E’ l’undicesima edizione del bando ISI INAIL, tecnicamente ISI INAIL 2020 anche se le azioni legate al bando si svolgono nel 2021, ed è un’edizione che ripristina una certa “normalità” dopo “l’anomalia” dello scorso anno, quando, in piena pandemia, il bando “classico” vide come destinatari soltanto le imprese agricole, mentre per le altre imprese l’INAIL preferì puntare su azioni di messa in sicurezza direttamente collegate all’emergenza pandemica e alla necessità di strutturare imprese più sicure a livello sanitario sia per gli operatori che per i visitatori. Il cosiddetto “ritorno alla normalità” quindi consiste in un bando che non si rivolge soltanto alle imprese agricole (per le quali è stata adottata una singola e specifica linea di finanziamento) ma – in linea generale – a tutte le imprese operanti sul territorio nazionale e che va a ribadire il concetto chiave che ha generato, ormai 11 anni fa, questa longeva quanto strategica linea agevolativa: guardare alla sicurezza con interventi concreti e azioni specifiche.
Il bando ISI INAIL, quindi, spegne le 11 candeline ribadendo l’intento che ne ha caratterizzato l’emissione fin dalla sua nascita: sostenere con contributi a fondo perduto le imprese che investono in azioni volte ad aumentare le condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Una risposta da parte dell’INAIL alla piaga degli infortuni e delle morti bianche sul lavoro, che rappresenta una costante emergenza in Italia, ormai da moltissimi anni.
Uno sforzo economico ingente da parte dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro che, a partire dal 2010, ha potuto finanziare oltre 32 mila progetti presentati da imprese italiane attente alle tematiche di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, la maggior parte delle quali, come confermato dall’ufficio stampa INAIL, sono piccole e medie imprese, ovvero l’ossatura economica del sistema italiano.
Il bando Isi INAIL 2020, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 novembre 2020 ed ha effetto sul 2021, ovvero l'anno successivo a quello di emissione, come sempre accade per questa misura agevolativa. L'istituto, per amplificare il proprio impegno a sostegno del miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ha messo a disposizione delle imprese ben 211.226.450 euro di contributi a fondo perduto. Una quota economicamente molto "importante" che segue i fondi messi a disposizione nel 2020 sulla linea del bando Isi Inail agricoltura e sugli incentivi diretti alle imprese per migliorare la sicurezza sanitaria delle stesse a fronte dell'emergenza pandemica che stiamo vivendo. Il bando Isi Inail è una misura del tutto unica in Europa, che intende far fronte alla problematica costante degli infortuni sul lavoro, che caratterizza la storia italiana.
Il bando Isi Inail 2020, come anche accaduto nelle precedenti edizioni ad occasione di quella scorsa, suddivide il proprio budget complessivo su budget regionali e provinciali (a livello territoriale) e a sua volta lo suddivide in 4 assi di finanziamento, che variano al variare degli interventi che vengono posti in essere dalle imprese potenzialmente beneficiarie.
In particolare l'INAIL ha stabilito quattro diversi assi di finanziamento e assegnato a ciascun asse i relativi fondi:
Possono ambire al contributo a fondo perduto a valere sul bando ISI Inail 2020 tutte le aziende, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, a esclusione delle micro e piccole imprese dell'agricoltura primaria (delle quali si è già accennato a proposito di una linea specifica a loro riservata). Per alcune misure contenute negli assi di finanziamento è ammesso anche l'accesso per enti del terzo settore (nello specifico: l'asse 2 laddove si parla di progetti mirata alla riduzione del rischio derivante dalla movimentazione manuale dei carichi).
Dopo quella del 30 novembre (pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando Isi Inail 2020) l'altra data cardine nel timing dell'agevolazione è il 26 febbraio 2021, quando l'Inail presenterà la tempistica indicata per la presentazione delle domande e in una successiva fase per l'inoltro (il click day).
La domanda di accesso al bando Isi Inail (anche detto semplicemente "bando Inail") infatti avviene per tappe successive. In un primo momento l'Inail emette l'avviso, ovvero il primo documento che chiarisce alcuni aspetti chiave dell'agevolazione e ne fissa le prime tempistiche. Solo in seguito Inail diffonde gli ulteriori passi che le imprese italiane devono seguire per ambire al proprio contributo sul bando Isi. I passaggi principali sono quindi tre:
L'arco temporale che normalmente accompagna questi passaggi dura anche 6 mesi, dal tardo autunno con l'emissione dell'avviso riguardante al bando Inail, all'inizio dell'estate successiva con la data stabilita per il Click Day del bando Inail, ovvio l'inoltro delle domande da parte delle imprese.
Per l'edizione del bando Isi Inail per le imprese agricole 2020, il cui avviso è stato pubblicato nel mese di luglio 2020, l'invio delle domande da parte delle imprese è avvenuto nel mese di gennaio 2021.
Come detto nella precedente sezione riguardante il bando Isi Inail 2020, a valere sul 2021, il budget messo a disposizione dall’Istituto è suddiviso su quattro assi di finanziamento specifico, ad ognuno dei quali corrisponde uno specifico intervento, o meglio, specifici interventi che rientrano in una macro area di progetto. Il filo portante del bando isi Inail 2020 è comunque sempre uguale: mettere in campo azioni che riducano in maniera significativa i rischi legati alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro delle imprese italiane. Di seguito, i dettagli specifici per ogni asse di finanziamento del bando ISI INAIL 2020:
Il bando Isi Inail 2020 come tutte le precedenti edizioni di questa misura agevolativa per le imprese italiane che investono in sicurezza, è caratterizzato da un contributo in conto capitale e a fondo perduto. Si tratta di una delle poche misure europee di questo genere, per caratteristiche e per entità del contributo stesso, nonché per l'altissima percentuale di copertura dell'investimento. Escludendo, infatti, la linea degli interventi specifici per determinate categorie di imprese (Asse 4), il bando prevede che l'azienda possa ottenere ben 130 mila euro a fondo perduto, una quota davvero notevole se si considera soprattutto l'attuale momento economico contraddistinto da un'estrema difficoltà per le imprese di ottenere credito al fine di investire e migliorare. Ma quel che spicca maggiormente è, come accennato l'altissima percentuale di copertura del finanziamento legata al bando Isi 2020, considerando che il più delle volte le misure agevolative non vanno al di là di una partecipazione al 50 per cento degli investimenti delle imprese. Non per il bando Isi Inail 2020. In questo caso la percentuale arriva al 65 per cento, quindi è lo Stato che, attraverso l'istituto Inail, sostiene la maggior quota dell'investimento per la sicurezza delle imprese. Per fare un semplice esempio. Se un'impresa presenta un progetto in linea con le caratteristiche del bando e riesce ad ottenere la prenotazione dei fondi per un intervento da 200.000 euro, al termine della procedura l'impresa avrà sostenuto "soltanto" 70 mila euro di spesa, poiché i restanti 130 mila li avrà messi lo Stato. Ecco perché il bando Isi Inail è considerato nell'ambiente imprenditoriale, economico e finanziario, il bando più importante dell'anno per le imprese che hanno bisogno di sostenere investimenti in direzione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, quindi a miglioramento delle condizioni dei lavoratori, ma anche in aumento del valore dell'impresa stessa. C'è da aggiungere che il regime agevolativo del bando Isi Inail 2020 rientra nel regime de minimis, ovvero nei massimali consentiti dall'Unione europea per ogni azienda in merito agli aiuti di uno degli Stati membri.
Il bando Isi Inail 2020 prevede la valorizzazione di un progetto, non soltanto un singolo e sparuto intervento. Tuttavia, spesso, i progetti delle imprese possono concentrarsi su un intervento o un aspetto specifico nel quale si siano notate e evidenziate falle per quanto attiene la sicurezza. Questo avviene perché l'Inail, attraverso il bando ISI, si pone obiettivi a lungo termine che possano contribuire ad aumentare le condizioni di sicurezza di imprese e lavoratori, sia nel contingente ma con un'accezione futura molto elevata. Ecco perché, ad esempio, il bando Isi Inail 2020 non prevede l'acquisto di beni e attrezzature usate. Per essere considerata, la domanda dell'impresa, nel caso si tratti di acquisto di macchinari, deve contemplare macchinari esclusivamente nuovi di fabbrica e funzionali all'attività d'impresa, che migliorino le condizioni di sicurezza. Per fare un esempio. Se un'impresa edile deve sostituire una vecchia "benna" le cui prestazioni di protezione e sicurezza sono superate, non potrà acquistarne una usata, anche se più recente e funzionale allo scopo, ma dovrà acquistarne una nuova. Così anche per ogni altra attrezzatura. È importante specificare anche che un'impresa deve concentrarsi su un progetto e una sola domanda: non è previsto che la stessa impresa presenti più progetti, né sullo stesso, né su diversi assi di finanziamento. Tali domande vengono recepite in ambito locale (regione o provincia autonoma) e anche nel caso l'azienda abbia più unità produttive, magari dislocate in diverse regioni italiane, non è consentito inoltrare più di una domanda. Questo riguarda chiaramente la stessa annualità del bando: nessuno impedisce ad un'impresa di partecipare più volte al bando in anni diversi con progetti di natura diversa e tentare di acquisire il copioso contributo legato al bando Isi Inail.
Un altro aspetto importante da considerare è il vero vantaggio del bando Isi Inail, rispetto a moltissimi altri bandi statali o locali. Infatti le tempistiche prevedono che l'impresa non possa svolgere l'investimento prima di avere avuto l'esito della propria domanda di contributo. Significa, in parole spicce, che l'impresa ha la possibilità di investire avendo molto chiaro e definito il business plain dell'investimento e potendo sapere se la sua domanda è stata accettata o meno dall'Inail. Una volta ottenuta la risposta (la fase di "prenotazione dei fondi") nel caso fosse positiva, l'impresa avrà la possibilità di svolgere e concludere l'investimento nei 12 mesi successivi alla ricezione del responso ed ottenere il proprio contributo. Non è dunque un bando che prevede un intervento ad occhi chiusi da parte del privato e (forse) un successivo contributo da parte del pubblico: nel bando Isi Inail l'impresa eventualmente esclusa dai fondi non avrà dovuto svolgere l'investimento e potrà ritentare successivamente o trovare altre vie di finanziamento (in taluni casi la Legge Sabatini), mentre l'impresa beneficiaria avrà tutto il tempo per svolgere l'investimento nella maniera più funzionale allo scopo finale: aumentare le condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per i lavoratori. Infine, un'ulteriore specifica: non solo i progetti di investimento devono essere completamente nuovi, ma il bando esclude anche interventi in corso d'opera. L'impresa deve quindi fare l'investimento successivamente alla data di compilazione della domanda on line (che non significa la data del Click Day).
Il bando Isi Inail 2020 stabilisce dei criteri generali legati ai progetti che le imprese possono presentare all'Istituto per ambire alla concessione del finanziamento. Si tratta di un aspetto molto importante per il bando poiché non tutte le azioni che un'impresa ha in animo di svolgere possono andare in direzione dell'aumento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sostituzione di un semplice macchinario, ad esempio, può non essere funzionale allo scopo. È pur vero che se nuovo di fabbrica e dotato delle opportune caratteristiche di sicurezza può essere ritenuto ammissibile, ma fra un'azione di sviluppo dell'azienda mirata alla produzione e un'azione di riduzione dei rischi mirata alla sicurezza esiste in ogni caso una differenza notevole. Ecco quindi che l'Inail, attraverso la pubblicazione del bando Isi 2020, ha specificato alcuni criteri generali che devono in questa sede essere conosciuti. In particolare ci riferiamo a:
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