Viene introdotto un meccanismo agevolativo per incentivare la ricapitalizzazione delle imprese di medie dimensioni in crisi. E' previsto un duplice beneficio (cumulabile), sia in capo al socio che effettua il conferimento, sia in capo alla società che lo riceve.
Sono ammessi gli incrementi di capitale effettuati a favore delle società di capitali e cooperative, escluse:
Non possono beneficiare del credito d'imposta le società che controllano direttamente o indirettamente la società conferitaria, sono sottoposte a comune controllo o sono collegate con la stessa ovvero sono da questa controllate.
I soci devono aver deliberato ed eseguito (versato) l’aumento di capitale entro il 31/12/2020.
Le società beneficiarie devono:
Qualora l’impresa faccia parte di un gruppo, i ricavi vanno considerati su base consolidata escludendo i ricavi intercompany.
Al socio (sia persona fisica che società) compete un credito di imposta del 20% dell’importo versato, con un versamento massimo di euro 2.000.000,00 (complessivo in caso di conferimenti in più società). Il credito massimo ottenibile è pertanto di euro 400.000,00.
La società beneficiaria del conferimento matura un credito di imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza dell’aumento di capitale. L'aumento di capitale può essere sottoscritto entro il 30/06/2021. La percentuale del credito d'imposta è aumentata dal 30 al 50% per gli aumenti di capitale deliberati ed eseguiti nel primo semestre del 2021.
La distribuzione di qualsiasi tipo di riserve prima del 01/01/2024 (ovvero del 01/01/2025 nel caso in cui l'aumento di capitale sia deliberato ed eseguito nel primo semestre dell'esercizio 2021) da parte della società ne comporta la decadenza dal beneficio e l'obbligo di restituire l'importo, unitamente agli interessi legali.
Il credito di imposta può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui è stato eseguito il conferimento, con riporto negli anni successivi senza limiti di tempo. Inoltre, è utilizzabile in F24 in compensazione (e senza limiti di importo) a partire dal decimo giorno successivo a quello di effettuazione dell'investimento, successivamente all'approvazione del bilancio per l'esercizio 2020 ed entro la data del 30/11/2021.
E' inoltre prevista una specifica agevolazione qualora:
Si tratta del “Fondo Patrimonio PMI”, finalizzato a sottoscrivere entro il 30/06/2021 obbligazioni o titoli di debito di nuova emissione, emessi dalle società interessate, per un ammontare massimo pari al minore tra:
Gli strumenti emessi potranno essere rimborsati entro sei anni dalla sottoscrizione (ma non prima di tre anni).
In tal caso la società emittente si impegna a:
[ricapitalizzazione] [medie imprese] [pmi] [decreto rilancio] [capitale] [conferimento]