
I Fondi Interprofessionali sono organismi associativi di diritto privato, istituiti in base ad accordi interconfederali stipulati "dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale" e si alimentano, in base alle adesioni delle imprese, con il contributo dello 0,30% sul monte salari.
L'adesione a un Fondo Interprofessionale serve a finanziare in tutto o in parte i costi della formazione del personale dipendente (sono esclusi titolari, soci o collaboratori), accedendo ai contributi messi a disposizione delle aziende.
Per aderire a un Fondo basta scegliere nella "Denuncia Aziendale" del flusso UNIEMENS aggregato, all'interno dell'elemento "FondoInterprof", l'opzione "Adesione" selezionando il codice che corrisponde al fondo prescelto (ce ne sono circa una ventina) e inserendo il numero dei dipendenti (solo quadri, impiegati e operai) interessati all'obbligo contributivo. In questo modo, si indica la propria volontà di affidare a tale Fondo il proprio contributo INPS dello 0,30%.
Nulla, l'adesione a un Fondo è libera e gratuita! L'azienda è già assoggettata al contributo dello 0,30%, che salvo adesione a un Fondo in particolare, viene versato automaticamente all'INPS (e va sostanzialmente perso).
Sono circa una ventina:
No, ogni azienda è libera di aderire al fondo che vuole, indipendentemente dalla sua dimensione e dal settore in cui opera.
Si, le aziende interessate alla mobilità tra Fondi interprofessionali dovranno comunicare la revoca dal precedente Fondo tramite la "DenunciaAziendale" del flusso UNIEMENS, 63 inserendo all'interno dell'elemento "FondoInterprof", opzione "Revoca", il codice REVO e selezionando, contestualmente nella stessa Denuncia, il codice del nuovo Fondo al quale intendono trasferirsi
L'INPS ha pubblicato il 1° ottobre 2009 la Circolare n. 107 in cui indica le modalità operative per il trasferimento, in caso di adesione ad un nuovo Fondo con contestuale revoca dell'adesione al Fondo precedente, del 70% del totale delle somme versate nel triennio antecedente. Il trasferimento delle risorse non può riguardare aziende che, in ciascuno dei tre anni precedenti, rispondono alla definizione comunitaria di micro e piccole imprese (imprese autonome con meno di 50 dipendenti ed un fatturato o un bilancio totale annuale non superiore a 10 milioni di €) e l'importo da trasferire dev'essere almeno di 3.000 €. L'azienda interessata al trasferimento dei fondi dovrà inviare apposita richiesta al Fondo di provenienza (e per conoscenza al nuovo Fondo) per il trasferimento delle risorse, dichiarando di essere in possesso dei requisiti di cui alla Legge 2/2009, art. 19, comma 7- bis.
Le modalità di finanziamento sono sostanzialmente tre: Conto Formazione Aziendale, Conto Aggregato e Conto di Sistema.
Nel Conto Formazione Aziendale confluiscono una parte (70-80%) degli accantonamenti dell'azienda titolare del conto, che può utilizzarli in autonomia per finanziare la formazione del proprio personale in qualsiasi momento, presentando un proprio piano formativo.
Il Conto Aggregato è un conto Interaziendale, gestito da un Ente.
Nel Conto di Sistema confluisce la parte rimanente delle risorse versate a livello nazionale da tutte le aziende aderenti a quel fondo (detratti i costi di funzionamento del fondo stesso). È quindi un conto generale, da cui possono attingere tutte le aziende partecipando ad appositi bandi periodici.
No, alcuni hanno solo il conto di sistema, quindi funzionano solo a bandi.
Dipende! Le variabili da considerare sono molteplici: dimensione dell'azienda, tipologia delle esigenze formative, urgenza nell'attivazione dei corsi, ecc. Il nostri consulenti formazione sapranno consigliarti al meglio nella scelta del fondo interprofessionale più adatto alle vostre esigenze.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere la nostra guida aggiornata qui.
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