti di monitoraggio e analisi; Indicatori di efficacia; Le piattaforme principali: Facebook, LinkedIn, Twitter, YouTube; Considerazioni su quali piattaforme puntare; Social media, storytelling e conversazioni; Le regole della comunicazione digitale; Le opportunità ed i benefici per le aziende: E-commerce, Assistenza, Engagement. Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Percorso formativo su competenze, autonomia e lavoro in team. OBIETTIVI Questo percorso formativo permetterà ai partecipanti di acquisire consapevolezza del proprio ruolo e delle competenze necessarie ad interpretarlo nel miglior modo possibile. Il focus sarà su quelle conoscenze e abilità chiave che al giorno d’oggi fanno la differenza nello studio professionale: l’autonomia, il senso di responsabilità, la capacità di lavorare in team e di adattarsi al contesto risolvendo problematiche sempre nuove. Riconoscere e valorizzare queste competenze consentirà ai discenti di mostrare ancora meglio il proprio contributo nel contesto professionale, farà la differenza nell’avanzamento della loro carriera. CONTENUTI Responsabilità del proprio ruolo: la qualità, l’efficienza e l’efficacia delle prestazioni tra collaboratori; Il rispetto delle regole e delle prassi; lo sforzo delle persone verso il proprio mutamento e miglioramento; la motivazione e l’impegno Sviluppo delle competenze: Le competenze chiave, le indicazioni, il profilo dello studente in uscita, i traguardi di sviluppo delle competenze Competenze, conoscenze e abilità Gli strumenti della progettazione per competenze: Unità di apprendimento Le rubriche valutative: criteri descrittori e indicatori La progettazione e la valutazione di prove autentiche Fare squadra: Comunicazione, ascolto, interazione Definizione di un piano d’azione: progettare creativamente le fasi della “missione” da compiere Affrontare gli ostacoli Sperimentare soluzioni e cercarne di nuove e più efficaci Impatto delle proprie azioni sull’organizzazione Importanza della responsabilità individuale: catena del valore, velocità di esecuzione, qualità della performance del gruppo come somma delle performance individuali Interconnessione dei ruoli, precisione, feedback e miglioramento continuo Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Corso sulla gestione politiche di welfare e le sue applicazioni. OBIETTIVI Il corso si pone i seguemti obiettivi:conoscere la storia della normativa in materia di welfare, com’è nata e come si sta sviluppando; conoscere le applicazioni del welfare in relazione ai diversi CCNL; comprendere come costruire un piano di welfare aziendale per supportare il cliente in tutte le fasi della sua realizzazione; conoscere gli aspetti fiscali riguardanti il welfare. CONTENUTI Il corretto inquadramento del lavoratore: più il vestito è fatto su misura ed è di qualità, più il lavoratore sarà soddisfatto Clausole di retention, stay bonus, patto di non concorrenza Orario e luogo di lavoro: la gestione dello smart working post emergenziale Welfare aziendale: le origini della normativa, welfare distributivo, welfare premiale, welfare contrattuale La gestione dei fringe benefits in busta paga Piani di stock options Case histories  Il corso verrà erogato con la modalità della videoconferenza e sarà gratuito per gli studi e le aziende aderenti a Fondoprofessioni. --- Riforma terzo settore: aspetti contabili, bilanci e trasparenza. CONTENUTI: Inquadramento riforma terzo settore: legge delega e decreti delegati; attività di interesse generale e diverse; enti interessati ed esclusi; dentro o fuori dalla riforma variazione degli statuti: ETS o Impresa sociale; iscrizione nel RUNTS; revisore legale ed organo di controllo. La contabilità e i bilanci e nuovo OIC 35: Quadro normativo di riferimento – ART. 13 CTS; ETS commerciali e non; Imprese sociali; Enti di piccole e grandi dimensioni scritture contabili e di bilancio per ETS; aspetti fiscali e ONLUS nel periodo transitorio; nuovi schemi di bilancio di esercizio; Enti con entrate inferiori a 220. 000 euro; enti con entrate superiori a 220. 000 euro; attività di volontariato nei bilanci; deposito del bilancio di esercizio e sociale. Bilancio sociale, relazione di missione, trasparenza: quadro normativo; finalità; struttura e contenuti; donatori: detrazioni e deduzioni; contributi pubblici; novità 5 per mille 2022; trasparenza e pubblicità. OBIETTIVI: Chiarire gli obblighi in merito alla rendicontazione economica degli ETS a seguito della Riforma; Comprendere l’importanza di redigere in modo chiaro e corretto il bilancio di esercizio; Chiarire gli obblighi di rendicontazione sociale introdotti dalla Riforma del Terzo settore. --- Impostare controllo gestione per ottimizzare risorse e processi. CONTENUTI: Lettura e Riclassificazione CE e SP Riclassificazione del conto economico Output Actual Il capitale circolante Il rendiconto finanziario Budget Basic Output Budget Art 2086 - adeguato assetto Banche e nuove normative Il piano industriale Budget Avanzato OBIETTIVI: sviluppare nei partecipanti abilità di analisi dei processi amministrativi, abilità di analisi del bilancio di esercizio, abilità di analisi dati di produzione, abilità nel calcolo di indici di bilancio, tecniche di analisi dei KPI e tecniche di valutazione degli investimenti fornire ai partecipanti gli strumenti utili per impostare correttamente ed efficacemente un sistema di controllo di gestione in azienda che consentirà di raggiungere risultati efficienti, ottimizzare i processi e le risorse e tagliare gli sprechi. --- Tecniche di accoglienza, vendita e gestione obiezioni. CONTENUTI: Ascolto attivo, creare rapporti col cliente; Elementi di customer care; Struttura di una trattativa di vendita; Alleanza con il cliente; Le domande nella vendita; Le leve decisionali del cliente; Come gestire le obiezioni. OBIETTIVI: applicare tecniche di interazione col cliente e di presentazione prodotti; applicare tecniche di vendita e di gestione delle obiezioni; cogliere le reali esigenze e i bisogni inespressi del cliente; comunicare in maniera efficace e innovativa. --- Sviluppo leadership per migliorare rapporto con collaboratori. La leadership non è un titolo, un ruolo, una posizione. Essa è piuttosto una serie di stati d’animo che formano una sorta di chimica funzionale ad erogare comportamenti inclusivi verso gli altri, ad avere un approccio orientato alla crescita, uno stato d’animo inarrestabile ed ispirativo per gli altri, attraverso la condivisione di uno scopo comune e più grande. OBIETTIVI La finalità del corso è quella di lavorare sul miglioramento della relazione con i propri collaboratori, sviluppando le competenze relazionali e comunicative, ed acquisendo tecniche di ascolto e di gestione dei conflitti. Grazie al corso sarà possibile sviluppare un efficace metodo di valorizzazione dei collaboratori in modo da favorire un clima migliore in azienda, incrementare le prestazioni e quindi i risultati, aumentare la soddisfazione interna. CONTENUTI: la predisposizione al cambiamento come chiave per lo sviluppo; la motivazione come base per lo sviluppo; come non demotivare i collaboratori; come valorizzare i collaboratori; l’importanza della comunicazione; l'ascolto partecipativo aiuta nei casi di conflitto; i casi difficili nella comunicazione di gruppo; gestire il conflitto per gestire le persone; soddisfazione collaboratore = soddisfazione cliente. --- Corso per RSPP/ASPP Modulo B: gestione rischi e prevenzione. Il modulo B è il corso correlato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. OBIETTIVI Individuare i pericoli e valutare i rischi presenti negli ambienti di lavoro del comparto compresi i rischi ergonomici e stress lavoro-correlato; individuare le misure di prevenzione e protezione presenti negli specifici comparti, compresi i DPI, in riferimento alla specifica natura del rischio e dell’attività lavorativa; contribuire ad individuare adeguate soluzioni tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza, per ogni tipologia di rischio. DESTINATARI Il MODULO B è necessario per lo svolgimento delle funzioni di RSPP e ASPP. I requisiti minimi per l'accesso sono il possesso del diploma di scuola media superiore quinquennale e dell'attestato del modulo A per RSPP. CONTENUTI Il corso prevede la trattazione dei seguenti moduli: Modulo I -Tecniche specifiche di valutazione dei rischi e analisi degli incidenti. Modulo II -Ambiente e luoghi di lavoro. Modulo III -Rischio incendio e gestione delle emergenze. -Atex Modulo IV Rischi infortunistici: - macchine impianti e attrezzature; - rischio elettrico; - rischio meccanico; - movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e attrezzature per trasporto merci; - mezzi di trasporto: ferroviario, su strada, aereo e marittimo. Modulo V Rischi infortunistici: -cadute dall’alto. Modulo VI Rischi di natura ergonomica e legati all’organizzazione del lavoro: - movimentazione manuale dei carichi; - attrezzature munite di videoterminali. Modulo VII Rischi di natura psico-sociale: - Stress lavoro-correlato; - fenomeni di mobbing e sindrome da burn-out. Modulo VIII Agenti fisici. Modulo IX Agenti chimici, cancerogeni e mutageni, amianto. Modulo X Agenti biologici. Modulo XI Rischi connessi ad attività particolari: -Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, attività su strada, gestione dei rifiuti. Rischi connessi all’assunzione di sostanze stupefacenti, psicotrope ed alcol. Modulo XII Organizzazione dei processi produttivi SEDI I corsi vengono svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, oppure, a richiesta, presso la sede del cliente. Con l’eccezione di alcuni corsi, e dei moduli che prevedono una prova pratica, i corsi saranno svolti contemporaneamente in aula e in videoconferenza nelle stesse date e orari. Consulta i dettagli delle edizioni nella sezione qui sotto per maggiori informazioni. --- Corso per gestire aspetti psicologici nella cura di anziani fragili. PREMESSA e DESTINATARI I destinatari sono lavoratori a contatto con gli utenti e coi loro parenti, quindi assunti prevalentemente con mansioni di ASA, OSS, infermieri, fisioterapisti, ecc. Il corso nasce dalla richiesta di quanti desiderano conoscere meglio le proprie emozioni e le proprie risorse relative al ruolo, e acquisire strumenti per una crescita nelle competenze relazionali che possono garantire una crescita sia sotto il profilo del benessere individuale che del gruppo di lavoro. OBIETTIVI Gestire una comunicazione (con gli utenti o i loro parenti) in maniera assertiva Gestire le proprie emozioni e il proprio stress Prevenire la sindrome di burn-out Riconoscere e affrontare situazioni conflittuali Utilizzare diversi metodi e strumenti per la risoluzione dei conflitti Utilizzare al meglio le proprie abilità personali per affrontare situazioni conflittuali Ricostruire e gestire il dopo conflitto CONTENUTI LA RELAZIONE DI CURA 1. L’assertività: verso l’acquisizione di una comunicazione assertiva e lo sviluppo di abilità assertive. Analisi degli stili comunicativi: Automonitoraggio del proprio stile comunicativo. 2. Umanizzazione e personalizzazione della cura: le competenze relazionali per l’operatore. La gestione del paziente e dei suoi familiari. La sofferenza psicologica, le reazioni psicologiche alla malattia e alla morte. I meccanismi di difesa. Come comunicare con la sofferenza dell’altro. Il lutto, le fasi di elaborazione del lutto. Come aiutare e sostenere chi deve affrontare un lutto. 3. Lo stress nelle professioni d’aiuto. Gli effetti dello stress. Dal burnout non si guarisce ma ad esso si re-agisce: lo sviluppo di un programma di controllo dello stress; strategie di intervento e prevenzione. LA GESTIONE DEI CONFLITTI L’analisi della situazione di partenza Come riconoscere e affrontare situazioni conflittuali Differenziare un contrasto da un conflitto Conflitto di relazione, di contenuto e di valori: la tecnica dell’iceberg Differenti approcci alla gestione del conflitto: vantaggi e svantaggi Come prevenire un conflitto Le abilità personali nella gestione dei conflitti Emozioni-Pensieri-Comportamenti: un rapporto circolare Tecniche di ascolto e comunicazione in situazione di conflitto Cenni di comunicazione non violenta I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, Gardone Val Trompia, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- Corso su riforma terzo settore, bilancio e contabilità. OBIETTIVI Il corso si propone di chiarire gli obblighi in merito alla rendicontazione economica degli Enti del Terzo Settore a seguito della Riforma e di aiutare i beneficiari a comprendere l’importanza di redigere in modo chiaro e corretto il bilancio di esercizio. La Riforma del Terzo settore rappresenta una fondamentale novità per le associazioni e gli altri enti non profit operanti nel panorama italiano; era da diversi anni che non veniva approvata una normativa così importante nell'ambito del Terzo settore e che potenzialmente interesserà tutte le associazioni e gli enti non profit. Il corso intende quindi supportare gli enti del terzo Settore in merito alla redazione del bilancio e su come aggiornare il proprio sistema amministrativo gestionale sulla base delle disposizioni introdotte dal Decreto. DESTINATARI Direttori amministrativi, impiegati contabili, impiegati amministrativi in genere. CONTENUTI L’approccio alla contabilità: i regimi contabili; Inquadramento normativo; Bilancio di esercizio per gli ETS; La rendicontazione sociale; finalità del bilancio di esercizio; le registrazioni della contabilità; Controllo di gestione; Eseguire le registrazioni contabili in un’ottica di bilancio sociale; Stato Patrimoniale, Rendiconto Gestionale, Relazione di Missione. I corsi possono essere svolti presso le sedi SAEF di Brescia, Palazzolo, Costa Volpino, Gardone Val Trompia, presso la sede del cliente (a richiesta), oppure in videoconferenza. --- Corso per apprendisti in studi di consulenti lavoro. OBIETTIVI Permettere agli apprendisti professionalizzanti che operano all’interno degli studi professionali di ottenere competenze specialistiche valide e concretamente spendibili all’interno del mercato di lavoro. DESTINATARI Apprendisti professionalizzanti assunti presso uno studio di consulenza del lavoro. CONTENUTI Il percorso formativo prevede 40 ore di formazione trasversale e 40 ore di formazione specialistica, così articolate: Formazione trasversale - La qualità nello studio professionale - 4 ore - Formazione generale e specifica sulla sicurezza nello studio professionale - 8 ore - Comunicare efficacemente coi colleghi e lavorare bene in team - 12 ore - Disciplina del rapporto di lavoro: diritti e doveri del lavoratore in base al CCNL - 8 ore - Elementi di economia aziendale: imposte, detrazioni, deduzioni, saper leggere e capire gli elementi di una busta paga - 8 ore Formazione specialistica - Gestione del tempo e dello stress - 4 ore - Il collaboratore smart: valorizzare i propri punti di forza, essere proattivi, saper ascoltare e entrare in sintonia con gli altri - 4 ore - La comunicazione vincente con il cliente - 4 ore - Elementi di contrattualistica: tipologia di contratti - 4 ore - Legislazione sociale: malattia, maternità, infortunio - 8 ore Adempimenti annuali: CU, INAIL, 770, conguaglio fiscale - 8 ore - Esercitazioni pratiche: stesure di un contratto di lavoro, simulazione di un calcolo della busta paga - 8 ore I corsi verranno svolti in videoconferenza. --- --- ## Servizi Extra ---